Metano monoossigenasi solubile MMO nei batteri metanotrofi esiste sia in forma solubile che insolubile. Alcuni microorganismi producono la forma solubile o insolubile a seconda delle condizioni di crescita (concentrazione del rame), altri solo la forma insolubile. La forma solubile è stata isolata e caratterizzata Idrossilasi (MMOH) Componente B (MMOB) Riduttasi (MMOR) PM 245000 PM 15000 PM 40000 Idrossilasi e sue proprietà spettroscopiche E’ costituita da 6 subunità (222). La subunità contiene un centro binucleare con ioni ferro collegati da un ponte a OH. Nello stato di riposo il cluster è nello stato diferrico [FeIII-FeIII. Può accettare 1 o 2 elettroni per dare la valenza mista [FeIII-FeII o lo stato diferroso [FeII-FeII. La forma ridotta è quella che lega O2 e dà inizio al ciclo catalitico Proprietà spettroscopiche: Forma ossidata: 2 ioni Fe3+ (S=5/2) antiferromagneticamente accoppiati per dare un centro diamagnetico EPR silente Dati EXAFS indicano una distanza Fe-Fe > 3 Å. Dati Mossbauer indicano una costante di accoppiamento Fe-Fe più debole che nel caso di -oxo-bridged clusters. 3+ 3+ Fe Fe OH Idrossilasi: proprietà spettroscopiche Forma semiridotta: 2 ioni Fe3+ e Fe2+ (S=5/2 e S=2) per dare una specie antiferromagneticamente accoppiata con S = ½ - EPR gav < 2 Forma ridotta: 2 ioni Fe2+ (S=2) ferromagneticamente accoppiati per dare una specie con stato fondamentale S = 4. - EPR gav = 16 -Dati Mossbauer indicano che i 2 ioni ferro sono in intorni simili, ma distinguibili. -Spettri CD e MCD indicano che ogni ione ferro è 5-coordinato con geometria piramidale quadrata distorta. -Dati EXAFS indicano che i 2 ioni ferro sono più lontani che negli altri stati di ossidazione -e possono essere meno fortemente accoppiati. Ciò è in accordo con la struttura cristallina che indica la perdita del ponte idrossido C O + O 2+ Fe 2+ Fe Struttura cristallografica La struttura della forma ossidata è nota sia per l’idrossilasi da Methylococcus capsulatus che da Methylosinus trichosporium Il centro binucleare risiede in un centro costituito da un “4-helix bundle” con 2 segmenti Glu-X-X-His che servono come leganti degli ioni ferro. Forma ossidata Nella forma ossidata ogni ione ferro è esa-coordinato con un N istidinico e 5 O come leganti. I dettagli variano a seconda dell’enzima e delle condizioni sperimentali Maarten Merkx et al., Angewandte Chemie International Edition, 2001, 40:2782-2807 Centro binucleare nella forma ossidata e ridotta In seguito a riduzione il Glu 243 subisce il cosiddetto “shift del carbossilato”, ovvero passa da una posizione terminale, come monodentato su il Fe2, a legante monodentato a ponte tra i 2 ioni ferro. Uno dei 2 ponti OH viene perso e l’altro diventa legante terminale su Fe1. Fe2+ 5-coordinato Non è stato individuato un vero e proprio canale verso l’interno della proteina. L’ingresso del substrato puo’ essere dipendente dalla flessibilità della proteina o dall’interazione con MMOB e MMOR per creare un canale di entrata. Riduttasi (MMOR) e componente B (MMOB) Riduttasi Contiene sia FAD che un centro Fe2S2. Ossida il NADH. Gli e- vengono trasferiti al sito diferrico dell’idrossilasi attraverso il FAD e il centro Fe2S2. La MMOR interagisce con MMOH modificandone la struttura o la reattività, attraverso la formazione di un complesso con la subunità . Componente B Non contiene cofattori o centri metallici. MMOB interagisce con la subunità della MMOH. La formazione