UNITA’ DI LAVORO N° 7 Modulo n°70.5 “Il vuoto nell’Universo” Prerequisiti: rapporti fra dimensioni e distanze dei corpi nel Sistema Solare, unità di misura usate in astronomia per le distanze. Concetti implicati: rapporto dimensioni/distanza a varie scale nell’Universo. Obiettivi specifici: far ragionare sul rapporto dimensioni/distanze dei corpi celesti per arrivare a capire che l’Universo è essenzialmente vuoto di materia. Materiale occorrente: calcolatrice, goniometro, un cartoncino verde ed uno blu, penne, forbici, una pallina di polistirolo di tot. cm di diametro, coltello, colla, stuzzicadenti, cartoncino nero, aghi, scotch, una lampada od una finestra. Tempo di esecuzione: un’ora. Procedimento e suggerimenti didattici-metodologici: Leggere il brano tratto dalle “Cosmicomiche” di Calvino. L’attività consiste nel verificare, partendo dal Sistema Solare per arrivare ai limiti dell’Universo conosciuto, che il rapporto dimensioni/distanze dei vari corpi/sistemi celesti è tale da far apparire l’Universo essenzialmente vuoto di materia. Consegnare ai ragazzi una copia della tabella 70.5ddd ed analizzarla con loro. 1. Il Sistema Solare Riportate in tabella ci sono le dimensioni di alcuni corpi del Sistema Solare e le distanze fra essi. Far calcolare ai ragazzi la differenza fra ordini di grandezza e soffermarsi su queste affinché si possano rendere conto di quanto piccoli siano i pianeti rispetto alle distanze che li separano. Richiamare l’idea di vuoto di materia nel Sistema Solare, ricordando ai ragazzi il modellino in scala dello stesso che hanno costruito l’anno scorso. 2. Il Sole ed Alpha Centauri Riportate in tabella ci sono le dimensioni del Sole e di Alpha Centauri e la distanza che le separa. Far calcolare ai ragazzi la differenza fra gli ordini di grandezza delle dimensioni e della distanza e soffermarsi su questa differenza affinché si possano rendere conto di quanto piccoli siano il Sole ed Alpha Centauri rispetto alla distanza che li separa. Richiamare l’idea di vuoto di materia nella zona tra il Sole ed Alpha Centauri, ricordando ai ragazzi le conclusioni alle quali sono giunti nell’unità di lavoro 6.5 “Al di fuori del Sistema Solare un momento di riflessione”. Per le classi che non avessero affrontato quel modulo, chiedere ai ragazzi di calcolare le giuste dimensioni ridotte per poter costruire un modellino in scala rappresentabile in classe: si renderanno conto che ciò non è possibile, causa la differenza di ordini di grandezza tra dimensioni e distanza. Farli riflettere sul fatto che Alpha Centauri è la stella più vicina al Sole, quindi, di nuovo, devono concludere che tra questi due astri c’è vuoto di materia 3. 8 fra le 62 stelle più vicine al Sole Tagliare in quattro spicchi uguali una pallina di polistirolo di tot. cm di diametro. Su un cartoncino, disegnare due cerchi graduati, di cui uno riportante i gradi da 0 a 360 (cartonicino verde) e l’altro riportante i gradi da –90 a +90 (cartoncino blu). Ritagliare i due cerchi e riportare i gradi anche sull’altra faccia di ciascuno di essi, facendo però corrispondere i numeri uguali. Tagliare a metà il secondo lungo il diametro riportante i due “0 gradi”. Sopra al cerchio completo, lungo le linee indicanti 0 –90 gradi, appoggiare provvisoriamente le altre due metà graduate. Quello che si ottiene, praticamente, sono due cerchi che si intersecano ortogonalmente lungo due loro diametri fissati. Questo solido presenta quattro “incavi”: incollare in ciascuno di essi una delle quattro parti della pallina di polistirolo tagliata precedentemente. La pallina di polistirolo rappresenta il Sole. Vogliamo ricostruire lo spazio attorno al Sole nel quale “posizionare” alcune fra le stelle ad esso più vicine. I due cerchi graduati servono per indicare la direzione, rispetto al Sole, che individua la posizione di queste stelle. Vedi 70.5vic (attenzione: i gradi riportati in questa tabella sono l’ascensione retta e la declinazione di