LEZIONI SU Radici Logico-matematiche Lezione del 20 Ottobre Premessa informatica -- elaborazione dell'informazione non solo calcoli numerici anche (soprattutto ??) elaborazione non numerica, di tipo logico-simbolico informazione: Allora non solo fatti, ma anche relazioni tra i fatti vediamo le radici di tipo logico-matematico da Leibniz a von Neumann, passando per Boole, Freghe, Cantor, Hilbert, Goedel, Turing Perchè proprio loro ? Martin Davis Engines of logic Matematicians and the origin of computers Molto in sintesi, senza pretese di completezza Spero che queste note siano sufficienti SEGNALARE ERRORI O ALTRO !!!! In principio ......... .................. .................. qui certo qualcosa è successo ................. Aristotele e dintorni logica aristotelica : es. sillogismi Tutti gli uomini sono mortali Socrate è un uomo [ Dunque ] Socrate è mortale studio della struttura, delle regole, .... che governano le frasi che esprimono un ragionamento mancano i simboli, le regole di deduzione sintattiche Ulteriori info: The Stanford Encyclopedia of Philosophy (Spring 2004 Edition) http://plato.stanford.edu/archives/spr2004/entries/medieval-syllogism/ .................. .................. anche qui qualcosa è successo .................. Leibniz 2 Il sogno di Leibniz Gottfried Wilhelm von Leibniz (Lipsia, 1646 -- Hannover, 1716) matematico, ingegnere giurista, filosofo, .......... ma per vivere: cercò di modernizzare le tecniche minerarie usando l'idea dei mulini compilò la storia della famiglia Hannover ................................................ Matematico: calcolo differenziale ed integrale, come Newton, ma con maggior chiarezza ed una notazione migliore (quella che usiamo ora per integrali e derivate) It was as though the notation did the work ingegnere: macchina con le 4 operazioni .................................................. Il sogno (ispirato da Aristotele) un'enciclopedia onnicomprensiva l'Enciclopedia di Diderot, Voltaire, d'Alembert .... venne pubblicata a Parigi tra il 1751 ed il 1772 un linguaggio matematico universale capace di esprimere ogni aspetto del sapere umano regole di calcolo che eprimevano/rivelavano i legami logici tra le varie proposizioni macchine capaci di usare le regole e calcolando "risolvere tutti i problemi" Sapeva che da solo non poteve riuscirci, ma era convinto che mettendo assieme un gruppetto di persone brillanti ..... 3 Il sogno piu' in dettaglio creare un compendio o enciclopedia che copre tutto lo scibile umano individuare (tutti) i concetti e le nozioni chiave per ciascuno di questi individuare il simbolo piu' adatto individuare le relazioni logiche tra i concetti e le nozioni chiave esprimerle tramite regole logiche "finitistiche" Tale calculus ratiocinator (linguaggio + regole) avrebbe inoltre avuto le proprietà di impedire di scrivere sciocchezze..... Supponendo di poter veramente fare tutto e di riuscire a coprire veramente lo scibile umano (completezza del sistema logico) allora si puo` veramente pensare a macchine capaci di applicare le regole e "risolvere tutti i problemi" Quindi non piu' dispute o discussioni, basta sedersi e calcolare ..... Importanza della scelta dei simboli, della notazione: confrontare notazione posizionale con cifre arabe e notazione romana dal punto di vista del calcolo In concreto: Leibniz produsse differenti versioni di un primo frammento di calculus ratiocinator, in particolare un'algebra per la logica matematica (fino a che punto ???) piu' di 150 anni prima di Boole http://etext.leeds.ac.uk/leibniz/leibniz.htm enunciazione di principi fondamentali, ma in modo informale, es. Principio di identità degli indiscernibili: due individui che hanno esattamente le stesse proprietà sono identici oggi è uno degli assiomi della logica del 2o ordine: (per ogni P) Px = Py ===> x=y 4 Il sogno non finisce con Leibniz; si ritrova, limitato alla matematica, in Hilbert..... George BOOLE (Lincoln, Inghilterra 1815 -- Ballintemple, County Cork, Irlanda 1864) Non era nobile come Leibniz, ma figlio di un ciabattino, a 16 anni cominciò ad insegnare in una scuola metodista; due anni dopo fu licenziato perchè scoperto a "far matematica" di domenica .... Divenne prof. di Matematica all'università, ma in Irlanda .... Queen's College, Cork il sillabo cominciava con Fractional and Decimal Arithmetic ...... Babbage, studente a Cambridge, nel 1812 aveva fondato l'Analytical