Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca Istituto d’Istruzione Superiore Magistrale Statale“Paolina Secco Suardo” Via Angelo Maj, 8 – 24121 Bergamo Tel. 035.239370 - Fax 035.239482 http:: //www.suardo.it - E-mail:[email protected] C.F. 80029600162 LICEO DELLE SCIENZE UMANE PROGRAMMAZIONE D’AREA a. s. 2014 / 2015 LINEE GENERALI E COMPETENZE: L’Antropologia, la Pedagogia, la Psicologia e la Sociologia si pongono come discipline che costituiscono l’oggetto specifico di studio dell’indirizzo liceale di SCIENZE UMANE. L’insegnamento pluridisciplinare e interdisciplinare delle suddette Scienze diversamente distribuite nel corso del quinquennio, mira a far comprendere agli allievi come tematiche simili possano essere affrontate da punti di vista diversi e con metodologie differenti e come queste diversità vadano considerate come arricchimenti e integrazioni, perchè in grado di costituire quadri interpretativi più complessi dei fenomeni umani, ma allo stesso tempo più ricchi di elementi conoscitivi. In particolare, tale insegnamento dovrà condurre lo studente a: a) padroneggiare le principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea; b) acquisire le competenze necessarie per comprendere le dinamiche proprie della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi formali e non, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della costruzione della cittadinanza; c) sviluppare un’adeguata consapevolezza culturale rispetto dinamiche affettivo-relazionali che caratterizzano la persona. 1 alle Primo Biennio DISCIPLINE PEDAGOGIA e PSICOLOGIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: Abilità e capacità da acquisire: 1) Riconoscere la specificità della Psicologia e della Pedagogia in quanto Scienze Umane 2) Cogliere la differenza tra un approccio scientifico allo studio di tematiche psicopedagogiche e un approccio basato sul senso comune 3) Cogliere le principali relazioni tra persona-famiglia-società-Stato nel processo formativo 4) Comprendere i concetti-chiave delle principali scuole di pensiero in ambito psicologico e pedagogico 5) Collocare le diverse teorie psicologiche e pedagogiche, e relativi autori, secondo le coordinate spazio-tempo 6) Comprendere gli aspetti principali del funzionamento mentale 7) Comprendere gli aspetti principali della relazione educativa 8) Individuare i vari stili di pensiero e apprendimento, le diverse strategie di studio e i fattori che favoriscono l’acquisizione di un proprio ed efficace metodo di studio 9) Leggere e interpretare brani antologici 10) Comprendere e utilizzare il lessico specifico fondamentale per la gestione di semplici esposizioni di tematiche di natura psicologica e pedagogica, sia in forma orale che scritta 11) Prendere correttamente appunti e redigere sintesi/schemi 12) Rielaborare in forma chiara e corretta le informazioni raccolte. 2 CONTENUTI FONDAMENTALI Primo anno Introduzione alle discipline Distinzione fra scienze naturali e scienze umane Comprensione della peculiarità dello studio delle scienze umane. PEDAGOGIA PSICOLOGIA 1. La cultura e la sua trasmissione: istruzione, educazione e formazione 1. Le origini della Psicologia come scienza 2. La Pedagogia come riflessione sull’educazione 2. Le principali Scuole di Psicologia (Associazionismo, Comportamentismo, Psicologia della Forma, Cognitivismo, Psicoanalisi) e i relativi autori 3. L’educazione nelle società senza scrittura 4. Il sorgere delle civiltà della scrittura e l’educazione nelle società del mondo antico: Egitto e Israele 5. La paideia greco-ellenistica contestualizzata nella vita sociale, politica e militare del tempo e relative tipologie delle pratiche educative: - la prima educazione ellenica e l’aretè aristocratica - la paideia filosofica tra i Sofisti, Socrate e Platone *; - il tramonto della polis e l’educazione secondo Aristotele; - la paideia ellenistica. * Approfondimento: l’importanza del gioco nell’infanzia. 