programma svolto 5 S scienze umane prof.ssa M. Visca

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Liceo Statale “Giovanni Sulpicio”
Scientifico – Linguistico – delle Scienze umane
VEROLI
ALLEGATO H
PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2014/2015
PROF.ssa
MARINA VISCA
DISCIPLINA :
SCIENZE UMANE
CLASSE
VS
Primo periodo: 15 settembre/22 dicembre 2014
Pedagogia
L’attivismo pedagogico e il movimento delle scuole nuove alle soglie del novecento
- la critica all’educazione tradizionale
- l’importanza del fare e della creatività del bambino
- la rivalutazione della figura dell’insegnante
- i principi dell’attivismo pedagogico anticipati da Rousseau e dalla cultura romantica
La sperimentazione didattica di Lev Tolstoj
- l’educazione naturale e negativa di ispirazione rousseauiana
- il rifiuto dell’autorità e dei programmi didattici
- il principio del non intervento e della descolarizzazione
Le scuole nuove in Inghilterra
Alexander S. Neill e la pedagogia della libertà
- l’esperienza di Summerhill ispirata all’attivismo pedagogico
- libertà, gioco, spontaneità, creatività e non direttività
- l’influenza di Freud e di Adler nel pensiero di Neill
- l’influenza di Rousseau e del suo principio della bontà naturale dell’uomo nel pensiero di
- Neill
All’origine della scuola attiva in America: John Dewej, pedagogista e massimo esponente della filosofia
del pragmatismo
- il pragmatismo come filosofia del successo e dell’azione
- il pensiero che scaturisce dall’azione
- lo strumentalismo di J. Dewej
- l’intelligenza operativa come strumento per orientarsi nella realtà
- l’esperienza come processo interattivo tra l’uomo e l’ambiente
- l’esperienza come fonte di incertezze e turbamenti
- l’educazione come motore del processo sociale
- Il mio credo pedagogico riassunto in cinque punti
- Cos’è l’educazione
- Cos’è la scuola
- Quali materie di insegnamento
- Quale metodo d’insegnamento
- Come deve essere intesa la scuola
- L’importanza del lavoro nella formazione del giovane
- L’educazione nell’ambito della democrazia
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Le esperienze di pedagogia progressiva in Europa nel 900
Anton S. Makarenko
-
la pedagogia della lotta
la sperimentazione nella colonia di lavoro Gorkij
il pensiero di Makarenko come punto di incontro tra il marxismo e l’attivismo
l’importanza del lavoro e del rapporto scuola-società
il ruolo politico dell’educazione a discapito dei temi della spontaneità del bambino
la pedagogia sociale nel contesto di una Russia orientata verso la collettività
i valori del socialismo
la pedagogia improntata sul principio del collettivo ( assemblee, lavoro e disciplina )
L’attivismo pedagogico scientifico
Ovide Decrolj
ambiente, natura e il fare del bambino al centro dell’educazione
la scuola dell’Ermitage
il passaggio alla pedagogia sperimentale
l’influenza di Darwin nella metodologia di Decrolj
le esigenze soggettive e psicologiche e le esigenze oggettive e sociali nell’energia vitale dell’uomo
i bisogni del bambino
il bisogno di nutrirsi, di lottare contro le intemperie, di difendersi dai nemici, di lavorare , riposarsi e
ricrearsi
- il rinnovamento dei programmi : i principi dell’unità, individualizzazione, adattamento all’ambiente
integrità dello sviluppo.
