La società borghese Un’altra delle grandi trasformazioni riguarda il mondo sociale Ceti e classi ○ la definizione risale a Max Weber ○ ceto: definizione giuridica e culturale (privilegi, posizione sociale occupata, prestigio) ○ classe: dimensione economica, posizione nel processo produttivo ○ ceti sono i ceti dell’Ancient Régime ○ ceti sono i moderni ceti medi La società borghese La società delle opportunità aperte a tutti abolizione del fidecommesso e della primogenitura centralità dell’individualità personale, dei fini e delle realizzazioni del singolo ○ ognuno presidente degli USA ○ ognuno bastone di maresciallo una società improvvisamente mobile: ○ si sale e si scende un mondo irto di rischi e di difficoltà, in cui il posto dell’uomo del mondo può essere continuamente ridefinito La società borghese Dopo il 1848 l’”età della borghesia”: • Fallimento politico, ma grande trasformazione sociale e culturale: ○ si affermano le idee, i modi di vita, lo stile, la mentalità borghese • Ottimismo e fiducia nel progresso Londra, Crystal Palace, 1850 La società borghese Self help (Samuel Smiles): ○ povertà come peccato La società borghese Un diverso stile di vita: ○ Quello aristocratico: sfarzo, divertimento, anticonvenzionalismo, edonismo ○ Quello borghese: equilibrio, austerità, moderazione, puritanesimo (Inghilterra vittoriana), insomma rispettabilità Jean Antoine Watteau, Ballo La rivoluzione femminile Radicale novità anche quella dell’emergere del soggetto femminile Profondità storica della “differenza” uomo/donna la Genesi ○ dalla costola di Adamo interpretazione della sconfitta femminile ○ il patriarcato e i suoi antichi motivi La rivoluzione femminile Due aree non comunicanti: l’impegno politico, sociale, intellettuale, economico (il pubblico) al maschio la continuità della specie, l’organizzazione della vita quotidiana, la piccola produzione per la sopravvivenza, i rapporti personali (il privato) alla femmina ○ Sempre la Genesi: l’uomo “lavorerà col sudore della fronte” la donna “soffrirà i dolori del parto” Donne dunque solo oggetto di manipolazione? Hanno certo esercitato funzioni e poteri, ma in un’area separata e delimitata La rivoluzione femminile Rapporto gerarchico uomo-donna realtà di fatto innegabile nei secoli: • all’uomo l’autorità, la sicurezza, l’autonomia • la donna si esprime con la subordinazione e il sacrificio di sé Il cristianesimo parla di parità (“né uomo né donna”) ma solo davanti a Dio Non basta nemmeno la nascita della concezione moderna dell’individuo soggetto dei diritti: ○ essa è pensata come paradigma maschile (da Locke a Rousseau) e non modifica la gerarchia tra i sessi La rivoluzione femminile Tuttavia, le trasformazioni di cui ci stiamo occupando rappresentano il terreno sul quale è possibile che emergano le rivendicazioni : ○ nascono la “questione femminile, l’”emancipazionismo” femminile e il “femminismo” La rivoluzione femminile Nell’Antico Regime la società è patrilineare: i patrimoni (sia nel mondo contadino che in quello nobiliare) sono gestiti dal soggetto familiare le donne sono senza diritti, come stranieri e minori La Rivoluzione francese è una rivoluzione dei diritti: i soggetti sono gli individui e le donne? La rivoluzione femminile La presenza femminile nella Rivoluzione − dame e salotti − i Cahiers de doléance femminili − la partecipazione popolare femminile − i club femminili − Dichiarazione dei diritti della donna di Olympia de Gouges Dopo un aspro dibattito le donne vengono però escluse dai diritti politici: de Gouges ghigliottinata nel Terrore La rivoluzione femminile Resta però l’idea di eguaglianza, difficile da eliminare: la diseguaglianza femminile è per la prima volta ○ in contraddizione con i principi ispiratori della società ○ mentre prima la gerarchia era in piena armonia I Codici della Rivoluzione, intanto, eliminano la impossibilità di ereditare di fare testamento ecc. La rivoluzione femminile L’esperienza del lavoro in fabbrica uno dei detonatori principali della questione femminile non inaugura certo il lavoro femminile ○ la grande azienda familiare contadina o artigiana ○ la domestica ○ la prostituta anzi, per certi versi, lo sottrae ○ gli uomini che non avrebbero mai salato il porco, fabbricato candele o tessuto in casa ○ lo fanno in fabbrica La rivoluzione femminile Il lavoro femminile in fabbrica è antagonistico sin dall’inizio rispetto a quello maschile ○ si diffonde, con quello infantile, perché più a buon mercato) e particolarmente fragile ○ è spesso vissuto come necessità negativa tuttavia, elemento di maturazione e socializzazione ○ anche se senza esagerare: presenza femminile nel movimento operaio subalterna e marginale La rivoluzione femminile L’effetto della rivoluzione industriale è così inizialmente soprattutto quello di rompere l’unità tra lavoro e famiglia: ○ dalla famiglia produttiva allargata con un certo ruolo direttivo femminile ○ alla famiglia nucleare in cui la donna diviene la casalinga La rivoluzione femminile Contribuisce alla trasformazione anche la rivoluzione romantica del sentimento anche una rivoluzione della sessualità porta all’emancipazione della coppia dalla grande famiglia patriarcale Francesco Hayez, Il bacio, 1859 La rivoluzione femminile A) Nuova enfasi sul sentimento della maternità riduzione della mortalità infantile lavoro industriale ○ prima invio dei figli a balia e distacco psicologico ○ ora dipendenza madre-bambino: uscita dell’uomo dalla casa alla donna la sorveglianza e l’educazione dei figli La rivoluzione femminile B) L’amore romantico pone l’esigenza di un partner con cui intendersi: • nasce l’idea della grande storia d’amore • contro le prescrizioni rituali, le tecniche di corteggiamento, le • • • • strategie familiari l’amore è qualcosa di passionale e misterioso non dipende più dai calcoli di vantaggi e svantaggi è sul piano della fantasia e dei sentimenti non controllabili è avventura esclusiva La rivoluzione femminile Tutto questo comporta una esaltazione della donna ma anche la costruzione di un rigido stereotipo: UOMO forte aggressivo iniziativa ragione conquistatore protettivo DONNA dolce pudica sacrificio sentimento debole angelo focolare La rivoluzione femminile La questione femminile è nata Tuttavia, il XIX secolo è ancora un secolo maschile: ○ movimenti proto-femministi hanno scarsissimo seguito e sono presto dimenticati ○ 1869 John Stuart Mill: Sulla schiavitù della donna ○ negli USA, dopo la guerra di Secessione, movimento per il voto alle donne e ai neri se votano i maschi neri, perché non le donne bianche? La rivoluzione femminile Alla fine del XIX secolo, donne ancora in genere escluse dai diritti politici dalle professioni dall’università ○ Tuttavia, coscienza femminile cresciuta ○ socializzazione ○ lotte sindacali ○ lavoro delle donne piccolo-borghesi nei servizi segretarie telefoniste commesse La rivoluzione femminile Il XX secolo sarà il “secolo delle donne”: • 1902, Women’s Social & Political Union di Emmeline Pankhurst: ○ il suffragismo 1912 La rivoluzione femminile Voto alle donne 1903: in Australia 1906: Finlandia 1913: Norvegia 1915: Danimarca e Islanda 1918: Gran Bretagna 1920: Stati Uniti (ma alcuni degli Stati già prima) 1921: Svezia 1945: Francia 1946: Italia 1952: Grecia 1971: Svizzera 1975: Spagna (1931 la Repubblica; poi il franchismo toglie il diritto) 1976: Portogallo (caduta Salazar) Negli anni ’20 in Europa accesso alle professioni (ad es. il fascismo nega l’accesso ad alcune professioni come insegnanti di filosofia o religione)