MONTE MARIO
di Ulisse Castellano
Roma, la città Eterna, se pensiamo ad un simbolo di questa metropoli subito risponderemmo: il Colosseo, ma non
solo, qualcuno potrebbe dire la Basilica di S.Pietro o il Vaticano, ma ben pochi risponderebbero Monte Mario, uno dei
siti più elevati della città (139 mt.di altezza dal livello del mare).
Questo monte rese Roma e l’Italia i più avanzati nel campo dell’astronomia grazie alla tecnologia e all’innovazione
del telescopio solare che fu costruito su di esso e che tuttora esiste. Purtroppo non lo si può visitare ma si può ammirare
l’O.A.R. ovvero Osservatorio Astronomico di Roma, comprendente un museo di strumenti e copie di essi costruiti sulla
base di studi elaborati da scienziati come Galileo Galilei.
Ma torniamo a Monte Mario e alle molte ipotesi sull’origine di questo nome.
Ipotesi n.1:
Il nome potrebbe dipendere dal fatto che sul monte vi è possibile trovare delle conchiglie e in giornate
particolarmente serene osservare il mare: Mario, quindi, deriverebbe da mare.
Ipotesi n.2:
Sul monte è presente una villa appartenente a Mario Mellini, dal quale potrebbe essere dipeso il nome alla collina,
anche se ciò risulta piuttosto scontato.
Ipotesi n.3:
Nel 998 vi fu l’assassinio voluto da Ottone III (imperatore del Sacro Romano Impero) di Giovanni Crescenzio,
componente di una ricca e potente
famiglia romana, da ciò il nome
Monte Malo (dal latino maligno),
da cui poi Mario.
Ipotesi n.4:
Come sappiamo Roma fu meta
di pellegrinaggi per molti secoli
fino ad oggi. In passato i
pellegrini attraversavano interi
paesi percorrendo centinaia di km
per arrivare nella città Eterna.
Percorrendo la Via Francigena
(via che percorrevano i pellegrini
per dirigersi nei luoghi santi)
giungevano nel punto più alto
della città (luogo dove oggi si
trova il bar “lo Zodiaco”) ammirando con stupore la bellezza della capitale e dei suoi monumenti. Per questo la felicità
(dal latino gaudio) dei pellegrini diede il nome di Monte Gaudio (monte della felicità) e per assonanza Monte Mario.
Per arrivare al punto più alto del monte si percorre un sentiero immerso nel verde che fa dubitare sul fatto che ci si
trovi in un luogo come Roma, giunti alla sommità si ha una larga veduta della città, con un panorama incantevole.
Qualunque nome sia mai stato attribuito a questo monte, la sua bellezza e quella che si osserva da esso rimarranno
inalterati.