EPIDEMIOLOGIA GENERALE DELLE MALATTIE INFETTIVE Corso di Laurea Medicina e Chirurgia MALATTIE INFETTIVE Affezioni causate da microrganismi patogeni patogeni capaci di trasmettersi, con modalità diverse, da un individuo all’altro. Compito dell’epidemiologia è studiare con quali modalità le malattie infettive insorgono e diffondono nella collettività ed analizzare le condizioni che ne favoriscono l’insorgenza e la propagazione ANDAMENTO DELLE MALATTIE INFETTIVE NELLA COLLETTIVITA’ L’andamento delle malattie infettive può essere vario all’interno della stessa popolazione: 1. Andamento sporadico (è sporadica la malattia che si manifesta raramente e i cui casi accertati sono indipendenti gli uni dagli altri senza tendenza alla diffusione) 2. Andamento endemico (è endemica la malattia costantemente presente in un dato territorio con un numero non eccezionale di casi) 3. Andamento epidemico (è epidemica la malattia che si manifesta con numerosi casi in un breve periodo, che però tendono ad esaurirsi in breve tempo sino a portarsi ai valori endemici di base) 4. Andamento pandemico (epidemia che si estende a più nazioni e spesso a interi continenti) FASI DELLE MALATTIE INFETTIVE Contaminazione individuo Penetrazione cute e le mucose contatto tra agenti eziologici e dell’agente patogeno attraverso la Localizzazione tappa che consente al patogeno di raggiungere il tessuto nel quale troverà le condizioni favorevoli al suo sviluppo Infezione tappa nella quale il patogeno e l’organismo parassitato si contrappongono e cercano di avere il sopravvento Infezione non è sinonimo di malattia infettiva Solo se l’agente patogeno supera le difese dell’organismo si manifestano tutti i sintomi caratteristici che evidenziano l’instaurarsi dello stato morboso. Il tempo che intercorre tra la penetrazione dell’agente infettante nell’organismo e il manifestarsi della sintomatologia si definisce periodo di incubazione (diverso tra malattia e malattia). FATTORI CHE INFLUISCONO SUL MANIFESTARSI DELLE MALATTIE INFETTIVE: 1. Condizioni legate all’agente patogeno 2. Condizioni legate all’individuo infettato 3. Condizioni ambientali e climatiche 1. Patogenicità capacità di recare all’ospite un danno che si esprime come uno stato di malattia. Invasività capacità di diffondersi nell’organismo (che si può esplicare con danni generalizzati, danni d’organo, azioni lesive in sede, azioni mediate da tossine). Virulenza diverso grado di patogenicità manifestato dall’agente infettivo in relazione al diverso stipite preso in considerazione. Carica infettante numero minimo di microrganismi necessari per dare il via a un’infezione. Infettività dipende dalla carica infettante ed è la capacità del patogeno di penetrare, sopravvivere e moltiplicarsi nell’ospite. N.B. Patogeni opportunisti Microrganismi ambientali (es. Pseudomonas aeruginosa) o commensali (es. Escherichia Coli) in grado di determinare uno stato di malattia solo in presenza di una diminuzione delle difese immunitarie dell’individuo. 2. Fattori aspecifici Fattori specifici 1. Integrità di cute e mucose 1. Linfociti B e T 2. Microflora batterica endogena 3. Plasma 4. Macrofagi, cellule NK, granulociti eosinofili 5. Interferone 2. Anticorpi 3. Immunità indotta tramite vaccinoprofilassi, immunoglobulinoprofilassi, sieroprofilassi 3. 1. Basso livello socio-economico 2. Affollamento 3. Condizioni microclimatiche sfavorevoli (bassa T° e alta umidità) TRASMISSIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE Può avvenire per via diretta Trasmissione per via indiretta orizzontale per via Trasmissione transplacentare verticale Trasmissione diretta il patogeno si trasferisce dal malato o portatore al soggetto sano senza passaggio nell’ambiente (es. malattie sessuali) o tramite breve passaggio del patogeno nell’aria (es. influenza). Trasmissione indiretta avviene tramite veicoli (materiali o oggetti inanimati) o vettori (organismi animati). Trasmissione verticale alcune infezioni contratte durante la gravidanza possono passare per via placentare dalla madre al feto provocando aborti, gravi malformazioni o infezioni nel prodotto del concepimento. SERBATOI E FONTI DI INFEZIONE Per “serbatoio di infezione” si intende la persona, l’animale o il substrato inanimato in cui il patogeno ha il suo habitat naturale nel quale si moltiplica e si perpetua nel tempo e