del complesso ha effetti sulla velocità delle reazioni del ciclo catalitico, sulla struttura della MMOH. MMOR: struttura dei domini che legano NAD e FAD NAD domain FAD domain (A) The backbone atoms (N,C,C) of the 10 lowest energy NMR-derived structures are displayed in stereoview (residues 10-251). Secondary structural elements are shown colored in cyan ( sheet) and red ( helix). (B) Ribbon diagram and nomenclature of FAD- and NADH-domains, with bound FAD cofactor shown in blue at the interface between the two domains. MMOR: struttura del dominio che contiene il centro Fe-S (A) Stereoview of the backbone atoms (N, C, and C) of 10 superimposed NMR-derived structures of MMOR-Fd (residues 3-96). strands and helices are shown in blue and red, respectively. (B) Ribbon diagram of MMOR-Fd in the same orientation MMOB structure Ribbon diagram of the structure including terminal regions, the orientations of which are not defined. Effetti regolatori della riduttasi e della componente B MMOR: la sua interazione con la subunità della MMOH ne modula il potenziale in modo da permettere il trasferimento degli elettroni a MMOH MMOB: la sua interazione con la subunità della MMOH permette alla forma ridotta di MMOH di interagire rapidamente con O2 e facilita l’interconversione degli intermedi per dare il composto Q, che interagisce direttamente con il substrato Come MMOB modula la reattività per O2? Induce cambiamenti conformazionali in MMOH, di lieve entità aumentando l’accessibilità al sito metallico binucleare. Il sito binucleare è schermato dal solvente da 2 eliche, contenenti 4 AA legati al ferro, che confinano con un canale aperto dove interagiscono le altre componenti. Ogni perturbazione in queste eliche, per es. causata dall’interazione con MMOB, può alterare l’intorno del cluster binucleare L’azione combinata di MMOR e MMOB rende ottimale l’attività catalitica A surface diagram model for docking MMOB (top) into the canyon of MMOH (bottom). Each subunit of MMOH is distinguished by color, whereas MMOB is colored according to binding data. Residues of MMOB most affected are colored blue and those least affected are red. For clarity, MMOB has been translated away from its proposed docking site on the surface of the hydroxylase and rotated clockwise about the yaxis by 90° to expose residues most involved in binding. Studi genetici Il cluster di geni della MMOH, MMOR, MMOB è stato sequenziato e clonato sia per le proteine da Methylococcus. capsulatus che Methylosinus trichosporium. MMOH, a differenza di MMOR e MMOB, non viene espressa singolarmente in forma attiva. L’intero cluster di geni è stato clonato con successo in E. coli, e in Pseudomonas. Il batterio ricombinante ha bassa attività nei confronti del metano, ma può ossidare altri substrati come tricloroetilene. Sequenza degli intermedi di reazione Il ciclo comincia con la riduzione dello ione Fe3+ a Fe2+ . Composto O - Mantiene il segnale EPR g = 16, dello stato diferroso. E’ l’addotto che si forma per interazione di O2 nel sito attivo, prima di legarsi al ferro Composto P – Non mostra segnali EPR. Dati Raman evidenziano frequenze di stretching tipiche di specie perossidiche Dati Mossabauer evidenziano la presenza di 2 ioni Fe3+ con l’ossigeno legato in maniera simmetrica Composto Q – Dati Mossbauer indicano la presenza di 2 ioni Fe(IV) antiferromagneticamente accoppiati. In assenza di substrato si forma più rapidamente di quanto