2010/2011
ragazzi . nidi e scuole dell’infanzia
teatro ragazzi
nidi e scuole dell’infanzia 2010 - 2011
Carissimi insegnanti,
in questo opuscolo troverete le proposte per la stagione 2010-2011 di Teatro per le scuole
con alcune importanti novità: a fianco degli spettacoli più propriamente teatrali (teatro
d’attore, d’ombre, di figura, di animazione…) crescono le proposte multidisciplinari e le
attività laboratoriali, crediamo molto importanti perché daranno la possibilità ai bambini
di avvicinarsi al teatro, di conoscere e sperimentare in prima persona le diverse tecniche
d’espressione artistica.
Debutta il progetto Opera Kids, un percorso di avvicinamento all’opera per i bambini
delle scuole dell’infanzia. Il Nabucco di Verdi diventerà Nabuccolo e verrà proposto in una
riduzione per cantante, pianista e narratore; i bambini che assisteranno allo spettacolo
canteranno alcune arie dell’opera, dopo averle imparate assieme alla cantante, e potranno
fare simpatici giochi in classe utilizzando il libretto (immagini e oggetti da ritagliare, o da
colorare…).
Ai burattini è invece dedicato il laboratorio “Burattini in viaggio”: si inizia con un viaggio
negli spazi segreti del teatro, abitati da burattini e marionette, per finire in laboratorio dove
i burattini verranno creati dai bambini stessi, attraverso l’assemblaggio di vari materiali
(bottoni, bottiglie di plastica, tappi, stoffe, lana, spugne, cucchiai…).
Tante sono le proposte di spettacolo: particolarmente indicata per i più piccini ed i loro
educatori è Storie Fruttuose, tratta da una divertentissima Zuppa di sasso in cui il
tema centrale è il cibo o meglio l’importanza del nutrimento per il corpo e per l’anima;
l’attenzione è sul libro, sulle storie, fonti inesauribili di saggezza, per sconfiggere le proprie
paure e pregiudizi e sulla capacità del teatro di divertire, commuovere ed educare. Ventisei
piccoli racconti inediti creati appositamente da professionisti della scrittura, poeti, saggisti
narratori, romanzieri, danno vita allo spettacolo Abbecedario. È un percorso fantastico
dalla A alla Z, pensato per i più grandicelli, dove ogni lettera dell’alfabeto diventa occasione
per raccontare una storia. Si scoprirà così perché la i ha il cappello, la m due gobbe e la n una
sola, perché la u sente “un gran vuoto dentro”, perché la k sia un po’ insofferente e perché
quelle due smorfiose della c e della h non hanno mai voglia di giocare.
Tornando agli spettacoli per i più piccini, Olivia Paperina, creata da Francesco Tullio Altan
già fortunato padre della Pimpa, è uno spettacolo che cerca di cogliere le loro curiosità,
gli atteggiamenti e i continui perché; uno spettacolo che guarda con tenerezza le piccole
conquiste dei bambini e la loro voglia di aprire gli occhi su tutto ciò che li circonda. Le stagioni
di Pallina, che molti di voi ben conoscono, pensato e realizzato anch’esso per soddisfare
le esigenze e l’interesse dei più giovani, sviluppa invece il tema della trasformazione in
una girandola di illustrazioni, musica e danza di grande effetto. Con la tecnica dei pupazzi
animati va in scena la simpatica storia di Giulio Coniglio e gli amici di sempre, personaggio
amatissimo dai bambini, dove il tema principale è l’amicizia in tutte le sue sfaccettature:
la scoperta delle prime amicizie alla scuola dell’infanzia, il libro come amico, l’amico
immaginario e le prime litigate tra gli amici.
Ritorna il tenerissimo Ranocchio, candido e ingenuo capace di guardare il mondo che lo
circonda con quella curiosità e stupore che è propria dei nostri piccoli spettatori. Insieme
a lui e ai suoi amici animali si affronteranno piccoli dilemmi esistenziali ai quali si riuscirà
sempre a trovare una risposta positiva. E questo conforta e trasmette una gran voglia di
vivere. Anche ne L’Avventura di Nino si tenta insieme ai piccoli spettatori di affrontare,
superare e sconfiggere le loro paure, in questo caso la strega, la paura forse più grande
dei piccini. Il finale sarà liberatorio per loro: con un grido fortissimo tutti insieme
distruggeranno il male, liberandosi definitivamente della strega cattiva.
Altri spettacoli rendono omaggio alla tradizione favolistica recuperandone senso e morale,
perché grande è il valore delle fiabe: esse parlano il linguaggio dei bambini, arrivano
all’essenza, saltano le difese razionali, aiutano a stimolare l’immaginazione, la fantasia e a
superare le loro paure e difficoltà. Piume è ispirato ad alcune favole della tradizione classica
(Esopo, Fedro, Orazio) ed è costruito come un gioco di parole e musica su un tappeto
con tanti cuscini; ne La cicala e la formica tra le due amiche/avversarie si snoda il filo
di una avventurosa storia, comica e saggia, antica e moderna, piena di incontri e scontri,
di sorprese e paure sul filo dei versi e delle rime con cui è scritto il testo. L’Orco sconfitto
è liberamente ispirato alla favola Pollicino di Perrault : ai bambini scelti tra il pubblico
viene chiesto di essere coraggiosi, di entrare in scena e nel gioco teatrale senza sapere
nulla di ciò che succederà... Una divertente rilettura della fiaba di Cenerentola, trasportata
nell’inconsueta ambientazione di un castello in Transilvania tra vampiri, draghi e streghe,
è invece lo spettacolo Cinderella Vampirella; i personaggi (pupazzi e burattini) si muovono
all’interno di una scatola magica in continua evoluzione. La compagnia MaMiMo offre
con lo spettacolo La Tartaruga gigante delle Galapagos, una delicata, magica e riuscita
interpretazione dell’omonima fiaba di Rebecca Dautremer, mentre Aladino e il genio della
lampada accompagna lo spettatore in un viaggio immaginario al centro della terra per
poi risalire fino ad ottenere la propria libertà. Ne La luna e il topolino si snoda la tenera
semplicità del testo tratto da Mi mangio la luna di M. Grejniec, sul filo della musica dando
vita ad un divertente gioco di costruzioni fatto di immagini e parole.
Doveroso un omaggio a Gianni Rodari con Al signor Rodari, un viaggio attraverso alcune
celebri favole e filastrocche : è uno spettacolo composto da piccole storie che, grazie alle
delicate figure di Emanuele Luzzati, si materializzano sul palco dentro e fuori spazi d’ombra.
Anche il Teatro dell’Orsa con lo spettacolo Rodarissimo propone ai piccoli uditori girandole
di parole, immagini e colori tratti da testi del grande narratore, consegnandoci veri miracoli
di invenzione.
Cane blu è l’attesa nuova produzione di Teatro Gioco Vita: si parla dell’universo più intimo
e contrastato del bambino, dell’amicizia segreta tra Carlotta e questo cane blu e della
presenza quotidiana del “fantastico” nelle nostre vite. Così come è fantastico e avventuroso
il mondo di Peter Pan e degli altri “bambini perduti”, che non riescono o forse non vogliono
lasciare il loro “tempo”.
In Anima blu – dedicato a Marc Chagall ci immergiamo invece nel mondo iconografico del
pittore: si parte dai suoi quadri per compiere una sorta di viaggio nella poetica dell’artista
di fortissimo impatto visivo. Attenzione anche a tematiche di attualità. L’acqua è un bene
prezioso: Accadueò, ci presenta otto divertenti storie sull’acqua nelle quali il regista-attore
si diverte a far interagire i differenti linguaggi artistici con una particolare macchina
scenografica.
Attesissimo il ritorno de Il sogno di tartaruga, una bellissima storia africana che racconta
ai bambini di un grande sogno da realizzare. Insegna loro a credere fortemente nei propri
sogni, soprattutto se sono rivolti al bene collettivo, e a lottare per realizzarli. Tutte le musiche
sono eseguite dal vivo su strumenti etnici provenienti perlopiù dall’Africa. Anche in Attento
Pierino …arriva il lupo! l’intenzione è quella di introdurre i bambini, anche quelli più
piccoli, all’ascolto della musica, in questo caso classica, e di insegnare loro ad individuare i
suoni dei diversi strumenti musicali.
come prenotare
Per partecipare a tutti gli spettacoli in programma è necessaria la prenotazione,
effettuabile esclusivamente presso l’Ufficio Scuole della Fondazione I Teatri a partire
da giovedì 4 novembre 2010. Dal 4 all’11 novembre saranno accettate esclusivamente
le prenotazioni effettuate tramite fax allo 0522.458948 o tramite posta elettronica
all’indirizzo [email protected]. Le richieste verranno soddisfatte in ordine
d’arrivo, fa quindi fede la data e l’orario di invio delle singole richieste.
Per le prenotazioni via fax va impiegato esclusivamente il modulo allegato a questa
pubblicazione. Per le prenotazioni via posta elettronica va utilizzato il modulo
scaricabile dal sito de I Teatri alla pagina Scuole-Università.
Da venerdì 12 novembre sarà possibile prenotare anche telefonicamente, chiamando i
numeri 0522.458950 e 0522.458990, dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 14.00
Non verranno prese in considerazione prenotazioni inviate prima del 4 novembre.
La prenotazione dei posti sarà ritenuta valida esclusivamente dopo il ricevimento della
nostra conferma controfirmata dai docenti.
Essendo molto spesso le richieste delle scuole superiori alle disponibilità effettive
del teatro, vi invitiamo a comunicare tempestivamente l’eventuale impossibilità a
partecipare ad uno spettacolo già prenotato, per consentire ad altre classi di subentrarvi.
