SALUTE: i due estremi STATO CONCETTO DINAMICO OMS 1946: 2010 Stato completo di benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto l’assenza di malattia o infermità. → stile di vita → adattamento Tav. 16.2 - FVG ITALIA PERSONE PER CONDIZIONI DI SALUTE E PRESENZA DI ALCUNE MALATTIE CRONICHE (per 100 persone con le stesse caratteristiche) - Anni 2014- 2015 INDICATORE FVG ITALIA 2014 2015 2014 2015 In buona salute 70,4 70,6 69,9 69,9 Con almeno una malattia cronica 40,9 39,1 38,9 38,3 Con almeno due malattie croniche 20,2 20,1 20,4 19,8 Cronici in buona salute 44,9 45,2 41,2 42,3 5,0 4,9 5,5 5,4 18,7 15,0 17,4 17,1 5,0 4,5 5,8 5,6 15,7 16,8 16,1 15,6 Affetti da osteoporosi 6,5 6,4 7,5 7,3 Affetti da malattie del cuore 3,6 3,5 3,9 3,9 Affetti da malattie allergiche 11,0 9,3 10,3 10,1 Affetti da disturbi nervosi 4,3 4,1 4,2 4,0 Affetti da ulcera gastrica o duodenale 2,5 2,3 2,6 2,4 Affetti da diabete Affetti da ipertensione Affetti da bronchite cronica Affetti da artrosi, artrite Fonte: Istat, Aspetti della vita quotidiana AZIENDA SANITARIA DI RESIDENZA GRUPPI DI DIAGNOSI PRINCIPALE Triestina Basso Alto FriuliFriulana CollinareIsontina Medio Friuli Friuli Centrale Friuli Occid. Fuori regione TOTALE Malat. del sistema circolatorio Tumori Malat. dell'apparato digerente 5.301 3.981 3.562 5.499 4.491 3.497 3.611 2.777 2.446 4.707 4.155 3.480 6.194 4.631 3.892 1.338 2.655 1.379 26.650 22.690 18.256 Malat. del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo 2.628 2.680 2.213 2.624 3.469 4.308 17.922 Malat. dell'apparato respiratorio 3.485 2.591 1.829 2.535 3.520 947 14.907 Malat. del sistema genitourinario 2.638 2.698 1.746 2.582 3.152 1.531 14.347 Traumatismi e avvelenamenti Complicazioni della gravidanza del parto e del puerperio Altro Malat. del sistema nervoso e degli organi dei sensi 3.094 2.316 1.844 2.538 2.829 1.362 13.983 2.311 2.286 1.534 2.453 3.197 1.089 12.870 1.510 1.482 1.146 2.124 2.368 2.572 11.202 1.645 1.444 1.112 1.476 1.573 1.103 8.353 Sintomi, segni e stati morbosi maldefiniti 1.461 794 789 1.315 872 365 5.596 Malat. endocrine, nutrizionali, metaboliche e disturbi immunitari 889 775 466 628 714 381 3.853 Malattie infettive e parassitarie Disturbi mentali 445 493 560 282 335 295 502 560 758 648 334 207 2.934 2.485 Malat. della cute e del tessuto sottocutaneo 357 330 290 341 476 204 1.998 Malformazioni congenite 256 343 199 297 272 423 1.790 Malt. del sangue e degli organi ematopoietici 382 236 199 418 361 90 1.686 Alcune manifestazioni morbose di origine perinatale 183 265 109 352 193 97 1.199 34.621 32.569 22.940 33.087 39.119 20.385 182.721 TOTALE DIMISSIONI Nota: Classificazione ICD9CM 2007. Esclusi DRG 391 "Neonato normale" ed esclusi i ricoveri di residenti in FVG avvenuti in al tre regioni. Fonte: Sistema Informativo Sanitario Regionale In Europa quasi il 60% del carico di malattia (in Daly) è causato da sette fattori di ri-schio principali: IPERTENSIONE (12,8%) TABAGISMO (12,3%) ALCOOL (10,1%) ECCESSO DI COLESTEROLO (8,7%) SOVRAPPESO (7,8%) SCARSO CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA (4,4%) INATTIVITÀ FISICA (3,5%) Anche il diabete è stato riconosciuto fra i fattori di rischio principali e può favorire lo sviluppo di malattie cardiovascolari L’ALCOOL È IL FATTORE DI RISCHIO PRINCIPALE SIA PER LA DISABILITÀ SIA PER LA MORTALITÀ IN GIOVANE ETÀ IN EUROPA. (OMS «Salute per il 2020») PREVENZIONE SANITARIA PREVENZIONE PRIMARIA assistenza sanitaria centrata sulla promozione della salute e sulla prevenzione della malattia o dello sviluppo di patologie (es. educazione sanitaria a stili di vita salutari) PREVENZIONE SECONDARIA centrata sul mantenimento della salute e intesa a una precoce identificazione della malattia, ma anche interventi tempestivi per prevenire o limitare la perdita di funzioni e di autonomia (es. screening ) PREVENZIONE TERZIARIA Cerca di limitare il peggioramento della patologia e migliorare la qualità di vita attuando misure riabilitative La rete per la salute ambulatori Distretto sanitario H Quadro di riferimento professionale Prendere in carico un utente = programmare l’assistenza necessaria Cosa deve fare l’infermiere? Con quali strumenti? Mappe cognitive quadro di riferimento professionale Problemi prioritari di salute Conoscenze da possedere per affrontare le situazioni assistenziali Processo fasi del percorso per pianificare l’assistenza Strumenti documentazione assistenziale EBN L’infermiera Dange Il sig. Mario viene visitato al Pronto Soccorso e poi viene accompagnato da un barelliere nel reparto di medicina L’infermiera presente in reparto sta effettuando il riordino della corsia con un OSS, pertanto chiede all’altro Operatore Socio Sanitario di accogliere il signor Mario e di sistemarlo nell’ambulatorio, dargli le informazioni utili per il ricovero, avvisando il medico di guardia di venire in reparto a visitarlo. Finito il riordino l’infermiera si reca in ambulatorio, e trova il sig Mario