I dilemmi
etici nelle decisioni aziendali
CORPORATE SOCIAL
PERFOMANCE
Lezione 1 -
La creazione del valore nella prospettiva degli
stakeholder
Obiettivo della lezione
Approfondire la genesi, gli
Stakeholder theory
-
elementi essenziali e gli sviluppi
La genesi della S.T.
Il concetto di stakeholder
I fondamenti dello Stakeholder management
Le connessioni con le teorie economiche e manageriali
della
La creazione di valore nella prospettiva degli stakeholder
Che cos’è il valore nella prospettiva dei differenti
stakeholder? È sempre un valore da misurare in termini
economici, oppure assume altre configurazioni di carattere
relazionale e sociale? Le componenti del valore tendono a
modificarsi a seconda delle prospettive dei diversi
stakeholder?
La creazione di valore nella prospettiva degli stakeholder
La questione presenta risvolti importanti:
- sul concetto di performance
-sulla strutturazione dei processi decisori manageriali
- - sulle ipotesi di razionalità
- sui processi e sugli strumenti di controllo
monitoraggio dei risultati.
e
La creazione di valore nella prospettiva degli stakeholder
Alcuni concetti di base:
-Impresa come un’organizzazione plurisistemica che
presenta, infatti, una responsabilità sociale allargata, in
quanto non si limita alla funzione di produzione di beni e
servizi, ma alla risoluzione di problemi sociali, con riferimento
ad un pubblico, che va al di là degli azionisti, ed intreccia un
sistema di relazioni, che vanno al di là delle transazioni di
mercato (Buchholz, 1991)
-La natura sistemica delle imprese rende imprescindibile un
approccio alle decisioni che tenga conto dei molteplici
interessi, che devono convergere per un fine comune, ma
che inevitabilmente presentano un potenziale di conflittualità.
-Il comportamento organizzativo è influenzato dalla logica
relazionale e da una razionalità non assoluta, ma limitata
La creazione di valore nella prospettiva degli stakeholder
La Stakeholder theory nasce proprio in questo quadro
composito e con l’idea di superare un finalismo individuale e
proporre un finalismo allargato, che si deve tradurre in
principi etici di comportamento manageriale.
Il soggetto economico, per orientare il proprio processo
decisionale, deve prendere in considerazione gli interessi, i
diritti e le aspettative di coloro che sono influenzati o che
possono influenzare il conseguimento degli obiettivi di
un’organizzazione (Freeman, 1984)
La creazione di valore nella prospettiva degli stakeholder
La Stakeholder theory nasce proprio in questo quadro
composito e con l’idea di superare un finalismo individuale e
proporre un finalismo allargato, che si deve tradurre in
principi etici di comportamento manageriale.
Il soggetto economico, per orientare il proprio processo
decisionale, deve prendere in considerazione gli interessi, i
diritti e le aspettative di coloro che sono influenzati o che
possono influenzare il conseguimento degli obiettivi di
un’organizzazione (Freeman, 1984)
La creazione di valore nella prospettiva degli stakeholder
Quindi:
- pluralità di motivazioni ed interessi
- impresa come rete di stakeholder (e non rete di contratti)
- razionalità limitata
- chiave di lettura etica del comportamento manageriale:
governare l’impresa per creare valore per tutti gli stakeholder
- performance con componenti allargate (valore allargato,
economico e sociale) e destinazioni ampliate (tutti gli
stakeholder in base alla loro partecipazione, non solo
azionisti)
La genesi e l’evoluzione della stakeholder theory
Ma più precisamente quale è o quali sono le matrici
scientifico-culturali dello “stakeholder pensiero”?
- la teoria dei sistemi
(approccio sistemico ed impresa come sistema socio-tecnico)
- gli studi sui comportamenti organizzativi
(gli obiettivi dell’organizzazione come funzione dell’apporto
dei diversi gruppi, che contribuiscono ad essa in funzione dei
ritorni, che, in forme diverse, l’organizzazione offre loro)
- le ricerche su etica e responsabilità sociale
(studi sulle minoranze nelle imprese e sulla social
responsiveness, o quelli in cui si parla di “corporate social
audit” )
- la resource-dependence theory (dipendenza delle
imprese dagli attori che appartengono al contesto
ambientale. l’impossibilità delle organizzazioni di essere
completamente autosufficienti in termini di risorse )
La genesi e l’evoluzione della stakeholder theory
La Stakeholder Theory, sin dalla nascita, è una teoria
essenzialmente manageriale
perché fornisce indicazioni a chi ha la responsabilità del
governo dell’impresa di allargare la mappa degli interlocutori
per i quali creare ed ai quali distribuire valore e benessere
(Rusconi, 2007).
