Anello della Cengle dal Bec con foto di Michele

Sentieri attrezzati A. Ferrucci e Via Ferrata Cengle dal Bec.
Descrizione aggiornata estate 2011.
Dal Rifugio Grauzaria (1250 m.) prendiamo il sentiero CAI 444 – 446 (Via Normale
della Grauzaria) dove, attraverso grossi massi, saliamo lungo i punti più convenienti
(numerosi i segnavia). Giunti su terreno meno impervio continuiamo lungo la traccia
principale (sentiero CAI 446) e tralasciamo alla nostra destra il sentiero CAI 444. In
falsopiano procediamo sotto alle verticali pareti della Sfinge. Giunti sotto la Cima Est il
sentiero inizia a salire con decisione a attraverso ripide serpentine raggiunge una piccola
forcella. A questo punto il sentiero perde leggermente quota per poi risalire e portarsi
presso un’altra piccola forcella chiusa fra la Cima Est e i piccoli campanili rocciosi di Flop.
Da qui iniziamo a salire lungo rocce parzialmente attrezzate fino ad arrivare presso a dei
caratteristici intagli rocciosi i quali formano dei passaggi naturali chiusi fra il corpo
principale della montagna e delle lame di roccia.
Superati questi “corridoi naturali” scendiamo lungo tratti rocciosi (passaggi di primo grado,
cavi) fino a raggiungere lo sbocco di un grande canalone detritico. Qui dobbiamo prestare
attenzione a non seguire il vecchio sentiero, ma attraversare il canalone stesso e seguendo
attentamente i numerosi segnavia portarci in direzione dell’isolato campanile della Medace.
Seguendo fedelmente i segnavia saliamo lungo i tratti più convenienti fino ad arrivare nella
parte alta dove presso un tratto pianeggiante chiamato il Plan da la Crete o il Gran Circo, si
trova alloggiato il Bivacco Dionisio Feruglio (1700 m. ore 2 dal Rifugio Grauzaria).
Dal Bivacco procediamo verso sud per portarci presso un grosso ghiaione che da qui
scende verso la Frazione di Grauzaria. Prestando la massima attenzione ai segnavia CAI
scendiamo velocemente su terreno instabile fino ad arrivare allo sbocco di un canalino
roccioso dove sulla roccia troviamo le indicazioni per la Cengle dal Bec (1560 m. ca.).
Risaliamo completamente questo canale roccioso fino a giungere su di una forcella chiusa
fra i Campanili della Cresta Sud (chiamati anche i Campanili dai Cuàcos) (1640 m. ca.).
Dalla forcella scendiamo dapprima lungo detriti poi su rocce attrezzate (cavi, nell’estate del
2011 qualche ancoraggio era divelto) fino ad arrivare alla base di un ripido canalone (1540
m. ca.) Da qui il nostro sentiero riprende a salire ripidamente e lungo tratti attrezzati ci
portiamo a un’ennesima forcella (1620 m.).
Da questo punto inizia la parte tecnicamente più difficile, in quanto dobbiamo prepararci
nell’affrontare un ripido e lungo canalone roccioso,
attrezzato con funi. Dapprima su
terreno detritico ( 1° grado, cavi) poi lungo tre ripidi salti rocciosi (1° e 2° grado, cavi)
scendiamo prestando la massima attenzione a non smuovere le numerose pietre instabili
presenti. Giungi presso un salto roccioso impraticabile aggiriamo l’ostacolo passando a
sinistra lungo un canalone secondario cosparso di pini mughi fino a portarsi sul fondo della
gola principale dove tocchiamo la quota minima del percorso anulare della Cengle dal Bec
(1370 m. ore 1 e ½ dal Bivacco Feruglio, 3 ore e ½ dal Rifugio Grauzaria).
Una traccia riprende a salire verso sinistra su un ripido tratto ricoperto da bassa
vegetazione al di sotto di pareti fino ad arrivare presso una cengia spiovente (Cengle dal
Bec) sospesa sulla grande parete sud ovest della Cima Senza Nome (possibili ripari sotto
alle rocce). Continuiamo a salire attraverso l’aerea cengia (corde fisse) fino a raggiungere
il fondo del canalone detritico del Lavaron da la Crete (1580 m.ca.). A questo punto
dobbiamo prestare molta attenzione a deviare alla nostra sinistra e per tracce incerte
(segnavia nuovi nell’estate 2010) salire il lato opposto del canalone e incrociare così il
sentiero CAI 444 che sale dalla Frazione di Grauzaria (1650 m. ca.)(questo tratto è stato di
recente rivisto, in quanto il sentiero principale, una volta usciti dalla Cengle dal Bec, saliva direttamente per
sfasciumi molto instabili fino a raggiungere il sentiero CAI 444, mentre ora è stato deviato sul lato opposto
del canalone su terreno meno insidioso, tracciato ex novo nell’estate 2010).
Raggiungo il sentiero principale lo seguiamo (segnavia CAI 444, indicazioni su roccia) a
destra e in salita, lungo detriti, roccette e infine su un ripido ghiaione arrivando così
all’intaglio della Forcella del Portonat (1860 m. ore 6 dal rifugio Grauzaria).
Alla nostra destra presso un verticale ma breve salto roccioso (bollo rosso) parte la via
normale per la Creta Grauzaria seguendo la quale in circa ¾ d’ora raggiungiamo la
panoramica cima (fra andata e ritorno sommare circa 1 ora e ¼ - 1 ora e ½).
Dal Portonat seguendo i numerosi segnavia CAI 444 e lungo il ripido canalone del Portonat
scendiamo fino a raggiungere il rifugio Grauzaria (1250 m. ore 1 dal Portonat, ore 7 totali)
dove termina questa lunga e faticosa escursione.
Difficoltà: EEA l’itinerario di per se non ha grosse difficoltà, tranne nell’ultima discesa
intermedia, lungo il canalone sotto alla Cima Senza Nome dove troviamo una via ferrata di
media difficoltà da affrontarsi in discesa. Per chi non si sentisse in grado di affrontare in
discesa questo ripido tratto può sempre optare di fare questo anello in senso contrario a
quanto descritto in modo tale di affrontare le difficoltà principali in salita e non in discesa.
Utile il casco e l’imbragatura.
Verificare sempre la tenuta delle corde fisse, in quanto nell’estate 2011 alcuni punti di
fissaggio erano stati divelti.
Note: Prima di affrontare questo lungo anello tenere presente delle condizioni meteo ma
soprattutto il notevole dislivello reale e della lunghezza del percorso, inoltre lungo tutto
l’anello non troviamo acqua.
Tempi:
Rifugio Grauzaria – Bivacco Feruglio
ore 2.00
Bivacco Feruglio – Forcella Portonat
ore 4.00
Forcella Portonat – Rifugio Grauzaria
ore 1.00
Tempo totale:
ore 7.00
Deviazione alla Cima Grauzaria
ore 1 e ½