Eucarioti unicellulari: osservazione di lievito Per osservare queste cellule, sciogliere una piccola porzione di materiale biologico (lievito in polvere) in acqua distillata, depositare una goccia di preparato su un vetrino porta-oggetto e coprire con un vetrino copre-oggetto. Osservare al microscopio chiudendo il diaframma del condensatore per vedere queste cellule non colorate. Eucarioti: organismi dell’acqua di stagno Oxytricha protozoo ciliato che ritroviamo in acque di tutti i tipi, si ciba di alghe e batteri ed è abbastanza diffuso ma spesso vive isolato. La vorticella é uno dei protozoi più curiosi delle acque stagnanti (della classe dei ciliati), è un eucariota che appartiene al regno dei Protisti. Ne esistono molte specie diverse, tutte caratterizzate da un Il paramecio è un piccolo protozoo appartenente al gruppo dei ciliati Rotifero, un animale microscopico sessile di aprox. 1000 cellule Cellule eucariote animali dell’epitelio della cavità orale Per osservare queste cellule, usare un bastoncino sterile per raschiare delicatamente l’interno della guancia. Depositare una goccia di acqua distillata su un vetrino porta-oggetto, mescolare il contenuto del bastoncino, aggiungere una goccia di colorante (blu di toluidina) e mescolare ancora. Coprire con un vetrino copri-oggetto e osservare. Plasmolisi Nucleo Parete Vacuolo PROCARIOTI fotoautotrofi Nostoc cianobatterio Eterocisti (Fissazione N2) - maggiori dim., più chiare - parete spessa - fotosintesi parziale, senza produzione di O2 ma solo di ATP, per consentire l’attività della nitrogenasi LA CELLULA VEGETALE PARETE CELLULARE Parete primaria Cellula 1 Parete secondaria Lamella mediana LAMELLA MEDIANA (in comune tra cellule contigue): Sostanze pectiche No cellulosa PARETE PRIMARIA (si forma all’interno della lamella mediana): - FASE FIBRILLARE: cellulosa Cellula 2 - FASE MATRICIALE: • H2O (70% del peso fresco) • emicellulose • sostanze pectiche • proteine (estensina, idrossiprolina ecc) PARETE SECONDARIA (si forma all’interno della parete primaria): • Percentuale di fibrille di cellulosa assai maggiore rispetto alla matrice • Può essere formata da più strati (generalmente 3) •Spesso impregnata di sostanze idrofobiche (lignina, suberina) serina, Cellule epidermiche di catafilli interni del bulbo di cipolla (Allium cepa) Ottenere una spellatura di catafillo e montarla sul vetrino portaoggetto con una goccia Parete primaria nucleo di acqua distillata. Coprire con vetrino Osservare ottico (40X) al coprioggetto. microscopio VACUOLO IN CELLULE EPIDERMICHE DI CIPOLLA ROSSA SCLEREIDI (cellule pietrose) DI PERA (Pyrus communis) COLORATE CON BLU DI TOLUIDINA •Raschiare con la lametta una piccola quantità di polpa e metterla nella vaschetta • Aggiungere poche gocce di blu di toluidina tanto da coprire completamente il preparato •Attendere 3 minuti e montare il preparato su vetrino con una goccia di acqua distillata •Chiudere il preparato con vetrino coprioggetto, picchiettare leggermente sul coprioggetto ed osservare Pareti secondarie molto spesse, attraversate da punteggiature semplici. Lume cellulare molto ridotto Il Blu di Toluidina colora le pareti lignificate in azzurro-verde Plastidi Specializzati per struttura e funzione Ciclo di sviluppo dei plastidi Tutti i plastidi derivano, direttamente o meno, dalla forma indifferenziata dei plastidi presente nelle cellule meristematiche (proplastidi) e sono delimitati da una doppia membrana. Amiloplasti e granuli di amido: hanno funzione di riserva, accumulano l’amido secondario Forte variabilità: •Forma •Dimensioni •Visibilità o meno della stratificazione concentrica dell’amido intorno ad uno solo (semplici) o a più punti (composti) iniziali di condensazione (ILO) semplici Luoghi di deposito: •Midollo del fusto •Corteccia della radice •Semi •Frutti •Organi di riserva (es. tuberi) composti ilo tubero di patata Dim: 5-100 µm banana Gli amiloplasti sono plastidi incolori, perché privi di pigmenti. Nelle immagini sono stati colorati con il reattivo di Lugol. AMILOPLASTI DI Solanum tuberosum COLORATI CON IODIO-IODURO DI POTASSIO (reattivo di Lugol) •Raschiare con la lametta una piccola quantità di parenchima amilifero (polpa della patata) e metterla nella vaschetta •Coprire con qualche goccia di Reattivo di Lugol (soluzione color giallo) •Non appena l’amido si colora di blu-viola montare il preparato su vetrino con una goccia di acqua distillata •Chiudere il preparato con vetrino coprioggetto, picchiettare leggermente sul coprioggetto ed osservare Plastidi con funzione fotosintetica CLOROPLASTI DI FILLOIDE DI MUSCHIO Montaggio con acqua distillata ed osservare direttamente NB: le “foglie” dei muschi (Briofite) non sono omologhe alle foglie delle piante vascolari. Sono solitamente costituite da un unico strato di cellule (eccetto la “nervatura mediana ed i margini). Non hanno stomi. Assorbono acqua attraverso i filloidi. Plastidi con funzione fotosintetica CLOROPLASTI DI FOGLIA DI ELODEA Montaggio con acqua distillata ed osservare direttamente I cloroplasti, a forma di disco, si dispongono vicino alla parete. Il centro della cellula è occupato dal vacuolo. LE ALGHE Le alghe sono organismi eucarioti fotosintetici prevalentemente acquatici costituiti da un TALLO non differenziato in veri tessuti ed organi. Sono organismi estremamente diversificati: •Struttura dei cloroplasti e pigmenti fotosintetici; •Natura chimica delle sostanze di riserva; •Costituenti della parete cellulare; •Modalità di divisione cellulare. IMPORTANZA DELLE ALGHE • Arricchiscono di ossigeno gli oceani, laghi e corsi d’acqua • Produttori primari (fitoplancton) degli ecosistemi acquatici (marino e lacustre) • Regolatori della flora batterica e fungina • Alimentazione di uomo ed animali • Le alghe rosse e brune forniscono importanti prodotti usati in medicina, nell’industria alimentare, in laboratori scientifici (agar, alginati, iodio, bromo) In base ai pigmenti fotosintetici, all’ultrastruttura del cloroplasto e ad altre caratteristiche cito-morfologiche, si distinguono in: ALGHE ROSSE (Rhodophyta). Clorofilla a e ficobiline. ALGHE BRUNE (Phaeophyta). Clorofilla a e c, fucoxantina. ALGHE DORATE (Chrysophyta), comprendono le diatomee, le alghe giallo-dorate, le alghe giallo-verdi. Gruppo talvolta accomunato con le alghe brune, soprattutto per il sistema pigmentario (clorofille a e c, fucoxantina). ALGHE VERDI (Clorophyta). Clorofilla a e b, carotenoidi. Le alghe di acqua dolce o salata appartengono quasi sempre a gruppi sistematici diversi. Le alghe brune e rosse sono principalmente marine, le alghe verdi prevalentemente di acqua dolce. • In tutte le alghe, ad eccezione di alcune alghe verdi, si trovano solo plastidi fotosintetizzanti (CLOROPLASTI) • I pigmenti sono di tre tipi: clorofille (sempre presente la clorofilla a) carotenoidi ficobiline • Prevale un solo cloroplasto per cellula, i cloroplasti sono numerosi solo nelle alghe più evolute. Gli amiloplasti compaiono in