La qualità statistica
delle nuove stime di
povertà assoluta e
relativa
a seguito del cambiamento della
nuova indagine sulle spese
A. Lemmi, | ASESD- Tuscan Universities Research Centre
‘’Camilo Dagum’’
D. Grassi, N. Pannuzi | ISTAT
SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
25-26 NOVEMBRE 2016
CONVEGNO SCIENTIFICO
LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE 1929-2016
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
Premessa
In Italia, grazie anche all’operato della Commissione di indagine
sull’esclusione sociale (Cies), a partire dagli anni ‘80 viene
annualmente calcolata e diffusa la stima di povertà relativa, che
definisce povera una famiglia di 2 componenti con un livello di
spesa per consumi pari alla spesa media per persona (ovvero alla
spesa pro capite).
La scala di equivalenza Carbonaro permette di calcolare le soglie
per famiglie di diversa ampiezza.
Nel 1995, nell’ambito della stessa Cies, si è messa a punto una
misura assoluta di povertà, profondamente rivista nel 2005, basata
sulla definizione di un paniere minimo di beni e servizi essenziali.
Entrambe le misure vengono stimate sui dati dell’indagine sui
consumi delle famiglie, annualmente disponibile a partire dagli
anni ’60; tale misure si affiancano a quelle Europee basate su dati
di reddito (EU-Silc), prodotte annualmente a partire dal 2004.
2
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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
La rilevazione della spesa per consumi nel
contesto europeo
L’indagine sui consumi (Household Budget Survey) viene
condotta in tutti Paesi membri dell’Unione Europea.
Attualmente l’indagine non è regolamentata, ma vige un
Gentlemen Agreement circa le principali caratteristiche di
indagine.
Eurostat ha predisposto alcune raccomandazioni
(Household Budget Surveys in the EU- Methodology and
recommendations for harmonisation).
Anche con l’obiettivo di dar seguito a tali
raccomandazioni, dopo una serie di sperimentazioni e
analisi, nel 2014 la precedente Indagine sui Consumi è
stata sostituita dalla nuova Indagine sulle Spese (dopo un
periodo di sovrapposizione di 6 trimestri di indagine, dal
III trimestre 2012 al IV 2013).
3
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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
I principali
cambiamenti

Periodi di riferimento delle voci di spesa
Il periodo di compilazione del diario è passato da 7 a 14
giorni, con una struttura settimanale per ridurre l’effetto di
sotto-registrazione, e nelle interviste dirette i periodi di
riferimento sono stati generalmente ampliati.
Miglior compromesso tra robustezza/affidabilità delle
stime ed effetti memoria/telescoping da parte delle
famiglie

Strategia di campionamento e di costruzione delle stime
i. Stratificazione delle unità di primo stadio anche per
tipologia comunale
ii. Introduzione (in un’ottica di armonizzazione con le
altre indagini dell’Istituto) di ulteriori vincoli di poststratificazione: stranieri, tipologia del comune di
residenza, condizione e posizione nella professione,
popolazione mensile (uniforme distribuzione), al
fine di rappresentare meglio specifici sottogruppi di
popolazione.
4
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a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
I principali
cambiamenti (2)


Rilevazione dell’evento spesa e del calendario di
effettuazione per:
i. recuperare gli importi di spesa mancanti (i
cosiddetti zeri di spesa) che si verificano per il
5% circa delle famiglie
ii. fornire stime per periodi inferiori a quello di
rilevazione (ad es. per stime CN)
Tecnica CAPI per l’intervista diretta
La rilevazione su campo è stata affidata a una
società privata con il compito di selezionare
rilevatori professionali. La disponibilità di un PC
nelle mani del rilevatore ha permesso, tra le altre
innovazioni insite nel sistema CAPI, che il dataentry del diario cartaceo fosse demandato al
rilevatore (in modalità CADI), comprimendo
notevolmente i tempi di lavoro e migliorando la
qualità del dato registrato.
5
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a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
I principali
cambiamenti (3)


Classificazione delle voci di spesa (Coicop
2013)
Nel 2013 la classificazione europea dei beni e
servizi oggetto di consumo si compone di 303
voci di spesa (erano 192 nel 1993).
Core variables, inserite a seguito di
raccomandazione Europee:
Data di nascita, Paese di nascita, Cittadinanza
al momento dell’intervista, Stato civile di fatto,
Grado di urbanizzazione, Professione (ISCO88),
Settore di attività economica (NACE rev 2),
Titolo di studio più elevato conseguito (ISCED97), Reddito familiare netto.
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a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
I principali
cambiamenti (4)