In caso di disdetta delle prenotazioni per cause che non siano di forza maggiore, la
Fondazione I Teatri si riserverà la facoltà di non soddisfare più nel futuro nessuna
richiesta proveniente da scuole che non si siano attenute a queste indicazioni.
Ricordiamo che al momento della prenotazione è necessario avvertire se nella classe
che intende partecipare allo spettacolo vi siano bambini portatori di handicap (specie
se in carrozzina) per poter garantire loro posti idonei e facilmente accessibili.
Nel caso di forte richiesta, laddove possibile, gli spettacoli previsti con recita unica alle
ore 10 potranno essere proposti in replica alle 9 e 10,30 : vi invitiamo a segnalare da
subito nella vostra prenotazione la preferenza d’orario.
Prima di prenotare vi invitiamo a verificare la disponibilità dei trasporti, se prenotati
direttamente dalla scuola, ed il possesso di tutte le autorizzazioni necessarie all’uscita.
trasporti
offre la possibilità di trasporto con tariffa convenzionata. Il prezzo dipende
dal numero di persone trasportate e dalla distanza. E’ possibile, nella scheda di
prenotazione, richiedere il servizio di trasporto. Sarà nostra cura organizzarlo.
TIL
l’accesso a teatro
Gli spettacoli iniziano alle ore 10,00 se è prevista una sola replica.
In caso di doppia recita gli spettacoli iniziano alle ore 9,00 e 10,30 (ad eccezione di
Nabucco che inizia alle 9,00 e 11,00).
E’ necessario che le scolaresche arrivino con 15 minuti d’anticipo, per consentire un
agevole accesso in sala, per evitare spiacevoli code alla cassa e per garantire l’inizio
puntuale delle rappresentazioni.
La biglietteria del Teatro sarà aperta a partire da 30 minuti prima dell’inizio della
rappresentazione.
L’assegnazione dei posti segue il criterio delle fasce d’età, per cui le diverse classi
verranno fatte accomodare nei settori più rispondenti all’età dei bambini/ragazzi.
In alcuni casi, su indicazione delle compagnie, sarà possibile al termine dello spettacolo
fermarsi alcuni minuti a dialogare con gli attori e familiarizzare con gli oggetti di scena.
Tale possibilità verrà comunicata il giorno stesso dello spettacolo.
i costi
I biglietti hanno un costo unico di euro € 5
Fanno eccezione gli spettacoli Nabucco (€ 8 comprensivo di libretto per ogni
partecipante), Nabuccolo (€ 6 comprensivo di libretto per ogni partecipante).
Gli insegnanti e gli accompagnatori hanno diritto alla gratuità nei limiti delle effettive
necessità di custodia dei bambini.
Il pagamento dei biglietti e del costo eventuale del trasporto avverrà la mattina stessa
dello spettacolo. Vi invitiamo a preparare l’importo esatto, possibilmente in modo che
il conteggio sia rapido (ad esempio non tutto in monete da 1 euro…), e di recarvi in
biglietteria appena arrivate per l’emissione dei biglietti.
l’informazione
Le schede degli spettacoli presenti in questo opuscolo sono necessariamente sintetiche;
potete trovare maggiori approfondimenti, foto, video, links, schede didattiche e
quant’altro le compagnie hanno messo a disposizione sul sito www.iteatri.re.it nella
sezione Scuole Università.
Sul sito troverete un’area download dove scaricare questa pubblicazione e i moduli di
prenotazione.
Ogni variazione di programma e nuovo materiale verrà tempestivamente messo on line
così come l’aggiornamento in tempo reale delle disponibilità di posti per ogni singolo
spettacolo.
Ci potete sempre raggiungere telefonicamente tutte la mattine dal lunedì al sabato
dalle ore 9.00 alle ore 13.00 ai numeri 0522 458950 458990 per qualsiasi richiesta o
chiarimento.
Gli spettacoli sono adatti per un pubblico di qualsiasi età. Per ogni singola proposta
viene indicata una fascia di età come suggerimento per una migliore comprensione e
partecipazione.
Vi invitiamo a contattarci [email protected] e iscrivervi alla nostra mailing
list per essere sempre informati su tutte le attività rivolte al mondo della scuola ed ai
giovani.
Lunedì 29 novembre, martedì 30 novembre 2010
Teatro Ariosto, ore 10.00
Giallo Mare Minimal Teatro
accadueo’
testo e regia Vania Pucci immagini eseguite dal vivo Licio Esposito luci ed allestimento Lucio
Diana tecnico audio e luci Roberto Bonfanti con Vania Pucci e Lici Esposito
età: 3-10 anni
tecnica: teatro d’attore e immagini
durata: 1 ora
biglietto: € 5
L’acqua è un bene prezioso, è come l’oro, bisogna averne cura! Ha anche la nostra
memoria, l’acqua sa tutte le storie del mondo, perché l’acqua è l’origine del mondo.
Si raccontano otto piccole storie originali sull’acqua…….la colomba che cerca di
scappare dall’acqua del diluvio universale…la balena che si ammala per aver ingoiato
un sacchetto di plastica….la goccia della sorgente imprigionata in una bottiglia…..il
deserto che sotto la sabbia nasconde il mare…l’iceberg che si scioglie.
Accadueò riesce a far interagire i differenti linguaggi: Licio Esposito, artista multimediale
presente nel cast dello spettacolo, utilizza una particolare macchina scenografica. Una
video camera riprende un piano colmo di sabbia che le sue mani scolpiscono, modellano
disegnano con straordinaria abilità. Queste forme tramite la videoproiezione diventano
la scenografia dove l’attrice si muove e racconta.
Il Giallo Mare Minimal Teatro, compagnia di teatro ragazzi di Empoli tra le più
innovative dell’ultima generazione. Fin dalla sua nascita ha costantemente seguito un
percorso di ricerca drammaturgica e scenica incentrata sul recupero di certi aspetti
della tradizione teatrale, riletta a volte in modo originale con gli strumenti della
contemporaneità. Il Giallo Mare Minimal Teatro è sempre stato un punto d’incontro e
coagulo fra artisti che provengono sia dal mondo del teatro che da svariate discipline
comunicative, come le arti plastiche e visive, la scena elettronica, il mondo del video e
della musica.
Mercoledì 1, giovedì 2 dicembre 2010
Teatro Cavallerizza, ore 10.00
L’asina sull’isola
al signor rodari
testi di Gianni Rodari
di e con Katarina Janoskova e Paolo Valli disegni di Emanuele Luzzati
Età: 3-8 anni
Tecnica: teatro d’ombre e d’attore
durata: 55 minuti
biglietto: € 5
Al signor Rodari è un viaggio attraverso alcune celebri favole e filastrocche di Gianni
Rodari, uno spettacolo composto da piccole storie che si rincorrono sulla scena, dentro
e fuori poetici spazi d’ombra, che grazie anche alle delicate figure di Emanuele Luzzati
sanno catturare piccoli grandi e grandi piccoli.
Due personaggi arrivano con le loro torce e scoprono una soffitta immaginaria. Le
piccole luci illuminano i particolari di vecchi oggetti: qualche libro, una bacinella, un
ombrellino, un vecchio box da bambino, cornici vuote, cesti... e tutto questo pian piano
si riempirà di favole e di immagini d’ombre colorate.
Così la bacinella diventerà un mare immenso, dove si tuffa Alice Cascherina, che
“desidera ardentemente diventare una stella marina”, il vecchio box si trasforma in un
giardino fiorito, nel quale si rifugia Pulcinella, stanco di essere solo una marionetta,
durante la sua fuga verso la desiderata libertà; l’ombrellino è testimone di una giornata
tempestosa, piena di pioggia e di arcobaleni, e infine un vecchio giornale porta la notizia
di una volpe molto furba che ha scelto un modo singolare per guadagnarsi la vita.
La compagnia teatrale L’Asina sull’isola nasce nel 1996, dall’incontro tra due artisti
accomunati da esperienze maturate in più di dieci anni di attività professionale, a livello
europeo, nel campo del teatro di figura e parola. Anche se concepito come libero gioco
multimediale, il linguaggio espressivo che la compagnia adotta, si fonda principalmente
sulle tecniche del teatro d’ombra.
Katarina Janoskova proviene dall’esperienza di teatro di figura centroeuropea, mentre
la formazione artistica di Paolo Valli è legata soprattutto al rapporto professionale con
la compagnia piacentina Teatro Gioco Vita all’interno della quale matura l’esperienza
del teatro d’ombre.
Lunedì 13 dicembre 2010
Teatro Ariosto, ore 10.00
Accademia perduta - Teatro Stabile d’Arte Contemporanea
la cicala e la formica
Liberamente tratto da La cicala e la formica di La Fontaine
di Claudio Casadio e Giampiero Pizzol con Maurizio Casali, Mariolina Coppola scene Maurizio
Bercini regia Claudio Casadio
Età: 3-10 anni
Tecnica: teatro d’attore con musica e canzoni
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
Questi due piccoli animali, simbolo dell’ozio e del lavoro sono tra i più famosi al mondo
grazie anche alla popolare favola di La Fontaine.
Tra le due amiche/avversarie si snoda il filo di una avventurosa storia, comica e saggia,
antica e moderna, piena di incontri e scontri, di sorprese e paure sul filo dei versi e delle
rime con cui è scritto il testo.
