SINTESI DELL’INTERVENTO DELLA PROF.SSA ROSSELLA NAPPI Klaira nasce da almeno 15 anni di ricerca volta all’ottimizzazione della dose e dello schema di somministrazione di due molecole che sono risultate “l’accoppiata vincente” per ottenere una pillola contraccettiva sicura, ad elevata tollerabilità e con un buon controllo del ciclo. Rappresenta quindi ad oggi la più estesa ricerca nella definizione del dosaggio ottimale e della sequenza di un contraccettivo orale. L’estradiolo valerato (E2V) e il progestinico dienogest (DNG, già ampiamente utilizzato con successo per il suo potente effetto endometriale) sono stati combinati in un regime unico di tipo quadrifasico in cui la dose di estrogeno e di progestinico seguono quanto più possibile la fisiologia del ciclo mestruale per la durata di 26 giorni, più 2 giorni di compresse placebo. Le quattro fasi ormonali si articolano quindi nell’arco dei 28 giorni: 1) 3 mg di E2V per 2 giorni; 2) 2 mg di E2V/2 mg di DNG per 5 giorni 3) 2 mg di E2V/3 mg di DNG per 17 gg 4) 1 mg di E2V per 2 giorni 5) placebo per 2 giorni All’inizio, la dominanza estrogenica garantisce la proliferazione endometriale e sensibilizza il tessuto all’azione del progestinico, mentre l’associazione di E2V e DNG e la dominanza del progestinico nella parte media e tardiva del ciclo, seguita da una modesta attività estrogenica nella fase finale, garantiscono la stabilità endometriale in modo soddisfacente. Il breve intervallo di 2 giorni libero da ormoni si è dimostrato sufficiente a garantire la comparsa di un ciclo mestruale regolare nella maggior parte delle donne studiate rispetto all’associazione convenzionale con etinil estradiolo. Il lavoro che ha portato all’identificazione di tale schema terapeutico ottimale in termini di dose e di regime di assunzione è stato imponente. Inizialmente, studi pilota sono stati condotti utilizzando l’associazione sia monofasica che trifasica dell’E2V e del DNG e, seppur entrambe contraccettive, in uno studio randomizzato in aperto condotto su 7 cicli, presentavano una percentuale troppo alta di donne che riferivano irregolarità mestruali (60-75%). In seguito, è stato sperimentato il regime quadrifasico, efficace nel prevenire le gravidanze, con un controllo del ciclo mestruale accettabile, ma con un’inibizione subottimale dell’ovulazione. Si è così, infine, arrivati agli studi di fase II e III che hanno confermato il regime di dosaggio dinamico finale di Klaira, la prima pillola di una nuova classe di estroprogestinici per via orale contenente estradiolo. L’estradiolo valerato (E2V) è l’estere dell’estradiolo (E2) che, dopo somministrazione orale, libera per idrolisi l’ormone naturale già durante l’assorbimento intestinale, ma soprattutto al momento del primo passaggio epatico. Oltre all’E2 si formano altri metaboliti ad azione estrogenica debole, quali l’estrone (E1) e l’estriolo (E3). Già utilizzato ampiamente nella terapia ormonale sostitutiva della postmenopausa, nelle problematiche di infertilità e di sanguinamenti uterini disfunzionali, l’E2V dimostra i medesimi effetti biologici dell’E2 e, alla dose standard somministrata su base giornaliera di 2 mg, la sua azione è comparabile a quella di 4-20 mcg di EE. In particolare, gli effetti di 2 mg di E2V sulla soppressione dell’ormone follicolostimolante (FSH), sull’inibizione dell’ovulazione e sulla proliferazione endometriale sono sovrapponibili alla dose di 20 mcg di EE, con un’azione invece lievemente più spiccata dell’E2V sull’indice di maturazione vaginale e minore per quanto riguarda l’impatto sull’induzione epatica della sintesi proteica (proteina legante gli steroidi sessuali [SHBG], angiotensinogeno, parametri dell’emostasi1). Il dienogest (DNG) è uno dei pochi nuovi progestinici sviluppati negli ultimi 20 anni ed ha la caratteristica unica di poter essere descritto come un derivato del 19nortestosterone caratterizzato da: un potente effetto antiproliferativo endometriale (circa 4 volte più elevato rispetto ad altri progestinici di sintesi) un’alta biodisponibilità per via orale (>90%) una breve emivita (11 ore) La presenza nel dienogest di un gruppo cianometilico in posizione 17 invece del gruppo etinilico gli conferisce inoltre un’attività antiandrogenica e un effetto soltanto di modesta modulazione degli enzimi citocromo P450 coinvolti nella sintesi e nell’inattivazione degli ormoni steroidei. Le sue proprietà simili ai C21-progestinici che derivano dalla presenza di un doppio legame nell’anello steroideo B fanno sì, inoltre, che il DNG debba essere utilizzato a dosaggi più elevati rispetto ai progestinici 19nortesterone derivati per ottenere l’inibizione dell’ovulazione ed esercitare i suoi effetti endometriali. La dose media del DNG presente in Klaira è di 2.2 mg/die ed è circa doppia rispetto a quella necessaria per inibire l’ovulazione. Nonostante il dosaggio, possiede un’elevata neutralità metabolica del DNG grazie all’assenza di azione estrogenica, androgenica, glucorticoidea e mineralocorticoide e al mancato antagonismo degli effetti benefici metabolici, vascolari e neuronali dell’E2. L’attività antigonadotropa centrale è soltanto moderata e l’azione progestinica è fortemente selettiva a livello endometriale con marcati effetti antiproliferativi. Questo fa sì che, oltre che nella contraccezione e nella terapia ormonale sostitutiva della postmenopausa, l’uso del dienogest risulti efficace nell’alleviare i sintomi dell’endometriosi, in modo del tutto simile agli analoghi del GnRH. L’attività antiandrogenica del DNG è diretta e la sua potenza in vivo è pari a circa il 40% di quella del ciproterone acetato (CPA). Tale peculiarità è ulteriormente potenziata dal fatto che il DNG non lega l’SHBG (la proteina legante gli steroidi sessuali). Per di L’insieme dei meccanismi fisiologici volti a garantire la fluidità del sangue e nello stesso tempo ad evitarne la fuoriuscita dall’albero vascolare in caso di trauma. 1 più, grazie alla mancanza di proprietà antiestrogeniche a livello epatico, il DNG non contrasta il moderato aumento dell’SHBG indotto dall’E2V, un’azione che potenzia ulteriormente le sue proprietà antiandrogeniche. Per concludere, la disponibilità di Klaira, la prima pillola con estrogeno naturale, apre nuovi orizzonti terapeutici per tutte le donne in età fertile e, soprattutto, per coloro che hanno dimostrato effetti indesiderati con l’utilizzo degli estrogeni sintetici. Il buon controllo del ciclo mestruale, abbinato ad una elevata sicurezza contraccettiva e ad una buona tollerabilità, la rendono una valida scelta nel panorama attuale della contraccezione ormonale, ogni volta che si ritenga necessario sfruttarne le caratteristiche farmacologiche innovative a vantaggio della donna. LA PROF.SSA ROSSELLA NAPPI È GINECOLOGA PRESSO LA CLINICA OSTETRICA E GINECOLOGICA DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MORFOLOGICHE, EIDOLOGICHE E CLINICHE DELL’ IRCCS FONDAZIONE MAUGERI, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA