Stage invernale 2008 di fisica informatica Cos’è un acceleratore di particelle? Un acceleratore di particelle è una macchina il cui scopo è quello di produrre fasci di ioni o particelle subatomiche con "elevata" energia cinetica. Gli acceleratori sono usati principalmente per scopi : • • • • industriali medici per studiare la struttura dei materiali o per scopi di ricerca I metodi per accelerare particelle sono basati sull'uso di: CAMPI ELETTRICI CAMPI MAGNETICI Forniscono energia alle particelle accelerandole Servono a curvarne la traiettoria o a correggere la forma dei fasci Tipologie di acceleratori CIRCOLARI LINEARI LINAC (acc. Lineare) DAONE (acc. Circolare) Progetto SPARC rientra nella categoria dei Free Electron Laser (FEL), ovvero un Laser a Elettroni Liberi. E’ composto essenzialmente da due parti: •Acceleratore di elettroni •Ondulatore magnetico Il fascio di elettroni, iniettato nell’ondulatore, compie una traiettoria oscillante, emettendo radiazione di sincrotrone. Se è soddisfatta la condizione fondamentale di risonanza, che dipende dalla geometria dell’ondulatore e dalla qualità del fascio di elettroni, la radiazione emessa ad ogni oscillazione si somma costruttivamente. Scopo principale di Promuovere un’attività di R&D per lo sviluppo di un foto-iniettore ad alta brillanza per esperimenti di SASE FEL. Gun Solenoids RF sections 1.5 m Undulator 20º 1.5m 10.0 m GUN PARAMETERS 6.0 m 14.5 m LINAC PARAMETERS Frequency: 2856 MHz Frequency: 2856 MHz Peak Field: 120 MV/m Accelerating Field: 25-12.5-12.5 MV/m Solenoid Field: 0.27 Tesla Solenoid Field: 0.1 Tesla Beam Energy: 5.6 MeV Beam Energy: 155 MeV Charge: 1.1 nC Laser: 11.5 ps x 1 mm (Flat Top with <1 ps rise time) Therm. emitt. 0.3 mm FEL PARAMETERS Wavelength: 530 nm Coop. Length: 300 mm Applicazioni del FEL • Creazione di plasma • Femto-chimica • Studi di struttura delle molecole Acquisizione di immagini da Per una diagnostica del fascio di elettroni quest’ultimo si fa collidere contro uno schermo, posto a 45° rispetto alla direzione di propagazione del fascio. I fotoni emessi sono rivelati da una telecamera che acquisirà immagini. Questo è un metodo di tipo distruttivo poiché non permette al fascio di proseguire dopo la collisione. L’immagine così acquisita non permette però una corretta analisi delle proprietà del fascio per la presenza di ‘rumore’, che in questo caso consiste nella presenza di pixel saturi. L’elaborazione di queste immagini è stata compiuta con l’aiuto del programma LabView LabVIEW è l'ambiente di sviluppo integrato per il linguaggio di programmazine visuale di National Instruments. Tale linguaggio grafico viene chiamato Linguaggio G. Il linguaggio di programmazione usato in LabVIEW si distingue dai linguaggi tradizionali perché GRAFICO, e per questa ragione battezzato G-Language (Graphic Language). Un programma o sottoprogramma G, denominato VI (Virtual Instrument), non esiste sotto forma di testo, ma può essere salvato solo come un file binario, visualizzabile e compilabile solo da LabVIEW. Il nostro lavoro su Il nostro lavoro di analisi delle immagini del fascio di elettroni con l’utilizzo di LabView è consistito nella realizzazione di un programma in grado di: • Acquisire le immagini del fascio da files • Eliminare il ‘rumore’ • Visualizzare in sequenza le immagini del fascio • Analizzare le variazioni della forma del fascio al variare del campo magnetico • Analizzare lo spostamento del centro di massa, ovvero del luogo di maggiore concentrazione di elettroni nel fascio Il nostro programma con Grazie per l’attenzione Gli studenti: • Liceo G. Vailati (Genzano di Roma) I tutor: Chiadroni Enrica Baccari Flavio Di Pirro Giampiero Martufi Giordano Pace Elisabetta Ruggiero Davy Urbani Cristina • Liceo A. Landi (Velletri) Abbafati Annamaria Di Meo Emanuele