Cicala e formica diventano veri e propri personaggi prendendo corpo e acquistando
una personalità quasi umana. La cicala non è soltanto una oziosa perditempo, ma ha
un autentico talento artistico : è una giovane cantate che tiene concerti sui prati e sulle
spiagge della Riviera! Mentre la formica che ha una mentalità più realistica, si occupa
del posto di lavoro, della casa e delle piccole gioie e dolori del quotidiano. Da questa
diversità di visoni emerge un modo differente di affrontare ogni problema e quindi un
diverso modo di parlare e agire.
Tra le due protagoniste si insinua una terzo personaggio : il Calabrone. È un impresario,
un affarista senza scrupoli che ben rappresenta le facili tentazioni del mercato e del
facile successo: sfrutterà e illuderà la Cicala per poi abbandonarla squattrinata e sola al
gelo dell’ inverno. Sarà la formica a dover scegliere se chiudere la porta alla sfortunata
compagna o tentare di salvarla….
Accademia Perduta/Romagna Teatri, oggi Teatro Stabile d’Arte Contemporanea
diretto da Ruggero Sintoni e Claudio Casadio, viene fondata da un gruppo di giovani
attori nel 1982 come Compagnia di Teatro Ragazzi. Dal momento della sua fondazione
a oggi Accademia Perduta è impegnata in una intensa e fertile attività di produzione
di spettacoli per ragazzi, spettacoli contraddistinti dall’attenzione al fantastico,
all’immaginario, al coinvolgimento emotivo degli spettatori.
Mercoledì 15 dicembre 2010
Teatro Cavallerizza, ore 10.00
Teatro dell’Orsa
rodarissimo
fonti Favole al telefono e Tante storie per giocare, di Gianni Rodari attrice e autrice del testo
teatrale Monica Morini pianista Cristina Debbi collaborazione artistica Bernardino Bonzani
scenografie e oggetti Franco Tanzi
Età: da 5 a 9 anni
Tecnica: Teatro di narrazione, oggetti e musica dal vivo
Durata: 55 minuti
biglietto: € 5
Il ragionier Bianchi, agente di commercio sei giorni su sette, è impegnato a girare l’Italia
intera, ma al telefono, ogni sera, narra una favola alla propria bambina. I protagonisti
delle sue storie sono tutti in viaggio: chi come Giovannino Perdigiorno finisce nel paese
con le esse davanti, chi come Pulcinella viaggia nel paese dei gatti e chi come Alice
cascherina cade ovunque, anche in mare. Ai piccoli uditori, i narratori consegnano
miracoli di invenzione tratti dalle Favole al telefono e da Tante storie per giocare
di Gianni Rodari. Girandole di parole, immagini e colori, per raccontare favole che
hanno per protagonisti nasi che se ne vanno, bambini trasparenti, palazzi costruiti per
essere rotti e “scannoni” che, invece di sputar fuoco e far la guerra, la disfano. Le favole
diceva Gianni Rodari servono all’uomo intero o meglio ancora a completare l’uomo.
Accompagna la narrazione la musica dal vivo eseguita dalla pianista Cristina Debbi.
L’associazione Teatro dell’orsa, fondata dagli attori, registi e autori Monica Morini e
Bernardino Bonzani, porta avanti un percorso artistico e di ricerca sulla narrazione e
sul recupero della memoria storica e civile. Gli spettacoli del Teatro dell’orsa nascono
da una ricerca sui linguaggi teatrali e sui materiali storici e di memoria. Prendono vita
e forma grazie al continuo intrecciarsi con il lavoro di ricerca musicale dei musicisti
che collaborano in fase drammaturgica ed eseguono dal vivo le musiche. Il gruppo,
soprattutto nell’ambito del teatro ragazzi, si avvale della collaborazione con Teatro
Immagine di Franco Tanzi, mimo, regista, scenografo e costruttore di macchine
teatrali, che per il teatro dell’orsa firma le animazioni con marionette, burattini e il
teatro d’ombre.
Lunedì 10 gennaio 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
Teatrino dell’Erbamatta
aladino e il genio della lampada
Dall’omonimo racconto della raccolta delle “Mille e una notte”
di e con Daniele Debernardi sagome di Rosalba Marsala, Lucia Giorgio, Leda Cupelli regia Anna
Damonte
Età: 3-8 anni
Tecnica: attore, pupazzi animati a vista, teatro d’ombre
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
La magia che avvolge il mistero della lampada magica e del suo genio diventa la fortuna
del giovane protagonista che, per raggiungerla, compie un viaggio nel profondo delle
viscere di una caverna. Grazie a particolari scenografie lo spettatore fanciullo e l’adulto
sprofondano sempre più all’interno della storia seguendo un viaggio immaginario al
centro della terra: dalla Casbah dove vive la povera famiglia di Aladino al bosco e fino
alla caverna…Dopo aver raggiunto il punto più oscuro c’è la rinascita: si torna indietro
fino a raggiungere nuovamente la Casbah, la reggia del sultano Sinan Gapudan Pascià
e l’amore di Raggio di Sole.
I temi prevalenti sono la libertà, la giustizia, l’uguaglianza e il Genio protagonista cerca,
infatti, e ottiene la propria libertà.
Le scenografie sono in legno dipinte ad olio, seguendo le tavole iconografiche della
cultura persiana, i personaggi turchi arabi persiani sono rappresentazioni di popoli
e culture mediorientali; le musiche rappresentano invece la tradizione occidentale
dell’America del Nord (New Orleans) con utilizzo di solo strumenti a fiato della famiglia
degli ottoni.
Attraverso l’unione di due culture così differenti l’uomo, in un magico equilibrio, arriva
a considerarsi un cittadino del mondo. I protagonisti sono tutti grandi pupazzi animati
a vista dal narratore che dà vita e voce, mescolando il teatro d’ombre (tipico del mondo
orientale) al movimento delle scenografie che formano 12 ambienti totalmente diversi
nell’arco di un’ora di spettacolo.
Il Teatrino dell’Erbamatta nasce ufficialmente nel 1988 dopo un periodo di studio
e formazione iniziata nel 1982 con la scuola di recitazione organizzata dal “Piccolo
Teatro di Savona”. Il lavoro svolto con Giorgio Gallione, Enrico Bonavera, Massimo
Meschiulam, Mauro Pirovano ed altri attori del teatro stabile di Genova, sono le basi
per iniziare le prime esperienze in diverse compagnie teatrali.
Attualmente il Teatrino
dell’Erbamatta è una compagnia riconosciuta dell’E.T.I. (ente teatrale italiano) e svolge
i suoi spettacoli in tutto il territorio nazionale.
Giovedì 13 gennaio, venerdì 14 gennaio 2011
Teatro Cavallerizza, 0re 9.00 e ore 10.30
Il Baule Volante
il sogno di tartaruga
Una fiaba africana
testo Liliana Letterese regia Andrea Lugli
musiche Mauro Pambianchi e Stefano Sardi
pupazzi
Chiara Bettella, Liliana Letterese, Andrea Lugli
Età: 4-10 anni
Tecnica: Teatro d’attore e pupazzi animati a vista
Musica dal vivo su strumenti etnici
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
Tartaruga fece un sogno. Sognò un albero che si trovava in un luogo segreto. Sui rami
dell’albero crescevano tutti i frutti della terra: banane, datteri, noci di cocco, meloni,
miglio, patate dolci, manioca e tanti altri. Tartaruga raccontò il suo sogno agli altri
animali, ma tutti risero. “E’ solo un sogno”, dicevano. “No”, replicò Tartaruga,” sono
sicura che esiste davvero. Andrò da Nonna Koko e lei saprà dirmi dove cresce”.
“Aspetta! Andrò io, tu sei troppo lenta!”, disse la scimmia. E si mise in viaggio. Ma ai
sogni occorre credere fino in fondo perché si avverino. E soprattutto non bisogna avere
fretta! Tartaruga tutto questo lo sa molto bene. E Tartaruga aspettò con la sua nota
pazienza, così alla fine...
Il racconto di questo albero meraviglioso viene dall’Africa, un continente che tutti
sogniamo, una terra che immaginiamo piena di colori, di suoni e ritmi, di una natura
esuberante e vitale. Ed è così che vogliamo raccontare la storia, con vivacità e tanta
musica, come in un sogno.
I protagonisti sono gli animali della savana, rappresentati da pupazzi animati a vista.
Le musiche sono eseguite dal vivo su ritmi e strumenti africani, con tutta la loro carica
di energia, capace di coinvolgere gli spettatori di tutte le età.
Lo spettacolo Il sogno di Tartaruga ha vinto il Premio Maria Signorelli 2008/9, assegnato dal
pubblico della rassegna nazionale “Oltre la scena” al Teatro Verde di Roma.
L’Associazione Teatrale “Otiumetars - Il Baule Volante” nasce nel 1993 come gruppo di
teatro di ricerca e dal 1994 opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore
del Teatro Ragazzi. Prende parte a festival di teatro d’attore, di narrazione e di teatro
di figura di rilevanza nazionale ed internazionale. Partecipa annualmente con i suoi
spettacoli a rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie su tutto il territorio italiano.
Le tecniche utilizzate negli spettacoli sono diverse, dal teatro d’attore a quello di figura,
a quello di narrazione, ma sempre con l’intendimento di ricercare un teatro per ragazzi
che non abbia confini d’età.
Martedì 18 e mercoledì 19 gennaio 2011
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Roberto Anglisani
l’avventura di nino
testo e regia di Roberto Anglisani
Età: dai 3 a 7 anni
Tecnica: teatro d’attore e di narrazione
Durata: 55 minuti
biglietto: € 5
È la storia di un bambino che per non essere stato attento alle indicazioni della mamma,
si perde nel regno di una strega che vuole mangiarlo (naturalmente). La paura aguzza
l’ingegno e Nino riuscirà a sfuggirle ritornando felice dalla sua mamma. Il tema,
presente in molte fiabe classiche è quello della paura e della lotta contro di essa.
