“Star bene a tavola” come mantenere un menù salutare, tollerante e di qualità nel rispetto di gusto e tradizione Soraga 25 Novembre 2015 Dr.ssa Silvia Rizziero - Biologa nutrizionista Responsabile A.C.S.I.A.N. Bolzano-Cavalese Centro Studi delle Intolleranze Alimentari e della Nutrizione “Ogni volta che vado al ristorante dò sfogo a tutti i miei stomaci e a tutte le mie curiosità mangerecce, così oggi ho dei sorridenti trigliceridi a forma di prosciutto” Dottoressa, l’hotel era di quelli all-inclusive, mio marito mi ha detto: “non ti metterai mica a far dieta con tutto quello che ho speso? ” Ho dovuto mangiare……. Dottoressa, ho di nuovo l’intestino in disordine e la pancia gonfia…dice che ho esagerato con cappuccino e brioche in vacanza? PROPOSITO Promuovere una corretta educazione alimentare nel campo della ristorazione alberghiera per favorire il percorso di prevenzione primaria nei confronti di OBESITA’ E SINDROME METABOLICA DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE ALLERGIE/INTOLLERANZE ALIMENTARI Quello che è cibo per un uomo è veleno per un altro. ( Lucrezio, 98-55 a.C) OBESITA’ • In Italia, il sistema di monitoraggio ‘Okkio alla Salute’ del Centro nazionale di prevenzione e controllo delle malattie (Ccm) del Ministero della Salute (raccolta dati antropometrici e sugli stili di vita, dei bambini delle terza classe primaria 8-9 anni di età età ,) ha riportato che il 22,9% dei bambini in questa fascia di età è in sovrappeso e l’11,1% in condizioni di obesità (dati relativi all’anno 2010). • Il progetto Hbsc-Italia (Health Behaviour in School-aged ChildrenComportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare), uno studio multicentrico internazionale a cui aderisce anche l’Italia, con l’obiettivo di approfondire le conoscenze sulla salute dei ragazzi di 11, 13 e 15 anni, anni nel 2010 ha evidenziato che la frequenza dei ragazzi in sovrappeso e obesi è più elevata negli 11enni (29,3% nei maschi e 19,5% nelle femmine), che nei 15enni (25,6% 25,6% nei maschi e 12,3% nelle femmine). Questo dato è particolarmente preoccupante, in quanto indica che il fenomeno obesità è in espansione e colpisce più frequentemente le generazioni più giovani. • Secondo i dati raccolti nel 2010 dal sistema di sorveglianza Passi, in Italia il 32% degli adulti è sovrappeso, mentre l’11% è obeso. In totale, oltre quattro adulti su dieci (42%) 42%) sono cioè in eccesso ponderale in Italia. • "Passi d’argento", il sistema sperimentale (avviato in 7 Regioni italiane) di sorveglianza della salute della popolazione anziana, infine indica che nella popolazione tra i 65 e i 75 anni di età sono in sovrappeso/obesi il 60% degli individui; tra i 75 e gli 84 anni le persone in sovrappeso/obesità sono il 53% e tra gli ultra 85enni 85enn il 42%. 42 http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=175&area=Malattie_endocrine_e_metaboliche Definizione della Sindrome metabolica Almeno tre dei seguenti criteri: • Circonferenza della vita > di cm 102 negli uomini e > 88 cm nelle donne • Trigliceridemia > 150 mg/dl • Colesterolo HDL < 40 mg/dl negli uomini e < 50 mg/dl nelle donne • Pressione arteriosa > 130/85 mmHg • Glicemia > 100 mg/dl NCEP-III Report. JAMA 16: 285 (5) 2001 Disturbi del comportamento alimentare BULIMIA ORTORESSIA ANORESSIA BINGE EATING DISORDER Anoressia Nervosa: PERCEZIONE DISTORTA DELL’IMMAGINE CORPOREA INTENSA PAURA DI INGRASSARE RAPPORTO DISTURBATO CON IL CIBO MARCATA PERDITA DI PESO AMENORREA Bulimia Nervosa DISTORTA PERCEZIONE DELL’IMMAGINE CORPOREA PERDITA DI CONTROLLO SULL’ALIMENTAZIONE ABBUFFATE CONDOTTE DI ELIMINAZIONE IN GENERE MANTENIMENTO DI UN PESO ADEGUATO Binge-eating disorder (BED) EPISODI RICORRENTI DI ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA CARATTERIZZATI DA: A) MANGIARE UN QUANTITATIVO DI CIBO PIÙ ABBONDANTE DI QUELLO CHE LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE MANGEREBBE NELLO STESSO TEMPO ED IN CIRCOSTANZE