Infrastrutture per veicoli elettrici

Infrastrutture per veicoli elettrici (EV)
Domande frequenti
Qual è il potenziale di mercato delle infrastrutture per gli
EV?
- Quando si parla di infrastrutture per i veicoli elettrici, si
parla essenzialmente di stazioni di ricarica. Secondo le stime
di ABB, l’investimento in questo ambito sarà di oltre un
miliardo di dollari all’anno di qui al 2015 – di più se
includiamo anche le applicazioni per veicoli pesanti.
L’interesse per il settore degli EV e degli EV ibridi è globale.
In Estonia, ad esempio, verranno installate oltre 200 stazioni
di ricarica in corrente continua e 500 in corrente alternata.
ABB è stata scelta come fornitore di tali soluzioni, parte di un
progetto statale estone per incentivare la mobilità
sostenibile. In Italia è già stata installata una stazione in
corrente continua presso la sede Peugeot di Milano.
- Uno studio della Banca Mondiale pubblicato nell’aprile del
2011 calcola che entro il 2020 il volume di vendita globale
dei veicoli plug-in rappresenterà il 10% delle vendite di nuovi
veicoli, e che tra 10 anni il mercato mondiale dei veicoli
elettrici varrà 250 miliardi di dollari.
- Nella maggior parte delle città odierne, l’infrastruttura
pubblica per la ricarica dei veicoli elettrici è estremamente
limitata o inesistente, fatta eccezione per alcuni progetti
pilota e programmi di sperimentazione.
- Per promuovere la diffusione degli EV serve un sistema
capillare di punti di ricarica pubblici, che consenta agli
automobilisti di “rifornirsi” con regolarità nel corso della
giornata.
Grazie a questa infrastruttura aumenterà l’autonomia degli
EV e dei veicoli ibridi che utilizzano la propulsione elettrica.
Che cosa fornisce ABB?
- ABB produce componenti infrastrutturali per la ricarica dei
veicoli elettrici. Sono disponibili infatti stazioni di ricarica in
c.a., sia per uso residenziale che pubblico, e stazioni in c.c.
per la ricarica veloce.
- Il know-how di ABB nel campo di infrastrutture di rete,
elettronica di potenza e prodotti in bassa tensione
permetterà di commercializzare stazioni di ricarica a costi
sostenibili.
Qual è la strategia di ABB?
- ABB intende lavorare con i gestori delle infrastrutture, le
aziende elettriche, le compagnie petrolifere e le case
automobilistiche per favorire lo sviluppo degli EV. Abbiamo
già in atto numerose collaborazioni in Nord America
(partnership con la società ECOtality), Europa e Asia.
- Tra queste, di primaria importanza è stata l’acquisizione nel
2011 di Epyon B.V. , leader nelle soluzioni di ricarica per EV,
focalizzata in particolare sulle stazioni di ricarica rapida in
corrente continua e nel relativo software di rete.
- Gli interessi che convergono nell’ambito della gestione
infrastrutturale sono molteplici: fra questi, utility energetiche,
società petrolifere, esercizi commerciali e aziende
specializzate nel settore delle infrastrutture per EV. Nei
confronti di questi interlocutori, ABB si pone in qualità di
fornitore, supportando l’operatività delle reti con i propri
prodotti. I sistemi di ricarica “standalone” per utenti privati
non richiedono necessariamente l’integrazione nella rete, che
si potrà tuttavia sottoscrivere con modalità del tutto
analoghe ai piani tariffari della telefonia cellulare (e con un
contributo statale per l’attivazione).
Quanto tempo richiede una ricarica rapida in corrente
continua e che autonomia assicura al veicolo?
- I caricatori in corrente continua di ABB ricaricano un EV in
30 minuti, fornendo alla batteria 25 kilowattore (kWh) di
energia. Un veicolo elettrico consuma tra 150 e 200 watt ore
(Wh) al chilometro, quindi 25 kWh corrispondono a
un’autonomia di percorrenza compresa tra 125 e 170 km, in
base alla velocità media. Equivalgono a circa 2 ore di guida
in autostrada in condizioni “normali”. Sarà quindi possibile
percorrere maggiori distanze a bordo dei veicoli elettrici.
Grazie alla ricarica rapida in corrente continua, alle nuove
tecnologie di ricarica e alle batterie di ultima generazione, gli
EV stanno diventando una reale alternativa per i lunghi viaggi
e non solo per brevi spostamenti.
Quando si potrà ricaricare un’auto elettrica in 5 minuti, lo
stesso tempo di un pieno a una stazione di servizio?
- Le previsioni ci dicono sul finire di questo decennio. Le
tecnologie per farlo esistono già. Si tratta di avviare la
produzione su larga scala di batterie altamente sofisticate,
tenendo conto di fattori quali dimensioni, affidabilità e
raffreddamento. La soluzione di volume inferiore ridurrà i
costi. I primi caricatori ultrarapidi saranno installati a bordo di
mezzi pesanti e veicoli di servizio a corto raggio:
l’implementazione è prevista entro il 2015.
- La ricarica ultrarapida è la soluzione ideale per taxi e veicoli
commerciali leggeri, e ABB sta lavorando per applicarla a
mezzi pesanti come camion e autobus. Anche i traghetti a
breve percorrenza potranno utilizzare l’alimentazione a
batteria con la ricarica rapida.
Presto la carica completa dei veicoli elettrici richiederà solo cinque minuti.
Quale sarà l’impatto delle auto elettriche sulle nostre
reti?
- La sfida principale per le reti elettriche è la possibilità di
alimentare la ricarica di grandi numeri di EV nelle fasce orarie
di maggior utilizzo dell’energia.
Il problema può essere in parte risolto attraverso una
gestione razionale dei picchi di assorbimento: ad esempio,
incoraggiando la ricarica nelle ore notturne o quando la
generazione da fonti rinnovabili (come l’eolico) è abbondante.
Per fortuna questa strategia è coerente con i trend di
consumo degli utenti (le auto di notte sono generalmente
parcheggiate). Per realizzarla, occorre gestire con intelligenza
le dinamiche di ricarica e conoscere approfonditamente i
sistemi di potenza: materie che sono le competenze chiave di
ABB.
Per ulteriori informazioni, contattare:
ABB Corporate Communications
Via G.D. Romagnosi, 3
00196 Roma - Italia
Tel.: +39 06 47499200
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Che differenza c’è tra le stazioni di ricarica standard in
corrente alternata e i punti di ricarica rapida in corrente
continua?
- La ricarica standard in c.a. è possibile quando l’auto resta
per qualche tempo in sosta in un parcheggio, ad esempio a
casa o in ufficio. Occorrono circa 4 ore per una carica
completa, in base alle dimensioni della batteria e alla potenza
disponibile. La corrente continua offre una modalità di
ricarica rapida, adatta per cambi di programma imprevisti o
lunghi spostamenti. In questo caso, bastano 30 minuti per
una ricarica completa e solo 5 minuti per una ricarica
parziale, corrispondente a un’autonomia di 30 km per il
veicolo. Le due soluzioni di ricarica – in c.a. e c.c. –
coesistono all’interno del sistema infrastrutturale integrato di
mobilità elettrica e sono quindi totalmente sinergiche, non in
antagonismo.