Google e PageRank Soccom 4.6.12 • Matteo Pasquinelli ‘L’algoritmo PageRank di Google: diagramma del capitalismo cognitivo e rentier dell’intelletto comune’ • • La più comune critica a Google: una macchina imperiale di sorveglianza, il nuovo Panopticon, la biopolitica • La tesi di pasquinelli: molto più interessante dal punto di vista economico, e in particolar modo economia politica di PageRank, analisi bioeconomica di Google: ‘come Google estrae valore dalle nostre vite e trasforma l’intelletto comune in valore di rete e ricchezza’ p. 154 • ‘Google non è semplicemente un apparato di sorveglianza-dati dall’alto, ma un apparato di cattura del valore dal basso. Nello specifico, Google produce ed accumula valore attraverso l’algoritmo PageRank... questo è il centro della questione. L’economia politica di Google parte dall’economia politica dell’algoritmo PageRank’. (p. 154) • • Da Yahoo a Google: indicizzazione a mano e indicizzazione matematica (algoritmo) • Sergey Brin e Lawrence Page (1998) ‘The Anatomy of a Large-Scale Hypertextual Web Engine’ • • ‘…l’apparentemente piatto oceano di dati rappresentato da Internet viene per la prima volta plasmato da Google in gerarchie dinamiche secondo la visibilità e l’importanza di ciascun sito web. Il ranking … è determinato dal numero e qualità dei link entranti. In particolare, un link proveniente da un nodo con un rank superiore ha più valore di un link proveniente da un nodo con un rank inferiore.’ (Pasquinelli p. 154) • ‘Il software dell’algoritmo PageRank è in se stesso un costrutto altamente complesso, accessibili solo a matematici di alto livello… Tale diagramma non ha nulla in comune con la struttura centralizzata del Panopticon descritta da Foucault… La natura liquida e ipertestuale del Web richiede un’altra illustrazione. Un diagramma del capitalismo cognitivo può essere intuitivamente tracciato se nella struttura di un ipertesto ogni link simmetrico è rimpiazzato da un vettore asimmetrico di energia, dati, attenzione o valore. Ciò che PageRank rivela e misura è precisamente tale natura asimmetrica di ogni ipertesto ed ogni rete.’ (p. 155) • Ispirazione: il sistema di misura del ‘valore’ delle opere accademiche (il numero di citazioni) • • Il valore nel capitalismo cognitivo e l’economia del brand: ‘In un regime mediatico il valore di una merce è definito principalmente dalla condensazione di attenzione e desiderio collettivo pilotati da pubblicità e informazione di massa’ (p. 155) • ‘Dalle pubblicazioni accademiche ai marchi commerciali fino al ranking di pagine e di nodi Internet, si possono assumere processi equivalenti di condensazione del valore. Poiché la colonizzazione digitale ha dato una presenza online a qualsiasi presenza offline, questa matrice di relazioni sociali e valoriali è migrata online ed è divenuta digitalmente tracciabile e misurabile dai motori di ricerca-‘ (155-156) • PageRank come modo di comprendere il capitalismo cognitivo come basato su una economia dell’attenzione (accumulazione di desiderio sociale guidata dai media) • • Quello che prima era capitale simbolico o culturale (Pierre Bourdieu) oggi diventa immediatamente misurabile (es. numero di amici, di ‘mi piace’, di condivisioni, accessi, visioni, ascolti, downloads etc) • Bernard Stiegler: le reti sociali grammatizzano le relazioni sociali (le decompongono in unità discrete su cui possono agire degli algoritmi per produrre operazioni matematiche) • Il valore di rete: • ‘Se una merce è descritta tradizionalmente da un valore d’uso e un valore di scambio, il valore di rete può essere considerato un ulteriore livello annesso ai precedenti che ne descrive la rete delle relazioni sociali.’ P. 157) • • ‘Una rete non è mai simmetrica e omogenea, ma è una superfice topologica incrinata in una miriade di vortici molecolari. Tra le gerarchie verticali delle conoscenza tradizionale e i cosiddetti network orizzontali della ‘produzione sociale’ du conoscenza ofierna, questa dimensione vorticale mostra come i due assi sono sempre connesse e come gerarchie dinamiche continuano ad inseguirci persino nel dominio digiale. Il PageRank di Google si installa precisamente su questo movimento che disegna la sfera collettiva della conoscenza e della rete come vortici molecolari di valorizzazione’. P. 158 • ‘PageRank è la prima formula matematica per calcolare il valore di attenzione di ogni nodo di un network complesso e in maniera semplificata il capitale cognitivo del network’ (p. 156) • Nicholas Carr il lato oscuro della rete: ‘ogni link contiene un po’ di intelligenza umana, tutti i link insieme contengono una grande quantità di intelligenza… Il motore di ricerca di Google scava in questa intelligenza, link dopo link e la usa per determinare l’importanza di tutte le pagine del web… Ogni volta che scriviamo un link, o anche solo lo clicchiamo, alimentiamo il sistema di Google cpn la nostra intelligenza. Rendiamo la macchina un po’ più intelligente – e Brin, Page e tutti gli azionisti di Google, un po’ più ricchi.’ (cit p. 153 • Il valore di rete (condensazione di attenzione) si trasforma in valore monetario: il programma Adwords. • ‘Nello specifico cattura lo spazio di attenzione di milioni di pagine web e utenti attraverso il suo programma di syndication pubblicitaria AdSense, che fornisce una leggera infrastruttura di banner testuali che infiltrano ogni interstizio del web come un parassita sottile e monodimensionale, estraendo profitti senza produrre alcun contenuto. Il denaro entra in questo ciclo attraverso il programma AdWords e viene quindi in parte redistribuito ai singoli blogger o imprese attraverso il programma AdSense’ (p. 157) • Google AdWords is Google's main advertising product and main source of revenue. Google's total advertising revenues were USD$28 billion in 2010.[2] AdWords offers pay-per-click (PPC) advertising, cost-per-thousand (CPM) advertising, and site-targeted advertising for text, banner, and rich-media ads. The AdWords program includes local, national, and international distribution. Google's text advertisements are short, consisting of one headline consisting of 25 characters and two additional text lines consisting of 35 characters each. Image ads can be one of several different Interactive Advertising Bureau (IAB) standard sizes. • Sales and Support for Google's AdWords division in the United States is based in Mountain View, California, with major secondary offices in Ann Arbor, Michigan,[3] the company's third-largest US facility behind its Mountain View, California, headquarters and New York City office.[4] Engineering for Google AdWords is based in Mountain View, California. (http://en.wikipedia.org/wiki/AdWords) • • • • • • • • ‘AdSense è un servizio di banner pubblicitari offerto da Google. Con AdSense è possibile pubblicare annunci pubblicitari sul proprio sito web, guadagnando in base al numero di visite (impression) o click sugli annunci. Il servizio è collegato con AdWords, ed è in grado di gestire gli annunci degli inserzionisti adattandoli al contenuto della pagina web in base alla pertinenza. … AdSense offre un servizio di statistiche che segnala il numero di impression e click, i ricavi giornalieri e totali. Il rapporto tra click e impression degli annunci è espresso in percentuale ed è chiamato CTR della pagina. In base al CTR AdSense calcola l'RPM della pagina (costo per mille impression), ossia il ricavo che l'utente ottiene ogni 1000 visite della pagina. Ogni mese, al raggiungimento della soglia minima di 70 euro (100 dollari), Google invia il pagamento al publisher. Per i siti con milioni di pageview al mese, Google AdSense riserva un trattamento speciale con possibilità di personalizzare alcune funzionalità e con l'assegnazione di un responsabile che consiglierà il publisher su come ottenere maggior rendimento dai propri annunci.’ (http://it.wikipedia.org/wiki/AdSense) • Plusvalore di rete e plusvalore di flusso (Deleuze e Guattari): ogni link è asimettrico (come una freccia), la relazione non è binaria (tra utente e sito) ma ternaria (Google come parassita che accumula il valore generato da questa interazione: rif. Michel Serres Il parassita) • Una nuova forma di rendita: • ‘Google potrebbe essere descritto come un rentier globale prodotto dall’economia digitale che sfrutta le nuove terre della frontiera Internet senza alcun bisogno di produrre contenuti e di introdurre ferree enclosure. Google si profila in questo disegno come pura rendita sulla dimensione meta dell’informazione accumulata in rete’ (p. 160) • ‘Il diagramma di PageRank sembra suggerire una sorta di rendita differenziale lungo spazi dinamici e fluidi che necessiterebbe di una ulteriore investigazione’. P. 161 • Come si risponde a questo neo-dominio di Google nella