Orientarsi in salute e sanità LA DISPENSA per fare scelte consapevoli PROGETTO PARTECIPASALUTE Centro Cochrane italiano Realizzato con il sostegno di Settembre 2008 ISTITUTO DI RICERCHE FARMACOLOGICHE “MARIO NEGRI”, MILANO Nessuna parte di questo manuale può essere riprodotta o trasmessa sotto ogni forma e con qualsiasi mezzo – elettronico, meccanico, inclusa la fotocopiatura, la registrazione e ogni altra forma o sistema d’archiviazione e recupero – senza l’autorizzazione a utilizzare i contenuti dell’opera originali. Le richieste d’autorizzazione alla riproduzione o alla citazione del materiale contenuto in questo manuale devono essere inviate a: Dr.ssa Paola Mosconi Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” Via La Masa 19, 20156 Milano – e-mail: [email protected] Come nasce questa dispensa Il corso per rappresentanti di associazioni di cittadini e pazienti organizzato ogni anno da Partecipasalute può contare ora su una dispensa che ne presenta i principali contenuti: dalla sperimentazione clinica all’informazione in medicina e sanità; dall’incertezza ai conflitti di interesse, ai comitati etici; da come funzionano le agenzie regolatorie dei farmaci al mondo dell’associazionismo in ambito sanitario. La dispensa è cresciuta di anno in anno insieme ai diversi protagonisti dei corsi: scritta per buona parte dai docenti stessi, in una prima versione è stata “sperimentata” all’interno del corso del 2007 e quindi modificata in base alle indicazioni e le esigenze emerse tra quei fruitori. Ogni capitolo, inoltre, è stato rivisto da almeno un rappresentante di associazione o componente laico di comitato etico. I contenuti della dispensa offrono un quadro generale dei vari temi che verranno approfonditi durante il corso attraverso incontri con esperti, discussioni e lavori di gruppo. AUTORI l l l l l l l l l l l Giovanni Apolone, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano Luca Carra, Agenzia di editoria scientifica Zadig, Milano Sergio Cima, Agenzia di editoria scientifica Zadig, Milano Cinzia Colombo, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano Alessandro Liberati, Centro Cochrane Italiano; Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Gaia Marsico, Consorzio Mario Negri Sud, Santa Maria Imbaro (Chieti) Paola Mosconi, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano Monica Oldani, Agenzia di editoria scientifica Zadig, Milano Vanna Pistotti, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano Eugenio Santoro, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano Roberto Satolli, Agenzia di editoria scientifica Zadig, Milano REVISORI l l l l l l l l l l l l l l l Ines Benedetti, AILS Associazione italiana lotta alla sclerodermia, Milano Ilaria Carretta, Comitato etico Ospedale San Raffaele, Milano Maria Gloria De Bernardo, Comitato etico Azienda ospedaliera, Verona Maria Di Ottavio, Associazione Attivecomeprima, Milano Alberto Fontana, Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (UILDM), Padova Carmela Mandas, FDG Federazione diabete giovanile, Cagliari Annalisa Marzot, Comitato etico ASL 9, Grosseto Marisa Monari, Associazione ADOCM Crisalide, Rimini Silvia Nidasio, MOVI Movimento di volontariato italiano, Fed. Lombardia, Milano Rosita Orlandi, Comitato etico indipendente Policlinico di Bari Pierluigi Pennati, ASNPV Associazione Nazionale Psoriasi e Vitiligene Onlus, Milano Dafne Rossi, Associazione Serena, Siena Roberto Trefiletti, Federconsumatori Lombardia, Milano Luisa Villa, Altroconsumo, Milano Adele Zuccolini, Comitato etico Arcispedale Santa Maria Nuova, Reggio Emilia III Navigare sulla rete alla ricerca di informazioni di salute Navigare sulla rete alla ricerca di informazioni di salute Vanna Pistotti, Eugenio Santoro Revisori: Dafne Rossi, Carmela Mandas Che cosa sono le banche dati Le riviste scientifiche sono il luogo in cui si rende conto pubblicamente dei resoconti dei continui aggiornamenti, progressi, scoperte e verifiche in uno specifico ambito come quello medico. Per recuperare queste informazioni gli operatori del mondo della sanità possono impiegare strumenti che, in tempi rapidissimi, individuano le fonti (articoli, atti di convegni, pubblicazioni governative, tesi di laurea, eccetera) riguardanti uno specifico argomento. Questi strumenti sono le banche dati: archivi informatici tematici relativi a