3. Mente e realtà: la Percezione - realtà fisica e realtà percepita - le leggi della percezione - calcolare la profondità - le costanze percettive - le illusioni percettive 4. La Memoria: - gli studi di Ebbinghaus - una o più memorie? - sistemi per ricordare ciò che si impara - quando la memoria fallisce 5. Concetti e teorie relativi all’Apprendimento - Pavlov e il condizionamento classico - Skinner e il condizionamento operante - Bandura e l’apprendimento per imitazione - l’apprendimento cognitivo: insight e apprendimento latente 6. Il metodo di studio: abilità trasversali di base e proposte operative in situazioni diversificate di apprendimento: - la metacognizione - gli stili cognitivi. 3 Secondo anno PEDAGOGIA 1. L’humanitas romana, il ruolo delle scuole a Roma, la formazione dell’oratore: - l’educazione romana delle origini (il Mos maiorum); - l’ellenizzazione dell’educazione romana (Cicerone); - l’età imperiale e il nuovo ideale educativo (Quintiliano) 2. L’educazione cristiana dei primi secoli - la nascita della pedagogia cristiana - i Padri latini: Agostino 3. L’educazione e la vita monastica: Benedetto da Norcia 4. L’educazione aristocratica e cavalleresca: l’età Carolingia e la riforma della cultura e dell’educazione PSICOLOGIA 1. Comunicazione e Linguaggio: - la comunicazione verbale e non verbale - gli elementi della comunicazione - la struttura del linguaggio - le tappe dell’acquisizione del linguaggio 2. Pensiero e Intelligenza: - il pensiero e le sue forme - l’intelligenza e la sua misurazione - le intelligenze multiple (teoria di Gardner) - l’intelligenza emotiva 3. La relazione educativa: - contesti educativi: famiglia e scuola - stili educativi e comunicativi dei genitori - il legame di attaccamento e l’importanza della figura materna (Bowlby, Harlow) - ruoli e funzioni di insegnanti e allievi - gli stili di insegnamento 4. La social cognition: - euristiche sociali - motivazioni e attribuzioni - stereotipi e pregiudizi. METODOLOGIA, VERIFICHE E VALUTAZIONE: Si provvederà a strutturare il programma in unità flessibili aventi lo scopo di avviare i discenti alla conoscenza delle principali tematiche psicologiche e pedagogiche e di renderli consapevoli della loro complessità. Le unità didattiche citate nei contenuti, le scuole e gli autori saranno presentati non come oggetto autonomo di studio, ma in funzione dei nuclei tematici considerati, e quindi come riferimenti critici ed esemplificativi. Si farà ricorso alla "lezione frontale", facendo però in modo che questa sia anche una "lezione dialogata", per permettere un maggiore coinvolgimento degli studenti e favorire lo sviluppo del pensiero critico. Si cercherà inoltre di tener conto degli stili cognitivi degli allievi, al fine di favorire processi individualizzati di apprendimento. 4 Lo strumento principale di lavoro sarà il manuale, ma verranno utilizzati anche altri testi, riviste specializzate, il dizionario di psicologia, ci si servirà dell'ausilio di audiovisivi (DVD, computer, ecc.) Per ogni classe, o gruppi di allievi, le eventuali modalità di recupero e/o approfondimento, saranno attuate prevalentemente "in itinere". Le verifiche saranno sia scritte che orali. Si prevede l’utilizzo di diverse tipologie: prove strutturate (prove oggettive: vero/ falso, a scelta multipla, ecc.) prove aperte (interrogazioni su argomenti di una certa ampiezza, analisi di testi) semi-strutturate (questionari con domande aperte, colloqui ampi e articolati). Saranno effettuate almeno tre verifiche (miste fra scritte e orali) nel primo periodo e almeno quattro (sempre miste fra scritte e orali) nel secondo. Queste