Nel finale di questa storia il protagonista chiederà un ultimo aiuto anche ai piccoli
spettatori per sconfiggere definitivamente la strega.
All’origine del racconto orale ci sono le storie di paura. Queste sono molto importanti
perché hanno il pregio di scatenare forti emozioni in chi le ascolta, di essere coinvolgenti
ed appassionanti a tutti i livelli, anche quello fisico. Le storie di paura come L’avventura
di Nino sono molto amate dai bambini perché ascoltandole possono fare la stessa
esperienza del protagonista. Possono credere davvero di essere inseguiti dalla strega
cattiva, possono stare fisicamente accaanto a Nino quando cercherà di salvarsi, e infine
parteciperanno alla distruzione della strega con un grido forte, tutti insieme, un grido
che diventa catarsi e segna la liberazione del male e la distruzione definitiva della strega
cattiva.
Roberto Anglisani nasce a Taranto nel 1955. Inizia la sua formazione nella Comuna
Baires nel 1977 e con questa partecipa ad alcuni importanti festival internazionali.
Prosegue la sua formazione partecipando ad alcuni stages con J.Grotowskj e i suoi
attori, presso il CRT a Milano.
Nel 1980 frequenta la scuola di R.Manso a Milano. Nel 1985 vince una borsa di studio
della C.E.E. che da inizio ad un periodo di formazione di alcuni anni con Dominic De
Fazio (Actor’ Studio, New York). Ha inoltre frequentato la Scuola di Animazione del
Piccolo Teatro di Milano. Nel 1989 collabora con Marco Baliani al progetto “STORIE”,
iniziando un percorso sulla narrazione orale che lo porterà a creare narrazioni singole
e a partecipare a numerosi progetti sul teatro di narrazione. Ha lavorato con diverse
compagnie come attore e regista, partecipando anche a diversi Festival Internazionali
di Narrazione. Ha vinto il premio nazionale Stregatto con varie produzioni, sia come
attore narratore che come responsabile della regia. Attualmente si occupa della
formazione di giovani attori nello Studio Laboratorio dell’Attore di R.Manso a Milano.
Lunedì 24 gennaio 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
Tam TeatroMusica
anima blu
dedicato a Marc Chagall
con Flavia Bussolotto, Marco Tizianel ideazione Michele Sambin, Flavia Bussolotto musiche
Enzo Carpentieri, Michele Sambin, Kole Iaca regia, scene e immagini Michele Sambin
Età: 5-10 anni
Tecnica: teatro d’attore con videoproiezioni
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
Gli esseri umani volano e dall’alto guardano e sognano, piangono, sorridono. Gli oggetti
ricordano. Gli animali hanno un loro silenzio, che è un sentire particolare.
Chagall. Siamo
partiti dai sui quadri per compiere un viaggio nella poetica di un pittore che ci
emoziona. Tematiche quali la nascita, l’amore,
la solitudine, la città, la festa, il circo,
la guerra, la morte
emergono dall’interiorità di un poeta-pittore e prendono forma in
icone che fanno pensare ai sogni.
Cavalli, galli, capre, pesci, asini volanti, agnelli, gatti
e mucche. Gli animali ci guardano. E insieme agli animali, innamorati, angeli,
violini,
acrobati, musicisti. E la città, immobile. Il tempo, immobile.
Ci siamo immersi nel
mondo iconografico di Chagall per farne emergere un racconto che ha dato tempo e
sviluppo alla pittura, un mondo silenzioso ha così trovato la sonorità. L’incontro tra
i corpi dei due attori e le immagini pittoriche avviene all’interno di un dispositivo
scenografico che consente la realizzazione di figure ibride tra il reale e il fantastico.
La videoproiezione è un terzo attore che dialoga con i corpi veri e crea suggestioni
visive riuscendo a coniugare i due piani. Il ritmo e la musicalità del gesto in forma
coreografica colmano ciò che manca alla pittura per essere teatro.
Ogni oggetto,
animale, essere umano nella pittura di Chagall è icona e in quanto tale significa.
Significa quello che ogni sguardo a contatto con essa è capace di evocare lo sguardo di
un bambino,
come quello di un adulto.
Spettacolo vincitore del Premio Eolo Awards 2008 per il miglior spettacolo di Teatro Ragazzi
Italiano e del Premio Festival Feten 09 - Gijon (Spagna) per la migliore scenografia
Tam Teatromusica, formazione artistica fondata nel 1980 da Michele Sambin, con
Laurent Dupont, e Pierangela Allegro, è compagnia di produzione e progetto votata
al rinnovamento del linguaggio teatrale. Riconosciuta a livello nazionale come una
delle voci più autorevoli nel campo della ricerca e sperimentazione, ha ottienuto
ampi riconoscimenti anche a livello internazionale ricevendo inviti a rappresentare
le proprie opere in importanti manifestazioni europee. Dalla data di fondazione attua
con continuità una poetica che è incrocio e sinergia dei linguaggi visivi e musicali e
che si concretizza in produzioni teatrali rivolte sia all’area dell’infanzia che del teatro
contemporaneo.
Mercoledì 26 gennaio, giovedì 27 gennaio 2011
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Cà Luogo d’arte
storie fruttuose
Tratto da Zuppa di sasso e Il piccolo bruco mai sazio
di Marina Allegri regia Maurizio Bercini con Alberto Branca e Francesca Grisenti scenografia
Maurizio Bercini, Donatello Galloni, Silvia Spagnoli luci Maurizio Bercini musiche Paolo
Codognola costumi Giuseppina Fabbi
Età: 3-8 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
Lo spettacolo, liberamente ispirato al Piccolo Bruco Mai Sazio ed a Zuppa di Sasso ha
una struttura semplice e visionaria.
Pochi elementi in scena; un albero, due casine, un baule, una pentola, un tappeto
coloratissimo, permettono ai due attori di concentrarsi sulla narrazione.
Il libro, oggetto di scena privilegiato, viene di volta in volta, letto, usato come
nascondiglio, consultato contro le paure e le incertezze, accarezzato, sporcato.
Il lavoro, pensato per i piccolissimi ed i loro educatori, ha come tema centrale il cibo, o
meglio l’importanza del nutrimento del corpo e dell’anima.
Così, una zuppa preparata partendo dal sasso di un vecchio lupo, può insegnare
che, superando le paure e i pregiudizi mangiare insieme ha un valore importante ed
educativo; un piccolo bruco affamato e irriverente richiama all’indulgenza verso chi ha
bisogno di cibo e pazienza per trasformarsi in farfalla. Soprattutto lo spettacolo porta
l’attenzione sul libro, e sulle storie, fonte inesauribile di saggezza per sconfiggere le
paure ed appassionarsi alla vita, nostra e altrui.
Cà Luogo d’Arte è un’associazione culturale costituitasi nel 2002 e formata da un
gruppo di professionisti dello spettacolo: registi, scenografi, drammaturghi, attori e
musicisti. Tra i suoi fondatori Maurizio Bercini, regista e scenografo dei più interessanti
spettacoli che il teatro ragazzi abbia mai prodotto in Europa, vincitore di numerosi
premi e direttore artistico dell’associazione; Marina Allegri, scrittrice e drammaturga,
Alberto Branca attore e direttore artistico di teatri municipali e rassegne e Patrizio
Dall’Argine, attore, scenografo, pittore e burattinaio. Cà Luogo d’Arte ha vinto diversi
premi sia come miglior compagnia di burattinai d’Italia sia per le sue produzioni.
Mercoledì 2 febbraio, giovedì 3 febbraio 2011
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Teatro Gioco Vita
cane blu
tratto da Chien Blue di Nadja
adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi regia Fabrizio Montecchi scene
Nicoletta Garioni sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari (dai disegni di Nadja) musiche
Michele Fedrigotti costumi Sara Bartesaghi Gallo
Età: 3-7 anni
Tecnica: teatro d’ombre
durata: 50 minuti
biglietto: € 5
Quale bambino non ha mai sognato d’avere un cane che dorme con lui, che veglia su
di lui e lo protegge? Cane Blu non è un cane come gli altri. Arriva da un dove che non
si sa dov’è e da un tempo che sembra senza tempo. Questo lo rende libero, potente e
misterioso. Ma Cane Blu è anche docile e mansueto e questo ne fa il protettore, l’amico,
il confidente di Carlotta. Tra Cane Blu e la bambina nasce un’amicizia segreta, fatta
soprattutto di silenzi e tenerezze, interrotta solo dalla madre che, una volta scoperto
il legame tra i due, impedisce alla bambina di accoglierlo e di frequentarlo. Ma Cane
Blu continua a vegliare su Carlotta e nel momento del pericolo la salva, difendendola
dall’attacco dello Spirito del bosco nel quale la bambina si era persa. Questa storia,
all’apparenza semplice e lineare, è in realtà pervasa da qualcosa di grande e misterioso
che la rende ricca di pathos e di tensione. Cane Blu ci racconta l’universo più intimo e
contrastato del bambino e del “fantastico” che si fa presenza quotidiana, che s’insinua
nelle nostre vite e ci accompagna in momenti importanti della nostra esistenza. Con
questa produzione Teatro Gioco Vita continua il suo viaggio nel mondo del libro
illustrato per bambini scegliendo un’autrice connotata per l’originalità dei suoi temi
e delle sue illustrazioni. L’opera di Nadja rappresenta sicuramente un’occasione per
Teatro Gioco Vita per evolvere ulteriormente il proprio linguaggio delle ombre e
sviluppare nuove forme rappresentative ed espressive per il pubblico dei più piccoli.
Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista
del movimento dell’animazione teatrale. Teatro Gioco Vita grazie all’animazione ha
saputo dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi, con il suo modo
peculiare di fare, di intendere e di vivere il teatro, i rapporti, la ricerca e la cultura che
lo ha caratterizzato fin dalle prime esperienze. Uno “stile” che, pur nei cambiamenti
di struttura, linguaggio e poetica attraversati in questi anni, è sempre rimasto una
costante nei confronti del pubblico, dei collaboratori, dei coproduttori.Per la sua
poliedrica attività, Teatro Gioco Vita ha ottenuto nel 2008 il Premio della Critica
Promosso dall’A.N.C.T. (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro).
Lunedì 7 febbraio 2011
Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 10.30
Fondazione Teatro dell’Archivolto
giulio coniglio e gli amici per sempre
di Nicoletta Costa riduzione teatrale e regia Giorgio Scaramuzzino con Elena Dragonetti,
Alessandro Marini, Vincenzo Zampa musiche Paolo Silvestri
Età: 4-8 anni
Tecnica: teatro d’attore, canzoni dal vivo, pupazzi, video-animazioni
Durata: 55 minuti
biglietto: € 5
Giulio Coniglio è timido e generoso, ovviamente come tutti i conigli un po’ pauroso, con
lunghe orecchie pelose e una grande passione per le carote. Vive in una foresta con gli
amici Tommaso, un topo pigro e pasticcione, e Caterina, un’oca molto saggia, con cui
adora condividere le proprie angosce e con i quali vive tante colorate avventure.
Lo spettacolo si sviluppa su due livelli: la parte della narrazione delle avventure di Giulio
Coniglio (attraverso l’uso dei pupazzi) e la parte delle storie personali degli interpreti,
che nascono da un lavoro di improvvisazione.
Nicoletta Costa attraverso le scene, le canzoni dal vivo, i pupazzi, e le video-animazioni
ha cercato di ricreare in teatro la stessa dimensione dell’illustrazione originaria delle
storie di Giulio Coniglio.
Il tema principale dello spettacolo è l’amicizia. La scoperta delle prime amicizie alla
scuola dell’infanzia, il libro come amico, l’amico immaginario, le litigate tra amici...
Quando la parola compagno viene sostituita con la parola amico?
Quando si è traditi dall’amico?
La solitudine del bambino rispetto alle esperienze del passato.
La condivisione dei giochi e dei giocattoli.
Il Teatro dell’Archivolto diretto da Pina Rando e con la direzione artistica di Giorgio
Gallione nasce a Genova nel 1986, rifondandosi sulle basi dell’originale formazione
del 1978. Dal 1993 Giorgio Scaramuzzino attore, regista e autore di testi teatrali e
di narrativa per l’infanzia diventa responsabile del settore Ragazzi ed Educazione al
Teatro: da questo momento specifica attenzione viene rivolta al mondo della scuola.
Nell’intendere il teatro come importante strumento di crescita formativa, educativa e
culturale, il Teatro dell’Archivolto si è impegnato nel corso degli anni su due versanti:
quello delle attività di studio e aggiornamento rivolte agli insegnanti e quello della
produzione di spettacoli e organizzazione di rassegne rivolte ad un pubblico di giovani
dai più piccoli ai più grandi.
Mercoledì 9 febbraio 2011
Sala Melato Teatro Ariosto, ore 10.00
CTA di Gorizia
piume
ispirato ad alcune favole di animali della tradizione classica (Esopo, Fedro, Orazio)
testo e regia di Antonella Caruzzi musiche originali Aldo Taraballa disegni degli animali Francesco
Tullio Altan costumi e oggetti di scena Maria de Fornasari con Elena De Tullio
Età: 3-5 anni
Tecnica: teatro di figura con pupazzi e oggetti
Durata: 40 min
biglietto: € 5
Intorno a uno stagno dall’acqua fresca e trasparente si raccolgono a bere, a cercar
compagnia, o solo a chiacchierare un pò, tutti gli animali dei dintorni: la volpe astuta
capace di tesser mille inganni, il lupo prepotente e protervo, l’agnello timido e gentile,
il bue grande come una montagna, i corvi sgraziati e confusionari…
E c’è anche la taccola, intelligente, saggia e buona, ma dall’aspetto grigio e poco
appariscente.
Quando un giorno Zeus, padre di tutti gli dei, invita gli animali ad eleggere un loro re,
la taccola decide di darsi da fare e si mette a raccogliere ogni piuma colorata caduta a
qualche altro uccello in modo da destare ammirazione per la sua bellezza, anche se finta
e posticcia… Cosa accadrà? Piume è un piccolo spettacolo ispirato ad alcune favole di
animali della tradizione classica (Esopo, Fedro, Orazio) e costruito come un gioco di
parole e musica su un tappeto con tanti cuscini.
Il C.T.A. - Centro Teatro Animazione e di Figure di Gorizia, riconosciuto dal Ministero
dei Beni e delle Attività Culturali come Teatro di Figura di rilevanza nazionale, svolge
dal 1994 un’intensa attività di promozione e diffusione del Teatro di Figura nella regione
Friuli - Venezia Giulia attraverso la produzione di spettacoli per bambini e adulti, e
l’organizzazione di rassegne, laboratori, mostre, eventi. L’attività del CTA si è sviluppata
fin dall’inizio intorno a due iniziative dirette entrambe da Roberto Piaggio: l’ Alpe Adria
Puppet Festival, rassegna dedicata al Teatro d’attore e di Figure in collaborazione con
la Slovenia e la provincia di Gorizia e il Teatro & Scuola.
Giovedì 10 febbraio, venerdì 11 febbraio 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
CTA di Gorizia
olivia paperina
con Elena De Tullio e Loris Dogana testi, scene e figure Francesco Tullio Altan musiche originali
Aldo Tarabella
scenografia Pierpaolo Bisleri e Greta Podestà
costumi e pupazzi Maria de
Fornasari
voce della mamma Antonella Caruzzi regia Roberto Piaggio
Età: 2-8 anni
Tecnica: attori, figure (pupazzi e oggetti) e musica
Durata 50 minuti
biglietto: € 5
Olivia è una paperottola dai grandi occhioni, appena uscita dall’uovo, che va alla
scoperta del mondo: del sole, del mare, dei colori, delle cose, e delle parole che alle cose
danno un nome. L’accompagna nelle sue scoperte Carletto, un simpatico ranocchio
tutto verde, che le insegnerà a muoversi tra le piccole-grandi meraviglie della vita che
Olivia incontra: la palla rossa, i tulipani, i funghi, i sassi, l’acqua dello stagno, il mare,
l’ape Paolina, il gabbiano Gaetano, il gambero Onìn, la lucciola Giuggiola. E proprio
il simpatico ranocchio le insegna un metodo infallibile per riuscire a ricordarle tutte:
le insegna a costruire una filastrocca alla quale, man mano che conosci e impari, si
aggiungono altre cose e altri nomi. Importante poi per Olivia l’incontro con gli altri
personaggi che abitano il mondo che la circonda. Ognuno di loro le insegnerà a fare
qualcosa: l’ape Paolina le farà assaggiare il miele, il gabbiano Gaetano le insegnerà
a volare, il gambero Onìn le insegnerà a camminare all’indietro per non perdersi, la
lucciola Giuggiola le insegnerà a ritrovare al buio la strada di casa.
Quando a sera Olivia Paperina tornerà dalla sua mamma, sarà diventata più grande e
autonoma, pronta nei giorni successivi a muoversi con più esperienza nel mondo.
Olivia Paperina è uno spettacolo per i più piccini, che dei più piccini cerca di cogliere
le curiosità, gli atteggiamenti e i continui perché.
Il C.T.A. - Centro Teatro Animazione e di Figure di Gorizia, riconosciuto dal Ministero
dei Beni e delle Attività Culturali come Teatro di Figura di rilevanza nazionale, svolge
dal 1994 un’intensa attività di promozione e diffusione del Teatro di Figura nella regione
Friuli - Venezia Giulia attraverso la produzione di spettacoli per bambini e adulti, e
l’organizzazione di rassegne, laboratori, mostre, eventi. L’attività del CTA si è sviluppata
fin dall’inizio intorno a due iniziative dirette entrambe da Roberto Piaggio: l’Alpe Adria
Puppet Festival, rassegna dedicata al Teatro d’attore e di Figure in collaborazione con
la Slovenia e la provincia di Gorizia e il Teatro & Scuola.
Lunedì 14, martedì 15 febbraio 2011
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
MaMiMò
la tartaruga gigante delle galapagos
dall’omonima opera di Rébecca Dautremer
Tragicommedia in cinque atti per una coccinella, una zanzara e quattro animali da fattoria
regia Angela Ruozi drammaturgia Tommaso Ronda scene Marco Merzi costumi Eleonora
Giovanardi con Eleonora Giovanardi, Marco Merzi. Tommaso Ronda, Angela Ruozzi
Età: dai 3 ai 7 anni
Tecnica: teatro d’attore e di narrazione
Durata: 50 minuti
biglietto: € 5
Lo spettacolo, che si svolge ora nel cortile della fattoria, ora dietro il cortile della
fattoria, ora davanti al cortile della fattoria, vede la piccola Coccinella avventurarsi in
un ambiente a lei familiare, frequentato da animali apparentemente affabili, ma nel
quale nessuno sembra disposto ad aiutarla nell’impresa di confezionare il suo vestito
di carnevale: un vestito da tartaruga gigante delle Galapagos! Ma benché piccina,
Coccinella è inamovibile: supera con coraggio i NO, talvolta incomprensibili, degli altri
animali e affronta con temerarietà la sfida di incamminarsi nel mondo alla ricerca del
vestito giusto per lei. Sostenuta nella sua avventura da Zanzara, saggio consigliere,
Coccinella arriverà alla scoperta di una verità per lei sorprendente ed affascinante.