campi disciplinari, che opportunamente interrogati forniscono i dati identificativi del documento/i sull’argomento desiderato (titolo, autore/i dell’articolo, volume, anno, pagine della rivista in cui è stato pubblicato, riassunto dell’articolo, descrittori). La strategia di ricerca nelle banche dati Formulare domande precise Sebbene oggi l’accesso alle informazioni sia facile e veloce, onde evitare di rimanere sommersi da una mole di notizie di scarsa rilevanza, è necessario utilizzare una metodologia di ricerca che selezioni informazioni davvero utili per la propria ricerca. Il primo passo per un’efficace ricerca è quello di identificare il problema che vogliamo risolvere e formulare una domanda precisa circa l’argomento su cui si vogliono reperire informazioni, Partendo da una situazione complessa e articolata quale può essere quella di un paziente che si vuole documentare su un certo argomento, è necessario tenere in considerazione i seguenti criteri per la formulazione delle ricerche e la selezione delle informazioni reperite: l caratteristiche cliniche rilevanti del paziente (età, sesso, quadro clinico, fattori prognostici rilevanti, malattie concomitanti); l tipo di studio al quale si è interessati (eziologia, fattori di rischio, utilità di un test diagnostico, efficacia di un trattamento, superiorità di un trattamento rispetto a un altro, effetti collaterali di un trattamento); l misura di risultato alla quale si è interessati (mortalità, tasso di incidenza di una malattia, risoluzione/ miglioramento della sintomatologia, frequenza recidive, accuratezza di un test). I descrittori Le principali banche dati indicizzano gli articoli scientifici utilizzando un thesaurus, ossia un vocabolario di termini controllati (descrittori), standardizzati e correlati tra loro che descrivono gli argomenti trattati. La ricerca a testo libero La ricerca free text consiste nel cercare liberamente una o più parole all’interno dell’intero record, senza limitazione di campi . Questo tipo di ricerca richiede un po’ di lavoro di messa a punto (di solito la prima esecuzione della ricerca non è la migliore); per ottenere un buon risultato è necessario utilizzare anche sinonimi che esprimono lo stesso concetto, singolari/plurali, e considerare che la lingua con cui si opera costituisce un criterio di pre-selezione dell’insieme di testi su cui la ricerca potrà dare esito. In questo tipo di ricerca, che generalmente è più generoso di risultati ma meno mirato, si ottiene una maggiore selezione facendo uso dei cosiddetti operatori booleani (and, or, not) i quali permettono di associare (and), sommare (or) o escludere (not) più concetti. Esempio: l Search breast cancer AND tamoxifen l Search breast cancer OR tamoxifen l Search breast cancer NOT tamoxifen 71 Navigare sulla rete alla ricerca di informazioni di salute La prima ricerca (AND) permetterà di recuperare solo quegli articoli in cui il farmaco, il Tamoxifen, viene usato per la cura del tumore della mammella. La seconda ricerca (OR) sommerà tutti gli articoli che trattano qualsiasi problema relativo al tumore della mammella, dalla chirurgia alla prevenzione eccetera, e quelli relativi al farmaco, tamoxifen, sia che venga usato per curare il tumore oppure per altri scopi. Da qui il numero molto elevato degli articoli e la scarsa precisione della ricerca. La terza ricerca (NOT) escluderà il trattamento con tamoxifen nella cura del tumore della mammella. Vi è da dire che l’operatore NOT è molto pericoloso, e normalmente sconsigliato. Alla luce di quanto si è detto, quindi, è importante, quando vogliamo interrogare una banca dati, “spendere” un po’ di tempo nel leggere le istruzioni che spiegano come la banca dati sia stata strutturata in modo da formulare correttamente il quesito sul quale cerchiamo risposte, recuperando così questo tempo con un buon livello di pertinenza dei risultati. Google e PubMed Se si vuole effettuare la ricerca nella letteratura medico scientifica, è più opportuno utilizzare PubMed. Si tratta di una banca dati pubblicata in lingua inglese ma che ha un’interfaccia abbastanza semplice (in origine era stata pensata come strumento per il cittadino e il paziente). L’accesso è libero e gratuito se ci si limita alla ricerca bibliografica e alla lettura dei riassunti degli articoli scientifici (abstracts) quando disponibili; l’accesso