La curva di domanda • Una curva inclinata negativamente indica una relazione negativa tra quantità domandata e prezzo. La curva di domanda • Cosa accade se aumenta il numero dei il numero dei consumatori? • Cosa accade se aumenta il reddito dei consumatori? •Le curve di domanda definiscono le quantità domandate in corrispondenza di ciascun prezzo. •Esse sono costruite ipotizzando che solo il prezzo influenzi le decisioni degli agenti o che, se intervengono altri fattori, questi ultimi siano mantenuti costanti (ipotesi del ceteris paribus). •Oltre che dal prezzo le decisioni di domanda possono essere influenzate da: • prezzo di altri beni •Reddito •preferenze dei consumatori •Aspettative dei consumatori •Pubblicità •popolazione Effetti del prezzo e di altri fattori sulla domanda Movimento lungo la curva L’OPEC aumenta il prezzo del petrolio. Il prezzo della benzina aumenta e la domanda diminuisce Spostamento della curva La gente capisce che l’aria pulita è importante. Il traffico diminuisce e, con esso, la domanda di benzina L’ELASTICITA’ Elasticità della domanda •Non è sufficiente sapere che la quantità diminuisce o aumenta al variare del prezzo è importante misurare anche di quanto varia •l’elasticità misura la reattività della domanda rispetto a variazioni del prezzo, ovvero in che misura varia la quantità domandata al variare del prezzo. Elasticità della domanda •L’elasticità dipende da: •esistenza di buoni sostituti • maggiore o minore importanza del bene per il consumatore • confini del mercato •orizzonte temporale Calcolare l’Elasticità Prezzo 5 4 Domanda La domanda è elastica rispetto al prezzo 0 50 100 Quantità 9 elasticità= ΔQ/Q/ΔP/P • Esempio: Se il prezzo di una bibita sale da €4.00 a €5.00 e la quantità domandata passa da 100 a 50, il coefficiente di elasticità sarà: (50 - 100) 100 ED (5,0 - 4,0) 4,0 - 50 % 2 25 % La variazione assoluta indicata dalla pendenza della curva è data da DQ/DP . Essa ci fornisce qualche informazione sull’elasticità approssimandola ma l’elasticità è la variazione percentuale. L’elasticità non è costante lungo una retta Elasticità puntuale = Dq/Q/Dp/P= Dq/Dp/Q/P= Dq/Dp x P/Q Elasticità e variazioni della domanda Se la domanda è rigida grandi variazioni del prezzo fanno variare di poco la domanda Se la domanda è elastica piccole variazioni del prezzo fanno variare di molto la domanda Elasticità/prezzo e ricavo totale in una curva di domanda lineare • In una curva di domanda anelastica rispetto al prezzo, un aumento del prezzo determina una riduzione meno che proporzionale della quantità. • Per cui il ricavo aumenta. Come varia il ricavo totale quando cambia il prezzo: domanda anelastica P P Un aumento del prezzo da €1 a €3 … … porta ad un aumento del ricavo totale da €100 a €240 €3 Ricavo = €240 €1 D Ricavo = €100 0 100 D Q 0 80 Q Price Elasticity and Total Revenue along a Linear Curve è elastica, un aumento del •Demand Se la domanda prezzo porta ad una riduzione più che proporzionale della quantità domandata. • Per cui il ricavo totale diminuisce. Come varia il ricavo totale al variare del prezzo: domanda elastica P P Un aumento del prezzo da €4 a €5 … …porta ad una riduzione del ricavo totale da €200 a €100 €5 €4 D D Ricavo = €200 0 50 Ricavo = €100 Q 0 20 Q Casi limite IL PRODUTTORE L’obiettivo dell’impresa • L’impresa vuole massimizzare il profitto, il che implica minimizzare i costi a parità di produzione. • Profitto= ricavo totale –costo totale = RT -CT = P · Q -CT La funzione di produzione Y = F(L) Funzione di produzione Y YB YA B • •A Insieme di Produzione L1 L La funzione di produzione È la relazione che intercorre tra la quantità di fattori impiegata e la quantità di prodotto ottenuta. La funzione di produzione nel breve periodo Nel breve periodo solo il lavoro (L ) è variabile mentre il capitale (K) è considerato fisso in quanto è realistico pensare che se il produttore volesse ingrandire il proprio stabilimento tale decisione richiederebbe un tempo superiore all’anno (in altre parole: oltre il breve periodo) K= FISSO q= q(L) La funzione di produzione nel lungo periodo Nel lungo periodo tutti gli input (nel nostro caso L e K) sono variabili q = q(L, K) Prodotto totale e prodotto marginale Se il prodotto totale Q dipende dal numero di lavoratori impiegati appare fondamentale comprendere di quanto fa aumentare il nostro prodotto l’aggiunta di un lavoratore cioè conoscere la produttività marginale di quell’ennesimo lavoratore . In formula PMG= ΔQ/ΔL Produttività marginale Pmg w N* N La Pmg indica di quanto cresce il prodotto totale aggiungendo una unità di fattore produttivo – E’ decrescente nel breve periodo in quanto il fattore capitale è fisso. Funzione di produzione con due input variabili Se fissiamo il livello produzione, q0, in modo che K q0 = q(L, K) è possibile rappresentare la funzione di produzione nel piano (L, K) attraverso curve di livello dette isoquanti L Isoquanto È una curva su cui si trovano le combinazioni di input che permettono di ottenere la stessa quantità di output La mappa degli isoquanti A curve più lontane dall’origine corrispondono livelli di produzione maggiori (q2>q1>q0) K Gli isoquanti sono curve decrescenti q2 Gli isoquanti non si intersecano tra loro q1 q0 L Il saggio (tecnico) marginale di sostituzione Ci dice di quanto deve aumentare la quantità utilizzata di un input nel caso di una riduzione unitaria della quantità utilizzata dell’altro input se si vuole mantenere costante il livello di produzione è pari, in valore assoluto, al rapporto tra le produttività marginali dei due input I costi Il costo totale nel caso di due input variabili (L e K) è pari a: CT = wL + rK Dove w è il salario e r è il tasso di interesse Se fissiamo il livello di costo CT0 è possibile rappresentare il costo totale nel piano (L,K) K CT0/r w/r Otteniamo la retta di isocosto CT0/w L La mappa degli isocosti K A rette più lontane dall’origine corrispondono combinazioni dei due input che comportano un costo maggiore per l’impresa L La combinazione ottima degli input Dato il livello di produzione fissato, q*, l’impresa sceglie la combinazione dei fattori in modo da minimizzare il costo di produzione La combinazione (L*, K*) ottima corrisponde al punto di tangenza tra isocosto e isoquanto K E K* q* L* L Nel punto di scelta ottima PMGL w STS PMGK r PMGL PMGK w r Il criterio di scelta della combinazione ottima degli input è dato dall’uguaglianza delle produttività marginali ponderate (cioè pesate per i prezzi degli input (salario e tasso di interesse)