produzione monopolistica del valore di rete? • Indicizzazione a mano basata sulla produzione sociale? • Alternativa a sorgente aperta? • Prendere coscienza del ruolo di Google come ‘punto nodale di produzione e accumulazione del valore di rete’ • • Un progetto interessante… • Google Will Eat Itself • • ‘We generate money by serving Google text advertisments on a network of hidden Websites. With this money we automatically buy Google shares. We buy Google via their own advertisment! Google eats itself - but in the end "we" own it! • By establishing this autocannibalistic model we deconstruct the new global advertisment mechanisms by rendering them into a surreal click-based economic model. • After this process we hand over the common ownership of "our" Google Shares to the GTTP Ltd. [Google To The People Public Company] which distributes them back to the users (clickers) / public. ‘ • ‘http://gwei.org/index.php’ • Carlo Formenti ‘Capitalismo cognitivo, crisi e lotta di classe: il paradigma postoperaista’ • • Valore del saggio: mettere a confronto in maniera esplicita teorici liberali e marxisti (postoperaisti) • il capitalismo cognitivo può evolvere una nuova forma di capitalismo senza proprietà o un ‘socialismo digitale’ • (Kevin Kelly 2009 ‘The New Socialism: Global Collectivist Society is Coming Online’ http://www.wired.com/culture/culturerev iews/magazine/17-06/nep_newsocialism) • • ‘Quando grandi quantità di individui che possiedono i propri mezzi di produzione cooperano alla realizzazione di obiettivi comuni, condividono liberamente e gratuitamente i propri prodotti e sono disposti a lavorare gratuitamente, sostiene Kelly, esiste un solo termine in grado di descrivere appropriatamente il fenomeno: siamo di fronte a un’inedita forma di socialismo digitale’ (Formenti, p. 136) • Il socialismo digitale di Kevin Kelly • -un socialismo che non inneggia alla lotta di classe o al controllo statale del mercato • -individualismo anti-monopolista americano (libertarismo) • - non egualitario ma ‘meritocratico’ (la rete seleziona le elite, la legge di potenza o la 80/20) • La critica postoperaista alle tesi di Wired, economia della conoscenza, della creatività etc • • Christian Marazzi: storia del capitalismo è storia di desocializzazione (privatizzazione) e ri-socializzazione (creazione di ambiti esterni al mercato). • • ‘In tale oscillazione, non vi è nulla di spontaneo: essa è il prodotto di violente operazioni di espropriazione che il potere politico si occupa di volta in volta di realizzare per conto del capitale, dopo averle legittimate sul piano ideologico giuridico. Dalle leggi della dinastia Tudor, ai provvedimenti di deregulation dei governi Thatcher/Reagan, al Digital Millennium Copyright Act si susseguono da secoli atti politici finalizzati all’invenzione di merci fittizie e alla creazione di scarsità artificiale: divengono merce la terra, la forzalavoro, la salute, il sapere, tutte le forme di creatività umana, le emozioni, i sentimenti etc…’ (p. 138) • Gli apologeti della rivoluzione digitale sottovalutano il ruolo dei mercati finanziari come mercati d’opinione (Bernand Pauvré) che ‘valutano una capacità di produzione che, da un lato, appare cognitiva, condivisa e cooperativa, dall’altro proiettata verso il futuro’ e natura di ‘rendita del valore borsistico’ (Vercellone) p. 138 • • ‘Rivoluzione digitale e finanziarizzazione ci appaiono come due facce della stessa medaglia, due momenti dell’esodo del capitale dalla produzione industriale, provocate dal ciclo mondiale delle lotte operaie negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso… Dunque se esiste un socialismo digitale esso evoca necessariamente -in barba alle tesi di Kelly – il ritorno della lotta di classe…’ (p. 140) • Che forme per questa nuova lotta di classe capace di produrre una ‘ri-socializzazione’ dei commons? • non può limitarsi agli attriti tra utenti e dot.com • non può essere semplicemente trovata in tutte le forme di’indisciplina sociale’ • crisi della forma-partito, necessità di nuove strutture organizzative ‘in grado di sedimentare identità, memoria, simboli e tradizioni’ • importanza della composizione globale del lavoro mondiale (agricoltura, lavori di sussistenza negli slums, classe operaia nei paesi emergenti, nuove forme di lavoro nei paesi sviluppati etc: il reddito di base non rispecchia questa composizione)