progetto di ricerca S.O.C. Clinica Chirurgica

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Progetto di ricerca SOC Clinica Chirurgia Generale
Direttore: Prof. Andrea Risaliti
1.Titolo:
Chirurgia epatica e dei trapianti d’organo: impatto della chirurgia mininvasiva e dei devices
emostatici
2. Obiettivi previsti e risultati attesi del programma di ricerca in cui si colloca l’attività del
borsista di ricerca
Background
La chirurgia dei trapianti d’organo, ed in particolare del fegato, è gravata da un alto tasso di complicanze
chirurgiche, nella maggioranza dei casi imputabili alle condizioni generali e locali del ricevente. Il fatto che il
paziente abbia subito interventi in precedenza, sul fegato o no, non solo può ostacolare la fase della
epatectomia ma può essere all’origine di complicanze postoperatorie.
Per tale motivo , nei pazienti in lista per trapianto o nell’ipotesi futuribile di un trapianto è preferibile
eseguire, quando necessari, interventi laparoscopici che determinano una minore incidenza di aderenze.
Inoltre, le indicazioni al trapianto epatico negli ultimi anni si sono allargate anche con l’ammissione dei
pazienti affetti da epatocarcinoma (nodulo unico, dimensioni inferiori a 3 cm). In quest’ottica, a causa della
penuria di organi da trapiantare, si preferisce iniziare il percorso del paziente con una resezione epatica.
Questo intervento può essere eseguito per via laparoscopica proprio per impattare meno sulle complicanze
di un paziente potenzialmente trapiantabile.
Nelle resezioni epatiche laparoscopiche, ancora di più rispetto a quelle open, è necessario ottenere una
buona emostasi della trancia, ed oggi abbiamo a disposizione numerosi devices che aiutano a raggiungere
questo risultato, cominciando dagli strumenti di dissezione/emostasi per finire con gli emostatici.
Lo studio si propone i seguenti obiettivi:
1. valutare l’impatto della chirurgia laparoscopica (bridge o di altro organo) sull’outcome dei pazienti in
attesa di trapianto
•
Utilizzo di devices laparoscopici che riducano il trauma chirurgico nei pazienti che vengono sottoposti
a chirurgia epatica resettiva
•
Utilizzo di devices emostatici applicati alla chirurgia laparoscopica/open pre-trapianto
2. Valutare la diversa efficacia degli strumenti di dissezione/emostasi
•
L’utilizzo di tecniche laparoscopiche ha la potenzialità di ridurre il trauma endoaddominale nei
pazienti che richiedono chirurgia maggiore epatica e che poi saranno candidabili a trapianto di
fegato, questo consentirà un più agevole accesso alla cavità peritoneale nel corso del trapianto con
una riduzione della formazione delle aderenze e conseguente diminuzione di mortalità e morbidità
post-operatoria.
•
L’utilizzo dei più innovativi e avanzati devices emostatici in chirurgica epato-bilio-pancreatica, in
particolar modo nei pazienti affetti da cirrosi epatica e candidabili a trapianto di fegato, permetterà
un miglior controllo delle perdite ematiche e biliari intraoperatorie con un potenziale impatto positivo
non solo sull’outcome dell’intervento stesso, ma anche riducendo le complicanze della cirrosi epatica
(sviluppo di ascite, encefalopatia posto-sistemica e sindrome epato-renale) che tipicamente si
associano ad interventi di chirurgia maggiore addominale in questa tipologia di malati. La riduzione
di queste complicanze dovrebbe comportare un contenimento dei costi relativi alla degenza nonché
dei tempi di degenza ospedaliera stessa.
3. Valutare la diversa efficacia degli emostatici
•
I devices emostatici che verranno utilizzati saranno paragonati tra loro in termini di
o
Efficacia nel ridurre le perdite ematiche/biliari
o
Facilità di utilizzo
o
Riproducibilità di utilizzo tra i vari operatori
o
Sviluppo di eventi avversi eventualmente correlabili all’utilizzo di questi devices.
Materiali e metodi:
-
Pazienti candidabili a trapianto epatico (cirrosi epatica, fegato policistico, HCC). Indicazioni:
interventi di colecistectomia, resezione epatica, decapitazione di cisti, eseguiti in laparoscopia vs
open. Devices per emostasi: bisturi monopolare, bipolare, ultrasuoni, radiofrequenza. Prodotti
emostatici locali: matrice gelatina emostatica, a base di cellulosa, emoderivati della fibrina.
Outcome: complicanze, biliofistola, emorragia p.o.
-
Pazienti trapiantati di fegato sottoposti a pregressa chirurgia. Valutazione delle complicanze i.o. e
dell’outcome
-
Misure di outcome:
o
Perdite ematiche intraoperatorie (interventi resettivi epatici e trapianti)
Necessità di trasfusione di emoderivati (emazie concentrate, plasma, piastrine e
recupero sangue autologo)
o
Stabilità emodinamica intraoperatoria
o
Conversione da laparoscopia a laparotomia
o
Degenza ospedaliera (terapia intensiva e reparto chirurgico)
o
Complicanze chirurgiche (in particolar modo necessità di re-interventi)
o
Sopravvivenza del paziente e del graft (trapianto) a 1,3 e 5 anni
o
Impatto della chirurgia epatica resettiva e di trapianto sulla funzione renale a lungo termine
in special modo in relazione all’utilizzo di farmaci immunosoppressivi con attività
antiproliferativa e ridotta tossicità renale (inibitori di mTOR-everolimus)
Risultati attesi : Migliore risultato per i pazienti operati in laparoscopia rispetto open, migliore impatto
sull’outcome in caso di successivo trapianto.
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