Carlo Magno
Era il re dei Franchi. Nacque nel
742 ad Aquisgrana e vi morì nell’
814 /816.
La notte di Natale dell’800 fu
incoronato Imperatore del Sacro
Romano Impero da Papa Leone III,
a Roma. Fu uomo sobrio di
costumi, operoso, forte nelle
prove, avido di cultura.
Per queste sue doti fu chiamato
<<MAGNO CHE SIGNIFICA”GRANDE”>> .
In Francia e in Italia le sue
imprese e quelle dei suoi paladini
furono
esaltate
nei
poemi
cavallereschi. Con lui ebbe inizio
il feudalesimo.
Ritratto di Carlo Magno
Ebbe corporatura grande e robusta, la
struttura alta, ma proporzionata ( m.
1,92) : gli occhi erano molto grandi e
vivaci, la chioma grigia e bella, il viso
allegro e bello; aveva nella persona
moltissima dignità e autorità.
Si vestiva con camicie di lino e sopra di
esse una tunica con orlo di seta; fasce
ben strette attorno alle gambe e stivali.
D’ inverno si proteggeva il petto e le
spalle con una corta pelliccia di lontra
o di martora.
Portava sempre una spada, chiamata
“Altachiara “ o “ la Gioiosa” con l’ elsa
e la cintura d’ oro o d’ argento .
Nelle feste usava portare una veste di stoffa, calzature adorne di gemme, un
saio con fibbia e sul capo un diadema. Anche la spada, usata in occasione di
feste, aveva un’ elsa di pietre preziose.
Negli altri giorni però il suo vestire si distingueva poco da quello comune e
popolare.
Carlo praticava l’ equitazione e la caccia , esercizi che per lui erano naturali
Gli piacevano anche i bagni di
vapore e di acque termali e spesso
esercitava il suo corpo nel nuoto,
del quale era cosi esperto da non
essere superato da nessuno.
Carlo Magno era ghiotto soprattutto di
cavoli, aglio e ceci. Questi piatti contadini
venivano serviti di norma al tocco del
vespro, da conti e marchesi, in funzione di
camerieri come segno di sottomissione.
Preferiva carne di maiale a quella di
manzo, anche a causa della sua malattia:
la gotta. Un’ altra felice scoperta in campo
alimentare fu quella del formaggio :
un giorno un vescovo suo amico gli offrì una forma di pecorino. Non avendolo mai
visto prima, l’ Imperatore ne staccò una fetta, rosicchiandone la crosta, trovandola
disgustosa e montando su tutte le furie.
I presenti riuscirono a stento a riportarlo alla calma, assicurando che il buono era la
polpa. Carlo se ne mostrò talmente deliziato che da allora in poi, durante tutti i
suoi viaggi, non se ne faceva mancare una scorta.
La rinascita culturale
Carlo Magno non fu solo un grande guerriero, ma anche un
uomo aperto alla cultura.
Costruì scuole e chiese e invitò i più famosi studiosi di tutta
Europa alla sua corte, chiamò inoltre i migliori architetti e
scultori a costruire nuovi palazzi e cattedrali.
Carlo Magno fu sepolto nella cattedrale di Aquisgrana. Il suo
impero restò unito fino all’ 843, quando fu diviso dai nipoti in
tre parti. La sua fama però restò grande negli anni a venire e
influenzò molto il futuro dell’ Europa.
Per la prima volta erano state unite le terre cristiane dell’
Europa occidentale ed era stato formalmente riconosciuto il
potere della Chiesa Cattolica Romana.
La prima Scuola Palatina
Non avendo cultura, Carlo Magno, cosciente della sua
inferiorità, la promosse in ogni campo. Ordinò che in tutte le
regioni del suo impero fosse favorita l’ istruzione. Vennero
aperte numerose scuole pubbliche presso le chiese e i
monasteri , ai quali potevano accedere tutti, anche i figli dei
poveri, perchè erano gratuite. In queste scuole i ragazzi
imparavano a leggere, a scrivere e anche il canto e la musica.
Alla sua corte si riunirono gli uomini più sapienti del tempo, e
qui fu istituita una specie di università, la “Schola Palatina”,
alle cui lezioni egli stesso partecipava con la moglie e i figli.
Si racconta che tentò anche di scrivere e a questo scopo
aveva l’abitudine di spargere sotto i guanciali del suo letto
tavolette e foglietti di pergamena, per abituare la mano a
tracciare le lettere, quando aveva un po’di tempo libero.