Society con lo scopo di diffondere in GB la matematica continentale, piu' moderna di quella britannica ......... Si occupò di vari argomenti, es. equazioni differenziali ...... ma rimane nella storia come uno dei padri della logica matematica Non conosceva l'opera di Leibniz, ma, con un fuoco molto piu' ristretto, ebbe scopi ed intuizioni simili: formalizzazione metematica della logica potere dell'algebra, dei simboli, della concisione ....................... The Laws of Thought An Investigation of the Laws of Thought, on which are founded the Mathematical Theories of Logic and Probabilities (1854) Ricordiamo che Sistema Formale Linguaggio: Calcolo (apparato deduttivo): 5 simboli assiomi regole di formazione delle formule regole di deduzione 6 In concreto: formulazione algebrica della logica x, y, z, .... indicano classi di individui x+y xy indica l'unione delle due classi (questo è l' or) l'intersezione delle due classi (dunque and) x-y la classe di quelli che sono in x ma non in y 0 indica la classe vuota 1 indica l'universo del discorso allora abbiamo, ad es. le leggi xx=x x+x= x 0x=0 1x =x x + (1 - x) = 1 x (1 - x) = 0 Sono cose viste anche nel corso di Architetture dei calcolatori .... merito di Claude Shannon (1916 - 2001) noto come padre della Teoria dell'informazione negli anni 30' vide il collegamento tra l'algebra di Boole ed i circuiti .... La formalizzazione di Boole copre la logica proposizionale parte della logica del 1o ordine (e include tutta la logica di Aristotele) Manca, salvo errori: apparato deduttivo (e qui arriva Frege) dimostrazioni tramite calcolo equazionale se A=B e B=C allora A=C se A=B e A=C allora B=C ........................................................ Ulteriori info: note del prof. Carlo Penco (Dip. di filosofia) Le origini della logica matematica: Boole e Frege http://www.dif.unige.it/epi/hp/penco/pub/boole.htm 7 Gottlob FREGE (Wismar,1848 -- Bad Kleinen, 1925) Entra all'università a Jena a 21 anni, dopo due va a Gottinga, dopo 3 anni ottiene il PhD in matematica. Poi diventa assistente e poi prof. associato a Jena; non diventerà mai ordinario ...... Grandissmo matematico, meno grande come persona: invecchiando divenne antisemita, xenofobo, .... Citando The Stanford Encyclopedia of Philosophy (Summer 2005 Edition), Edward N. Zalta (ed.) http://plato.stanford.edu/archives/sum2005/entries/frege/ Frege founded the modern discipline of logic by developing a superior method of formally representing the logic of thoughts and inferences. He did this by developing: (a) a formal system which formed the basis of modern logic, (b) an elegant analysis of complex sentences and quantifier phrases ... (c) a deep understanding of proof and definition, (d) a theory of extensions which, though seriously flawed, offered an intriguing picture of the foundations of mathematics, (e) an insightful analysis of statements about number (i.e., of answers to the question ‘How many?’), (f) definitions and proofs of some of the basic axioms of number theory from a limited set of logically primitive concepts and axioms, and (g) a conception of logic as a discipline which has some compelling features. ................................... 8 In an attempt to realize Leibniz's ideas for a language of thought and a rational calculus, Frege developed a formal notation [$] for regimenting thought and reasoning. Though this notation was first outlined in his Begriffsschrift [#] (1879), the most mature statement of Frege's system was in his 2-volume Grundgesetze der Arithmetik [&] (1893-1903). Frege's 1893-1903 system is best characterized as a logic of terms which, with the help of a few definitions, grounds the modern predicate calculus. Note [$] con una sintassi precisa (per la prima volta) [#] sottotitolo: A formula language, modeled upon that of arithmetic, for pure thought [&] I Fondamenti dell' aritmetica In effetti, la logica di Frege è il calcolo del 2o ordine (si quantificano anche variabili che rappresentano predicati o funzioni) E` interessante vedere la notazione usata da Frege ..... vai a http://plato.stanford.edu/archives/sum2005/entries/frege/ La notazione in uso ora si deve a Giuseppe Peano (1858-1932). 