tenderanno non solo ad accertare il conseguimento o meno degli obiettivi prefissati, ma mireranno anche a fornire agli studenti la possibilità di prendere atto delle proprie risorse e delle proprie difficoltà e lacune, al fine di potenziare le prime e contenere le seconde. In questo modo il conseguente processo di valutazione avrà un valore formativo e orientativo. Sempre ai fini della valutazione si terrà conto, oltre che del grado di preparazione, delle capacità espositive e rielaborative, della coerenza logica e dell'utilizzazione del linguaggio specifico, dell'impegno nello studio, della partecipazione e dell'interesse per le attività didattiche. Per quanto attiene agli eventuali casi di insuccesso, verranno affrontati immediatamente, all'insorgere del problema, sia con interventi in itinere sia con ulteriori interventi personalizzati in ore appositamente progettate. Contenuti minimi di apprendimento (ciò che lo studente al termine del biennio dovrà aver acquisito necessariamente): Primo anno: PEDAGOGIA a) Definizione di istruzione, educazione, socializzazione b) Caratteristiche generali dell’educazione familiare e scolastica nelle società del mondo antico (Israele e Grecia) c) Concetto di paideia d) Differenze sostanziali tra il modello di formazione ateniese e quello spartano e) Caratteristiche generali dell’ideale educativo socratico, platonico e aristotelico f) Tratti fondamentali della paideia ellenistica PSICOLOGIA a) Definizione e scopi della Psicologia come scienza b) Wundt e il laboratorio di Lipsia 5 c) Obiettivi e metodi degli psicologi di Lipsia d) Dopo Wundt:la psicologia sbarca in America (Strutturalismo e Comportamentismo) e) La psicologia in Europa: Gestalt f) Nuove frontiere: Il Cognitivismo g) Un ambito a sé: La Psicoanalisi e l’inconscio h) Definizione di Sensazione e Percezione i) Le leggi della Gestalt sulla percezione delle figure j) Le illusioni percettive k) La percezione della profondità l) Cosa vuol dire “apprendere” m) L’apprendimento per condizionamento: i cani di Pavlov e le gabbie di Skinner n) L’apprendimento cognitivo: l’insight e le scimmie di Kohler o) Imparare dagli altri: Bandura e l’apprendimento per imitazione Secondo anno: a) b) c) d) e) PEDAGOGIA Il concetto di mos maiorum Gli aspetti fondamentali della formazione dell’oratore (Cicerone) I concetti-chiave dell’Institutio oratoria di Quintiliano Aspetti generali della concezione pedagogica cristiana e di qualche autore in particolare (es. Sant’Agostino o San Benedetto da Norcia…) Caratteristiche generali dell’educazione in epoca carolingia PSICOLOGIA a) Definizione di metacognizione b) I principali stili cognitivi: dipendente/indipendente dal campo, globale/analitico, visuale/verbale, riflessivo/impulsivo, convergente/divergente; c) Gli aspetti centrali della relazione educativa: educatori ed educandi, la famiglia nella società, le tipologie familiari oggi più diffuse, la teoria dell’attaccamento, i modelli genitoriali; le funzioni della scuola, le caratteristiche di un’efficace comunicazione educativa. d) Gli aspetti principali dell’Intelligenza: la categorizzazione, l’induzione e la deduzione, il problem solving, il Q.I. e le scale di misurazione, caratteristiche generali della teoria di Gardner; e) Gli aspetti principali del Linguaggio: differenza tra comunicazione, linguaggio e lingua; gli elementi della comunicazione linguistica, caratteristiche generali delle principali tappe dello sviluppo linguistico. 