SIMILI; B) SENSAZIONE DI PERDITA DI CONTROLLO NEL MANGIARE DURANTE L’EPISODIO. Ortoressia: stile alimentare alternativo o disturbo alimentare? SINDROME NERVOSA CARATTERIZZATA DALL'OSSESSIONE DI UN'ALIMENTAZIONE SANA, CHE SPINGE AD ELIMINARE GRUPPI DI CIBI ESSENZIALI PER UNA DIETA EQUILIBRATA. Allergie/Intolleranze alimentari Reazioni avverse agli alimenti Allergie alimentari Reazione immediata o quasi al cibo Es: fragole Pseudoallergie Deficit enzimatici Es: favismo, intolleranza al lattosio Ipersensibilità Reazioni tossiche Intolleranze alimentari Alimenti che liberano istamina Es: cioccolato, vino rosso.. Avvelenamenti Es: funghi, botulismo Reazione cronica cibo eliminato Scomparsa del sintomo Definizione di ALLERGENE Molecole in grado di provocare allergia in soggetti predisposti mediante l’attivazione di un meccanismo immunitario che induce la produzione di anticorpi specifici. Sistema di difesa dell’organismo Allergie Solo se ritroviamo nel sangue un eccesso di IgE che in presenza dell’allergene (polline, polvere o alimento), fanno liberare l’istamina INFIAMMAZIONE, GONFIORE Es: crostacei= gonfiore della glottide Shock anafilattico Prurito Disturbi gastroenterici,… Intolleranze alimentari si ritrovano IgE nel sangue. Non Si possono verificare fino a 72 ore dopo l’assunzione, i sintomi possono essere a carico di qualsiasi organo-apparato-sistema Reazione ad alcuni alimenti visti come dannosi ed estranei Frequenti le cross-reazioni tra alimenti della stessa famiglia Non sono dose-dipendente In ottemperanza al Regolamento CE No. 1169/2011 (reg. FIAC Fornitura di Informazioni sugli Alimenti ai Consumatori). Elenco dei 14 alimenti o dei prodotti che provocano allergie o intolleranze ( Allegato II del Regolamento FIAC) 1) cereali contenenti glutine come grano, segale, orzo avena, farro, kamut e i loro ceppi derivati e i prodotti derivati; 2) crostacei e prodotti a base di crostacei; 3) uova e prodotti a base di uova; 4) pesce e prodotti a base di pesce; 5) arachidi e prodotti a base di arachidi; 6) soia e prodotti a base di soia; 7) latte e prodotti a base di latte (incluso lattosio); 8) frutta a guscio come mandorle, nocciole, noci, pistacchi e i loro prodotti; 9) sedano e prodotti a base di sedano; 10) senape e prodotti a base di senape; 11) semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo; 12) anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/Kg o 10 mg/litro in termini di anidride solforosa totale; 13) lupini e prodotti a base di lupini; 14) molluschi e prodotti a base di molluschi Sintomi associati alla presenza di intolleranze alimentari Sistema nervoso centrale Cefalee ricorrenti (emicrania), scarsa concentrazione, umore variabile, iperattività Apparato genito-urinario Irritazioni vaginali, cistiti abatteriche Apparato respiratorio Congestione nasale, rinite, catarro, asma Pelle Eczema – eruzioni – acne Muscolo scheletrico Dolenzia articolare ricorrente, crampi, mialgia Apparato gastrointestinale Nausea, aerofagia, diarrea, sindrome del colon irritabile Generali Obesità, fatica cronica, attacchi di panico, dislipidemie Quali sono i cibi che possono causare una intolleranza alimentare? Quelli che si assumono tutti i giorni Famiglie biologiche Graminacee: Solanacee: Leguminose: Rosacee: Avena Bambù Kamut* Grano Mais Malto Orzo Segale Farro *...... Melanzana Paprica Patata Peperoncino Peperone Pomodoro Arachidi Ceci Fagioli Fave Lenticchie Liquirizia Piselli Soia Albicocche Ciliegie Fragole Lamponi Mandorle Mele More Pesche Prugne ..Rutacee, Crucifere, Ombrellifere, Composite, Liliacee, Cucurbitacee.. Quali sono i cibi che possono causare una intolleranza alimentare? Gruppi di cibi Latte Latticini Bovini Agnello Salumi Caffè The Cacao Karkadè Cola (Guaranà, Rosa canina) Aceto Lievito di birra Funghi Formaggi molto fermentati Uova Pollo Galletto Faraona Reazioni crociate tra inalanti ed alimenti Allergie Graminacee Erba marzolina, Avena, Gramigna, Erba