dal quale può essere trasmesso a un ospite recettivo. La “fonte o sorgente di infezione” è rappresentata invece dall’uomo o dall’animale infetto che eliminando i microrganismi patogeni consentono la loro trasmissione ai soggetti recettivi. Per molte malattie infettive l’uomo costituisce contemporaneamente il serbatoio e la fonte di infezione (es. morbillo, varicella, sifilide, AIDS…) Quindi la principale fonte di infezione per l’uomo è rappresentata dall’uomo ammalato ( pericolo di infezione molto elevato perché esso alberga un numero imponente di germi molto virulenti) e dai portatori (elimina l’agente patogeno senza presentare segni clinici di malattia) I portatori possono essere precoci, convalescenti e sani VEICOLI DI INFEZIONE Per veicolo si intende tutto ciò che è in grado di trasportare gli agenti infettanti, mantenendone la vitalità, dalla fonte di infezione all’uomo sano Anche se in teoria qualsiasi oggetto può divenire veicolo di infezione, la pratica insegna che vi sono alcuni veicoli di importanza epidemiologica indiscussa e altri di importanza trascurabile Veicoli inanimati effetti d’uso aria, acqua, alimenti, suolo, Veicoli animati o vettori passivi o attivi Veicoli inanimati •Aria: i patogeni sopravvivono soprattutto negli ambienti confinati contenuti nelle goccioline di saliva, nei nuclei delle goccioline di saliva o sui granuli di polvere in sospensione •Acqua: permette la sopravvivenza dei microbi per tempi abbastanza lunghi (pericolose negli ultimi anni soprattutto le acque delle piscine) •Alimenti: possono favorire o ostacolare la moltiplicazione, o essere indifferenti •Suolo: ospita spesso batteri sporigeni molto pericolosi •Effetti d’uso: biancheria, indumenti, in genere oggetti utilizzati dall’ammalato o portatore di una malattia contagiosa Veicoli animati o vettori •Vettori passivi (es.mosche) •Vettori attivi (es.zanzara Anopheles) VIE DI INGRESSO DEGLI AGENTI INFETTANTI Per l’insorgenza di una malattia infettiva i microrganismi responsabili devono venire a contatto con l’organismo recettivo. Le principali vie di ingresso nell’ospite sono: 1. Mucose (placentare, digerente, respiratoria, genitourinaria, congiuntivale) 2. Cute lesa La cute integra in genere non può essere attraversata dai patogeni (a eccezione di alcuni parassiti pluricellulari). Via placentare: Modalità di trasmissione delle malattie infettive dalla madre alla prole. Le principali malattie per le quali è riconosciuta tale modalità di trasmissione sono: •Sifilide •Toxoplasmosi •Rosolia •Epatite B •AIDS •Herpes Simplex •Cytomegalovirus •Lysteria Monocitogenes Via digerente: Attraverso la cavità orale possono penetrare microrganismi attraverso gli alimenti o portati alla bocca con le mani o con oggetti contaminati. Le principali malattie per le quali è riconosciuta tale modalità di trasmissione sono: •Tifo e paratifo •Colera •Dissenteria amebica e bacillare •Epatite A •Poliomielite Via respiratoria: Attraverso l’albero respiratorio penetrano numerosi batteri e virus respiratori. Le principali malattie per le quali è riconosciuta tale modalità di trasmissione sono: •Influenza •Morbillo •Rosolia •TBC Ecc… Via genito-urinaria: Costituisce la via d’ingresso di malattie trasmesse per contagio sessuale (es. sifilide, gonorrea, epatite B, AIDS…) o tramite mani o guanti contaminati (es. infezioni puerperali) Via congiuntivale: I patogeni che penetrano attraverso questa via possono determinare affezioni locali (es. tracoma) o generali (es. brucellosi). VIE DI ELIMINAZIONE DEGLI AGENTI INFETTANTI Le vie attraverso le quali gli ammalati o i portatori eliminano gli agenti di malattia sono in stretto rapporto con la sede dove si è manifestato il processo morboso. Le vie di eliminazione principali sono: •Via cutanea •Via orale e nasale •Via rettale •Via genito-urinaria •Via ematica DESTINO DEI PATOGENI NELL’AMBIENTE ESTERNO Il periodo di sopravvivenza dei patogeni nell’ambiente è variabile, anche se nella maggioranza dei casi vanno incontro a distruzione. Sono molto resistenti i batteri sporigeni, mediamente resistenti gli enterobatteri e molto labili il Treponema Pallidum, la Neisseria Meningitidis e la Neisseria Gonorrhoeae. Fattori che ostacolano la sopravvivenza dei parassiti nell’ambiente esterno sono: 1. Essiccamento 2. Luce solare 3. Temperatura 4. Concorrenza vitale 5. Batteriofagia