ai testi completi degli articoli scientifici è invece possibile solo se si è abbonati al servizio, piuttosto costoso. Google (anche nella sua componente di Google Scholar) risulta meno efficace di PubMed nella ricerca di studi scientifici. Google Scholar infatti, sebbene ricerchi tra fonti diverse (PubMed, riviste mediche, tesi, libri, eccetera), non è esaustivo, non permette di usare i descrittori che PubMed usa per classificare gli articoli (termini MeSH) e, soprattutto, non è dotato di strumenti per filtrare e selezionare la letteratura di interesse offerti invece da PubMed. Google permette l’accesso a documenti di carattere divulgativo, a documenti pubblicati su siti istituzionali, a documenti di organizzazioni, associazioni, eccetera. Per accedere ai dati di una sperimentazione clinica, contenuti di una linea guida o, più in generale, informazioni mediche che risiedono codificate e strutturate in appositi database è consigliabile l’uso di specifici strumenti disponibili sul web come illustrato più avanti in questo stesso capitolo. Le banche dati in medicina Medline Le banche dati mediche sono più di un centinaio. Medline è certamente la più conosciuta. Prodotta dalla National Library of Medicine, la più grande e importante biblioteca medica nel mondo, ha oggi una versione gratuita su internet chiamata PubMed (http://www.pubmed.gov) che non è solo l’interfaccia web di Medline Figura 1: Elenco di documenti reperiti con PubMed 72 Navigare sulla rete alla ricerca di informazioni di salute ma è anche un archivio più ampio che si contraddistingue per la rapidità di aggiornamento. Ogni giorno sono inserite nella banca dati migliaia di citazioni bibliografiche, alcune delle quali si riferiscono addirittura ad articoli non ancora pubblicati. Come detto, attraverso abbonamenti si può avere accesso al testo completo dell’articolo, e da poco tempo anche a capitoli di libro, creando un punto d’incontro importante tra il concetto tradizionale di bibliografia e quello orientato al recupero fisico del documento. Figura 2: Visualizzazione di un documento con PubMed Cochrane Library Cochrane library (http://www.cochrane.org) è un database elettronico che mette a disposizione le “revisioni sistematiche” della letteratura scientifica, a oggi più di 4.500, che rappresentano una sintesi della letteratura sulla efficacia e sicurezza degli interventi sanitari di tipo preventivo, terapeutico e riabilitativo. Prodotto dalla Cochrane Collaboration, Cochrane Library pubblica trimestralmente: l revisioni regolarmente aggiornate sull’efficacia dell‘assistenza sanitaria; l valutazioni e riassunti strutturati di revisioni sistematiche pubblicate sulle maggiori riviste; l informazioni bibliografiche su oltre 450.000 studi clinici controllati; l informazioni sui Gruppi Collaborativi di Revisione e altre entità della Cochrane Collaboration; l riferimenti a Internet per ulteriori informazioni sull’efficacia degli interventi sanitari. Dal gennaio 2000 sono disponibili anche i riassunti delle singole revisioni scritte in linguaggio più comprensibile e divulgativo rivolte a pazienti e consumatori. Mentre la consultazione della Cochrane Library richiede un abbonamento, le sintesi si possono leggere gratuitamente all’indirizzo Cochrane: www.cochrane.org Embase Embase (http://www.embase.com) è una banca data in lingua inglese con informazioni sul farmaco, prodotta da Elsevier, importante editore medico-scientifico. L’accesso è a pagamento. Cinahl Cinahl (http://www.cinahl.com) è una banca dati in lingua inglese su temi collegati con l’infermieristica, prodotta dall’associazione statunitense degli infermieri. L’accesso è a pagamento. 73 Navigare sulla rete alla ricerca di informazioni di salute I registri di sperimentazioni cliniche I registri di sperimentazioni cliniche offrono in Internet informazioni sulle sperimentazioni cliniche, nazionali e internazionali che sono pianificate, in corso o concluse. Registrare gli studi clinici in questi archivi consente di fornire agli interessati informazioni sullo stato della ricerca clinica condotta a livello internazionale, di promuovere la collaborazione tra ricercatori, di favorire il reclutamento dei pazienti nelle sperimentazioni in corso, di prevenire la duplicazione degli studi clinici e, non meno importante, di prevenire il finanziamento di ricerche simili a quelle già in atto. Al fine di sensibilizzare una maggiore trasparenza nella ricerca (e una maggiore completezza dei registri), negli ultimi anni gli editor delle maggiori riviste mediche internazionali tra cui New England Journal of Medicine, Lancet, Journal of the American Medical Association e British Medical Journal si sono impegnati a non pubblicare più i risultati di quelle sperimentazioni cliniche che non sono state preventivamente registrate in un registro pubblico. Esistono numerosi registri di sperimentazioni cliniche. Alcuni riguardano specifiche patologie, altri, più generali, coprono tutte le aree mediche. La tabella 1 fornisce le indicazioni per accedere ai principali registri disponibili sul web. Nome registro Indirizzo Area medica Stroke Trials Registry http://www.stroketrials.org ictus cerebrale AIDSinfo - Clinical Trials http://www.aidsinfo.nih.gov/clinical_trials HIV/AIDS Cancer.gov - Clinical Trials http://www.cancer.gov/clinicaltrials oncologia DEC-NET http://dec-net.marionegri.it pediatria ClinicalTrials.gov http://www.clinicaltrials.gov tutte OsSC https://oss-sper-clin.agenziafarmaco.it tutte (nazionali) ISRCTN register http://www.isrctn.org tutte TABELLA 1: Esempi di registri di sperimentazioni cliniche accessibili in Internet ClinicalTrials.gov Tra i registri da segnalare, è importante citare ClinicalTrials.gov (figura 3), il noto registro delle sperimentazioni cliniche sviluppato alla fine degli anni 90 dalla National Library of Medicine in collaborazione con la Food and Drug Administration, che oggi presenta circa 60.000 sperimentazioni cliniche condotte in oltre 150 paesi. FIGURA 3: Home page del sito Clinical Trials OsSC In Italia è invece disponibile l’Osservatorio nazionale sulla sperimentazione clinica dei medicinali (OsSC), un registro gestito dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) che fornisce informazioni sulle sperimentazioni cliniche condotte in Italia, e che ora è aperto al pubblico. 74 Navigare sulla rete alla ricerca di informazioni di salute Gli indici medici Guide per individuare siti affidabili La ricerca di informazioni mediche sul web non è cosa semplice. A maggior ragione non lo è la ricerca di informazioni mediche/sanitarie affidabili. Districarsi e saper scegliere tra le numerose offerte presenti sulla rete richiede una preparazione e una competenza spesso fuori dal comune. C’è chi ha affrontato questo problema fornendo gli strumenti per imparare a conoscere i siti affidabili (per esempio il sito di Partecipasalute, con la sezione “Misurasiti” all’URL http://www.partecipasalute.it/cms_2/node/18 e la rubrica “Il sito della settimana” all’URL http://www.partecipasalute.it/cms_2/buonsito) e chi ha realizzato su Internet delle guide ai siti. Tali guide, chiamate anche indici medici, sono aggiornate manualmente attraverso un processo di selezione dei siti web che riprendono criteri di qualità e di affidabilità riconosciuti a livello internazionale. I siti web segnalati sono organizzati in base alla specialità medica (o alla malattia), e alla tipologia. Per esempio possono essere raggruppati i link ai migliori siti web che ospitano le riviste mediche del settore, le società scientifiche, le sperimentazioni cliniche, le linee guida, i portali. Esempi di indici medici sono le aree dedicate alla salute di indici generali come Yahoo! e Google (anche nella versione italiana). Ask NOAH (tabella 2) è uno strumento dedicato agli operatori del settore, MedlinePlus (figura 4) è dedicato ai cittadini. Si tratta di un portale sviluppato dalla National Library of Medicine per segnalare, attraverso apposite schede, i link ai siti web istituzionali (americani e internazionali) che pubblicano informazioni sui trattamenti, sulla prognosi, sulla prevenzione e sulle sperimentazioni cliniche in corso per numerose malattie. Altro indice meritevole di essere segnalato è quello di Healthfinder, una delle prime esperienze istituzionali di portale informativo sanitario rivolto al cittadino (http://www.healthfinder.com). Accanto agli indici medici, Internet offre numerosi indici specialistici, quelli cioè specificatamente rivolti a un’area medica o a una malattia ben definita. L’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” ha realizzato indici specifici per la cardiologia (tabella 2), l’oncologia, la gastroenterologia, la pneumologia, la neurologia, la dermatologia e la terapia del dolore, dopo un lavoro di raccolta, validazione e classificazione dei siti web. A ogni sito segnalato è associata anche una descrizione del contenuto che ne illustra i servizi e le possibili categorie di utenti. Tra le tipologie di siti presenti su questi indici si possono segnalare quelli delle società scientifiche, delle associazioni di pazienti, delle linee guida, delle riviste mediche, delle sperimentazioni cliniche, dei congressi, e dei portali che offrono materiale a scopo formativo o riguardante l’uso dei principali farmaci. Nome Indirizzo Yahoo!