alcune alghe verdi. Come si riproducono? La maggior parte si riproduce sia SESSUALMENTE che ASESSUALMENTE La riproduzione vegetativa (o asessuale o agamica): - SCISSIONE (alghe unicellulari) - FRAMMENTAZIONE DEL TALLO (alghe coloniali e pluricellulari) - SPORULAZIONE: produzione di mitospore (spore prodotte per mitosi), flagellate (zoospore) o senza flagelli (aplanospore) Alghe…in un campione di acqua dolce Divisione Chlorophyta (alghe verdi) Alga pluricellulare, è formata da un filamento semplice Spyrogira circondato da una guaina mucillaginosa, spesso forma masse galleggianti in acque dolci. Il nome è dato dalla disposizione elicoidale del/dei cloroplasti nastriformi con molti pirenoidi all’interno di ciascuna cellula uninucleata. La riproduzione vegetativa avviene per divisione cellulare e per frammentazione. A B nucleo (Foto A,B Fattorini L., Veloccia A., Sapienza Università di Roma) Tallo ad organizzazione tricale cloroplasti elicoidali Spirogyra non forma gameti mobili ma può riprodursi sessualmente per coniugazione. Filamenti aploidi (l’unica generazione macroscopica è quella gametofitica) n n zigoti (2n) ponti di copulazione (Da: http::// www.naturamediterraneo.com) Lo zigote si riveste di una spessa parete e si stacca dal filamento (zigospora). Successivamente si divide per meiosi, tre nuclei degenerano, e la cellula uninucleata aploide si divide per formare un nuovo filamento aploide. Ciclo aplobionte. - organizzazione coccale - centriche o pennate Diatomee Divisione Chrysophyta, Classe Bacillariophyceae A C Gli organelli più appariscenti Parete cellulare (frustulo) silicizzata, all’interno del divisa in due valve (epi- e ipo-) protoplasto B sono plastidi bruni (colore dovuto alla fucoxantina, un carotenoide). D diatomee coloniali (Foto A-D Fattorini L., Sapienza Università di Roma) Si riproducono principalmente per via agamica, per scissione. Ciclo diplobionte. FUNGHI I FUNGHI - CHE TIPO DI ORGANISMI SONO? Sono organismi eucarioti con metabolismo chemioeterotrofo, ossia ottengono carbonio per ossidazione di composti organici preformati. Occupano habitat prevalentemente terrestri, sono associati con un ampio range di piante e animali e loro prodotti in relazioni saprotrofe, mutualistiche e parassitiche I funghi giocano un ruolo importante nei cicli del carbonio e dell’azoto, al pari dei batteri, come agenti decompositori. Riescono ad immagazzinare composti semplici (zuccheri, acidi organici e amminoacidi) trasportandoli direttamente nella cellula, e molecole complesse (cellulosa, lignina, pectine) dopo averle demolite con enzimi extracellulari Importanza dei funghi • Agenti di biodegradazione e biodeterioramento. Le comuni “muffe”sono funghi. • Responsabili della maggior parte delle malattie delle piante e di varie malattie degli animali (compreso l’uomo) • Usati in processi di fermentazione industriale • Usati in produzione commerciali di molti prodotti biochimici (es, antibiotici, ciclosporina...) • Coltivati commercialmente per fornirci una diretta fonte alimentare • Usati nel biorimedio di suoli e acque inquinate attraverso la rimozione di sostanze nocive • Benefici in agricoltura, orticoltura e selvicoltura (micorrize e biocontrollo) Classificazione dei FUNGHI • Divisione Zygomycota (zigomiceti) • Divisione Ascomycota (ascomiceti), comprende la maggior parte dei lieviti, tartufi, spugnole.. • Divisione Basidiomycota (basidiomiceti), comprende alcuni lieviti, la maggior parte dei funghi più familiari