ciascuna stella. In realtà, e sono coordinate geocentriche, ma vista la distanza trascurabile tra Terra e Sole rispetto a quelle tra le altre stelle ed il Sole, per gli scopi di questa attività, esse sono state centrate sul Sole). Consegnare una copia di 70.5scheda ai ragazzi. Indicate in tabella ci sono 8 fra le 62 stelle più vicine al Sole. In base al diametro della pallina usata e a quello del Sole, far calcolare ai ragazzi il rapporto di scala usato. Usando lo stesso fattore di scala utilizzato per la pallina di polistirolo, completare la tabella con le distanze in scala. Nei riquadri più piccoli di 70.5vic riportanti solo il nome della stella, riscrivere le distanze in scala calcolate. Ritagliare questi otto rettangoli e con altrettanti stuzzicadenti costruire delle bandiere. Sfruttando le prime due colonne della prima tabella, trovare la direzione rispetto al Sole in cui ciascuna stella si trova, ed infilare in quel punto la bandierina corrispondente. Di nuovo, i ragazzi devono rendersi conto che non è possibile costruire alcun modellino in scala, che sia rappresentabile in classe, delle vicinanze del Sole a causa delle distanze in gioco, di molto maggiori rispetto alle dimensioni delle stelle in esame. Questa esperienza dovrebbe far loro capire come già nelle immediate vicinanze del Sole, lo spazio sia essenzialmente vuoto di materia. 4. La Via Lattea e altre galassie Poiché non ci sono immagini della nostra Galassia vista dall’esterno, prendiamo in prestito per le nostre considerazioni la galassia di Andromeda, galassia a spirale simile alla nostra. Mostrare un’immagine ai ragazzi. Richiamando le conclusioni dei punti precedenti, chiedere ai ragazzi: se fra stella e stella c’è molto spazio dove non c’è materia, come mai questa immagine la vediamo “piena”? Prendere un cartoncino nero, e forarlo molte volte con un ago. Posizionarlo davanti ad una lampada molto luminosa (meglio se si disponesse di una porta-finestra con un lungo corridoio dove poter indietreggiare) e fare il buio nella stanza. Dire ai ragazzi di andare all’altro capo della stanza, e chiedere loro cosa vedono. Dovrebbero vedere solo un’unica zona uniformemente illuminata, non riuscendo a distinguere i singoli puntini luminosi. Dire loro di avvicinarsi e di guardare il cartoncino. A questo punto, far loro capire l’analogia con l’immagine di Andromeda prima presentata loro: ci sembra che ogni suo punto emetta luce, in realtà le stelle che la compongono sono molto distanziate tra loro. Richiamare anche le conclusioni del punto 3. Dire loro che quello che vale per la nostra galassia e per la galassia di Andromeda, vale per qualsiasi altra galassia. Fornire loro anche questa analogia (già vista in una delle unità precedenti): mano a mano che ci si allontana da un gruppo di oggetti, essi appaiono sempre più vicini tra loro, finché, alla fine, non si riesce più a distinguerli come oggetti separati. Facendo riferimento alla tabella, calcolare l’ordine di grandezza della distanza che separa la Via Lattea dalla galassia di Andromeda, e dire ai ragazzi che, anche fra galassia e galassia l’Universo si presenta essenzialmente vuoto di materia. 5. Gli ammassi di galassie La Via Lattea e la galassia di Andromeda fanno parte del Gruppo Locale. L’Ammasso di galassie della Vergine è l’ammasso di galassie più vicino al Gruppo Locale, mentre 3C 324 è uno dei più distanti. Dai valori riportati in tabella per dimensioni e distanze, ragionando sul loro rapporto, far estendere ai ragazzi il concetto di vuoto al di fuori della nostra Galassia, fra ammasso ed ammasso. Ripresentare loro l’immagine di HDF. Commento fra dimensioni delle galassie e distanze fra le stesse. Cosmicomiche: (70.5cal) Tabella riportante dimensioni e distanze di alcuni corpi celesti: (70.5ddd) Tabella stelle nelle vicinanze del Sole: (70.5vic) Scheda di rilevazione: (70.5scheda) Scheda di verifica: (70ver) Tabella dei comportamenti: (70.5tab) Resoconto: (70.5res)