canina,Loglio, Paleo odoroso, Segale. Reazioni crociate Albicocche, anguria, ciliegie, gramigna, kiwi, melone, mele, pesche, pomodori, prugne Betulla Carote, finocchio, kiwi, mele, pere, pesche, nocciole, sedano Composite Anguria, banane, melone, camomilla, carciofi, cicoria, lattuga, radicchio, sedano, girasole (sia olio che semi) Artemisia, Assenzio, Girasole, Tarassaco (Soffione, Dente di Leone), Verga d'oro Derivati epidermici Piume, pelo e forfora bovine, di cane, di cavallo, di coniglio, di gatto Acari Uova e, di conseguenza, anche tutto ciò che le contiene (dolci. creme, ecc.) Crostacei, molluschi, Attenzione agli additivi alimentari !! Coloranti: tartrazina (E102): può causare orticaria, dermatite, rinite, controindicato per chi è allergico all’aspirina Conservanti: nitriti e nitrati (E249,250..) Addensanti, stabilizzanti: polifosfati (E452): hanno azione sequestrante sul calcio) Esaltatori di sapidità: glutammato di sodio (E621)…”sindrome da ristorante cinese” Intolleranza al lattosio • E’ l’intolleranza più diffusa al mondo • Il 70% della popolazione europea è intollerante al lattosio con gravi conseguenze sia per la salute sia per la vita sociale • Il 60% degli italiani sono intolleranti al lattosio, con percentuali fino al 80% al Sud ed in Sardegna. Intolleranza al lattosio LATTOSIO: zucchero del latte. Nell’intestino esso viene scisso in glucosio e galattosio ad opera di un enzima, la lattasi (beta-Dgalattosidasi). Individui con carenza enzimatica di lattasi possono presentare una serie di segni clinici definiti come intolleranza al lattosio. SINTOMI: sono sostanzialmente di natura gastrointestinale, come gonfiore e sensazione di pienezza, dolori addominali, crampi, meteorismo, flatulenza, diarrea o stipsi. A volte tutto accompagnato da rush cutanei e cefalea. GENETICA: Il gene LPH mappa sul cromosoma 2. La variante genotipica CC (13910 C/T) del gene LPH è associata al fenotipo “lattosio intolleranza” Intolleranza al lattosio Il lattosio è un disaccaride presente in moltissimi alimenti; non è contenuto solo nel latte, nei formaggi e nei latticini, ma anche in molti altri alimenti in cui viene utilizzato per ammorbidire o aggiungere gusto all’alimento (esempio: pane bianco) oppure come conservante (è il caso per esempio della maggior parte di surgelati ( es: patate precotte e minestre liofilizzate). Porre molta attenzione ai salumi. Il lattosio rende morbida la carne, pertanto moltissimi insaccati, specie salami e wurstel, sono pieni di lattosio e saccarosio. Inoltre è spesso presente in salsicce e hamburger già preparati, basi per pizze, e molti altri alimenti. Anche se spesso presente solo in quantità minime, bisogna comunque porre molta attenzione alla somma di questi quantitativi occulti di lattosio. Il lattosio può essere presente anche nei farmaci e negli integratori alimentari Intolleranza al lattosio ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE Permessi: tutte le carni e i pesci non trasformati, prosciutto crudo, uova, brodi di carne cucinati senza dado, e salumi indicanti la dicitura SENZA LATTOSIO. Da escludere: Piatti pronti dal commercio, salumi in genere (mortadella, salami, prosciutto cotto, wurstel…) LATTICINI Permessi: formaggi a pasta dura e extra dura (solo se l’intolleranza non è grave), come per esempio il parmigiano reggiano stagionato oltre i 36 mesi. Latte di soia, latte di riso, Tofu (formaggio preparato esclusivamente con la soia), latte di cocco. Panna di soia. Latte di ogni mammifero e qualunque derivato, intero scremato o in polvere. Da escludere: panna fresca o da cucina, latticello, yogurt, formaggi freschi, formaggi da spalmare, formaggi a pasta molle, ecc. GRASSI Permessi: tutti gli olii, alcuni tipi di margarine non contenenti lattosio (leggere attentamente le ETICHETTE!!) Attenzione a farmaci ed integratori alimentari Intolleranza al lattosio FARINACEI Permessi: tutti i cereali, semole, farine e pappe non contenenti