/Health/Medicine http://dir.yahoo.com/Health/Medicine Google/Health/Medicine http://www.google.com/Top/Health/Medicine Ask NOAH http://www.noah-health.org MedlinePlus http://www.medlineplus.gov Healthfinder http://www.healthfinder.gov CARDIO.CARE http://www.cardiocare.it DERMA.CARE http://www.dermacare.it GASTRO.CARE http://www.gastrocare.it NEURO.CARE http://www.neurocare.it ONCO.CARE http://www.oncocare.it PNEUMO.CARE http://www.pneumocare.it PAIN.CARE http://www.paincare.it TABELLA 2: Esempi di indici medici su Internet 75 Navigare sulla rete alla ricerca di informazioni di salute FIGURA 4: Home page del sito Medline Plus FIGURA 5: Home page del sito Cardio.Care Portali rivolti ai cittadini Numerosi portali sono stati sviluppati per fornire informazioni ai cittadini. Tali iniziative sono spesso appoggiate dalle società scientifiche, nazionali e internazionali, più importanti per far fronte alla continua domanda di “formazione” che proviene dall’utenza laica. L’affidabilità delle informazioni è garantita dalle società scientifiche che ne curano direttamente i contenuti. Laddove non sono coinvolte società scientifiche ma associazioni di volontariato, gruppi editoriali o organismi istituzionali, questi portali molto spesso soddisfano criteri di qualità internazionali come quelli identificati dalla Health On The Net Foundation (denominati HONCode e dai quali discende lo stesso “misurasiti” sviluppato da Partecipasalute) e sono da questa certificati. Quando queste organizzazioni sono promotrici dello sviluppo di portali rivolti ai pazienti, la qualità dei contenuti è soddisfacente anche in Italia, come dimostra un’indagine svolta dal Censis qualche anno fa.1 76 Navigare sulla rete alla ricerca di informazioni di salute Cancer.net Le informazioni più aggiornate si trovano nei portali internazionali (tabella 3). In ambito oncologico, per esempio, l’American Society of Clinical Oncology (la principale società scientifica americana – e internazionale – in ambito oncologico) ha aperto di recente il portale Cancer.net (fino a qualche mese fa noto con il nome di PLWC, Patients Living With Cancer). Qui i pazienti possono trovare schede dettagliate su quasi tutte le tipologie di tumore che sintetizzano, per ciascuna di esse, fattori di rischio, sintomi, decorso, diagnosi, terapia e suoi eventuali effetti collaterali, così come schede dedicate ai trial clinici in corso. Ma trovano anche informazioni e suggerimenti su argomenti che spesso sfuggono alle maglie della considerazione medica, come per esempio il rapporto con il proprio corpo e con la propria immagine che cambia, con il sesso, con la fertilità, con la famiglia e con il lavoro. Per tenersi aggiornati, oltre a una newsletter mensile Cancer.net propone agli utenti strumenti tecnologicamente all’avanguardia come i podcast (file audio nel formato MP3 che possono essere scaricati sul proprio computer o lettore MP3) in cui vengono spiegati dalla voce di un esperto argomenti di interesse per i malati. Le iniziative delle associazioni di pazienti In un certo senso si tratta di una integrazione di quanto altri portali istituzionali (come per esempio Cancer.gov, il portale del National Cancer Institute) mettono a disposizione del consumatore, che è così libero di consultare più fonti (affidabili) e confrontarne i contenuti. Anche l’iniziativa delle Associazioni di malati porta a risultati significativi come dimostra l’ esperienza italiana dell’Associazione Italiana dei Malati di Cancro (AIMaC) sul cui sito gli utenti possono trovare informazioni pratiche aggiornate sui vari tipi di tumore e sulle terapie per curarli. Google e Microsoft Altre esperienze da segnalare sono quelle sviluppate da Google e da Microsoft. I due giganti dell’informatica