decada. Composto R – E’ un intermedio a vita breve che deriva dall’astrazione di un atomo di H dal substrato, formando la specie radicalica del substrato Composto T – E’ l’addotto terminale enzima-prodotto. Il rilascio del prodotto è il passaggio limitante la velocità di reazione. In assenza di substrato Q si forma più rapidamente di quanto decada Intermedi del ciclo catalitico Ciclo catalitico della MMO E. G. Kovaleva, M.B. Neibergall, S. Chakrabarty, J. D. Lipscomb Acc. Chem. Res. 40:475-483, 2007 Proposed structures of sMMO P and Q from spectroscopic studies. The precise structures of these compounds have not been definitively established (Tinberg & Lippard, 2011). Altre monoossigenasi con un cluster binucleare a ferro Toluene monoossigenasi T2MO ( o-cresolo) Isolata da Burkholderia cepacia E’ costituita da 3 componenti • Idrossilasi ()2 PM 211000 • Riduttasi (FAD + Fe2S2) PM 40000 • Componente B PM 10400 L’idrossilasi contiene un centro binucleare Fe-Fe T3MO ( m-cresolo) E’ stato identificato il gene, ma non è stato isolato l’enzima T4MO ( p-cresolo) Isolata da P. mendocina e espressa in E. coli E’ costituita da 4 componenti • Idrossilasi ()2 PM 220000 • Ferredossina [Fe2S2)R PM 36000 • Riduttasi (FAD + Fe2S2) PM 36000 OH • Componente B PM 11600 L’idrossilasi nello stato ossidato ha un centro Fe Altri sistemi contenenti centri metallici binucleri (Fe) Fenolo Idrossilasi Xilene monoossigenasi Alcano idrossilasi Fe pMMO E’ costituita da 3 tipi di subunità pmoB ( 47000 Da) pmoA ( 24000 Da) pmoC ( 22000 Da) La composizione in metalli è stata oggetto di un lungo dibattito: Riportati 2-15 Cu per complesso (3-4 sulla base della struttura del 2005) 0-2 Fe (0 sulla base della struttura del 2005) 2 ioni Cu in un sito binucleare, più eventualmente un terzo ione di tipo II, sulla base di studi spettroscopici e di biologia molecolare (2010, probabilmente conclusivo) Rame proteine Type I Cu OH2 Cu His His Type II Cu His Type III Cu Uncoupled Coupled CuA Struttura di pMMM da Methylococcus capsulatus Le subunità sono organizzate in un trimero 333 che forma una struttura di tipo cilindrico Zona solubile Eliche transmembrana La parte solubile dell’apertura al centro del trimero si affacciano residui idrofilici come Glu, Asp e Lys, che stabilizzano il trimero. Struttura e subunità della pMMO Subunità C Contiene 5 elicvhe TM Orientate parallelamente, di circa 29 residui ciascuna Subunità B Comprende 2 strutture a barrel, una all’estremità N e una C terminale, nella parte solubile della proteine. I 2 barrel sono separati da 2 eliche TM. La subunità B contiene un centro binucleare a Cu nell’estremità N-terminale. Subunità A. Prevalentemente TM. Consiste di 7 eliche che Interagiscono con quelle della subunità B. Una corta elica esce dalla membrana e interagisce con la parte solubile della subunità B. Lieberman, R.L., Rosenzweig, A.C. (2005) Nature 434: 177-182 Sito di Zn, proposto legare due ioni Fe in vivo Proposto sito di legame per cluster di rame trinucleare Confronto tra le subunità B di pMMO (magenta) e la subunità II della citocromo C ossidasi (verde) da P. denitrificans I centri metallici Altri possibili siti di binding dei metalli: Siti avventizi Met 42, Asp 47, Asp 49, Glu 100 della subunità pmoA e Glu 154 della subunità pmoC Dimostrazione che il sito dinucleare è quello attivo (I) L’enzima as-isolated e demetallato torna attivo con tre equivalenti di rame Epossidazione del propilene