latte, pop corn, corn flakes, pani semplici (bianco, semi-bianco, integrale) , pasta, riso, patate, legumi secchi, e inoltre fette biscottate e cracker che nelle etichette non indicano il latte come ingrediente. Da escludere: farine contenenti latte, cereali da colazione contenenti latte in polvere, crêpes, cialde, fette biscottate (secondo la marca), pane al latte, treccia, gnocchi, ravioli, lasagne, puré di patate, gratin, soufflés VERDURE E FRUTTA Permessi: Tutte; fresche, in conserva, surgelate al naturale. Brodi di verdura. Da escludere: Verdura surgelata non al naturale comprese patatine da frittura, frutta e verdura in scatola (leggere le etichette) PRODOTTI ZUCCHERATI Permessi: pasticceria prodotta senza latte, panna, burro e formaggio fresco. Sorbetti al succo di frutta puro, caramelle alla frutta, cioccolato nero, cacao puro, polveri di cioccolato istantanee, chewing-gum non contenenti lattosio. Da escludere: biscotti e pasticceria prodotti con latte e suoi derivati, caramello, torrone, gelati alla panna, dolci a base di latte e suoi derivati, cioccolato al latte, polveri istantanee di cioccolato con aggiunta di latte, dessert. Alimenti comunque generalmente tollerati: Grana (parmigiano): se stagionato a lungo ha un basso contenuto di lattosio. Yogurt: meglio al naturale; la quasi totale assenza di lattosio è dovuta al fatto che la grande carica batterica presente nel prodotto scinde questo zucchero. Allergia al latte VS Intolleranza al lattosio Come affrontare l’allergia alle proteine del latte vaccino: Non è consentito utilizzare prodotti delattosati, possono essere utilizzati latti di altri animali ma non latte vaccino. Eliminare latte, siero di latte, proteine del latte ( caseina, beta-lattoglobulina, etcc.), derivati del latte L’allergia al latte vaccino di solito si sviluppa nelle fasi iniziali della vita, e quasi tutti i casi si evidenziano prima dei 12 mesi di età. La prognosi è favorevole, in quanto, nella maggior parte dei bambini colpiti, questa allergia viene perduta durante l’infanzia ma la velocità con cui si sviluppa la tolleranza varia notevolmente. Come affrontare l’intolleranza al lattosio: Astensione per almeno 3 mesi dell’assunzione di lattosio, anche in minime dosi Reintegro graduale seguendo un preciso schema settimanale Celiachia La malattia celiaca, conosciuta anche come sprue celiaca o enteropatia da glutine, è una malattia dell’intestino tenue a patogenesi immuno-mediata, caratterizzata da una intolleranza permanente alle frazioni proteiche del grano, segale, orzo e, forse, dell’avena che, in soggetti geneticamente predisposti, causa un danno mucoso che, progredendo attraverso vari stadi di gravità, conduce alla atrofia della mucosa del piccolo intestino. Tale danno mucoso è responsabile dell’ampio spettro di manifestazioni cliniche della malattia che comprende: forme con severa sindrome da malassorbimento (diarrea, steatorrea, calo ponderale, deficit nutrizionali), forme oligosintomatiche (disturbi dell’alvo, meteorismo, dispepsia) o monosintomatiche (anemia sideropenica), forme con sintomi minori o apparentemente non legati a malassorbimento (osteoporosi, alopecia, infertilità, amenorrea, malattie autoimmuni) fino a forme pressoché asintomatiche (svelate in corso di “screening”). Celiachia • Circa 150 mila celiaci diagnosticati in Italia • Si presume ci siano altri 500 mila celiaci non ancora diagnosticati • La selezione genetica e le eccessive contaminazioni azotate praticate nelle coltivazioni di grano potrebbero aver portato ad un aumento della gliadina • Attualmente vi è un eccessivo consumo di glutine • Non esiste cura per la celiachia; è sufficiente seguire una dieta priva di glutine POLENTA E PATATE NON CONTENGONO GLUTINE LISTA ALIMENTI INCRIMINATI PER CELIACHIA • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Cereali, Farine e derivati SI Riso in chicchi SI Mais (granoturco) in chicchi SI Grano saraceno in chicchi SI I maranto