perché propone modalità di comportamento, pratiche di
condotta e soluzioni organizzative utili nel governo delle
relazioni con gli stakeholder con un conseguente impatto sui
processi decisori direzionali delle imprese
La genesi e l’evoluzione della stakeholder theory
Secondo Donaldson e Preston la S.T:
a) è indiscutibilmente una teoria descrittiva, che presenta
l’impresa come una costellazione di interessi competitivi e
cooperativi, che hanno un loro valore intrinseci
b) strumentale, poiché fornisce un framework utile per
esaminare il rapporto causale tra pratiche di stakeholder
management e performance aziendale
c) normativa, nella misura in cui afferma la legittimità degli
interessi di cui sono portatori i diversi stakeholder ed il
valore intrinseco di tali interessi, indipendentemente dalla
loro funzione strumentale rispetto alla performance
Il concetto
di stakeholder
la
Stakeholder
Theory
Fonte
Definizione di stakeholder
Stanford memo
, 1963
“quei gruppi senza il cui supporto l’organizzazione
cesserebbe di esistere” (citato in Freeman e Reed, 1983 e
Freeman, 1984)
Rhenman, 1964
“dipendono dall’azienda per raggiungere i propri obiettivi
personali e l’azienda dipende da loro per la sua esistenza”
(Citato in Nasi, 1995)
Ahlstedt e
Jahnukainen,
1971
“guidati dai loro obiettivi d interessi personali partecipano
ad un’azienda, e così dipendono da essa, e da loro
dipende il bene dell’azienda” (citato in Nasi, 1995)
Freeman e
Reed, 1983:81
Freeman,
1984:46
In senso lato: “possono influire sul raggiungimento degli
obiettivi di una organizzazione o sono influenzati dal
raggiungimento degli obiettivi di un’organizzazione”
In senso ristretto: “coloro da cui l’organizzazione
dipende per la sua sopravvivenza”
“lo stakeholder può influire o essere influenzato dal
raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione”
Il concetto di stakeholder
Freeman e
Gilbert,
1987:397
“lo stakeholder può influire o essere influenzato da
un’impresa”
Cornell e
Shapiro 1987:5
“coloro che hanno aspettative” che hanno “contratti”
Evan e
Freeman,
1988:75-76
“lo stakeholder ha una posta in gioco o una aspettativa
nei confronti dell’azienda”
Evan e
Freeman,
1988:79
“colui che ha un vantaggio o un danno, e i cui diritti sono
violati o rispettati, dalle azioni dell’impresa”
Bowie,
1988:112 n.2
“senza il sostegno dei quali l’organizzazione cesserebbe
di esistere”
Alkhafji, 1989:
36
“gruppi verso i quali l’impresa è responsabile”
Carroll,
1989:57
“asserisce di avere uno o più tipi di poste in gioco” –
“vanno da un interesse per un diritto (legale o morale),
alla proprietà o al titolo legale nei confronti della
proprietà o degli asset dell’impresa”
Il concetto
di stakeholder
la
Stakeholder
Theory
Fonte
Definizione di stakeholder
Freeman e Evan,
1990
“detentori di un contratto”
Thompson e al.,
1991: 209
Coloro che sono “in relazione con una organizzazione”
Savage e al,
1991:61
“hanno un interesse nelle azioni di una organizzazione e …la
capacità di influenzarla”
Hill e Jones,
1992:133
“costituenti che hanno una aspettativa legittima nei confronti
dell’azienda… definita dall’esistenza di una relazione di
scambio” coloro che forniscono “all’azienda le risorse critiche
(contributi) ed in cambio ognuno si aspetta che i propri
interessi siano soddisfatti (per persuasione)”
Brenner, 1993:
205
“coloro che hanno una relazione legittima, non banale con
un’organizzazione , (ad esempio) transazioni di scambio,
impatti delle azioni e responsabilità morali”
Carroll, 1993:60
“colui che afferma di avere una o più tipi di poste in gioco
nell’impresa” – può influire o essere influenzato da…
Freeman,
1994:443
Partecipanti “al processo umano di creazione di valore
condiviso”
Il concetto
di stakeholder
la
Stakeholder
Theory
Wicks e al.