Monoossigenazione del metano Balasubramanian, …, Rosenzweig (2010) Nature 465: 115-119 Dimostrazione che il sito dinucleare è quello attivo (II) Il dominio solubile della subunità è attivo. La mutazione di un aminoacido che lega il rame mononucleare riduce ma non elimina l’attività Epossidazione del propilene Monoossigenazione del metano Il meccanismo è ignoto Dx: intermedio di reazione (l’ossidante) proposto su considerazioni teoriche: Cu(II)Cu(III)((O)2) Oppure più semplicemente Cu(II)Cu(II)(-(O)) Citocromo P450 E’ un enzima le cui varianti sono presenti in mammiferi, piante, batteri, lieviti, insetti, ecc. Un singolo organismo può conterne molteplici varianti Ruolo: - idrossilazione di substrati endogeni (acidi grassi, aminoacidi, ormoni) - idrossilazione di sostanze xenobiotiche H3C H3C H CH3 CH3 OH CH3 H3C CH3 H3C P450 H O2 CH2 CH2 HO HO COLECALCIFEROLO VIT D3 OH 1,2,5-DIIDROSSICOLECALCIFEROLO HO NH2 P 450 NH2 O2 - NAFTILAMMINA IDROSSI- - AMMINONAFTALENE (carcinogeno) Enzima di membrana (più raramente solubile, es: P450 cam) Reazioni catalizzate M. Sono, M.P. Roach, E.D. Coulter and J.H. Dawson, Heme-containing oxygenases, Chem. Rev. 96 (1996), pp. 2841–2888 Struttura a raggi X P450 cam 414 AA, PM 45000 Eme in intorno idrofobico senza nessuna esposizione all’esterno. La regione in nero (a dx) mostra le zone coinvolte nel riconoscimento del substrato. G. Denisov, T.M. Makris, S.G. Sligar and I. Schlichting, Structure and chemistry of cytochrome P450, Chem. Rev. 105 (2005), pp. 2253–2277 Cit P450: classi RH + O2 + NAD(P)H + H+ ROH + H2O + NAD(P)+ All known P450s are multi-centre enzymes consisting of a heme, or P450, component with associated reductase components. Mitochondrial and most bacterial P450s are three component systems, comprising a P450, a ferredoxin and a NADH-dependent, FAD-containing ferredoxin reductase (class I). The microsomal P450s (class II), are two component systems, both membrane bound, with a NADPH-dependent diflavin reductase (FAD and FMN) and P450. Class III P450s, such as P450 BM3 from Bacillus megaterium, contain the same cofactors as the class II P450s but are soluble and fused into one continuous polypeptide. Class IV P450s, contained in Rhodococcus, are also soluble, one component enzymes but contain an NADPH-dependent, FMN-containing reductase and ferredoxin fused to the heme domain. A schematic of these classes is shown below. Batterico e mitocondriale, ma nei mitocondri solo la ferredossina è solubile, le altre due proteine sono legate alla membrana interna Citocromi P450 di mammiferi coinvolti nella degradazione di composti xenobiotici Il tamoxifen è un farmaco impiegato nella cura e prevenzione del tumore del seno I principi realmente attivi sono alcuni suoi derivati metabolici, prodotti in seguito all’azione di diversi isoenzimi del citocromo P450 Valori di logP per alcuni substrati dei citocromi P450 P450 cam (P. putida) 414 AA, PM 45000 Eme posto tra 2 eliche. Assenza di legami covalenti con la proteina Cys-S N Fe III N RH, e- Cys-S N Fe II N H2O Low spin (Resting state) S=1/2 High spin (Lega O2, CO) S=2 Interazione con il substrato Il legame con la canfora è accompagnato dall’allontanamento di alcune molecole di acqua dalla cavità dove si posiziona la canfora La cavità per il substrato è formata da aminoacidi idrofobici. Fa eccezione la Tyr-96 che forma legame a H con CO in posizione 2 della canfora. Il substrato viene stabilizzato per