si sono gettati nel campo della ricerca e distribuzione al pubblico di informazioni sanitarie e attraverso i portali lanciati all’inizio del 2008 (chiamati rispettivamente Google Health e HealthVault), offrono notizie di facile reperimento e fruibilità provenienti da fonti selezionate e “certificate” che riguardano qualunque area medica e qualunque patologia. NHS Choices Il portale sulla salute del Servizio Sanitario inglese Un discorso a parte merita il portale della salute che il National Health Service britannico ha sviluppato per i cittadini inglesi (figura 6). Il sistema, chiamato NHS Choices, non solo fornisce informazioni (attraverso qualunque formato, compreso quello audio e video) su qualunque patologia (che può essere selezionata anche attraverso un ingegnoso sistema di mappatura costruito sulla immagine di un corpo umano) o sui servizi offerti dal sistema sanitario inglese (compresa la possibilità di prenotare online visite ospedaliere), ma permette di FIGURA 6: Xxxxx 77 Navigare sulla rete alla ricerca di informazioni di salute ottenere informazioni sulle performance “ufficiali” di ospedali e medici che operano nel Regno Unito. Tassi di sopravvivenza, tempi di attesa per un intervento, numero di interventi o esami eseguiti nel corso dell’ultimo anno su una determinata area medica, e numerosi altri parametri qualitativi elaborati dal Ministero della Salute britannico possono essere confrontati online per permettere al cittadino di scegliere la migliore (oltre che la più vicina) struttura alla quale affidarsi per le proprie cure. A ciò si deve aggiungere il fatto che il portale integra strumenti propri del web 2.0 (vedi il paragrafo più avanti) che permettono al cittadino non solo di essere più velocemente e maggiormente informato delle novità, ma soprattutto di “far sentire la sua voce” per esempio esprimendo (e condividendo con altri cittadini) giudizi e opinioni sugli ospedali e sui medici. Un sistema che dialoga con i cittadini La vera novità di questo genere di portale è proprio l’elevato grado di interazione e condivisione di dati offerto ai cittadini. Il National Health Service, attraverso il portale NHS Choices offre infatti ai cittadini inglese la possibilità di creare e accedere a un proprio fascicolo sanitario personale basato sul web che si autoalimenta ogni volta che essi usano uno qualunque dei servizi del sistema sanitario inglese. Gli stessi fascicoli possono essere aggiornati manualmente anche dagli stessi pazienti per segnalare altri genere di informazioni sanitarie (stili di vita, diete, ecc) non reperibili attraverso gli usuali canali. Per questioni di riservatezza, il National Health Service assegna al cittadino il pieno controllo del proprio fascicolo che, in ultima istanza, resta l’unico a poter decidere il livello di condivisione dei propri dati e i medici con i quali condividerli. Nome Indirizzo Cancer.net http://www.cancer.net Cancer.gov http://www.cancer.gov AIMaC http://www.aimac.it Google Health MS HealthVault NHS Choices http://www.google.com/health http://www.healthvault.com http://www.nhs.uk TABELLA 3: Esempi di portali medici su Internet rivolti ai cittadini Associazioni di malati sul web Le associazioni di cittadini In molti paesi l’associazionismo di malati (o di “consumers”) è una realtà che ha assunto notevole importanza sia nell’indirizzo delle politiche sanitarie, sia nell’orientare parte della ricerca clinica e i fondi necessari a sostenerla. Anche in Italia il fenomeno delle associazioni di malati è in costante crescita negli ultimi anni. Il loro principale obiettivo è di informare chi ne è colpito su come convivere con la malattia, fornendo non solo suggerimenti clinici e terapeutici, ma offrendo informazioni e servizi che riguardano l’aspetto psicologico e sociale della malattia. In Italia esistono diverse centinaia di associazioni di malati, molte delle quali sono presenti in Rete con un sito web grazie al quale possono aumentare la propria visibilità ed erogare servizi interattivi. Nonostante l’ampia eterogeneità, tali siti presentano alcune caratteristiche comuni. Innanzitutto sono gestiti direttamente da pazienti colpiti dalla malattia di cui si occupa l’associazione, spesso con la collaborazione di medici e ricercatori che garantiscono la qualità delle informazioni pubblicate. In secondo luogo offrono informazioni di