6 Secondo Biennio DISCIPLINE ANTROPOLOGIA, PEDAGOGIA, PSICOLOGIA, SOCIOLOGIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Abilità/capacità integrate Competenze integrate Conoscere essenziali Saper individuare i principali ambiti di ricerca Riconoscere e distinguere i principali autori di riferimento delle scuole/correnti socio-antropologiche e psico-pedagociche i nodi concettuali Individuare convergenze e divergenze nei vari campi d’indagine delle scienze umane in chiave storica e culturale Comprendere le informazioni contenute in un testo e intuire le relazioni logiche Riconoscere le diverse forme di comunicazione di un testo Esprimere correttamente e coerentemente le informazioni apprese Intuire gli aspetti sostanziali nelle argomentazioni Confrontarsi nelle diverse situazioni 7 Acquisire nodi concettuali relativi ai campi di ricerca delle scienze umane, ai metodi d’indagine, ai nuclei problematici, alle diversità culturali e alle loro poliedricità e specificità Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni sociali Conoscere gli aspetti fondamentali delle scienze umane attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture Comprendere la trasformazione e la diversità dell’evoluzione storica nel confronto fra epoche e culture diverse Comprendere le ragioni del manifestarsi di modelli socioeducativi e del loro rapporto con gli aspetti culturali complessivi Padroneggiare i vari mezzi espressivi e argomentativi utili per l’esposizione dei vari contenuti comunicative con scambio di informazioni, di idee, esprimendo anche il proprio punto di vista Possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali metodologie comunicative, comprese quelle relative alla media education Padroneggiare linguaggi e metodologie nel campo delle scienze umane in termini disciplinari e interdisciplinari Acquisire, attraverso lo studio delle opere dei diversi autori, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il loro ruolo nella costruzione della civiltà europea Argomentare utilizzando i procedimenti deduttivo/induttivo ed evidenziare capacità di analisi e di sintesi Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui Ricostruire reti concettuali e matrici cognitive. Riconoscere il punto di vista dell’altro sia in un ambiente formale che informale. CONTENUTI FONDAMENTALI I contenuti (tutti fondamentali) sono stati individuati nel rispetto delle Indicazioni Nazionali, pur in presenza di diversi manuali in adozione i quali propongono piste diversificate in relazione sia alla scansione dei temi che alla problematizzazione delle questioni. 8 Terzo anno ANTROPOLOGIA SOCIOLOGIA 1. Il concetto di cultura - Dal senso comune a Tylor 1. Il concetto di società e la nascita della Sociologia 2. La nascita dell’antropologia - quando, come… 2. I padri fondatori - Comte - Durkheim 3. L’Evoluzionismo - Morgan - Tylor - Frazer 3. Il Funzionalismo del ‘900 - Parsons - Merton. 4. Il Metodo comparativo 5. Oltre il paradigma - il Funzionalismo: Malinowski 6. L’Osservazione partecipante 7. Lo Strutturalismo - Lévi-Strauss 8. Il Ciclo di vita - Modi diversi di spiegare: nascita, età biologica, ruoli sociali, sesso, genere vecchiaia, morte 9. La parentela – il matrimonio – il tabù dell’incesto - Il tema si affronterà solo nel caso in cui sia stato possibile uno studio approfondito dei seguenti autori: - Morgan - Freud - Lévi-Strauss. 9 PSICOLOGIA 1. I Principali metodi di indagine della psicologia - Test, esperimento, colloquio clinico ecc. 2. Lo studio dello sviluppo - Psicologia dell’età evolutiva - Psicologia del ciclo di vita - Psicologia dell’arco di vita PEDAGOGIA 1. L’istruzione superiore e la nascita dell’università 2. La Scolastica - Aspetti generali - Tommaso D’Aquino 3. L’Educazione nell’Umanesimo nei suoi aspetti generali 4. La scuola umanisticorinascimentale - Vittorino da Feltre - Erasmo da Rotterdam 3. Lo sviluppo cognitivo e affettivo - Piaget - Freud - contributi della psicoanalisi allo studio dell’infanzia (es. Bowlby, M. Klein, Spitz) 5. La pedagogia della Riforma Protestante - Lutero e l’istruzione pubblica 6. La pedagogia della Riforma Cattolica - Ignazio di Loyola e i Gesuiti 7. L’educazione in Inghilterra nel ‘600 e la nascita della pedagogia come scienza 8. Comenio 10 Quarto anno ANTROPOLOGIA 1. Antropologia interpretativa - Geertz 2. L’utilizzo del corpo nelle diverse culture 3. Antropologia politica SOCIOLOGIA 1. Marx e Weber 2. Le teorie del conflitto - la scuola di Francoforte 3. Le sociologie comprendenti - l’interazionismo simbolico (Blumer) - l’approccio drammaturgico (Goffman). 