Video-modeling per persone con disabilità intellettiva e disturbo autistico PAMAPI 25 ottobre 2011 Video-modeling Mostro a un utente, tante volte (o almeno prima della sessione di lavoro), un breve video dove una persona svolge bene un compito, così che lui (vedendo e rivedendo quel video) possa imparare a far bene e autonomamente quel compito. Quella persona videoripresa può essere il soggetto stesso (self video-modeling) oppure un altro. Video modeling Consiste nell’insegnare un compito tramite esposizione ripetuta a una videoregistrazione di durata minore di 4 minuti, dove una persona esegue correttamente e lentamente un compito costituito da una determinata sequenza di comportamenti Nell’immagine deve risaltare il comportamento che intendiamo insegnare e niente altro. Esposizione ripetuta La sequenza può essere il frutto di ritagli e/o di puzzle di video Anche l’associazione con le parole può essere il frutto di un collage virtuale Ora faccio… Ora faccio… Ora faccio… Ora faccio… Ora faccio… Esempi di compito: Autonomie Spalmare della marmellata su una fetta di pane Compito cognitivo o scolastico Nominare il fonema corretto quando gli si espone un grafema Comportamento Portare avanti delle transizioni senza comportamenti problematici Soggetto delle videoregistrazione La persona videoregistrata può essere l’utente stesso (si tratta di self video-modeling) oppure no; la registrazione può avvenire dal punto di vista dell’attore del compito (si tratta del his/her point-of-view modeling –in tal caso non compare la persona, ma soprattutto oggetti*-) oppure da un punto di vista esterno. *Alcune persone con ASD preferiscono interagire con oggetti che con persone. Nella registrazione il focus deve essere sulla sequenza comportamentale e non ci devono essere pause o stimoli percettivi che distraggono l’attenzione. Al massimo, dopo ogni unità di azione, ci possono essere rinforzi uditivi (es. un “Bravo!” o un applauso) oppure, durante ogni azione, ci può essere la descrizione verbale di quello che viene fatto. Esempi Video-modeling ABBOTTONARSI Video-modeling COSTRUZIONE CASA PERSONE CON DISABILITA’ INTELLETTIVA GRAVE E AUTISMO Persone con grave DI e DSA Apprendono con difficoltà (per imitazione) dall’ambiente circostante, anche se ne avrebbero le potenzialità, specialmente quando una persona si avvicina loro proprio con l’intento di insegnar loro qualcosa di preciso. Questo a causa di una serie di caratteristiche. Persone con grave DI e DSA 1) Hanno difficoltà a comprendere le istruzioni verbali o visive+verbali. Ciò costituisce un grosso problema a causa della bassa capacità di comprensione o della bassa intelligenza verbale (e la scarsità del lessico), oltre che della difficoltà a integrare informazioni di tipo diverso (verbali e visive, ad esempio) o in rapida sequenza. Bassa intelligenza verbale Più compromessa l’intelligenza cristallizzata di quella fluida -A causa di deprivazioni educative Boucher J, Mayes A e Bigham S (2008) Memory, language and intellectual ability in low-functioning autism. In Memory in autism (a cura di Boucher J e Bowler D) (pp. 268-290). City University, Londra. Persone con grave DI e DSA 2) Hanno difficoltà a condividere la normale salienza degli stimoli offerti (“si perdono” poiché si concentrano su aspetti “irrilevanti” del modello a cui sono esposti) Persone con grave DI e DSA 3) Hanno difficoltà a coglierne il senso (il motivo, la motivazione), e/o a comprendere la possibilità di fare qualcosa soltanto perché qualcuno te lo chiede (e te lo vuole insegnare) senza la possibilità di intravederne un ritorno immediato 4) Provano confusione e/o ansia a causa dell’atipicità della richiesta 5) Presentano disprassia (difficoltà a organizzare e/o iniziare autonomamente il movimento richiesto) Persone con grave DI e DSA Spesso sono demotivate e hanno bisogno di incoraggiamenti e aiuti, che però interrompono il normale fluire della sequenza di comportamenti che si intende insegnare. Persone con grave DI e DSA Hanno disattenzione e difficoltà a cogliere gli aspetti realmente importanti dell’esperienza, così da determinare quella che tecnicamente si chiama “dipendenza dal prompt”, che impedisce l’apprendimento vero e proprio. La concentrazione cala dopo poco. Persone con (grave DI e) DSA