supporto e aiuto al paziente e ai suoi familiari (attraverso newsletter, pubblicazioni, accesso a database) che sono pensate e prodotte usando forme di comunicazione più vicine a loro. Ma soprattutto offrono spazi virtuali interattivi come i forum e i newsgroup che sono in grado di mettere a confronto le storie, le esperienze e le preoccupazione dei malati fornendo così un prezioso sostegno emotivo e psicologico. L’informazione offerta da questa tipologia di siti non è in contrasto con quella prodotta dai siti delle riviste mediche, dai registri di sperimentazioni cliniche, dai portali delle società medico-scientifiche (che pure incorporano una sezione per i malati) e dai siti web istituzionali, in genere meno attenti ai reali bisogni dei 78 Navigare sulla rete alla ricerca di informazioni di salute malati e ai servizi sanitari di cui necessitano per diagnosticare e trattare le patologie di cui essi soffrono, ma piuttosto la completa. Il portale Partecipasalute offre un’ampia panoramica delle associazioni italiane di malati e di volontariato presenti sul web e ne raccoglie i link che sono organizzati per area medica (http://www.partecipasalute.it/cms_2/associazioniitalia). Le nuove applicazioni del web 2.0 Nel corso dell’ultimo anno hanno iniziato a fare la loro comparsa le applicazioni web 2.0. Si tratta di sistemi nei quali l’utente assume un ruolo centrale condividendo dati, esperienze giudizi, conoscenze con altri utenti con i quali condivide analoghi interessi. E’ un nuovo modo di tenersi informati, di discutere, di confrontarsi, di trovare informazioni e, in definitiva, di creare una massa critica dotata di una “conoscenza collettiva” che possa aumentare l’empowerment di ogni singolo utente. Lo strumento più conosciuto del web 2.0 è senza dubbio il social network, un ambiente nel quale i membri che ne fanno parte hanno la possibilità di creare contenuti e di condividerli con persone che hanno analoghi interessi. Questo è possibile grazie al profilo che ogni membro della comunità può pubblicare sul portale di social networking a cui si è registrato, e a strumenti che permettono di individuare membri simili della comunità. I contenuti dei social network possono essere anche commentati e giudicati attivando quel meccanismo di “selezione naturale” delle informazioni o conoscenze che, secondo gli osservatori più ottimisti, porta a eliminare le inevitabili distorsioni. Tra i social network più noti si possono citare MySpace e Facebook, che affiancano applicazioni di condivisione di contenuti come YouTube (per i video), Flickr (per le immagini) e SlideShare (per le diapositive). Ognuno di questi strumenti ospita diverse community (così sono altrimenti detti i gruppi che si formano all’interno dei social network) di cittadini o pazienti che si confrontano su determinate patologie. Social network sanitari Accanto a questi esistono specifiche applicazioni di social network sanitari rivolti ai cittadini. Una tra le più interessanti è PatientsLikeMe una community nella quale pazienti che soffrono di disturbi neurologici particolarmente invalidanti (sclerosi laterale amiotrofica, depressione, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, eccetera) possono condividere informazioni anche sanitarie (come i trattamenti farmacologici assunti e i loro effetti) e storie personali al fine di gestire al meglio malattie che, nella vita reale, hanno poche possibilità di aggregazione. Un altro genere di esperienza è quella realizzata dal portale CarePages che negli Sati Uniti è impiegato da centinaia di migliaia di pazienti per tenere un diario clinico con il quale comunicare con i propri conoscenti e i propri cari durante la loro degenza in ospedale oppure come strumento di condivisione delle proprie storie al fine di imparare dalle esperienze altrui come gestire la propria malattia, o per ottenere dalla community un sostegno morale per affrontarla.2 I sistemi di rating Un altro modo che spesso è proposto ai cittadini per partecipare alla formazione della cosiddetta “intelligenza collettiva” è attraverso l’uso dei sistemi di rating che permettono di giudicare l’operato di ospedali e medici. Alla base di questi sistemi c’è l’idea che un’ampia partecipazione di cittadini potrebbe aiutare a identificare i medici e le strutture ospedaliere più meritevoli o, quanto meno, a segnalare quelle