4. Antropologia economica. PSICOLOGIA PEDAGOGIA 1. Le principali teorie dello sviluppo sociale - Erikson - Vygotskij - Bruner 1. La pedagogia nell’epoca dei lumi - Locke - Rousseau 2. La psicologia sociale: - il gruppo e le sue dinamiche - i contesti relazionali - conformismo e influenza del contesto sociale (autori di riferimento a scelta fra Asch, Lewin, Milgram, Zimbardo) 3. La pedagogia dell’Idealismo - Fröbel - Pestalozzi 3. L’adolescenza ed eventuali comportamenti a rischio: - bullismo - dipendenze. 2. L’Illuminismo pedagogico europeo 4. L’educazione nel Risorgimento - Aporti - Don Bosco 5. Il Positivismo europeo - Comte - Durkheim 6. La pedagogia italiana nell’età del positivismo - Gabelli. 11 MODALITA’ DI LAVORO: Formalità e flessibilità caratterizzeranno la prassi educativa nella quotidianità scolastica. Nel rispetto dei contenuti di ciascuna disciplina delle Scienze Umane, ma in sintonia con la specificità dell’oggetto d’indagine, le trattazioni mireranno al raccordo interdisciplinare per agevolare il formarsi di una mente aperta capace di problematizzare le varie questioni. In tal senso le unità didattiche saranno presentate non come oggetto autonomo di studio, ma in funzione dei nuclei tematici considerati come riferimenti critici ed esemplificativi. In ogni caso, gli argomenti non verranno presentati come un pacchetto di “istruzioni” pronte per l’uso, ma come attività-in-contesto, secondo una modalità di ricerca. Trattandosi di un cantiere aperto, le Scienze Umane non possono, in ogni caso, disancorarsi da una impostazione storica la quale è da ritenersi una strategia didatticodisciplinare imprescindibile. Solo un sapere legittimato dalla e nella memoria collettiva e ordinato su una sequenza che va dal passato al presente può far maturare le coordinate concettuali entro le quali realizzare l’elaborazione sistematica delle specifiche discipline. Ciò consente di non eliminare la contestualizzazione e impedisce che ogni tesi venga trattata come contemporanea e anonima, come accade negli ambiti conoscitivi delle scienze naturali. Il processo di insegnamento – apprendimento sarà caratterizzato dalla salvaguardia degli stili cognitivi degli studenti e dall’individualizzazione di opportune strategie didattiche, dalla flessibilità nell’utilizzo delle metodologie e dall’attenzione alla qualità della relazione educativa, senza che venga meno la lezione frontale. Si cercherà di favorire la discussione critica circa i problemi e le teorie studiate sollecitando gli allievi ad apprendere in modo riflessivo e non mnemonico, attraverso un'adeguata e personale ristrutturazione cognitiva delle problematiche affrontate. In alcuni casi, compatibilmente con il tempo a disposizione, si potrà far uso di una metodologia più attiva come il “problem solving”. Come strumento principale di lavoro sarà utilizzato il manuale in uso, ma anche altri mediatori didattici: LIM book, saggi, riviste specializzate, audiovisivi, siti web, DVD, ecc. CRITERI DI VALUTAZIONE: La valutazione è intesa come strumento finalizzato a fornire informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento, al fine di guidare l’alunno a colmare lacune e a sviluppare al meglio le proprie potenzialità. A determinare il giudizio valutativo finale concorrono i seguenti criteri fissati nel P.O.F.: - grado di preparazione (conoscenze, capacità e competenze); - impegno nello studio; - partecipazione all’attività scolastica; - miglioramento rispetto alla situazione di partenza e progressivo avvicinamento agli obiettivi disciplinari. - livello di assunzione di responsabilità conquistato. 