1994:483
“colui che interagisce e dà un significato e una definizione
all’impresa”
Langtry,
1994:433
L’azienda è significativamente responsabile del loro
benessere oppure essi hanno una aspettativa morale o
legale sull’azienda
Starik, 1994:90
“possono rendere o rendono note le loro poste in gioco” –
”sono o potrebbero essere influenzati, o sono o
potrebbero essere in grado di influenzare
l’organizzazione”
Clarkson,
1994:5
“corrono un certo rischio per aver investito un certo
capitale, umano o finanziario, qualcosa di valore, in
un’azienda” oppure “corrono un rischio per le attività
dell’azienda”
Clarkson,
1994:106
“hanno un’aspettativa, proprietà, diritti o interessi in
un’impresa e nelle sue attività”
Naesi, 1995:19
“interagisce con l’azienda e perciò rende possibile il suo
funzionamento”
Brenner, 1995:
76 n.1
“coloro che hanno o possono avere un impatto o su cui
può impattare un’impresa/organizzazione”
Donaldson e
Preston, 1995:
85
“persone o gruppi con interessi legittimi negli aspetti
procedurali e/o sostanziali dell’attività dell’impresa
Il concetto
di stakeholder
la
Stakeholder
Theory
- coloro che sono condizionati dall’impresa (Rehnman, 1964; Ahlstedt,
Johnukainen, 1971);
- coloro che condizionano e sono condizionati dall’azienda
(Freeman, Reed, 1984;Freeman, 1984; Savage, 1991; Starik, 1994);
- coloro che hanno un rapporto giuridico forte con l’azienda (Evan &
Freeman, 1988; Carroll, 1984; Evan, Freeman, 1990; Clarkson, 1995;
Donaldson & Preston, 1995);
- coloro che hanno un rapporto di relazione con l’azienda
(Thompson, 1991; Hill, Jones, 1992; Brenner, 1993; Nasi, 1995);
- coloro che partecipano al processo di creazione del valore
(Freeman, 1984; Clarkson, 1994).
Il concetto
di stakeholder
la
Stakeholder
Theory
Mappa degli stakeholder
Stak.
secondari
Stak.
primari
Comunità
locale
Fornitori
Concorrenti
Proprietari
IMPRESA
Dipendenti
GRP di
consumatori
Clienti
Sindacati
Il concetto
di stakeholder
la
Stakeholder
Theory
Clarkson distingue tra stakeholder primari e secondari.
- primari sono quelli senza il cui apporto l’impresa non sarebbe
sostenibile (Azionisti, finanziatori, manager, personale, clienti e
fornitori e la comunità locale),
- secondari sono gli altri gruppi che comunque influenzano o
possono essere influenzati dalla realizzazione degli scopi
dell’organizzazione (media, istituzioni pubbliche, associazioni dei
consumatori, ecc.).
Sirgy distingue tra interni (organi di alta direzione) , esterni
(clienti, azionisti, finanziatori, etc.) e distali (sindacati, associazioni
di categoria, etc.)
Il concetto
di stakeholder
Stakeholder
management
Alcune classificazioni degli stakeholder
Clarkson
Primari:
-azionisti
-investitori
-dipendenti
-consumatori
-fornitori
-Stato
-comunità
Secondari:
-gruppi di
opinione
-media
-sindacati
-partiti politici
MitchellAgle-Wood
Latenti
-passivi
-discrezionali
-esigenti
In Attesa
-dominanti
-pericolosi
-dipendenti
Definitivi
WertherChandler
Phillips
Interni
-dipendenti
-dirigenti
-azionisti
-rappresentanze
sindacali
Contrattuali
-dipendenti
-clienti
-finanziatori
-fornitori
-comunità
Contrattuali
-clienti
-finanziatori
-fornitori
-distributori
Pubblici
-comunità locale
e nazionale
Authority
-ambientalisti
-aziende del terzo
settore
Derivati
-concorrenti
-media
-attivisti
Sciarelli
Contrattuali
interni
-azionisti
-management
-dipendenti
Contrattuali
esterni
-clienti
-fornitori
-finanziatori
Regolatori
-pubblica
amministrazione
-authority
-comunità
locale
-concorrenti
Di opinione
-attivisti
-Media
- grp di opinione
I fondamenti dellola
stakeholder
management
Stakeholder
Theory
Alcuni studi sullo stakeholder management, dall’approccio
effettivamente normativo, forniscono ai manager ed a coloro che
devono svolgere una funzione di guida dell’impresa una serie di
principi di comportamento da seguire.