Note della regista
“Questa favola incanta al primo sguardo: le illustrazioni di Rébecca Dautremer
possiedono un soffio vitale, sono già personaggi, già recitano.
Ecco allora la voglia di vedere queste immagini trasformarsi in attori in movimento, ecco
nascere in noi il desiderio e la scommessa di riuscire a portare in teatro la raffinatezza di
quelle illustrazioni, la delicatezza di quella storia, la magia di quell’ atmosfera sospesa.
Credendo nel fatto che la vera creatività si concede il tempo e lo spazio, abbiamo
intrapreso un progetto che ha rappresentato per noi l’occasione di darci il tempo di
avere delle visioni, lo spazio di condividerle e la possibilità di rielaborarle giungendo a
una “rilettura collettiva” della fiaba.
Il Centro Teatrale MaMiMò è un polo culturale formato da professionisti di Reggio
Emilia, attivo dal 2004, con sede negli spazi comunali dell’Officina delle Arti.
Al suo interno sono attive una Compagnia che produce spettacoli di prosa e organizza
eventi culturali, e una Scuola di Teatro.
Gli attori della Compagnia, per la maggior parte reggiani e formatasi alla Scuola d’Arte
drammatica Paolo Grassi di Milano, hanno scelto di privilegiare il rapporto con il
territorio come elemento fondamentale della loro attività.
Venerdì 18 febbraio 2011
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione
ranocchio
tratto dall’opera di Max Velthuijs: “Frog is sad”, “Frog in Love”, “Frog and the Birdsong”, “Frog
is Frog”, “Frog is Frightened” adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi regia
Fabrizio Montecchi scene Nicoletta Garioni sagome tratte dai disegni di Max Velthuijs Federica
Ferrari musiche Michele Fedrigotti costumi Sara Bartesaghi Gallo luci Maddalena Maj
Età: da 2 a 5 anni
Tecnica: teatro d’ombre
Durata: 45 minuti
biglietto: € 5
Candido e ingenuo, Ranocchio guarda il mondo con gli occhi sempre aperti, anzi,
spalancati.
Tutto intorno a sé lo sorprende, lo riempie di stupore, lo incuriosisce.
Ranocchio ha tanti amici: Anatra, una dolce e amorevole compagna di giochi; Porcellino,
un placido amante della casa e della buona cucina; Lepre, un intellettuale che ha sempre
una risposta a tutto; e Topo, un avventuriero tanto intraprendente quanto generoso.
Insieme affrontano le grandi domande che i piccoli drammi di ogni giorno pongono
loro. A tutti questi dilemmi esistenziali Ranocchio e i suoi amici riescono sempre a
trovare una risposta positiva. Un merlo trovato nel prato è l’occasione per interrogarsi
sul mistero della morte e la necessità di celebrare la gioia di essere vivi. Il mal d’amore
provato da Ranocchio è lo spunto per riflettere sul dolore e sulla felicità che da esso ne
scaturisce. Uno spavento notturno rende inevitabile un’indagine sul tema della paura
vera e della paura di aver paura. Con parole e immagini di grande forza ed essenzialità
le vicende di Ranocchio e dei suoi amici, grazie a uno humour gentile, ci confortano e ci
trasmettono una grande voglia di vivere. Lo fanno parlando di sé ma nel fare questo ci
parlano anche di noi. Di noi che siamo grandi e ancora non sappiamo sempre accettarci
ma, anche e soprattutto, di chi grande lo deve diventare e si misura ogni giorno con i
problemi che il proprio crescere nel mondo comporta.
Queste piccole storie dal cuore
grande sono tratte dai libri illustrati di Max Velthuijs, uno dei più celebrati autori e
illustratori per l’infanzia al mondo. Le sue figure e le sue parole sono state staccate dal
loro contesto originario per farle vivere sullo schermo del teatro d’ombre, trasformate
con leggerezza e poesia in delicate storie animate.
Note del regista…
Avete mai visto voi un bambino mentre assiste, rapito, ad uno spettacolo teatrale?
L’espressione è spesso seria, concentrata, anche quando ride. Perché tutto va preso
sul serio, anche la finzione. E lui lo sa che solo se si finge sul serio, fingere ha senso. La
bocca poi, la bocca è tutto. E’ aperta, quando non è addirittura spalancata. Sulla bocca
la meraviglia, negli occhi, la rivelazione, in quello sguardo lo stupore...
Lunedì 21 febbraio 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
Teatro del Canguro
peter pan
Tratto dall’omonimo romanzo di J.M. Barrie
di Lino Terra e Renato Patarca figure e animazioni Nicoletta Briganti, Renato Patarca con Umberto Rozzi, Mauro Vitali, Natascia Zanni
Età: 3-8 anni
Tecnica: spettacolo di teatro di figura e d’attore
Durata: 55 minuti
biglietto: € 5
….C’è una stanza: quella di Wendy e degli altri bambini dove a volte c’è anche una
mamma che racconta storie.
Lì tutto è caldo, protetto, rassicurante...forse un pò monotono. Di fuori al contrario c’è
il mondo di Peter: senza obblighi, senza regole pesanti, pieno di cose e di esseri strani e
suggestivi, tutti inafferrabili ed inconsistenti, perchè forse la fantasia e l’infanzia sono
proprio così. C’è il paese di Peter e degli altri “bambini perduti”: un paese che esiste solo
perchè lo si vuole raccontare e perchè si ha voglia di vederlo. Un paese che, al contrario
di quanto si potrebbe pensare, non è poi così “ampio ed esteso, con seccanti distanze
tra un’avventura e l’altra”. C’è infine una finestra dove Peter vola per “predare” storie,
così come fanno le rondini che, a tale scopo, nidificano sui cornicioni delle case. Una
finestra attraverso la quale entrano ed escono: fate, bambini, sorrisi strappati, baci non
dati, occhi sgranati, voglie, paure, sogni, speranze, e tutti quei pensieri, così leggeri, che
ti sollevano dolcemente nell’aria e ti fanno volare.
Scenicamente lo spettacolo si presenta suddiviso in due parti.
C’è un “sotto” che rappresenta la stanza, la casa, la famiglia, il nido; ovvero quel luogo
per sempre abbandonato da Peter e forse, poi, per sempre rimpianto e desiderato.
C’è anche un “sopra”: frenetico, vitale, sospeso nell’aria, ricco di fugaci apparizioni
affascinanti o inquietanti. Lassù tutti si rincorrono senza mai incontrarsi, lassù ogni
avventura è possibile e non c’è altro che non sia avventura.
Il Teatro del Canguro, Stabile d’Innovazione per l’Infanzia e i Giovani delle Marche,
da oltre trent’anni produce, rappresenta e organizza spettacoli teatrali per bambini
e ragazzi. Il Teatro del Canguro è da sempre orientato verso un teatro di grande
impatto visivo ed emotivo. Si è dotato di un linguaggio originale e moderno, adatto alla
comprensione dei più piccoli, in grado di catturare l’attenzione, provocare emozioni e,
nel contempo, stimolare riflessioni.
Mercoledì 23 febbraio 2011
Teatro Cavallerizza, ore 10.00
Teatro Pirata
cinderella vampirella
con Francesco Mattioni e Lucia Palozzi
testo e regia Francesco Mattioni, Diego Pasquinelli,
Silvano Fiordelmondo musiche originali Lorenzo Soda scenografie e burattini Marina Montelli
Età: 4-10 anni
Durata: 55 minuti
Tecnica: pupazzi e burattini
biglietto: € 5
È una divertente rilettura della nota fiaba di Cenerentola trasportata nell’inconsueta
ambientazione di un Castello in Transilvania, tra vampiri, draghi e streghe. Ebbene
si! Anche Dracula ha i suoi problemi familiari! Sua figlia Cinderella non ne vuol
proprio sapere di tenebre, pipistrelli, castelli, ma sogna una vita da casalinga in una
bella casa moderna arredata di tutto punto! A peggiorare la situazione, c’è sua moglie:
la dispotica Matrigna cattiva invidiosa di Cinderella, che vorrebbe liberarsi di lei.
E ancora il gobbo Igor, zotico e fedele servitore tuttofare dal cuore tenero incapace
di far del male a Cinderella come invece vorrebbe la Matrigna. Sarà lui a riuscire a
farla scappare verso un mondo sconosciuto popolato da mostri, dove vivrà avventure
al limite dell’impossibile e dove farà l’incontro che le cambierà la vita: un imponente
e dolce drago di nome Grill-Grill. Un drago particolare dall’alito pestilenziale, che si
innamorerà perdutamente di Cinderella, e sarà disposto per lei a fare qualunque cosa,
anche ad arredare la sua grotta con elettrodomestici di ogni tipo. Questi i personaggi di
una favola moderna, con la scenografia creata come sempre dalle abili mani di Marina
Montelli, con musiche e canzoni originali, che fa appello a tutti gli schemi tipici della
fiaba tradizionale, dove un inevitabile lieto fine concluderà la nostra divertente ed
effervescente storia.
Una rilettura del classico teatro dei burattini all’originale maniera
del Teatro Pirata, dove i personaggi (pupazzi e burattini) si muovono all’interno di una
scatola magica in continua evoluzione.