12 VERIFICHE: Le verifiche saranno sia scritte che orali. Si prevede l’utilizzo di diverse tipologie: prove strutturate (prove oggettive: vero/ falso, a scelta multipla ecc, colloqui strutturati) semi-strutturate (questionari con domande aperte, colloqui ampi e articolati) prove aperte (interrogazioni su argomenti di una certa ampiezza, analisi di testi) saggio breve (trattazione sintetica) tracce tematiche sul modello delle tracce ministeriali come indicazioni per lo svolgimento della seconda prova scritta dell’Esame di Stato. Saranno effettuate almeno tre verifiche (miste fra scritte e orali) nel primo periodo e almeno quattro nel secondo (sempre miste fra scritte e orali). Le valutazioni tenderanno non solo ad accertare il conseguimento o meno degli obiettivi prefissati, ma mireranno anche a fornire agli studenti la possibilità di prendere atto delle proprie risorse e delle proprie difficoltà e lacune, al fine di potenziare le prime e contenere le seconde. In questo modo il conseguente processo di valutazione avrà un valore formativo e orientativo. Per quanto attiene agli eventuali casi di insuccesso, verranno affrontati immediatamente, al manifestarsi del problema, sia con interventi in itinere, sia con ulteriori interventi personalizzati in ore appositamente progettate. 13 Quinto anno DISCIPLINE ANTROPOLOGIA, SOCIOLOGIA, PEDAGOGIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: Abilità: 1) Riflettere sull’attualità della tradizione pedagogica italiana, facendo riferimento a esperienze concrete di carattere educativo 2) Riconoscere i caratteri principali delle prospettive pedagogiche prese in esame, operando opportuni confronti concettuali 3) Individuare nella vita quotidiana aspetti pedagogici inerenti le tematiche studiate 4) Cogliere le trasformazioni giuridiche e culturali che hanno caratterizzato nel nostro Paese l’atteggiamento nei confronti della disabilità 5) Comprendere la specificità dell’istituzione scolastica e della pluralità di funzioni sociali e formative espletate dalla scuola 6) Saper leggere i fenomeni comunicativi contemporanei attraverso le teorie pedagogiche, sociologiche e antropologiche studiate 7) Cogliere le diverse prospettive delle scienze umane sull’industria culturale 8) Individuare i diversi volti della globalizzazione e le loro mutue connessioni 9) Applicare l’analisi sociologica a questioni legate alla politica 10) Capire la dimensione storica di ogni assetto sociale e istituzionale 11) Individuare la molteplicità delle reti organizzative entro cui si svolge la nostra esperienza sociale 12) Saper applicare l’analisi antropologica ai mutamenti culturali avvenuti nel tempo presente 13) Individuare e saper leggere nel proprio territorio fenomeni socioculturali 14) Comprendere l’importanza sociale della dimensione rituale, anche in contesti non religiosi 15) Cogliere i rapporti fra le trasformazioni dell’esperienza religiosa e le altre dinamiche del mondo globalizzato. Competenze: 1) Esplicitare le esigenze sociali e culturali da cui scaturiscono le diverse interpretazioni pedagogiche e gli apporti delle scienze umane 2) Riconoscere in un’ottica multidisciplinare i principali temi del confronto educativo contemporaneo 3) Acquisire la consapevolezza delle nuove istanze di formazione emergenti dalla società di oggi e delle modalità con cui è possibile rispondere a esse 4) Saper individuare l’apporto fornito dalle culture extraeuropee studiate dagli antropologi alla costruzione della