Clarkson (1999), ad esempio, identifica alcuni principi finalizzati a
rendere consapevoli i manager delle responsabilità verso gli
stakeholder e dell’importanza del loro coinvolgimento nei processi
decisionali, perché stimola la collaborazione, il dialogo e la fiducia
nelle relazioni.
- propone ai manager di applicare un’equa distribuzione dei benefici
e degli oneri derivanti dall’attività dell’impresa
- i manager devono, inoltre, riconoscere il potenziale conflitto di
interessi, tra il loro ruolo di stakeholder e le responsabilità legali e
morali che hanno nei confronti degli altri stakeholder.
L’applicazione di questi principi può generare, inoltre, un effetto
reputazionale positivo che può favorire la creazione di un vantaggio
competitivo
I fondamenti dellola
stakeholder
management
Stakeholder
Theory
Principi della Company Stakeholder Responsibility (Freeman, Velamuri , 2006)
Vediamo gli interessi degli stakeholder come un qualcosa che procede insieme nel tempo
Vediamo gli stakeholder come persone reali con nomi, facce e bambini. Sono una realtà
complessa.
Cerchiamo soluzioni alle problematiche che soddisfino contemporaneamente molteplici
stakeholder
Ci impegniamo in un’intensa comunicazione e nel dialogo con gli stakeholder – non
solamente quelli che ci sono amici
Ci impegniamo in una filosofia della volontarietà – a gestire da soli le relazioni con gli
stakeholder, invece di lasciare ciò al governo
Generalizziamo l’approccio al mercato
Ogni cosa che facciamo serve ai nostri stakeholder. Non dobbiamo mai barattare gli interessi
di uno con quelli di un altro nel tempo
Negoziamo con gli stakeholder primari e secondari
Monitoriamo e ridisegniamo costantemente i processi in modo da poter meglio servire i nostri
stakeholder
Agiamo con lo scopo di adempiere il nostro impegno nei confronti degli stakeholder: Agiamo
con il desiderio di realizzare i nostri sogni ed i loro
I fondamenti dello
stakeholder
management
Stakeholder
management
Mitchell, Agle e Wood (1997) forniscono una
definizione precisa del concetto di “salience”, in base a 3
attributi: il potere, la legittimità e l’urgenza.
A.I latenti sono quelli con rilevanza bassa, cioè quelli
per cui solo uno degli attributi venga percepito come
presente da parte del management.
•
•
•
Se l’attributo rilevante è il potere, si parla di stakeholder
dormienti, perchè senza legittimazione ed urgenza.
Se invece l’attributo rilevante è la legittimità, senza gli altri
due, si definiscono discrezionali, in quanto non esistono per
il management particolari pressioni.
Se, infine, l’unico attributo rilevante è l’urgenza, si tratta di
stakeholder impegnativi, particolarmente fastidiosi, ma non
pericolosi.
I fondamenti dello
stakeholder
management
Stakeholder
management
B. Quelli con aspettative presentano almeno due dei
tre attributi.
- Se sono potenti e legittimi vengono definiti dominanti. Se
mancano di potere, ma sono legittimati ed urgenti, si tratta di
stakeholder dipendenti.
- Se sono caratterizzati da potere ed urgenza, senza
legittimità, si definiscono pericolosi.
C. Infine se dotati di tutti e tre gli attributi vengono
considerati definitivi, e faranno già parte della
coalizione dominante dell’impresa.
I fondamenti dellola
stakeholder
management
Stakeholder
Theory
Stakeholder theory e processo decisorio
St. Analysis:
- Individuare in generale gli st.
- identificare gli st. aziendali
- Analizzare gli interessi degli st.
St. Synthesis:
- valutare le interrelazioni tra gli st.