Organizzazione del tallo fungino Alcuni funghi sono unicellulari, ma la maggior parte è pluricellulare • Organizzazione coccale (unicellulare e uninucleata) è primitiva (presente in lieviti, ascomiceti e basidiomiceti primitivi) • Organizzazione sifonale (o cenocitica, cellule filamentose plurinucleate) organizzate in IFE senza setti (Zigomiceti) • Organizzazione tricale (pluricellulare, filamenti costituiti da cellule mononucleate o binucleate) (IFE del MICELIO di Ascomiceti e Basidiomiceti, provviste di setti o pareti trasversali) Le cellule ifali costituiscono il tallo fungino e una massa di ife è detta micelio. COME SI RIPRODUCONO Si riproducono per mezzo delle spore* La spora è l’elemento di dispersione e sopravvivenza. Riproduzione sessuale Fasi dello stesso ciclo vitale Riproduzione asessuale *Cellula riproduttiva capace di svilupparsi in un individuo adulto senza fondersi con un’altra cellula In tutti i funghi la meiosi segue direttamente la formazione dello zigote (ciclo aplobiontico) o è intermedia (ciclo aplodiplobionte) Rhizopus stolonifer (ZIGOMICETI) A ciclo aplobionte sporangioforo rizoide (ifa di adesione al substrato) zigosporangio B Spore mitotiche Il micelio è costituito da diverse ife aploidi (cenocitiche) che setto penetrano nel substrato. Da queste ife si sviluppano ife aeree dette STOLONI. Gli stoloni formano RIZOIDI ogni volta che le sporangio loro estremità toccano il substrato. In corrispondenza dei rizoidi sferico si sviluppano filamenti eretti detto SPORANGIOFORI. La parte (Foto Fattorini L., Veloccia A., Sapienza Università di terminale di ogni sporangioforo, rigonfia, contiene numerosi Roma) nuclei aploidi. Successivamente, intorno ad ogni nucleo si forma sporangioforo una massa citoplasmatica e le cellule si separano per formare le Montare su vetrino con 1-2 spore mitotiche che vengono liberate. gocce di ACIDO LATTICO Rhizopus stolonifer (ZIGOMICETI) È la comune “muffa nera” del pane spore sporangio (Foto Fattorini L., Sapienza Università di Roma) Nel corso della maturazione lo sporangio diventa nero conferendo alla muffa la sua tipica colorazione Catenelle di conidi Penicillium sp.(Ascomiceti) spesso su frutta in decomposizione (Da: http://website.nbm-mnb.ca) Si presenta sotto l’aspetto di muffa verdognola, viene coltivato industrialmente per l’estrazione della penicillina (Penicillium notatum) L’apice delle ife fertili origina vari rami brevi, le cui cellule estreme formano una catenella di conidi. 100x Aspetto di “pennelli’”(da qui il nome). Corpo fruttifero con aschi di forma sferica contenenti (Foto Fattorini L., Sapienza Università di Roma) ciascuno 8 ascospore. Montare su vetrino con 1-2 gocce di ACIDO LATTICO Basidiomiceti basidiospore sterigma Basidio (sporangio ) imenio -Micelio sempre settato -Micelio primario, costituito da cellule uninucleate -Micelio secondario, dicariotico, che forma il corpo fruttifero o basidiocarpo In natura la maggior parte dei basidiomiceti si riproduce per mezzo di basidiospore (spore lamelle meiotiche) Agaricus bisporus (Basidiomiceti) Il corpo fungino bianco (basidiocarpo) è costituito da ife strettamente intrecciate e le spore (basidiospore) sono prodotte da lamelle sporangi, detti basidi, che rivestono le lamelle presenti sulla faccia inferiore del “cappello” Imenio 2 basidiospore per basidio basidio (Foto Fattorini L., Sapienza Università di Roma) Isolare una lamella e montarla sul vetrino con acqua. Osservarne il bordo al massimo ingrandimento.