Contributo individuale al reddito familiare
Tale variabile consente di individuare il
capofamiglia, cioè colui che maggiormente
contribuisce al reddito familiare


Stima del fitto figurativo
Inserite le variabile necessarie per la stima del
modello econometrico messo a punto per EU-Silc stratification method con procedura di Heckman –
basato sulle caratteristiche delle abitazioni e gli
affitti pagati dagli inquilini
Autoconsumi
La rilevazione degli autoconsumi è stata inserita nel
diario delle spese in una sezione dedicata (e non
con diario a parte).
Le quantità auto-consumate sono state valorizzate
tramite i prezzi al consumo e non sulla base delle
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auto-dichiarazioni della famiglie
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a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
I principali
cambiamenti (5)

Luoghi di acquisto
Per rispondere anche alle necessità informative
dei prezzi al consumo

Due interviste dirette
All’ampliamento dei contenuti informativi si è
associata la suddivisione dell’intervista diretta in
due parti (iniziale e finale) per ridurre la molestia
statistica sulla famiglia

Modulo Viaggi e Vacanze
L’indagine, precedentemente condotta in modalità
CATI, è sotto regolamento europeo.
L’integrazione delle due indagini ha avuto lo scopo
di abbattere i costi di conduzione, assicurando
maggiore coerenza tra i dati rilevati
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a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
Come sono cambiate
le stime
Anno 2013
(anno di conduzione in
parallelo dell’indagine PAPI e
dell’indagine CAPI)
POVERTÀ
ASSOLUTA
Incidenza
Valori assoluti (in migliaia)
PAPI
CAPI
PAPI
CAPI
FAMIGLIE
7,9%
6,3%
2.028
1.614
INDIVIDUI
9,9%
7,3%
6.020
4.420
POVERTÀ
RELATIVA
Incidenza
Valori assoluti (in migliaia)
PAPI
CAPI
PAPI
CAPI
FAMIGLIE
12,6 %
10,4 %
3.230
2.645
INDIVIDUI
16,6 %
13,0 %
10.048
7.822
9
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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
Come sono cambiate le
stime (2)
Anno 2013 (anno di conduzione in parallelo
dell’indagine PAPI e dell’indagine CAPI)
L’impatto si è avuto sia sull’assoluta che
sulla relativa, quindi le modifiche hanno
riguardato sia i livelli che la distribuzione
della spesa per consumi.


Livelli: spesa CAPI superiore del 4,7% a
quella PAPI. Aumentano le spese per
comunicazioni, abitazione, sanità,
tabacchi, tempo libero, cultura e giochi,
altri beni e servizi.
Distribuzione: la distribuzione della
spesa equivalente presenta un campo
di variazione più contenuto
Periodi di riferimento più ampi (al limite
della sostenibilità per response burden)
approssimano meglio i comportamenti di
spesa
10
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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese

Tali cambiamenti sono
dovuti esclusivamente
alle innovazioni
introdotte nell’indagine o
sono legati anche
all’effetto di possibili

distorsioni dovute in
particolare alla copertura
campionaria e alla autoselezione delle unità
rispondenti?
Copertura campionaria: 74% PAPI, 61% CAPI
(34% per le famiglie base e 27% per le
sostitutive):
- eliminazione discrezionalità del rilevatore nella
gestione della tempistica e delle sostituzioni;
- difficoltà a coprire alcune porzioni di territorio
da parte della società incaricata.
Tassi di risposta CAPI simili a:
- indagine sui bilanci di famiglia BI (che utilizza
una società privata) – nel 2012 era il 52,6%
(famiglie panel 82,2%, non panel, 35,8%);
- molte HBS europee (che utilizzano reti
professionali) – nel 2010 si passa dal 5% in
Belgio, al 42% in Danimarca, 51% UK e Svezia
fino a superare l’80% per Turchia e Romania.
11
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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese

Rappresentatività del
campione rispetto
all’universo delle famiglie
in base ai dati
dell’anagrafe fiscale