- Decidere eticamente:
- equilibrio tra finalità economiche e sociali
- equilibrio tra st. forti e deboli
Goodpaster sostiene il “paradosso” della “stakeholder
analisys” perché ritiene impossibile l’estensione del mandato
fiduciario a tutti gli stakeholder ed irrealistica la situazione di
egualitarismo tra i diversi partecipanti
I fondamenti dello stakeholder management
Le connessioni con teorie
economiche
e manageriali
Stakeholder
management
Shareholder value maximization e teoria
dell’agenzia
Friedman – max profitto
Jensen – la st. th. non consente di definire una funzione matematica
obiettivo, inoltre la dinamica dei mercati che evita la costituzione di
monopoli assicura anche il benessere sociale
la teoria dell’agenzia: unico interesse azionisti
Ma:
- limiti alla razionalità (asimmetrie informative)
- limiti all’efficienza dei mercati
- limiti al ruolo delle authorities
: la prospettiva degli stakeholder si discosta dall’agency theory
Le connessioni con teorie
economiche
e manageriali
Stakeholder
management
St.Theory e studi su
vantaggio competitivo
Porter e Kramer (2011)
la creazione di valore per l’impresa,
che crei valore anche per la società,
venendo incontro ai suoi bisogni, è
una nuova strada per raggiungere il
successo economico, ma nulla
avrebbe a che fare con social
responsibility, filantropia o
sostenibilità. Ma …
la catena del valore è uno schema
interpretativo dell’apporto dei diversi
stakeholder
Le connessioni con teorie
economiche
e manageriali
Stakeholder
management
Collegamenti tra st.theory e RBT (resource-based
theory)
La resource-based e la stakeholder theory sono complementari, e la
resource-dependence theory, con la sua logica relazionale,
costituisce un ponte che le unisce
- risorse e competenze relazionali
- Il vantaggio competitivo dipende dai fattori relationship-specific,
dalla condivisione di conoscenze e da risorse e competenze
complementari tra i partner. La natura delle relazioni diviene
prevalente anche rispetto alle risorse stesse
Le connessioni con teorie
economiche
e manageriali
Stakeholder
management
Collegamenti tra st.theory e TCE (Transaction-cost
economics
- La logica contrattualistica presenta elementi di collegamento con
l’approccio relazionale della Stakeholder Theory.
I contratti, impliciti o espliciti, servono a governare tali relazioni,
anche se, in questo caso, viene adottato un approccio prettamente
economico; tuttavia, secondo Freeman ed Evan (1990), non viene
posta la questione di chi debba sopportare il costo degli elementi di
salvaguardia di tali contratti.
Ad esempio, il costo della cassa integrazione a salvaguardia degli
interessi dei lavoratori, ad esempio, su chi ricade?
- la governance e gli stakeholder board
Le connessioni con teorie
economiche
e manageriali
Stakeholder
management
Collegamenti tra st.theory e studi di business
ethics e CSR
L’approccio agli stakeholder di Freeman apre le porte all’introduzione
dei principi dell’etica e della responsabilità sociale nel management
strategico dell’impresa.
Davis (1960) - Iron Law of Responsibility, una non adeguata
attenzione verso l'esterno da parte dell’impresa porti ad una
progressiva corrosione del potere dell'impresa, danneggiandone di
conseguenza la redditività, se non la stessa sopravvivenza. È una
prima manifestazione della legittimazione della CSR all'interno
dell'impresa in funzione strumentale.
Le connessioni con teorie
economiche
e manageriali
Stakeholder
management
Collegamenti tra st.theory e studi di business
ethics e CSR
McGuire - l’impresa deve preoccuparsi del benessere della comunità e della
felicità dei dipendenti,operando “come dovrebbe un vero cittadino”. (poi
oncetto di Corporate Citizenship)
Carrol – piramide della responsabilità
Sethi – social obligation, social responsibility, social responsiveness
Wood - Filone delle CSP (Corporate Social Performance)
la stakeholder theory ha avuto il pregio di rendere più concreto il
concetto di responsabilità sociale sviluppato nei primi studi della
CSR, con l’indicazione del sistema di relazioni ed interessi in gioco
che ruotano intorno all’impresa e ne possono influenzano le scelte e
la performance
Le connessioni con teorie
economiche
e manageriali
Stakeholder
management
Collegamenti tra st.theory e studi di business
ethics e CSR
La teoria del contratto sociale integrativo (Integrative Social Contract
Theory – ISCT) di Donaldson e Dunfee (1994, 1999) offre un prezioso
contribuito in riferimento alla razionalità dei comportamenti manageriali e,
soprattutto, alla sfera morale in cui si determinano: set di norme, esplicite
ed implicite, che governano lo scambio, la cooperazione tra gli individui ed il
funzionamento dei mercati.
La teoria della cittadinanza (extended view), l’impresa, in questo senso,
non viene assimilata ad un cittadino, ma assume la responsabilità, insieme
alle altre istituzioni, di rispondere alle esigenze dei cittadini in termini di
diritti sociali, politici e civili. L’impresa può fornire direttamente alcuni
servizi sociali alla collettività, può fungere da facilitatore per la diffusione di
diritti civili e da canale di trasmissione dei diritti politici.