- Il metodo del centro di interesse
- L’associazionismo delle idee e il principio della globalizzazione
Celestin Freinet e il metodo naturale
-
-
le tecniche di Freinet
l’uso della tecnologia dei nuovi tempi
J. Piaget e l’epistemologia genetica
- Piaget nella psicopedagogia del 900 e massimo esponente del cognitivismo
- l’interazione tra le strutture innate e le esperienze dell’ambiente
- l’influenza della teoria evoluzionistica nel pensiero di Piaget
- la figura dell’insegnante come ricercatore e non come anticipatore di apprendimenti
- l’attivismo pedagogico di Piaget nella centralità del fare del bambino
- il bambino piccolo scienziato ricercatore ed egocentrico fino all’età di 7/8 anni
- le critiche di Vjgoskij e di Bruner rivolte a Piaget
- l’intelligenza come forma di adattamento all’ambiente
- l’assimilazione e l’accomodamento
- gli schemi mentali
- i metodi usati da Piaget: l’osservazione sistematica e il colloquio clinico
- gli stadi di sviluppo dell’intelligenza
- lo stadio senso-motorio
- lo stadio dell’intelligenza pre operatoria
- lo stadio dell’intelligenza operatorio concreta
- lo stadio delle operazioni formali
- la morale eteronoma
- la morale autonoma
- i giochi senso-motori, giochi simbolici e giochi di ruoli
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L’attivismo pedagogico in Italia
Rosa e Carolina Agazzi e la scuola materna
- il puerocentrismo e l’attività del bambino al centro dell’educazione
- la figura della maestra educatrice
- la spiritualità e la sensibilità materna delle educatrici
- il dissenso nei confronti della precocità dell’apprendimento
- il museo delle cianfrusaglie
- il materiale didattico povero ed informe
- le differenze con i doni di Froebel
- il metodo intuitivo e sul far da sé
- l’educazione sensoriale
- la creatività ed il senso estetico racchiuso nelle piccole mani
- Le Agazzi contro le rigide programmazioni
- Il significato del giardinaggio per Froebel e per le Agazzi
Secondo periodo: 7 gennaio/8 giugno 2015
Le scuole alternative del 900
- le numerose richieste avanzate alla scuola dal mondo sociale
- gli obiettivi delle scuole alternative
- l’attenzione ai tempi dell’apprendimento
- la critica alla scuola tradizionale all’insegna della non direttività e della descolarizzazione
- Don Lorenzo Milani e l’antipedagogia della scuola di Barbiana
- La potenza del linguaggio
- L’educazione alla dignità e al diritto alla diversità
- Le lettere da inviare al mondo ipocrita e sordo
- Lettera ad una professoressa
L’attivismo pedagogico scientifico
- Maria Montessori e la casa dei bambini
- Il metodo scientifico
- Conoscere i meccanismi della mente del bambino
- La predisposizione dell’ambiente a misura di bambino
- Il materiale scientifico
- La preparazione dell’insegnante direttrice
- L’importanza dell’ambiente a misura di bambino
- Ordine, silenzio e sistematicità
- La mente assorbente
- Le nebule della mente
- Il metodo scientifico nella quadriga trionfante
- Il disegno, la scrittura precoce, la lettura e la matematica
- Le fasi di sviluppo del bambino
- La fase della mente assorbente
- La fase della mente cosciente
- La fase della mente matematica
- Il bambino deviato e spezzato per le sue inibizioni
- Il materiale scientifico come impedimento della fuga nell’immaginario
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Dalla pedagogia alle scienze dell’educazione
- la biologia
- la psicologia dell’educazione
- la sociologia dell’educazione
- l’antropologia dell’educazione
- la docimologia
- la didattica, la storia dell’educazione
- la formazione totale della persona
- il soggetto al centro dell’educazione
- lo scopo dell’educazione come accettazione della pluralità dei punti di vista
- l’apprendimento come forma di ibridazione culturale nel panorama multietnico, multiculturale ed
interculturale
- la valorizzazione del vissuto dell’educando
- lo studio dei modelli educativi
- la progettazione dei percorsi didattici
- la didattica come pratica dell’insegnamento e come riflessione teorica sui tempi ,sugli spazi e
sull’uso delle tecnologie
I pensatori cattolici
- Jacques Maritain
- L’umanesimo integrale e cristiano
- L’affinamento degli aspetti preconsci della personalità
- L’educazione psico-fisica integrale e finalizzata alla spiritualità
I pensatori laici
- Antonio Gramsci
- la critica alla metafisica dell’educazione
- critica alle concezioni spiritualistiche, all’idealismo e all’attivismo pedagogico
- l’uomo come frutto di formazione storica
- la necessità della formazione di un nuovo ceto intellettuale all’interno della classe operaia
- la scuola come formazione della società civile e politica