in chicchi SI Manioca SI Miglio in semi SI Quinoa in semi SI Sorgo in chicchi SI Teff in chicchi ? Farine, fecole, amidi dei cereali permessi (es.maizena) ? Farina per polenta precotta ed istantanea, polenta pronta ? Malto, estratto di malto dei cereali permessi ? Estratto di malto dei cereali vietati ? Tapioca ? Amido di frumento deglutinato (vedi “Approfondimenti”, pag. 24 del Prontuario AIC degli Alimenti edizione 2009 o la FAQ all'indirizzo http://www.celiachia.it/FAQ/faq.asp?idcat=2&idpag=63) ? Cereali permessi: soffiati, in fiocchi ? Cialde, gallette dei cereali permessi ? Crusca dei cereali permessi ? Fibre vegetali e dietetiche ? Popcorn confezionati ? Risotti pronti (in busta, surgelati, aromatizzati) ? Tacos, tortillas, couscous da cereali permessi NO Frumento (grano), segale, orzo, avena, farro, spelta, kamut, triticale, monococco NO Farine, amidi, semola, semolini, creme e fiocchi dei cereali vietati NO Paste, paste ripiene, gnocchi di patate, gnocchi alla romana, pizzoccheri preparati con i cereali vietati NO Pane, pancarrè, pan grattato, focaccia, pizza, piadine, panzerotti, grissini, cracker, fette biscottate, taralli, crostini,salatini, cracotte, crepes preparati con i cereali vietati NO Germe di grano NO Couscous (da cereali vietati), tabulè, bulgur (boulgourburghul), seitan, frik, cracked grano, greunkern, greis NO Crusca dei cereali vietati NO Malto dei cereali vietati NO Muesli, porridge NO Polenta taragna (se la farina di grano saraceno è miscelata con farina di grano ……………………………. ATTENZIONE ALLE CONTAMINAZIONI!! Sensibilità al glutine NCGS ( non celiac gluten sensitivity) • • • • • • “Reazione avversa e transitoria al glutine” Test genetico positivo Test immunologici per l’allergia al grano negativi Test sierologici per la celiachia negativi Biopsia intestinale negativa Il quadro clinico migliora già dopo qualche giorno di eliminazione del glutine • Si può reintrodurre il glutine dopo un adeguato periodo di astensione. ALIMENTAZIONE + INDICATA: •cereali preferibilmente integrali o senza glutine •verdure di stagione crude e cotte preferibilmente prima di iniziare i pasti •una quota proteica giornaliera animale o vegetale •grassi preferibilmente di origine vegetale •2-3 porzioni di frutta + varietà sicurezza equilibrio Chi mangia poche proteine Maggior debolezza muscolare, affaticamento. Aumenta il pericolo di anemia Chi consuma troppi grassi Favorisce le malattie cardiovascolari e l’obesità Chi abbonda con i dolci Favorisce l’aumento del peso. Comporta il rischio di carenze nutritive e l’insulinoresistenza Chi mangia poca frutta e verdura Rende più difficile il lavoro dell’intestino. Determina carenze di sali e vitamine con aumento di problemi alla vista, debolezza, ci si ammala, le ferite faticano a cicatrizzarsi, cresce il rischio di osteoporosi ATTENZIONE AL SALE!!! CARBOIDRATI principale fonte di energia I carboidrati si trasformano in zuccheri “Carburante immediato dell’organismo” Semplici Zucchero Dolci Bibite zuccherate Frutta fresca Complessi Pane Pasta Riso Patate ☺ Fare la prima colazione ☺ Piatto unico a base di cereali e legumi (riso e piselli, pasta e fagioli..) ☺ Lavare i denti almeno due volte al dì ☺ Attenzione alle bibite zuccherate GRASSI utili..ma con moderazione “Riserva” di energia dell’organismo Rendono saporiti ed appetibili i cibi Indispensabili per l’assorbimento delle vitamine ADEK Si accumulano Sovrappeso Obesità LIPIDI E GRASSI Acidi Grassi Saturi (solidi) Olio di cocco Burro e formaggi Carne e Pesce Uova Latte Insaturi (liquidi) Monoinsaturi-polinsaturi Oli vegetali (oliva, soia, mais..) Carne Uova Metabolismo del colesterolo ☺ Fornire ai bambini più grassi di origine vegetale A.G.polinsaturi essenziali (olio di oliva) ☺ Non vietare i grassi a bambini ed adolescenti svogliati a tavola ☺ Non mangiare le parti grasse di carne o insaccati PROTEINE “mattoni dell’organismo” Formano le strutture dell’organismo VEGETALI Cereali