a cui sarebbe meglio non rivolgersi. Capostipite di questo genere di iniziativa è il portale Revolution Health a cui hanno fatto seguito diverse iniziative, anche istituzionali come nel caso di Choices del National Health Service britannico. I possibili effetti di tali sistemi sono tuttavia controversi a causa dell’ampia arbitrarietà con la quale la qualità dei servizi erogati dagli ospedali e le capacità dei medici sono misurate.3 Cartelle cliniche basate su web Più concreti sono i sistemi di cartelle cliniche basate sul web (i Personal Health Record) che ormai anche i colossi dell’informatica (da Google a Microsoft) hanno iniziato a fornire (gratuitamente) ai cittadini al fine di creare sul web un proprio fascicolo sanitario e condividerlo con chi essi desiderano. I termini inseriti in tali sistemi sono collegati a dizionari medici che, all’occorrenza, possono spiegarne meglio il significato. La propria storia clinica potrebbe così essere disponibile 79 Navigare sulla rete alla ricerca di informazioni di salute ovunque ci si trovi, rendendo il cittadino, e il medico che ha la possibilità di consultarla, più informato (gli inglesi direbbero empowered) e consapevole delle decisioni mediche operate.4,5 I wiki Il web 2.0, infine, propone nuovi strumenti per la condivisione e la distribuzione della conoscenza che sono basati sui wiki. Si tratta di siti web monotematici che sono organizzati come enciclopedie le cui voci sono redatte con la collaborazione di più persone. Chiunque si sia registrato ha la possibilità di modificare i contenuti delle voci mettendo le sue conoscenze a disposizione di altri. Wikipedia è l’applicazione wiki più nota in Internet. La sua notorietà è testimoniata anche dal fatto che qualunque ricerca operata in Google genera come risultato “più pesante” un link alla pagina di Wikipedia che illustra la definizione del termine ricercato. Il suo uso è diventato così capillare che i portali di alcuni importanti quotidiani italiani (per esempio quello di Repubblica) lo usano come principale strumento di ricerca in Internet, in alternativa allo stesso Google. Wikipedia include anche numerosi termini medici (molti dei quali presenti nell’edizione italiana) la cui pubblicazione non è ottoposta a verifica da parte di un esperto (la pratica è solo suggerita da Wikipedia ma non obbligatoria). Per queste ragioni occorre cautela quando, soprattutto in ambito medico, si usa Wikipedia come fonte primaria. Nel caso, meglio sarebbe se i contenuti della voce a cui siamo interessati fossero confrontati almeno con un’altra fonte presente in Internet (o ancora meglio discussi con il proprio medico) prima di mettere in pratica gli eventuali suggerimenti. Nome Indirizzo Tipo MySpace http://www.myspace.com generalista Facebook http://www.facebook.com generalista YouTube http://www.youtube.com generalista Flickr http://www.flickr.com generalista SlideShare http://www.slideshare.com generalista PatientsLikeMe http://www.patientslikeme.com social network sanitario CarePages http://www.carepages.com social network sanitario Revolution Health http://www.revolutionhealth.com sistema di rating Google Health http://www.google.com/health sistema di personal health record MS HealthVault http://www.healthvault.com sistema di personal health record Wikipedia (inglese) http://www.wikipedia.com wiki Wikipedia (italiano) http://www.wikipedia.it wiki TABELLA 4: Esempi di social network FIGURA 7: La home page del portale PatientsLikeMe 80 Navigare sulla rete alla ricerca di informazioni di salute Bibliografia 1. Censis. Il web come consulente globale. Roma 2005. http://www.censis.it/ 277/372/5357/5565/cover.asp 2. Santoro E. I blog come strumento di condivisione di esperienze tra pazienti. Partecipasalute 2007. http://www.partecipasalute.it/cms_2/node/652 3. Santoro E. Revolution Health e il coinvolgimento dei cittadini: uno strumento di empowerment? Partecipasalute 2007. http://www.partecipasalute.it/ cms_2/node/621 4. Santoro E. Le cartelle cliniche personali. Partecipasalute 2008. http://www. partecipasalute.it/cms_2/node/875 5. Santoro E. Google Health e le cartelle sanitarie on line: una nuova sfida per Google. Partecipasalute 2008, http://www.partecipasalute.it/cms_2/node/919 Bibliografia di approfondimento l Santoro E. Guida alla medicina in rete. Roma: Pensiero Scientifico Editore, 2002. 81