Il Teatro Pirata viene costituito nel giugno del 1993 a Jesi (Ancona) da Silvano
Fiordelmondo, Gianfrancesco Mattioni, Diego Pasquinelli. Il gruppo vanta una lunga
esperienza di lavoro in comune, che risale al 1980, quando i tre fondarono il Teatro
Burattini & Mimo e realizzarono le loro prime esperienze nel campo del teatro di
animazione e per ragazzi. Come Teatro del Barattolo prima e Teatro Pirata a partire
dal 1993, i tre realizzeranno varie produzioni come animatori ed ideatori dedicandosi
a numerose attività di laboratori per ragazzi e soprattutto a progetti rivolti ai fanciulli
e a persone diversamente abili. Verranno riconosciuti, per l’attività svolta nel 1999, dal
Ministero dei Beni e delle Attività culturali come Compagnia Di Teatro Di Figura Di
Rilevanza Nazionale.
Giovedì 24 marzo, venerdì 25 marzo 2011
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Il Baule Volante
attento pierino…arriva il lupo!
Tratto da Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev
con Liliana Letterese, Andrea Lugli, Nicola Zampieri testo e regia Andrea Lugli
scene e costumi
Chiara Bettella e Andrea Manfredini
pupazzi Liliana Letterese, Andrea Lugli
Età: 3-10 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore e pupazzi animati a vista
Durata: 50 minuti
biglietto: € 5
La storia tratta dalla celebre fiaba di Pierino e il lupo, musicata da Sergej Prokofiev,
narra la vicenda di un ragazzo che, con l’aiuto dei suoi inseparabili amici animali, riesce
a catturare un ferocissimo lupo. Ogni personaggio è contraddistinto da uno specifico
strumento musicale, che ne facilita l’identificazione e che ha reso giustamente notissima
questa fiaba musicale che Prokofiev aveva composto con lo scopo di educare alla musica
i ragazzi delle scuole elementari russe.
Un tema e uno strumento differente caratterizzano dunque ciascun personaggio:
l’uccellino è ritratto dal suono del flauto, il nonno col fagotto, il gatto col clarinetto,
l’anatra con l’oboe, il lupo con i corni, i cacciatori con i timpani e Pierino dal suono
di tutti gli archi dell’orchestra, viole, violini, violoncelli e contrabbassi. L’intento è
quello di introdurre i bambini, anche i più piccoli, all’ascolto della musica classica e di
insegnare loro ad individuare i suoni dei diversi strumenti musicali. Nello spettacolo
gli autori si propongono di raggiungere questo risultato attraverso una messinscena
agile e divertente, dove si susseguono senza sosta le sorprese e i colpi di scena.
L’Associazione Teatrale “Otiumetars - Il Baule Volante” nasce nel 1993 come gruppo
di teatro di ricerca e dal 1994 opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore
del Teatro Ragazzi. Prende parte a festival di teatro d’attore, di narrazione e di teatro
di figura di rilevanza nazionale ed internazionale. Partecipa annualmente con i suoi
spettacoli a rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie su tutto il territorio italiano.
Le tecniche utilizzate negli spettacoli sono diverse, dal teatro d’attore a quello di figura,
a quello di narrazione, ma sempre con l’intendimento di ricercare un teatro per ragazzi
che non abbia confini d’età.
Lunedì 11, mercoledì 13, venerdì 15 aprile 2011, ore 10.00
Martedì 12 e giovedì 14 aprile 2011 ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
Teatro delle Briciole
l’orco sconfitto
un’azione teatrale a partire dalla fiaba di Pollicino
a cura di Letizia Quintavalla e Valentin Rossier con Valentin Dossier / Davide Doro regia e scene
Letizia Quintavalla musica Alessandro Nidi costumi Patrizia Caggiati una creazione Am Stram
Gram Le Thélìtre - Ginevra
Età: 4-6 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 50 minuti
biglietto: € 5
In scena ci sono un bosco, un cuscino, un attore e tre bambini. Questo rapimento
teatrale (per indicare il coinvolgimento dei bimbi sulla scena) è incentrato sulla figura
maschile. L’attore sarà Pollicino, il Padre, l’Orchessa e l’Orco. Liberamente ispirato
alla favola Pollicino di C. Perrault, è la storia di un padre così povero e disperato, così
disperato da perdere la testa tanto da abbandonare i suoi bambini nella foresta.
Ai bambini scelti tra il pubblico di L’orco sconfitto, viene chiesto di essere coraggiosi,
di entrare in scena e nel gioco teatrale senza sapere nulla di ciò che succederà... Per
pochi minuti o per un’ora riceveranno suggestioni e informazioni pensate e scelte
per far lavorare il loro intuito. Si chiederà loro di stare bene o a volte male, insieme
all’ attore sulla scena e alla fine usciranno, come in un rito di iniziazione, più grandi,
diversi, proprio perché avranno superato un momento altro rispetto al quotidiano, un
momento difficile e unico.
Uno spettacolo che prevede in scena dei bambini, attori malgrado loro, ha bisogno che
gli occhi dell’ attore siano aperti a 360° perché questi piccoli corpi possano muoversi
nel modo più veritiero e libero possibile dentro alla finzione.
Se si chiede agli attori che hanno vissuto questa esperienza per diversi anni, cosa hanno
ricevuto, si avrà in risposta un’ antologia di grazia umana, di grandiose vittorie sulla
paura e la sensazione di conoscere meglio il teatro e il proprio modo di essere attori.
Il Teatro delle Briciole si è imposto negli anni all’attenzione del pubblico e della critica
attraverso una vasta ed articolata produzione di spettacoli rivolti all’infanzia, ai giovani
e al pubblico adulto, partecipando alle più importanti stagioni di teatro nazionali ed
internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti anche europei. La progettualità
artistica del Teatro delle Briciole è rivolta all’esplorazione di nuovi territori attorno al
concetto di infanzia e giovinezza, intese come campi di esperienza umana.
Lunedì 18 aprile 2011
Teatro Cavallerizza , ore 9.00 e ore 10.30
Teatro all’Improvviso
le stagioni di pallina
di e con Dario Moretti e Cristina Cazzola
Età: 2-8 anni
Tecnica: teatro d’attore e visuale
Durata: 45 minuti
biglietto: € 5
Prendo una pallina rossa e la butto per aria! Salta, sbatte e rimbalza, poi finisce in
mezzo all’acqua. Acqua di fiume, acqua di lago, acqua di mare…splash! Un tuffo nel
laboratorio di un pittore. Come nasce un disegno? Si sceglie prima il colore o ci si
lascia trasportare dalla forma? E poi basta aspettare e la storia prende vita da sola,
sviluppandosi insieme alle immagini. Pallina si trasforma e gioca cambiando misure,
forma e colore. Diventa pesce, fiore, cacca, bruco, pulcino, fiocco di neve. Un’attrice
racconta e danza all’interno di uno spazio dove un pittore crea, con acqua e colori, le
immagini che vengono proiettate su un bianco fondale di tulle. La musica segna il ritmo
del racconto e provoca l’attrice, punzecchia il pubblico con ironiche, buffe e inaspettate
melodie, unisce magicamente le immagini alla voce che diventa una guida all’interno
del mondo di forme e colori create da Dario Moretti.
Le stagioni di pallina è anche un libro per bambini scritto ed illustrato da Dario Moretti edito
da Franco Panini ragazzi, con la storia e le immagini dello spettacolo.
Le stagioni di Pallina ha vinto nel 2004 il Premio Stregagatto Visioni per l’infanzia.
Teatro all’improvviso è una compagnia professionale di teatro per ragazzi, da sempre
specializzata sull’immaginario dell’infanzia, sul quale ha costruito la propria poetica in
un lavoro di continuo confronto e interazione con i bambini dai 2 agli 8 anni.
Fondata nel 1978 da Dario Moretti, che ne è il direttore artistico, scenografo, attore e
autore, realizza spettacoli utilizzando varie tecniche e linguaggi, impostando la propria
poetica teatrale sul rapporto tra immagine e narrazione. Un “teatro visuale” dove la cura
delle scene, il rigore delle immagini e la plasticità delle forme vengono accompagnate
e attraversate dalla parola, in un continuo scarto tra la storia e il modo di raccontarla,
alla ricerca di leggerezza, piacere, ironia ed emozione.
Martedì 19 aprile 2011
Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 10.30
Teatro dell’Archivolto
abbecedario
L’alfabeto a teatro
drammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino con Francesca Biasetton e Giorgio Scaramuzzino
collaborazione Francesco Tullio Altan, Fulvia Bardelli, Stefano Bartezzaghi, Stefano Benni,
Rossana Campo, Pietro Cheli, Roberto Denti, Stefano Disegni, Beatrice Solinas Donghi, Ernesto
Franco, Daniele Luttazzi, Emanuele Luzzati, Sebastiano Ruiz Mignone, Giacomo Papi, Bianca
Pitzorno, Roberto Piumini, Guido Quarzo, Silvia Roncaglia, Edoardo Sanguineti, Michele Serra,
Sergio Staino, Anna Maria Testa, Donatella Ziliotto
Età: 5-9 anni
Tecnica: teatro d’attore e videoproiezioni
Durata: 45 minuti
biglietto: € 5
Giocare con le parole può aiutare a far nascere l’amore per la lettura? Noi crediamo
di sì. Abbecedario è un percorso fantastico dalla A alla Z, dove ogni lettera del nostro
alfabeto contemporaneo diventa occasione per raccontare una storia. Storie curiose,
divertenti, inattese, da ascoltare, vedere e giocare. Ventisei piccoli racconti inediti,
creati appositamente per lo spettacolo da professionisti della scrittura, poeti, saggisti,
narratori, romanzieri che hanno voluto confrontarsi e divertirsi col mondo dell’infanzia
e del teatro, sempre più luogo di contaminazione e provocazione, di confine e incrocio.