Classe di
reddito
Famiglie Famiglie CAPI Famiglie PAPI
fiscale
residenti (peso finale) (peso finale)
equivalente
I
10
8.0
7.2
II
10
9.7
9.2
III
10
10.6
9.8
IV
10
9.6
10.1
V
10
10.7
10.7
VI
10
10.1
9.8
VII
10
10.4
10.3
VIII
10
10.4
10.5
IX
10
10.8
10.4
X
10
9.8
11.0
TOT
100
100
100

Al momento dell’estrazione del campione e
della post-stratificazione le informazioni da
anagrafe fiscale non sono disponibili. A
posteriori tali informazioni sono state
agganciate al campione delle indagini PAPI e
CAPI tramite codici fiscali.
Nonostante i più elevati tassi di mancata
partecipazione e la maggior complessità
dell’indagine, il campione realizzato CAPI (sia
con pesi diretti sia con pesi finali) rappresenta
più fedelmente di quello PAPI la popolazione di
riferimento rispetto al reddito fiscale.
La distorsione rispetto ai decimi di reddito
(equivalente) nella CAPI risulta più contenuta
(analisi effettuate da C. Ceccarelli e A. Cutillo).
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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
Simulazioni per
evidenziare l’impatto
delle innovazioni
apportate sulle stime di
povertà
Cosa succederebbe se riconducessimo (laddove
possibile) la CAPI alla PAPI?
In particolare, se eliminassimo gli effetti di alcune
innovazioni apportate, quali:




l’ampliamento dei periodi di riferimento
i quesiti filtro per l’individuazione e il
trattamento delle mancate risposte
(imputazione zeri di spesa)
l’armonizzazione alla classificazione COICOP
2013 delle voci di spesa (split)
l’introduzione di alcuni vincoli nel sistema di
ponderazione?
13
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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
Effetto «periodi di riferimento»*
Considerando solo le spese CAPI effettuate nel periodo di riferimento PAPI (CAPI_RIP):



La spesa media mensile passa da 2.471,09 a 2.501,37 euro, con un aumento di circa
30 euro (pari all’1,2%)
L’incidenza di povertà assoluta cresce da 6,3% a 7,2% tra le famiglie e da 7,3% a
8,3% tra gli individui
L’incidenza di povertà relativa cresce da 10,4% a 11,7% tra le famiglie e dal 13% al
14,5% tra gli individui
* La stima della povertà distinguendo tra le famiglie del primo e del secondo periodo (prima e seconda parte
14 del
mese) non varia: l’incidenza passa da 10,32% a 10,40% per la relativa e da 6,38% a 6,28% per l’assoluta.
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a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
Effetto «imputazione zeri di spesa»
Eliminando le spese imputate grazie ai quesiti filtro (CAPI_RIP_ZERI) per le voci
direttamente confrontabili:
La spesa media mensile passa da 2.501,37 euro a 2.459,50 euro, con una
diminuzione di circa 40 euro (pari all’1,7%)
L’incidenza di povertà assoluta cresce da 7,2% a 8,7% tra le famiglie e da 8,3% a
9,5% tra gli individui
L’incidenza di povertà relativa cresce da 11,7% a 12,5% tra le famiglie e da 14,5% a
15% tra gli individui



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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
Effetto «split» delle voci
A parità di periodo di riferimento e di aggregato, la spesa CAPI risulta mediamente più
elevata di quella PAPI (un maggiore dettaglio aiuta a ricordare meglio le spese
effettuate); se si elimina l’effetto del maggior dettaglio (CAPI_RIP_SPLIT):
La spesa media mensile passa da 2.501,37 euro a 2.4045,37 euro, con una
diminuzione di 55 euro (pari al 2,2%)
L’incidenza di povertà assoluta cresce da 7,2% a 7,7% tra le famiglie e da 8,3% a
8,8% tra gli individui
L’incidenza di povertà relativa diminuisce dall’11,7% all’11,3% tra le famiglie e dal
14,5% al 14,1% tra gli individui