- la necessità di una scuola popolare unica
Oltre l’attivismo pedagogico: jerome Bruner
Le svolte verso lo strutturalismo
- lo studio delle forme di apprendimento
- il rifiuto di Dewej troppo orientato sull’aspetto sociale e politico dell’educazione
- le critiche a Dewej
- cos’è l’educazione
- cos’è la scuola
- quali materie d’insegnamento
- quale metodo d’insegnamento
- il transfert specifico dell’addestramento e quello dei principi e delle attitudini
- i programmi ed i metodi secondo il modello a spirale
- la necessità di predisporre situazioni problematiche
- i sistemi di rappresentazione della mente
- la rappresentazione esecutiva
- la rappresentazione iconica
- la rappresentazione simbolica
- il processo di categorizzazione
- lo studio del linguaggio
- il pensiero narrativo e non solo scientifico
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TEMATICHE
- educazione e diritti civili
- la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (1948)
- le libertà civili
- i diritti politici
- i diritti economici
- i diritti culturali
- la convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia (1989)
- i diritti negati ai bambini dalla società, dalla famiglia e dalla scuola
- il bambino vittima del benessere
- il percorso educativo
- lavorare sull’empatia
- l’importanza dell’educazione familiare
- l’educazione all’alterità
- educazione alla legalità
- educazione al dialogo e al senso critico
UGUAGLIANZA E DIVERSITA’
- l’educazione inclusiva e la scuola inclusiva
- la lotta contro la discriminazione
- la rimozione delle barriere che ostacolano l’apprendimento
- l’impegno per lo sviluppo nei paesi poveri e di guerra
IL DISADATTAMENTO
- l’incapacità di rispondere alle richieste di un ambiente nel quale si vive
- le forme di disagio e di disadattamento
- il condizionamento e il decondizionamento in ambito pedagogico
- lo svantaggio educativo
- il codice linguistico ristretto
- la deprivazione socio economico culturale
- la mancanza di opportunità
- i deficit individuali
- l’appartenenza a gruppi etnici particolari
- l’educazione compensativa
- i percorsi differenziali
- la ridefinizione di obiettivi e la pedagogia del successo
- l’handicap
- gli interventi educativi
- la riabilitazione
- gli interventi sociali
- il problema della stigmatizzazione dell’handicap
- i bambini precoci e superdotati
- i bambini problema
- l’educazione di genere e le pari opportunità
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L’EDUCAZIONE MULTIDIMENSIONALE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA
- l’educazione intellettuale
- formare e non informare
- imparare ad imparare
- lo sviluppo delle competenze per un uomo polivalente
- i vari modelli di formazione
- senso critico e non modellamento
- la ricerca euristica
- la capacità di meravigliarsi
- la vita come ricerca continua
- l’educazione alla creatività
- il pensiero divergente (Guilford)
- il pensiero produttivo (Wertheimer)
- l’educazione affettiva-emotiva
- la sensibilità e l’empatia
- il gioco e la socialità
- lo spirito religioso
- l’educazione etico sociale
- il dialogo e la democrazia
- la solidarietà e la legalità
- l’educazione estetica
- il valore espressivo e catartico dell’arte
- l’intreccio dei vari linguaggi espressivi
- l’educazione fisica
- il corpo e la mente
- lo sport come espressività, regolamentazione dei conflitti, disciplina mentale e socializzazione
LE COMPETENZE RICHIESTE ALL’INSEGNANTE
- competenze disciplinari
- capacità di meta cognizione
- favorire apprendimenti costruttivi e riflessivi
- predisporre situazioni problematiche
- competenze metodologiche e didattiche
- orientamento verso il costruttivismo
- il problem solving
- il metodo dei casi
- il lavoro di gruppo
- il brainstorming
- la meta cognizione
- il feedback
- la valutazione formativa
- le mappe concettuale
- la rivisitazione periodica dei contenuti appresi
- il sostegno alla motivazione
- l’attenzione alla quantità delle consegne
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ANTROPOLOGIA
- l’antropologia del mondo contemporaneo
- la diversità tra i popoli nello scenario della globalizzazione
- la cultura intesa come creolizzazione (J. Clifford), come ibridazione e riformulazione culturale
- la diversità accentuata dal commercio mondiale, dalla mobilità e dai media
- i media come senso di appartenenza a società immaginate
- i flussi culturali transnazionali come strutture di significati e relazioni dinamiche ( Ulf Hannerz)
- i panorami studiati dagli antropologi
- il panorama dei media
- come vengono utilizzati, quali rappresentazioni forniscono, quali linguaggi usano.