hanno funzioni esecutive povere Inibizione Manifestare flessibilità (destrutturare un pregiudizio cognitivo, generalizzare ad altri contesti o compiti simili) Inibire (la risposta prepotente) Reggere l’elaborazione veloce richiesta dallo simolo in rapida sequenza Pianificazione Mantenimento dell’attenzione Fluenza verbale Memoria verbale di lavoro Iniziativa motoria Pianificare Prestare attenzione Recuperare le informazioni verbali (Ad es. le autoistruzioni) Tenere a mente le informazioni di lavoro Iniziare un’azione Flessibilità Per tutti questi motivi è utile il video-modeling • E’ fondamentalmente uno strumento visivo Fa leva cioè sulla via sensoriale più conservata e funzionale nei disturbi di spettro autistico. • E’ motivante – Per la nostra tipologia di utenti è spesso sufficientemente sensato e piacevole vedere un video; a volte preferiscono guardare se stessi nel video, altri preferiscono guardare altre persone. Per tutti questi motivi è utile il video-modeling • E’ ripetuto più volte sempre uguale - Facilita l’apprendimento, permette di raffinare l’attenzione al dettaglio ogni volta che si guarda il video di nuovo. • E’ visionabile con frequenza e in più luoghi –Facilita l’apprendimento fuori dal contesto in cui ci si aspetta che la persona mostri quel comportamento e senza necessariamente avere il materiale richiesto (es. si pensi al video sul pane e cioccolata: si può vederlo in salotto la sera e il pomeriggio al centro, senza che sia né il pane né il coltello ecc.) Per tutti questi motivi è utile il video-modeling • E’ accurato nelle salienze – Si costruisce ad hoc, zoommando sui particolari realmente rilevanti. • E’ privo di distrattori e prompts – Si costruisce ad hoc tagliando le parti della registrazione che non sono rilevanti e che distraggono; il video infatti per il self video-modeling può essere creato guidando e aiutando il soggetto a fare le cose come devono essere fatte, poi le parti in cui vengono dati tali aiuti vengono tagliate dal video. Per tutti questi motivi è utile il video-modeling Gli studi ad oggi disponibili suggeriscono che si tratta di uno strumento educativo valido ed efficace nei disturbi di spettro autistico. Il video modeling si presta a risultati che si generalizzano in altri contesti e che durano nel tempo. La sincronia visivo-verbale …attira l’attenzione. Esempio Rivediamolo con osservazioni tecniche …per espandere le routine ludiche. Esempi di procedura Esempio di ricerca In realtà tutti possono trarre beneficio dai pregi del video-modeling. Non è infatti da escludere che anche l’implementazione di tecniche particolari da parte degli educatori stessi possa essere facilitata dall’utilizzo del video-modeling. Si veda a riguardo l’articolo: Catania CN, Almeida D, Liu-Constant B, Digennaro Reed FD (2009). Videomodeling to train staff to implement discrete-trial instruction. Journal of Applied Behavior Analysis 42: 387-392. RICOMINCIAMO AD OSSERVARE BENE Le videoriprese: sono IMPORTANTI!! E’ molto molto importante videoregistrare gli utenti per vedere come si comportano e quale emozione esprimono NORMALMENTE, da confrontare eventualmente col comportamento durante un periodo più problematico. Poi è importante fare i video per documentare i risultati di un eventuale trattamento, perché TROPPO SPESSO ciò che l’occhio dell’operatore stenta a notare, si vede bene dalle videoregistrazioni! Adottiamo un approccio più metodico/sistematico tramite Videoregistrazioni e Misurazioni (tipologia operazionalizzata, frequenza, durata, intensità) NECESSARI per definire: -problemi, -(ABC) -obiettivi, -cambiamenti a seguito degli interventi (e permetterne la condivisione in equipe/comunità scientifica) Bandura’s (1986) research on observational learning suggests that (a) attention to the model, and (b) retention in memory of observed events are necessary for efficient learning. Because individuals with developmental disabilities are known to have attention and memory deficits (Matson & Smiroldo, 1999), they might be expected to learn faster with instructional procedures that have fewer attentional and retentional demands. Toilet Training for Children with Autism: The Effects of Video Modeling Deb Keen Karen L. Brannigan and Monica Cuskelly School of Education, University of Queensland