16
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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
Effetto «sistema di ponderazione»
Se si applica alla CAPI la metodologia di ponderazione adottata nella PAPI - pesi
annuali come media dei trimestrali, vincoli di post-stratificazione su popolazione per
ripartizione, sesso e classi di età, su popolazione e famiglie residenti per regione (CAPI_RIP_OLDW):
La spesa media mensile passa da 2.501,37 euro a 2.609,47 euro, con un aumento di
108 euro (pari al 4,3%)
L’incidenza di povertà assoluta diminuisce da 7,2% a 6,3% tra le famiglie e da 8,3%
a 7,3% tra gli individui
L’incidenza di povertà relativa cresce da 11,7% a 12% tra le famiglie e passa da
14,5% a 15,1% tra gli individui



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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
L’impatto complessivo dovuto alla combinazione
dei diversi effetti
PAPI
CAPI_PAPI
18.0
16.6
15.4
16.0
14.0
12.6
12.6
12.0
9.9
10.0
8.0
7.9
8.4
9.2
6.0
4.0
2.0
0.0
Famiglie
Individui
Povertà assoluta
Famiglie
Individui
Povertà relativa
18
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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
Stime e intervalli di confidenza per povertà assoluta
18.0
16.0
14.0
12.0
10.0
8.0
6.0
4.0
2.0
0.0
PAPI
CAPI
Nord
CAPI_PAPI
PAPI
CAPI
Centro
CAPI_PAPI
PAPI
CAPI
CAPI_PAPI
Mezzogiorno
PAPI
CAPI
CAPI_PAPI
Italia
Se si considera l’errore campionario, gli intervalli di confidenza delle stime PAPI e
19
delle stime CAPI_PAPI si sovrappongono, per la povertà assoluta …
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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
Stime e intervalli di confidenza per povertà relativa
30.0
25.0
20.0
15.0
10.0
5.0
0.0
PAPI
CAPI
CAPI_PAPI
PAPI
Nord
…….così come per la relativa.
CAPI
Centro
CAPI_PAPI
PAPI
CAPI
CAPI_PAPI
Mezzogiorno
PAPI
CAPI
CAPI_PAPI
Italia
20
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
Attraverso modelli di regressione logistica si è stimata:
 La probabilità di «diventare» poveri passando
I cambiamenti
dalla CAPI alla CAPI papizzata
nelle stime di
Variabili indipendenti: ripartizione, tipo di comune
di residenza, ampiezza familiare, presenza/assenza
povertà tra CAPI
di anziani, presenza/assenza di minori in famiglia,
professionale della persona di
e PAPI riguardano condizione
riferimento, presenza/assenza di autoconsumo.
solo i livelli o
 La probabilità di essere poveri nella indagine PAPI,
CAPI e nella CAPI papizzata (profili di povertà)
anche i profili?
Variabili dipendenti: ripartizione, ampiezza della
famiglia, presenza di figli minori, presenza di
anziani, Tipologia di comune (tra area
metropolitana, grandi e piccoli comuni), posizione
professionale della persona di riferimento,
presenza di autoconsumi.
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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
Effetti della «papizzazione» sulla povertà
MODELLO CONGIUNTO POVERTÀ ASSOLUTA
Intercetta
Ripartizione (rif=Nord)
Mezzogiorno
Posizione professionale della PR Dipendenti: dirigenti e impiegati
(rif=imprenditori e liberi
professionisti)
In cerca di occupazione
MODELLO CONGIUNTO POVERTÀ RELATIVA
Intercetta
Stime
Pr > ChiSq
-0.459
0.003
-0.494
<.0001
0.664
0.001
-0.969
<.0001
Stime
Pr > ChiSq
-0.522
0.0001
Ripartizione (rif=Nord)
Mezzogiorno
-0.523
<.0001
Ampiezza familiare (rif=2)
1 componente
0.523
<.0001
Posizione professionale della PR
(rif=imprenditori e liberi
professionisti)
In cerca di occupazione
-1.076
<.0001
Variabili indipendenti: ripartizione, tipo di comune di residenza, ampiezza familiare, presenza/assenza di anziani,
presenza/assenza di minori in famiglia, condizione professionale della persona di riferimento, presenza/assenza
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di autoconsumo.
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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
L’effetto combinato delle innovazioni
Variazioni sia nei livelli sia nella struttura della spesa, l’aumento del numero di eventi di
spesa osservati….