civiltà occidentale 14 5) Acquisire l’attitudine alla comparazione fra produzioni culturali appartenenti a contesti diversi 6) Saper cogliere le dinamiche interculturali presenti nella società contemporanea 7) Individuare collegamenti e relazioni fra teorie antropologiche e sociologiche e aspetti salienti della realtà quotidiana 8) Padroneggiare le principali tipologie istituzionali proprie della società occidentale 9) Cogliere le dinamiche proprie della realtà sociale 10) Sviluppare le doti di “immaginazione” e astrazione che consentono di valutare gli eventi prescindendo dal coinvolgimento personale 11) Sviluppare l’attitudine a cogliere i mutamenti storico-sociali nelle loro molteplici dimensioni 12) Cogliere in esperienze e situazioni della vita quotidiana fattori e dinamiche di respiro globale 13) Elaborare ipotesi operative di intervento empirico intorno a situazioni educative, formative e sociali e predisporre qualche semplice processo metodologico 14) Interpretare i risultati di ricerche e di rapporti documentari 15) Essere consapevoli che i risultati delle ricerche di scienze umane non sono neutrali e vanno interpretati. 15 CONTENUTI FONDAMENTALI I contenuti (tutti fondamentali) sono stati individuati nel rispetto delle Indicazioni Nazionali, pur in presenza di diversi manuali in adozione i quali propongono piste diversificate in relazione sia alla scansione dei temi che alla problematizzazione delle questioni. ANTROPOLOGIA 1. Nuovi scenari contemporanei - Marc Augè 2. La dimensione del sacro: religioni, miti, riti, credenze 3. Antropologia dei media e della comunicazione 4. Gli sviluppi dell’antropologia nel mondo contemporaneo - nuove metodologie di studio - la delocalizzazione delle culture ( A. Appadurai) SOCIOLOGIA 1. Dalla modernizzazione alla globalizzazione: la mondializzazione, la secolarizzazione, il multiculturalismo; la liquidità come chiave di lettura del mondo sociale (Bauman) 2. Mass media e new media: teorie sulla comunicazione di massa e sullo sviluppo di internet (riferimenti a McLuhan, Popper, ecc.) 3. Le politiche sociali: il Welfare State, le politiche della salute, per la famiglia e l’istruzione. 16 PEDAGOGIA (autori) 1. L’educazione infantile in Italia: le sorelle Agazzi 2. L’attivismo scientifico europeo: Claparède, Decroly, Montessori 3. L’attivismo americano: John Dewey 4. Esperienze europee nell’ambito dell’attivismo: Freinet, Neill 5. L’attivismo cattolico, marxista, idealista: Maritain, Makarenko, Gentile, Lombardo Radice 6. Pedagogie alternative: don Milani 7. Lettura di un’opera in forma integrale di uno dei seguenti autori, a scelta del docente: Claparède, Dewey, Gentile, Montessori, Freinet, Maritain. PEDAGOGIA (temi) L’integrazione dei disabili e la didattica inclusiva Le connessioni fra il sistema scolastico italiano e le politiche dell’istruzione a livello europeo con una ricognizione dei più importanti documenti internazionali sull’educazione e la formazione e sui diritti dei minori L’educazione permanente Temi da svilupparsi in ottica interdisciplinare, anche in concomitanza ai corrispondenti contenuti di Sociologia: L’educazione in prospettiva multiculturale I media, le tecnologie e l’educazione. MODALITA’ DI LAVORO: Formalità e flessibilità caratterizzeranno la prassi educativa nella quotidianità scolastica. Nel rispetto dei contenuti di ciascuna disciplina delle Scienze Umane, ma in sintonia con la specificità dell’oggetto d’indagine, le trattazioni mireranno al raccordo interdisciplinare per agevolare il formarsi di una mente aperta capace di problematizzare le varie questioni. In tal senso le unità didattiche saranno presentate non come oggetto autonomo di studio, ma in funzione dei nuclei tematici considerati come riferimenti critici ed esemplificativi. In ogni caso, gli argomenti non verranno presentati come un pacchetto di “istruzioni” pronte per l’uso, ma come attività-in-contesto, secondo una modalità di ricerca. 