Legumi ANIMALI Carne e Pesce Uova Latte e derivati Amminoacidi (di cui 12 “ESSENZIALI”) ☺Limitare il consumo di carne 2-3 volte in settimana ☺Consumare pesce almeno 2-3 volte in settimana ☺Variare la dieta per assumere gli amminoacidi “essenziali” VITAMINE “Guardie del corpo dell’organismo” ☺Idrosolubili B, PP, ACIDO FOLICO, BIOTINA, ACIDO PANTOTENICO, B12, C ☺Liposolubili “A D E K” SALI MINERALI “Una presenza importante” ☺Calcio ☺Ferro ☺Sodio ☺Potassio ☺Fluoro ….Cloro, Rame, Fosforo, Magnesio, Zinco….. POSSIBILI APPROCCI • Mangiare fuori casa è stato soprattutto associato all’aumento dell’assunzione calorica così come un maggior rischio per la resistenza insulinica e l’obesità • Per ridurre le calorie dei piatti nei ristoranti si potrebbero diminuire le porzioni servite e non la densità calorica. • In aggiunta a questo, alcuni studi suggeriscono che inserire nel menu delle etichette con le informazioni caloriche potrebbe essere utile per favorire tra i clienti la scelta più “sana” • Gli studi indicano che normalmente i cibi consumati nei pasti fuori casa costituiscono un’importante fonte di energia in tutte le fasce d'età e il loro contributo energetico aumenta negli adolescenti e giovani adulti. • Mangiare fuori casa è stato associato ad una maggiore assunzione totale di energia proveniente dai grassi nella dieta quotidiana e ad uno status socio-economico più elevato. • In generale gli studi concludono che l’assunzione di pasti fuori casa sia un potenziale fattore di rischio per la maggiore assunzione di grasso e basso apporto di micronutrienti. Fonte AIDAP POSSIBILI APPROCCI MAGGIORE È L’ACCESSIBILITÀ AL CIBO, MINORE È LA POSSIBILITÀ DI AUTOREGOLAMENTARSI. • limitare la presenza di snack e bevande zuccherate • limitare la fornitura di menu’ extralarge a basso costo (all inclusive-groupon..) • aumentare la presenza di frutta e verdura e limitare invece quella dei dolci. L’importante è differenziarsi Nutris: il primo ristorante gourmet vegetarianovegano in Alto Adige Mini piatti nel menù: ecco il ristorante per gli anoressici Progetto Menù del Cuore Interazione tra alimenti e geni NUTRIGENETICA Scienza che studia come la costituzione genetica (polimorfismi) polimorfismi possa modulare la risposta verso i nutrienti. NUTRIGENOMICA Scienza che studia come i nutrienti possano influenzare l'espressione genica con meccanismi “up or down” down NUTRIGENOMICA L’azione di alcuni nutrienti risulta preventiva nei confronti di patologie importanti. Esempi: Curry → previene l’ Alzheimer Vino rosso → previene il diabete tipo 2 The’ verde → previene l’ Alzheimer La Nutrigenomica Polipasto e patologie cardiovascolari 150 ml di VINO (poco meno di un bicchiere) al giorno riduce il rischio del 32% (contro il 14% se consumato 4 volte la settimana). Il PESCE (dose consigliata 114 grammi), consumato da 2 a 4 volte la settimana porta a una riduzione di rischio del 14%. 100 g di CIOCCOLATO FONDENTE al giorno riducono il rischio di circa il 21% Lo stesso risultato si ottiene con 400 grammi di frutta e verdura al giorno. 2,7 gr di AGLIO FRESCO al giorno riduce il rischio del 25% 68 grammi di MANDORLE al giorno comportano un'ulteriore riduzione di rischio del 12%. Menu nutrigenomico 1 • Fantasia di gamberoni e avocado • Vellutata di finocchi allo zafferano con dadini di pesce spada al dragoncello • Spaghetti integrali con ragù di scarola • Filetto di sgombro e verdure gratinate con crema vegetale ai semi di zucca • Tiramisù di frutta Menu nutrigenomico 2 • Centrifugato di verdure e zenzero con crostini e focaccine integrali • Riso integrale con bocconcini di salmone alle spezie • Gnocchetti integrali ai 5 colori con mandorle tostate • Pollo agli agrumi con purea di fagiolini • Torta di cioccolato fondente e noci accompagnata da the verde GRAZIE per l’attenzione Dr.ssa Silvia Rizziero Studio: Cavalese- Via Pasquai 19 Laives (BZ) – Via Noldin 7/h c/o Centro Prelievi Labormed Web: www.bioconsult.biz