….più consistente tra le famiglie di ampiezza elevata…
….tra quelle del primo decimo della distribuzione della spesa equivalente…..
…. entrambe più presenti nel Mezzogiorno
Decimi di spesa equivalente
23
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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
I profili della povertà
(le determinanti della povertà assoluta e relativa sono molto simili nella
CAPI e nella PAPI).
PAPI
CAPI
CAPI_PAPI
-2.5625***
-3.0467***
-2.5331***
Centro
-0.194***
-0.1785**
-0.0513
Mezzogiorno
0.4218***
0.4736***
0.304***
1
-0.6133***
-0.2966***
-0.233***
5
0.9644***
0.6411***
0.5974***
0.1882***
0.121***
0.0609
-1.1029***
-1.3544***
-0.9765***
operaio o assimilato
0.3604***
0.4659***
0.2278***
In altra condizione
0.7098***
0.5507***
0.6284***
In cerca di occupazione
1.5242***
1.5072***
1.3239***
Effettua autoconsumo
-0.1405**
-0.3874***
-0.2508***
Modelli di regressione logistica povertà ASSOLUTA
Intercetta
Ripartizione
(rif=Nord)
Ampiezza della famiglia
(rif=2)
Tipo di comune
Piccoli comuni
(rif=Comuni periferia di area
metropolitana e comuni con più di 50.000
abitanti)
dirigente / impiegato
Posizione professionale della PR
(rif=imprenditori e liberi professionisti)
Autoconsumo
(rif=non effettua autoconsumo)
note: *** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1
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La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
I profili della povertà (2)
Modelli di regressione logistica povertà RELATIVA
CAPI
CAPI_PAPI
-1.7376***
-2.4653***
-1.9073***
-0.3749***
-0.2418***
-0.287***
0.9948***
0.9556***
0.8369***
1
-1.0819***
-0.8027***
-0.6602***
Ampiezza della famiglia
(rif=2)
4
0.463***
0.3774***
0.3073***
5
1.0483***
0.7737***
0.7656***
Numero figli minori
(rif=nessun figlio minore)
Numero anziani
(rif=nessun anziano)
Tipo di comune
(rif=Comuni periferia area metropolitana e
con più di 50.000 abitanti)
Famiglie con 3 o più figli minori
0.2171*
0.319*
0.176
0.202***
0.194**
0.2168***
Comuni centro di area metropolitana
-0.1529**
-0.224***
-0.0693
Piccoli comuni
0.2788***
0.3354***
0.2123***
dirigente / impiegato
-1.0446***
-1.1733***
-1.0634***
operaio o assimilato
0.2783***
0.436***
0.4384***
In altra condizione
0.5481***
0.6047***
0.5457***
In cerca di occupazione
1.2505***
1.4837***
1.2651***
-0.3556***
-0.2725***
25
Intercetta
Ripartizione
(rif=Nord)
note: *** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1
PAPI
Posizione professionale della PR
(rif=imprenditori e liberi professionisti)
Autoconsumo
(rif=non effettua autoconsumo)
Centro
Mezzogiorno
Famiglie con 2 o più anziani
Effettua autoconsumo
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
La ricostruzione in serie storica
L’accostamento tra le due indagini, a livello micro, è stato considerato anche nella
ricostruzione in serie storia (1997-2013).
Una volta completata la fase micro, la ricostruzione è stata completata a livello macro
per specifici aggregati di spesa e tipologie familiari.
Il lavoro di ricostruzione è stato infine validato mettendo a confronto i risultati ottenuti
con diversi modelli teorici.
26
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
La qualità statistica delle nuove stime di povertà assoluta e relativa
a seguito del cambiamento della nuova indagine sulle spese
Conclusioni
I risultati dello studio, presentati anche nel corso del seminario
Istat del 14 Luglio 2016 Povertà assoluta: qualità delle stime e
prospettive dell'offerta d’informazione statistica (nota di sintesi
disponibile al link; http://www.istat.it/it/archivio/189524),
hanno evidenziato:


la più elevata qualità della nuova indagine e
il conseguente miglioramento complessivo nella capacità di
misurare, anche sotto il profilo dell’errore statistico, i diversi
fenomeni indagati.
Le stime statistiche della povertà assoluta e relativa, derivanti
dalla nuova indagine sulle spese per consumi delle famiglie,
risultano di conseguenza più affidabili rispetto alle precedenti
e non appaiono affette da sottostima o altre distorsioni.
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