FARE CATECHESI. È RISPONDERE A UNA CHIAMATA
UNA REALTÀ CONFORTANTE, DI GRANDE RILEVANZA
Secondo l'ultima indagine socio-religiosa, catechisti e catechesi all'inizio del terzo millennio, i catechisti
sono così suddivisi:
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Il 79,9% sono donne;
Il 70% ha meno di 50 anni;
Il 58,7% ha il diploma di suola superiore;
Il 15,2% è laureato;
Quasi il 30% fa catechesi da oltre 15 anni;
Per il 57,4% si tratta di catechisti scelti dal parroco;
le principali motivazioni che spingono a fare catechesi sono le seguenti:
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Si prosegue in questo modo il proprio cammino di fede (54%)
Si risponde alla vocazione cristiana che è essenzialmente missionaria (51,1%)
Si partecipa all'attività e alla vita della comunità (44,7%).
ESSERE CATECHISTI
È IL SIGNORE A CHIAMARE I CATECHISTI PER LA SUA CHIESA
Chi è chiamato a fare catechismo, a volte deve superare la sorpresa e il timone. Ma quando accetta,
compie un gesto importante: dice di "si" al Signore che lo invita a svolgere un servizio nella comunità
ecclesiale. Risponde di "si" con fede e generosità. "I catechisti laici non sono semplici operatori,
casualmente incaricati dal parroco di svolgere un qualsiasi servizio. Sono invece destinatari di una chiamata
divina, radicata nel battesimo e inserita nella chiesa (la formazione dei catechisti nella comunità cristiana,
n. 11). Fare il catechista è la risposta a una vera e propria vocazione: vocazione a uno specifico servizio
ecclesiale, come fare il prete, fare la suora, fare il missionario. "Non si tratta in qualche modo dei vuoti
pastorali. Si tratta invece di aiutare ogni cristiano a scoprire la sua specifica vocazione nella chiesa e nel
mondo" (n. 12).
UNA RISPOSTA DI FEDE E DI AMORE
Spesso è il parroco a chiedere a qualcuno che gli ispira fiducia e che ritiene preparato, di fare catechismo.
Alcuni per diverse ragioni, trovano faticoso dire si all'invito. Altri, invece, accettano prontamente. Sono
cristiani, con o senza figli, che comprendo l'importanza di comunicare alle nuove generazioni la fede in Dio.
Una volta accettato, si deve perseverare. Perché le difficoltà non mancheranno: alcuni ragazzi sono poco
ricettivi o addirittura turbolenti; parecchie famiglie dimostrano scarso interesse per le attività dei loro figli a
catechismo e per il lavoro dei catechisti. Grazie a Dio ci saranno anche parole di incoraggiamento e di
sostegno da parte di altri catechisti, del parroco.
CATECHISTI OGGI
CATECHISTA ANIMATORE
Non è più accettabile una catechesi che si identifichi con un'ora di scuola di sapore antico. In questo modo
un catechista finirebbe per essere semplicemente visto come un vecchio insegnante noioso, un insegnante
di altri tempi. Il catechista invece cerca di fare amicizia con i ragazzi, di conquistare a sé e alla fede quelli gli
vengono affidati. Costruisce con loro legami vivaci e interessanti.
Li fa poi entrare in comunione con le altre realtà della comunità parrocchiale. Li fa dialogare, anche
mediante la famiglia, con il loro ambiente di vita, dove essi passano gran parte della loro giornata.
La figura del catechista, impegnato per un 'ora alla settimana in un intervento catechisti a sé stante, cioè
slegato dalle altre attività parrocchiali, è stata in passato la più diffusa.
In concreto, oggi si coglie sempre più l'esigenza che il catechista si trasformi in un catechista animatore. Il
termine animatore fa riferimento a un nuovo tipo di educatore che ha le orecchie e gli occhi ben aperti alla
psicologia dei ragazzi, al loro ambiente di vita e agli obiettivi che propone di raggiungere.
Inoltre il catechista animatore non agisce isolato, ma lavora in gruppo e in funzione della comunità. Per
questo:
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Si confronta con gli altri catechisti e collabora con loro;
Partecipa alla progettazione e al coordinamento delle attività pastorali, portando in esse la sua
sensibilità catechistica,
Dialoga assiduamente con i genitori dei ragazzi coinvolgendoli progressivamente in un cammino
personale di fede;
Guida i ragazzi nell'esperienza di gruppo, in oratorio o in situazioni simili.
Si possono sottolineare alcune delle più importanti abilità che deve possedere questo nuovo catechista dei
ragazzi:
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Quella di integrare la catechesi tradizionale in un vero e proprio cammino di iniziazione cristiana,
fatto di piccole esperienze significative e di introduzione alla vita di preghiera;
La capacità di coinvolgere nel cammino di maturazione umana e cristiana dei ragazzi le altre agenzie
educative, in particolare la famiglia e la comunità parrocchiale;
La capacità di educare i ragazzi alla vita di gruppo e all'appartenenza ecclesiale. Di favorire cioè
l'inserimento dei ragazzi nella vita della parrocchia e dell'oratorio.
UN DECALOGO PER IL CATECHISTA
1. Sii accogliente verso tutti, genitori e ragazzi. Incontrali con il sorriso sulle labbra per manifestargli la
bontà di Dio.
2. Prega ogni giorno per i tuoi ragazzi e le loro famiglie affinché lo Spirito santo illumini te e loro nel
cammino della vita.
3. Non assumere l'aria di un maestro/maestra noiosa e pedante; chiamare il catechismo lezione, ma
invece incontro, esperienza di vita cristiana.
4. Sentiti accompagnare dei tuoi ragazzi, condividi con loro gioie e speranze, impara a fare le coccole a che
ne ha bisogno.
5. Vivi la tua attività catechistica non in solitudine, ma in piena armonia con la tua comunità parrocchiale.
6. Dialoga e collabora con il parroco e con gli altri catechisti, riunendoti spesso con loro nel gruppo dei
catechisti.
7. Non trascurare la tua famiglia, restando troppo tempo in parrocchia; cerca piuttosto di coinvolgere la
tua famiglia nel tuo servizio.
8. Leggi,medita e prega la Parola di Dio per conformare la tua vita a Cristo e poterla trasmettere
fedelmente e con convinzione.
9. Non desiderare se non ciò che Gesù stesso ha desiderato: che tutti abbiano la vita in abbondanza, che
siano nella gioia, perfetti nell'unità.
10. Partecipa all'Eucarestia con i tuoi ragazzi ogni volta che puoi; celebra personalmente il sacramento della
riconciliazione e prega ogni sera lo Spirito Santo perché sostenga la tua vocazione.