In scena Giorgio Scaramuzzino, nei panni di uno sbadato personaggio che ha perduto
tutte le lettere affidategli da un misterioso Maestro dell’Alfabeto, e Francesca Biasetton,
calligrafa e illustratrice, che costruisce in diretta le scenografie proiettate su uno
schermo mediante un visualizer. Guidano i piccoli spettatori in un viaggio sulle onde
della fantasia, interagendo attraverso parole e immagini, filastrocche e scenografie
disegnate con carta, inchiostro e forbici. Si scoprirà così perché la i ha il cappello, la m
due gobbe e la n una sola, perché la u sente “un gran vuoto dentro”, perché la k sia un
po’ insofferente e perché quelle due smorfiose della c e della h non hanno mai voglia
di giocare.
Il Teatro dell’Archivolto diretto da Pina Rando e con la direzione artistica di Giorgio
Gallione nasce a Genova nel 1986. Dal 1993 Giorgio Scaramuzzino attore, regista
e autore di testi teatrali e di narrativa per l’infanzia diventa responsabile del settore
Ragazzi ed Educazione al Teatro: da questo momento specifica attenzione viene rivolta
al mondo della scuola. Il Teatro dell’Archivolto si è impegnato nel corso degli anni su
due versanti: quello delle attività di studio e aggiornamento rivolte agli insegnanti e
quello della produzione di spettacoli e organizzazione di rassegne rivolte ad un pubblico
di giovani dai più piccoli ai più grandi.
Giovedì 28 aprile 2011
Teatro Cavallerizza ore 9,00 e 10,30
Tiriteri – Teatro dell’Invenzione
la luna e il topolino
Gioco-teatro di Bettino Trevisan
Liberamente ispirato a Mi mangio la luna di M.Grejniec
costruzioni e messinscena Alberto Zoina e Anna Di Lena
musiche e canzone originale Alberto Zoina
Età: 2–7 anni
Tecnica: teatro d’attore, narrazione, pupazzi e marionette
Durata: 1 ora
Biglietto: euro 5
Che bella Luna, stasera! Si sa, è tutta di formaggio. E’ la fiaba che da sempre racconta
ogni papà-topo ai suoi topini. Ma ecco un topolino che non s’accontenta di favole: vuole
andare a vedere, vuole assaggiare almeno un pezzetto di quella fiaba che galleggia in
cielo… Ma è così piccino, e certo non ha le ali… Per fortuna a dargli una mano arrivano
amici animali più grandi, sempre più grandi! E se ci diamo una mano, ogni gioco, ogni
avventura diventa possibile, anche arrivare ad assaggiare la Luna!
La tenera semplicità del testo si snoda sul filo della musica, dando vita ad un gioco di
costruzioni fatto di parole e immagini. All’incalzare della storia, del delicato “assalto al
cielo” da parte di un topolino e dei suoi amici animali, corrisponde il montaggio di un
colorato bestiario, uno zoo di cartapesta che riempie via via la scena. La “torre degli
animali”, asse del mondo, sopravvivenza di arcaiche cosmogonie, abita ancora nelle
fiabe, nelle filastrocche infantili, e riemerge in questo gioco teatrale ricco di interazioni
e aperture giocose.
Anna Di Lena e Alberto Zoina sono gli autori e i realizzatori degli spettacoli che
costituiscono il repertorio del Teatro dell’Invenzione. Spettacoli dedicati ai più giovani
e concepiti nel rispetto di un artigianato del teatro dalle cui semplici materie nasce la
meraviglia.
Alla costante ricerca di un linguaggio semplice ma denso e comunicativo, il Teatro
dell’Invenzione propone spettacoli in cui il lavoro dell’attore, le marionette, le musiche
dal vivo convivono con giocosa leggerezza. Spettacoli che traggono alimento dalla
Fiaba tradizionale come dalla moderna narrativa per l’infanzia, intrecciando memoria
e sensibilità contemporanea.
Da martedì 2 a sabato 13 novembre 2010
Teatro Valli ore 9.00 e 11.00
burattini in viaggio
Un viaggio insolito in teatro con laboratorio di burattini
progetto di Luca Prandini e Roberto Fabbi burattini e laboratorio a cura di Balinta Sarzi e
Isabelle Roth e Roberto Bartoli con la collaborazione di Remida e Fondazione Famiglia Sarzi
Età: 4-14 anni
Durata: 1 ora, 30 minuti
Biglietto: euro 5
Abbiamo deciso quest’anno di offrire a bambini e ragazzi la possibilità di avvicinarsi al
mondo dei burattini poiché molteplici sono le potenzialità educative delle marionette.
Nel costruire il burattino il bambino ha la possibilità di sviluppare la propria manualità
e di stimolare una sensibilità verso materiali ed oggetti di uso comune, scoprendone
forme e trasformandoli secondo creatività e fantasia. Il laboratorio è l’approdo di un
viaggio che parte da lontano, attraversa luoghi misteriosi del teatro abitati da burattini,
marionette, modellini di teatri dove i giovani visitatori osservano, apprendono e si
mettono alla prova.
Nel percorso il gruppo classe avrà la possibilità di effettuare ricerche sui materiali,
attraverso un’esperienza diretta e concreta; di conoscere forme altre e lontane del
teatro di figura e soprattutto di sperimentare in prima persona l’approccio a tecniche di
animazione mettendole in relazione con le capacità espressive, narrative e simboliche
insite nei bambini.
Il viaggio nel teatro
Il percorso si snoda tra retropalchi di IV ordine, Sala dell’Astrolampo, Sala dei Pittori:
qui si incontreranno burattini, marionette, materiali scenici, documenti appartenuti
a Otello Sarzi e alla sua compagnia, gentilmente offerti dalla Fondazione Famiglia
Sarzi. Verrà illustrato il “lavoro” teatrale del burattinaio attraverso modelli di teatrini
(le cosiddette baracche) e strumenti scenotecnici, alcuni manovrabili dal pubblico.
Verranno esposte le marionette giganti (fino a 3 metri) di Sarzi e i manifesti della
tournée mondiale che nel 1968 toccò Iran, Libano, Turchia, Iraq, Afghanistan, Pakistan,
India. Durata 30 minuti
Il laboratorio
Il laboratorio intende approfondire l’aspetto della manipolazione dando la possibilità
ai bambini di mettersi in dialogo attraverso il burattino e i vari oggetti scenici (oggetti,
strumenti sonori…). In questa fase di lavoro si prevede la suddivisione della classe in
tre sotto-gruppi al fine di facilitare lo scambio tra i componenti e la messa in gioco dei
singoli. I burattini utilizzati verranno creati dai bambini stessi, attraverso l’assemblaggio
di vari materiali messi a disposizione durante la prima fase del laboratorio (bottoni,
bottiglie di plastica, tappi, stoffe, lana, spugne, cucchiai…). Durata 1 ora
Mercoledì 16 febbraio 2011
Teatro Ariosto ore 9,00 e 10,30
Opera Kids
nabuccolo
Uno spettacolo con attore, cantante e pianoforte e con la partecipazione attiva del pubblico.
progetto realizzato da As.Li.Co.
pianista, cantante, attore As.Li.Co.
Età consigliata: 3-5 anni
Tecnica: teatro di narrazione, musica e canto
Durata: 40 minuti
Biglietto: euro 6 (comprensivo di ingresso a teatro, libretto per ciascun bambino
e incontro con la cantante)
Opera Kids nasce con l’intento di avvicinare i bambini della scuola dell’infanzia al teatro
musicale, perché fin da piccoli abbiano l’opportunità di conoscere ed apprezzare la
musica e lo spettacolo dal vivo. In occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell’unità
di Italia, sarà allestito Nabuccolo tratto dalla celebre opera di Giuseppe Verdi.
Lo spettacolo sarà ripensato e adattato sia per quanto riguarda la trama, per poter
essere presentato a un pubblico di bambini, sia per la musica: verranno infatti scelti i
passi più significativi dell’opera che saranno ridotti per pianoforte e adattati. Visto la
complessità della trama dell’opera verdiana il soggetto sarà ripensato in modo che in
primo piano non ci sia la diaspora ebraica ma i sentimenti di libertà e indipendenza,
fondamenti propri di ogni essere umano.
Il percorso didattico
I bambini che parteciperanno al progetto hanno la possibilità di imparare alcuni
brani e filastrocche durante l’anno scolastico, grazie al materiale didattico fornito agli
insegnanti on-line: suggerimenti per insegnare le arie per lo spettacolo e il libretto su
cui lavorare con i bambini (immagini e oggetti da ritagliare, o da colorare…) per poter
gestire autonomamente in classe il progetto. Gli elaborati dei bambini potranno essere
portati allo spettacolo per completare l’azione scenica.
Incontro in classe
Tutte le classi iscritte a Opera Kids potranno usufruire di un incontro in classe con una
cantante per ripassare insieme i brani musicali precedentemente imparati.
Materiale didattico
Come corredo delle iniziative verrà fornito il seguente materiale didattico:
per gli insegnanti:
- download dal sito operakids.org
- testo, spartito e supporto audio delle arie da imparare
- libretto illustrato per la preparazione allo spettacolo
per i bambini:
- il libretto illustrato per la preparazione allo spettacolo, con pagine
da colorare e ritagliare
- operakids.org giochi e filmati
Per informazioni e adesioni:
Ufficio Promozione I Teatri
Tel 0522 458950/990
Fax 0522.458948
[email protected]
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, piazza Martiri del VII luglio, 42100 Reggio Emilia
telefono 0522/458 811 numero verde 800 554 222
www.iteatri.re.it _ [email protected]