Progetto Scuola 21 Liceo Artistico Medardo Rosso “Ambiente, Responsabilità, territorio” PAROLE-CHIAVE SVILUPPO SOSTENIBILE CAMBIAMENTI CLIMATICI IMPRONTA ECOLOGICA CONSUMI CONSAPEVOLI SOSTENIBILITÀ E SVILUPPO SOSTENIBILE SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE l'attività umana non deve sfruttare le risorse naturali e non deve produrre un livello di inquinamento maggiore alla capacità dell'ambiente di rigenerarsi Dal nome della presidente del WCED (Commissione Mondiale Ambiente e Sviluppo), 1987 Sviluppo: Paesi Sviluppati Sviluppo tecnologico Ricchezza Sviluppo = Crescita Crescita = Aumento del PIL Aumento del PIL = Ricchezza Ricchezza = Benessere LA NOSTRA ECONOMIA SI BASA SU UN MODELLO DI SVILUPPO CHE SI MISURA CON IL PIL CIOE’ PRODURRE, BUTTARE E PRODURRE ALL’INFINITO PIL = BENESSERE? PIL = PRODOTTO INTERNO LORDO rappresenta il valore dell'insieme di beni e servizi prodotti sul territorio di uno Stato da produttori nazionali o stranieri; esprime la ricchezza creata da uno Stato in un certo periodo di tempo. 2004 2011 Stiamo basando la nostra sopravvivenza sui soldi e sulla crescita: ma non possiamo avere un sistema basato sulla crescita INFINITA su un pianeta FINITO... IL NOSTRO MODELLO DI SVILUPPO SECONDO TE E’ SOSTENIBILE? aprile 30, 2010 Dal mondo- Continuano i disastri ambientali: Marea nera petrolio, dichiarato stato emergenza in Louisiana I LIMITI DELLO SVILUPPO La crescita demografica L’aumento dei consumi di risorse ed energia L’aumento delle emissioni inquinanti …L’ALTRO MODELLO… SVILUPPO SOSTENIBILE Tre dimensioni: ambientale: mantenere la qualità e disponibilità delle risorse rinnovabili economica: puntare ad uno sviluppo durevole, che non va di pari passo con la crescita economica (PIL) sociale: garantire a tutti l’accesso alle risorse QUALI SONO LE CONSEGUENZE DEL NOSTRO MODELLO DI SVILUPPO? EFFETTO SERRA L’EFFETTO SERRA Effetto serra: • capacità dell’atmosfera di trattenere energia • CO2, CH4, N2O, vapore acqueo= gas-serra • in assenza di gas serra la temperatura media terrestre sarebbe di –18°C • il fenomeno è in sé positivo (permette la presenza di acqua liquida e quindi la vita sulla Terra) L’EFFETTO SERRA PUÒ VARIARE Variazioni dell’effetto serra: • dipendono da cambiamenti nella concentrazione di gas serra comportano variazioni delle condizioni climatiche e quindi ambientali del pianeta il cambiamento attuale è causato in gran parte dall’uomo NOTA BENE sulla Terra, quasi ovunque, ora ci siamo noi Il gas maggiormente responsabile dei cambiamenti climatici è l’anidride carbonica (CO2) prodotta dalle attività umane cioè combustione di petrolio-metano-carbone e derivati COSA STA ACCADENDO Innalzamento livello medio degli oceani, dovuto alla fusione dei ghiacci di Antartide e Groenlandia (trasferimento netto di grandi masse d’acqua dalla terraferma al mare) invasione aree costiere, spesso molto popolose COSA STA ACCADENDO Maggiore energia dell’atmosfera, conseguenze: aumento violenza uragani e cicloni tropicali temporali violenti e nubifragi più frequenti aumento alluvioni e siccità aumento di temperature medie in maniera più sensibile nelle zone polari e temperate CONSEGUENZE ECONOMICHE E SOCIALI • economiche: gravi danni legati al cambiamento climatico richiederanno enormi risorse che peseranno sulla collettività dei PS e che semplicemente non sarà possibile reperire nei PVS • sociali: impoverimento generale dei PS e disastri sociali (povertà, sete, fame, malattie) nei PVS profughi ambientali Questo comporta aumenti di conflittualità • entro gli Stati, tra fasce di popolazione a diverso reddito • tra Stati con diverse condizioni economiche SOLUZIONI E PROVVEDIMENTI A LIVELLO MONDIALE IL PROTOCOLLO DI KYOTO Nella Conferenza delle Nazioni Unite di Kyoto tenuta nel Dicembre 1997, la comunità internazionale ha assunto l’impegno di ridurre, nel periodo 2008-2012, le emissioni di gas serra del 5% circa rispetto alle emissioni del 1990. Tra i Paesi industrializzati: •il Giappone dovrà ridurre le emissioni del 6% •gli Stati Uniti del 7% •l’Unione Europea dell’8%. •L’Italia dovrà ridurre le emissioni del 6,5% rispetto a quelle del 1990 Eventi principali 1992 – Rio de Janeiro – Conferenza sull’Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite 154 nazioni: stesura della Convezione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Obiettivo del trattato: ridurre le emissioni di gas serra nell’atmosfera, sulla base della teoria del riscaldamento globale. I Paesi più industrializzati si attribuirono gran parte delle responsabilità dei cambiamenti climatici. Nasce il principio delle “responsabilità comuni, ma differenziate”. 