effetto di interazioni idrofobiche (8-CH3, 9-CH3 e Val-295) Analogie nella sequenza dei citocromi P450: -regione comprendente Cys assiale -regione comprendente Thr (252 per P450 cam) che interagisce con O2 nel complesso P450-O2. Meccanismo di reazione L.S. E°=-330mV H.S. E°=-170mV. L’aumento del potenziale cresce col crescere dell’affinità fra la tasca e il substrato from putidaredoxin (Fe(II)-O2) Struttura cristallografica di 4 Rottura eterolitica del gruppo perossidico III Fe O OH III “0” Fe O IV Un elettrone è donato dalla Fe porfirina, che prende carica +1 O 2- + OH- Ciclo veloce e disaccoppiamento tra trasferimento di e- e di ossigeno Ciclo veloce Alcuni donatori di atomi di ossigeno come perossidi, peracidi, NaIO3, NaClO2, possono sostituire i 2 e- e l’O2 richiesti per il ciclo normale e generare direttamente, l’intermedio (6). O N N Fe N IV N S-Cys + Alcuni citocromi P450 possono utilizzare direttamente H2O2 e formare l’intermedio (5b). OH O N N FeIII N S-Cys N Disaccoppiamento tra trasferimento di e- e di ossigeno E’ possibile avere trasferimento elettronico senza trasferimento OH di ossigeno al substrato per protonazione di (5b) O N O N o per protonazione di (6) Fe N N IV N S-Cys III Fe N S-Cys 2 H+, 2 e- N N N N H+ H2O2 N H2O N Fe Cys-S III Rottura del legame O-O La specie reattiva osso-ferrile viene ottenuta per riduzione del complesso superossido-Fe(III) seguita da doppia protonazione dell’atomo esterno per ottenere Fe(III)-OH2 e poi indurre la rottura eleterolitica del legame O-O. Condizioni per la rottura eterolitica Effetto di spinta da parte del legante Cys Il carattere di forte elettron donatore della Cys coordinata al ferro in posizione assiale facilita la rottura del legame O-O. Quando il legame O-O è eteroliticamente rotto, il legante assiale, elettron donatore, stabilizza l’elevato numero di ossidazione della specie osso-ferrile IV Fe O Meccanismo push-pull Meccanismi push-pull per la rottura del legame O-O di un ferro-perossido nel caso di un sistema con un gruppo tiolato (P450) e con un gruppo istidinato (perossidasi) Rilascio di protoni da parte dei gruppi in posizione distale 251 252 E’ necessaria una “sorgente” di protoni per permettere all’ossigeno esterno del perossido di allontanarsi come acqua. Due aminoacidi, Thr 252 e Asp 251, sono coinvolti nel processo, formando una rete di rilascio di protoni. Insieme a 2 residui carichi (Arg e Lys) consentono il trasferimento di protoni dal solvente, in superficie, al sito attivo. Intermedio reattivo .+ IV (P )Fe O L’intermedio è una specie altamente elettrofila. Preferenzialmente reagisce con atomi di C elettron ricchi (C-terziari -secondari -primari) Trasferisce un atomo di ossigeno neutro al substrato . (P +) IV Fe O + RH Altre formule risonanti per l’intermedio III Fe(P) + ROH Applicazioni biotecnologiche Produzione di composti complessi Mutante F87W/Y96F/V247L di P450cam Bell SG et al., J. Am. Chem. Soc., 125: 705 -714, 2003 Applicazioni biotecnologiche II Georg Zocher; Martin E. A. Richter; Uwe Mueller; Christian Hertweck; J. Am. Chem. Soc. 2011, 133, 2292-2302. A serine-substituted P450 catalyzes highly efficient carbene transfer to olefins in vivo Coelho PS et al., Nature Chemical Biology, 2013 La mutazione del legante assiale rende possibile la riduzione con NADH (i.e. abolisce il bisogno della riduttasi) e azzera la capacità di effettuare monossigenazione. La resa è dell’ordine dei g/litro in E. coli.