17 Trattandosi di un cantiere aperto, le Scienze Umane non possono, in ogni caso, disancorarsi da una impostazione storica la quale è da ritenersi una strategia didatticodisciplinare imprescindibile. Solo un sapere legittimato dalla e nella memoria collettiva e ordinato su una sequenza che va dal passato al presente può far maturare le coordinate concettuali entro le quali realizzare l’elaborazione sistematica delle specifiche discipline. Ciò consente di non eliminare la contestualizzazione e impedisce che ogni tesi venga trattata come contemporanea e anonima, come accade negli ambiti conoscitivi delle scienze naturali. Il processo di insegnamento – apprendimento sarà caratterizzato dalla salvaguardia degli stili cognitivi degli studenti e dall’individualizzazione di opportune strategie didattiche, dalla flessibilità nell’utilizzo delle metodologie e dall’attenzione alla qualità della relazione educativa, senza che venga meno la lezione frontale. Si cercherà di favorire la discussione critica circa i problemi e le teorie studiate sollecitando gli allievi ad apprendere in modo riflessivo e non mnemonico, attraverso un'adeguata e personale ristrutturazione cognitiva delle problematiche affrontate. In alcuni casi, compatibilmente con il tempo a disposizione, si potrà far uso di una metodologia più attiva come il “problem solving”. Come strumento principale di lavoro sarà utilizzato il manuale in uso, ma anche altri mediatori didattici: LIM book, saggi, riviste specializzate, audiovisivi, siti web, DVD, ecc. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è intesa come strumento finalizzato a fornire informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento, al fine di guidare l’alunno a colmare lacune e a sviluppare al meglio le proprie potenzialità. A determinare il giudizio valutativo finale concorrono i seguenti criteri fissati nel P.O.F.: - grado di preparazione (conoscenze, capacità e competenze); - impegno nello studio; - partecipazione all’attività scolastica; - miglioramento rispetto alla situazione di partenza e progressivo avvicinamento agli obiettivi disciplinari. - livello di assunzione di responsabilità conquistato. VERIFICHE Le verifiche saranno sia scritte che orali. Si prevede l’utilizzo di diverse tipologie: prove strutturate (prove oggettive: vero/ falso, a scelta multipla ecc, colloqui strutturati) semi-strutturate (questionari con domande aperte, colloqui ampi e articolati) prove aperte (interrogazioni su argomenti di una certa ampiezza, analisi di testi) saggio breve (trattazione sintetica) tracce tematiche sul modello delle tracce ministeriali come indicazioni per lo svolgimento della seconda prova scritta dell’Esame di Stato. Saranno effettuate almeno tre verifiche (a scelta fra scritte e orali) nel primo periodo e almeno quattro nel secondo (sempre a scelta). Tuttavia è consigliabile effettuare un numero congruo di 18 prove scritte sul modello delle tracce ministeriali, in preparazione dell’esame di Stato. Le valutazioni tenderanno non solo ad accertare il conseguimento o meno degli obiettivi prefissati, ma mireranno anche a fornire agli studenti la possibilità di prendere atto delle proprie risorse e delle proprie difficoltà e lacune, al fine di potenziare le prime e contenere le seconde. In questo modo il conseguente processo di valutazione avrà un valore formativo e orientativo. Per quanto attiene agli eventuali casi di insuccesso, verranno affrontati immediatamente, al manifestarsi del problema, sia con interventi in itinere, sia con ulteriori interventi personalizzati in ore appositamente progettate. Bergamo, 28 settembre 2014 19