- I media come estensione dell’apparato sensoriale ( M. Luhan)
- L’importanza del tipo di linguaggio a discapito del contenuto
- Come i media influiscono sulla costruzione dell’identità collettiva
- L’etnografia multi situata o multilocale
- Le comunità on line come nuova forma di partecipazione democratica e popolare
- I pericoli di internet
- Perché la rete non può essere considerata un campo di ricerca etnografica
- Il panorama etnico
- la deterritorializzazione come flusso continuo di persone, di culture e di idee
- Ervin Goffman e il ruolo della gente come attori sociali sulla scena del mondo
- Il dibattito decostruzionista sull’oggettività del metodo etnografico
- Le critiche al concetto di cultura
- La cultura intesa oggi come flussi culturali da interpretare e non più come condivisione dei valori di
una società
- Lo studio dell’individualità come ristrutturazione dei flussi culturali
- La cultura individuale come pratica ed habitus ( Pierre Bourdieu)
- L’antropologia di oggi come progetto intellettuale: smascheramento delle ideologie dominanti,
sviluppo del senso critico, ricerca di nuove forme di comunicazioni
- Il metodo quantitativo e il metodo qualitativo
- L’etnografia multiuso come paradigma di incorporazione (relazione tra corpo, modo di essere e
società)
IL LAVORO INTERDISCIPLINARE DEGLI ANTROPOLOGI
- antropologia e letteratura
- l’antropologia interpretativa come cultura rapportata ai simboli condivisi
- l’antropologia presente nei testi narrativi etnografici gli scritti antropologici sul post colonialismo
- gli scrittori ibridi che mescolano elementi culturali di diversa provenienza
- antropologia e comunicazione
- l’antropologia linguistica
- l’etnolinguistica ( come si rappresenta la propria cultura )
- l’etnografia del parlato come organizzazione sociale del linguaggio
- la comunicazione no verbale
- antropologia e sociologia
- la differenza di metodo tra le due scienze
- il metodo comparativo e la critica culturale degli antropologi e il metodo quantitativo e descrittivo
dei sociologi
- antropologia e sviluppo
- antropologia medica, antropologia ed arte ,antropologia e diritti umani
- il contributo degli antropologi alla politica ed alle politiche sociali, al mondo del consumismo, ai
progetti di cooperazione e di sviluppo.
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Sociologia
Le dimensioni sociali della globalizzazione
- le caratteristiche della globalizzazione: l’interdipendenza economica glogale e l’autopercezione
globale
- le cause della globalizzazione
- le trasformazioni nel campo del lavoro, del consumismo, della comunicazione della scienza e della
tecnica
- il nuovo aspetto della politica
- il policentrismo politico-istituzionale e gli attori non statali ( OCSE, nazioni unite, imprese
multinazionali )
- l’emergere dei problemi globali
- il cambiamento ambientale
- il terrorismo
- i media
- la rivendicazione dei diritti umani
- la multietnicità
- l’aspetto culturale della globalizzazione
- la cultura eclettica di stampo occidentale
- la cultura globale che soffoca le tradizioni
- la separazione della sfera religiosa da quella politica e mondiale
- l’aumento della razionalità
- l’incertezza legata allo scientismo
- l’incertezza come condizione esistenziale
- il problema dei flussi migratori
- la delocalizzazione dei servizi
- la multiculturalità e l’interculturalità
- la guerra globale come difesa degli interessi di tutto il pianeta
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La sociologia contemporanea
Zjgmunt Bauman
- la sociologia impegnata come guida dell’agire umano e il rifiuto del termine post-moderno
- la modernità prolungata che diventa modernità liquida contrapposta alla modernità solida e pesante
del 600
- la globalizzazione come erosione della sovranità nazionale
- le vite di scarto prodotte dalla società liquida delle incertezze nel lavoro, nella politica e nella
famiglia
Ulrich Beck
- la società del rischio ( Chernobjl )
- il rischio collegato allo sviluppo tecnologico delle società industriali
- l’incontrollabilità dell’economia mondiale e della politica
- collegamento alle tematiche della scuola di Francoforte
- la prospettiva di u7na soluzione a livello cosmopolita
Andrè Gorz
- l’analisi della società post-moderna
- il capitalismo moderno basato sulla produzione delle merci
- il capitale immateriale ( conoscenze competenze e creatività) che non va d’accordo con la logica del
capitalismo
- il tentativo delle industrie di asservire al mercato i valori umani
- il rischio delle conoscenze cristallizzzate nella macchina del capitalismo materialista
Le politiche sociali
- il Werfare state
- le politiche pubbliche studiate dai sociologi
- le politiche costituzionali (politica estera, difesa e giustizia)
- le politiche economiche ( monetaria, fiscale, industriale)
- le politiche territoriali ( urbanistiche e ambiente )
- le politiche sociali ( assistenza, previdenza, sostegno, istruzione )
- lo studio degli attori sociali
- gli attori politici istituzionali ( Parlamento, Governo, Banca centrale e commissione europea)
- i partiti, i sindacati, l’apparato burocratico, le lobbies
- lo studio degli stili decisionali
- lo stile impositivo, anticipatorio, reattivo
- i due modelli di welfare state in Europa ( il modello universalistico e quello occupazionale)
- i modelli misti ( lavoro e sanità )
- i principali servizi sociali ( istruzione, previdenza sociale e sanità )
Marina Visca
Il docente ______________________
Gli studenti
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