1997 – Kyoto – COP-3 Il Protocollo di Kyoto fu adottato al termine di negoziati convulsi che videro tra i protagonisti l’ex vicepresidente Usa e Premio Nobel per la Pace Al Gore. Gran parte dei Paesi industrializzati e diversi Stati con economie di transizione accettarono riduzioni legalmente vincolanti delle emissioni di gas serra, comprese mediamente tra il 6 e l’8 per cento rispetto ai livelli del 1990, da realizzare tra il 2008 e il 2012. Eventi principali 2001 – Marrakesh – COP-7 Il summit di Marrakesh si concentrò soprattutto sulla creazione delle condizioni necessarie per la ratifica del Protocollo da parte delle singole nazioni. I delegati concordarono che per l’entrata in vigore degli accordi di Kyoto fosse necessaria l’adesione di 55 paesi, responsabili del 55 per cento delle emissioni di Co2 nell’atmosfera nel 1990. IL TRATTATO È ENTRATO IN VIGORE IL 16 FEBBRAIO 2005, DOPO LA RATIFICA ANCHE DA PARTE DELLA RUSSIA, considerata importante poiché questo paese produce da solo il 17,6% delle emissioni Gli Stati Uniti hanno firmato ma hanno poi rifiutato di ratificare il trattato. I Paesi in via di sviluppo, al fine di non ostacolare la loro crescita economica frapponendovi oneri per essi particolarmente gravosi, non sono stati invitati a ridurre le loro emissioni. IL PROTOCOLLO DI KYOTO DIVENTA LEGGE 16 FEBBRAIO 2005: è entrato ufficialmente in vigore nei paesi che l’hanno sottoscritto: 141 finora, di cui 39 industrializzati 2010: DOVE SIAMO ARRIVATI? 2012: TERMINE DEL PROTOCOLLO DI KYOTO L’ITALIA RISPETTA IL PROTOCOLLO DIMINUZIONE DELLE EMISSIONI -7% RISPETTO AL 1990 (PIÙ DI QUANTO STABILITO CON IL PROTOCOLLO) ma 1. la crisi economica ha influenzato tali riduzioni 2. parte della riduzione viene dalle compensazioni (compriamo energia etc…) NELL’OTTICA DI UNA RIPRESA ECONOMICA e di una conseguente MAGGIOR PRODUZIONE, BASTERÀ IL 6,5 %? ITALIA = MONDO? PROBLEMATICHE DEL PROTOCOLLO DI KYOTO: NON SI ERANO ACCORTI CHE… La crescita inaspettata e tumultuosa di alcuni paesi in via di sviluppo, soprattutto la Cina, hanno reso il protocollo INAEGUATO: Paesi che non hanno vincoli dettati dal protocollo sono ora i principali emettitori di gas serra Le emissioni globali di gas serra sono cresciute oltre il 30% tra il 1990 e il 2010 DOPO KYOTO PROTOCOLLO DI KYOTO PROROGATO FINO AL 2020 … MA LE EMISSIONI CONTINUANO A SALIRE … BASTERANNO LE PERCENTUALI DI RIDUZIONE INDICATE NEL 2009? CONFERENZA DI DOHA Disco verde a Doha sull’estensione del protocollo di Kyoto fino al 2020. PROTOCOLLO ESTESO AD ALTRI 8 ANNI, MA INDEBOLITO DAL RITIRO DI RUSSIA, GIAPPONE E CANADA. Adesso i Paesi firmatari risultano essere responsabili solo del 15% delle emissioni di gas inquinanti. L’accordo di Kyoto, che senza una proroga sarebbe scaduto alla fine del 2012, obbliga circa 35 Paesi a tagliare le emissioni di gas serra. Emissioni che però continuano a crescere e quest’anno sono destinate ad aumentare del 2,6%. NON BASTA RIFARSI ALLE PERCENTUALI DEL PROTOCOLLO DI KYOTO: L'obiettivo ora è l'adozione nel 2015 di un trattato più ampio, che si applichi a tutti i Paesi e entri in vigore quando anche la nuova estensione dell'accordo arriverà al termine nel 2020. SI DOVRÀ DIMINUIRE DEL 20-30% LE EMISSIONI per il decennio 2020-2030 AD ESEMPIO, E poi? Al 2050 la riduzione delle emissioni serra, e quindi dei consumi energetici, dovrebbe essere l’80-90%, secondo alcuni fattibile perfino garantendo nel contempo la crescita economica. POSSIBILE? CONCLUSIONI IL NOSTRO MODELLO NON È SOSTENIBILE, MA LO SARÀ IN FUTURO?