alquanto confuso che vorrebbe scendere dalla barella. Il sig.Mario è accompagnato dalla moglie e l’infermiera le chiede di allontanarsi dalla corsia e di aspettare l’orario delle visite per rientrare. La signora protesta ma l’infermiera è molto decisa. Decide allora di alzare le bandine della barella e di legare con una garza le mani del signor Mario affinché non possa togliersi la mascherina. Torna quindi in ufficio per cercare un posto letto libero. Trovato il posto letto dice all’OSS di mettere a letto il sig Mario, valutare le sue condizioni e registrare tutto sulla scheda infermieristica. L’OSS esegue e rileva pressione e temperatura e mette al sig. Mario anche un “pannolone”. l’infermiera intanto prepara le provette per i prelievi e compila la parte della cartella clinica relativa alla causa del ricovero. Quando il medico arriva, lo indirizza al letto del sig. Mario, dicendo che non ha tempo per seguirlo nella visita e che può lasciarle le prescrizioni su un foglio di carta che poi lei provvederà ad eseguire. Il medico, dopo avere visitato il sig, Mario ritiene urgente eseguire un elettrocardiogramma ma, l’infermiera gli risponde che è molto occupata e che occorre aspettare il turno successivo. Ma una persona e la sua situazione, le sue necessità assistenziali non sono mai uguali e l’infermiere deve quindi sviluppare «il pensiero critico» e il processo decisionale Pensiero critico non significa solo andare alla ricerca di errori, incoerenze, debolezze ma significa giudicare ciò che è apprezzabile (e perchè), e ciò che non è apprezzabile nei testi che leggiamo o nei pensieri che ascoltiamo. (Robert Ennis) Il pensiero critico è una capacità intellettuale che va sviluppata e non un'attitudine che si eredita geneticamente. Perché occorre sviluppare la capacità di pensare criticamente? Lo psicologo Daniel Kahneman , ha dimostrato che le persone, anche quando si sono procurate dati e informazioni di qualità, le elaborano spesso in maniera errata effettuando inferenze scorrette e prendendo decisioni incongrue. Tale esito sembra dovuto in parte al "Confirmation Bias", le persone accettano acriticamente informazioni che confermano le loro convinzioni e rifiutano quelle contrarie. Inoltre, l'informazione che viene prevalentemente accettata è quella facilmente memorizzabile e basata su concetti semplici (slogan) ritenuti intuitivamente veri e non richiedenti verifiche. Vengono invece rifiutate quelle informazioni più complesse la cui verifica richiederebbe uno sforzo personale maggiore che farebbe aumentare il carico cognitivo. Se in molti casi, soprattutto nella vita quotidiana, tale comportamento non provoca errori logici dalle gravi conseguenze, in molti altri casi (ad es: decisioni di natura medica, finanziaria, manageriale, ecc.) le conseguenze possono essere gravi. Perché occorre sviluppare la capacità di pensare criticamente? L'essere umano crede di essere razionale ma non lo è Quando un individuo si trova a prendere decisioni in condizioni di incertezza il più delle volte usa un "pensiero intuitivo" facendo ricorso alle euristiche, cioè a scorciatoie mentali maturate nel corso dell'evoluzione Nella maggior parte delle situazioni della vita quotidiana le decisioni euristiche si rivelano giuste ma in situazioni più complesse, apparse solo con la modernità, le euristiche portano a distorsioni del giudizio (bias) che danno luogo a decisioni errate Pensare in maniera critica Riflettere: sforzarsi di essere riflessivi, e non esprimere giudizi impulsivi o accettare la prima idea che salta in mente Motivare: consiste nel fare (o farsi) delle domande, quali: in che modo lo hai saputo?, Quali sono i motivi?, La fonte è credibile? Spingendo così l'interlocutore ad avere delle buone ragioni a sostegno delle proprie opinioni Cercare alternative: consiste nell'enfatizzare la ricerca di ipotesi alternative e punti di vista diversi. (http://www.pensierocritico.eu/cos-e-il-pensiero-critico.html) Lavoro in gruppo Sul brano autobiografico LA MIA STRADA Le componenti della malattia La signora Anna, 80 anni da tre anni viene seguita per un cancro dell’intestino: sottoposta a tre interventi e alla radioterapia. La signora non sembra avere miglioramenti e ultimamente non ha appetito e perde peso. Il medico ha deciso di alimentarla con una NPT. L’infermiera porta alla signora un foglio informativo sul catetere venoso centrale e chiede alla signora di firmarlo per dare il suo consenso spiegandole che si tratta di un tubicino in vena per nutrirla e aiutarla a guarire. La signora Anna, non vuole firmare perché dice di essere stanca di convivere col dolore , e che sta pensando di non fare altri trattamenti: «sono stanca di essere maltrattata ancora». L’infermiera insiste motivando che il medico lo ha prescritto….. Principi della bioetica Principio di beneficenza e non maleficenza Principio di autonomia Principio di giustizia (T. Beuchamp e J.F Childress, Principles of biomedial ethics)