9 Sistema deduttivo con assiomi e regole per il 1o ordine distinguendo bene tra assiomi e regole !! (vedere note di Penco; qui: - indica not e -> indica implicazione) Assiomi 1 p -> (q ->p) 2 p -> (q ->r) -> ((p ->q) -> (p-> r) 3 (p -> (q -> r)) -> (q -> (p -> r)) (scambio dell'antecedente) 4 (p ->q) -> (- q -> - p) (contrapposizione) 5 - - p -> p 7 (x = y) -> (Px -> Py) 8 x=x 9 (per ogni x) Px 6 p -> - - p -> Py Regola Modus Ponens A A -> B -------------------B Non ho capito se avesse anche una qualche regola analoga alla Generalizzazione: se ho dimostrato una formula con una x libera, F[x] posso concludere (per ogni x) F[x] Inoltre ho un dubbio: mi sembra serva un assioma per "collegare" implicazione e quantificazione, del tipo: ( (per ogni x) (A -> B) ) -> ( A -> (per ogni x) B ) se x non è libero in A Sappiamo che, per il 1o ordine, questo sistema è corretto: i teoremi sono formule valide e completo (una volta "colpetato" ...): esiste una dimostrazione per ogni formula valida ma non esiste un algoritmo che, presa in input una formula o se è valida produce una dimostrazione o altrimenti risponde NO quindi non permette di costruire la macchina che sognava Leibniz ma non è colpa di Frege ... è proprio impossibile, come si vedrà. 10 Aritmetica e mal di pancia Nei Grundgesetze der Arithmetik Frege cercò di fondare l'aritmetica sul suo sistema logico (utilizzando ulteriori assiomi specifici). Per fare ciò utilizzò la teoria intuitiva degli insiemi di Cantor, in particolare utilizzò liberamente insiemi di insiemi: il numero 3 è la collezione (insieme) di tutti gli insiemi di 3 elementi Nel 1902, mentre il secondo volume del trattato era in stampa, ricevette una lettera da Bertrand Russel che dimostrava che un uso incontrollato di insiemi di insiemi può portare ad inconsistenze A Frege non restò che mettere una postilla al suo libro .... Il paradosso di Russel Nasce dal Principio di comprensione della teoria intuitiva degli insiemi: data una proprietà P, si può sempre considerare l'insieme corrispondente { x | P(x) } Allora consideriamo la proprietà non appartenere a se stesso e l'insieme A = { x | x non appartiene a se stesso } qui gli x sono insiemi e A è un insieme di insiemi Domanda: A appartiene ad A ? se la risposta è si' allora, per def., A non appartiene ad A se la risposta è no allora, per def., A appartiene ad A assurdo..... e quindi A non può esistere o meglio non è un insieme ! Per tranquillizzare gli ansiosi: se si usa il principio a partire da un insieme certificato non ci sono problemi se U è un insieme (certificato, es: i reali, tutte le stringhe binarie...) e P è una proprietà su U allora { x di U | P(x) } è un vero insieme Nel caso di A , come U avremmo dovuto prendere l'insieme di tutti gli insiemi .... che però non esiste (non è un insieme, ma una classe) 11 Georg CANTOR (Pietroburgo, Russia, 1845 -- Halle, Germany, 1918) The history of set theory is rather different from the history of most other areas of mathematics. For most areas a long process can usually be traced in which ideas evolve until an ultimate flash of inspiration, often by a number of mathematicians almost simultaneously, produces a discovery of major importance. Set theory however .... is the creation of one person, Georg Cantor .... In 1874 Cantor published an article which marks the birth of set theory. .... In [this] paper Cantor considers at least two different kinds of infinity. Before ... all infinite collections were considered the same size. ..... the real numbers cannot be put into one-one correspondence with the natural numbers ..... poi da due si arriva ad una infinità di infiniti In 1895 and 1897 Cantor published his final double treatise on set theory. It contains an introduction that looks like a modern book on set theory, defining set, subset, etc. In 1897 the first published paradox appeared, published by Cesare BuraliForti ..... It is believed that Cantor discovered this paradox himself in 1885 and wrote to Hilbert about it in 1886. .... The ultimate paradox was found by Russell in 1902 (and found independently by Zermelo)..... Zermelo in 1908 was the first to attempt an axiomatisation of set theory. Many other mathematicians attempted to axiomatise set theory. Fraenkel, von Neumann, Bernays and Gödel ...... Gödel showed the limitations of any axiomatic theory and the aims of many mathematicians such as Frege and Hilbert could never be achieved. Curio: il simbolo di appartenenza si deve a Giuseppe Peano (1858-1932) MacTutor History of Mathematics 12 http://www-history.mcs.st-andrews.ac.uk/HistTopics/Beginnings_of_set_theory.html 13