Capitolo 8 Massimizzazione dei profitti Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La funzione di profitto Profitto π = Ricavo totale – Costo totale Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La funzione di profitto Profitto π = Ricavo totale – Costo totale Ricavo totale: R(q)=P(Q)Q Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La funzione di profitto Profitto π = Ricavo totale – Costo totale Ricavo totale: R(q)=P(Q)Q Costo totale: C(q) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La funzione di profitto Profitto π = Ricavo totale – Costo totale Ricavo totale: R(q)=P(Q)Q Costo totale: C(q) Π(q) = R(q) – C(q) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl I ricavi totali: R(Q) Ricavo totale Ricavo R(q) Pendenza R(q) = R’ 0 Output, Q Output (unità annue) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl I ricavi totali: R(Q) Ricavo totale Ricavo R(q) Pendenza di R(q)=MR(q)= Pendenza R(q) = R’ Ricavo marginale 0 Output, Q Output (unità annue) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl I costi totali di produzione: C(Q) Costo Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) C(q) Costo totale C(Q) Pendenza di C(q) = C’ 0 Output, Q Output (unità annue) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl I costi totali di produzione: C(Q) Costo Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) C(q) Costo totale C(Q) Pendenza di C(q)=MC(q)= Costo marginale Pendenza di C(q) = C’ 0 Output, Q Output (unità annue) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La massimizzazione del profitto Per massimizzare il profitto: Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) R(Q) R(q) C(Q) 0 Q La massimizzazione del profitto Per massimizzare il profitto: Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) occorre trovare il livello di produzione che rende massima la differenza fra ricavi e costi R(Q) R(q) C(Q) 0 q0 Q La massimizzazione del profitto Per massimizzare il profitto: occorre trovare il livello di produzione che rende massima la differenza fra ricavi e costi Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) R(Q) A 7500 R(q) C(Q) 5000 2500 0 q0 50 Q La massimizzazione del profitto Per massimizzare il profitto: occorre trovare il livello di produzione che rende massima la differenza fra ricavi e costi Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) R(Q) A 7500 R(q) C(Q) 5000 Confrontando R(q) e C(q), il massimo profitto si ha quando: 2500 0 Q=50 q0 50 Q Il grafico della funzione di profitto •Il grafico della funzione di profitto è tracciato come differenza tra la curva di R(Q) e C(Q). Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) R(Q) A 7500 5000 R(q) C(Q) 5000 2500 0 q0 50 Q Il grafico della funzione di profitto •Il grafico della funzione di profitto è tracciato come differenza tra la curva di R(Q) e C(Q). Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) R(Q) A 7500 5000 R(q) C(Q) 5000 2500 (q) 0 q0 50 Q Il grafico della funzione di profitto •Il grafico della funzione di profitto è tracciato come differenza tra la curva di R(Q) e C(Q). Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) R(Q) A 7500 • Ha il suo massimo nel 5000 punto Q=50 R(q) C(Q) 5000 2500 (q) 0 q0 50 Q Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Il ricavo marginale è il reddito addizionale che deriva dalla produzione di una unità aggiuntiva di output. Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Il ricavo marginale è il reddito addizionale che deriva dalla produzione di una unità aggiuntiva di output. R R(Q) R(Q Q) MR Q Q Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Il ricavo marginale è il reddito addizionale che deriva dalla produzione di una unità aggiuntiva di output. R R(Q) R(Q Q) MR Q Q Il costo marginale è il costo aggiuntivo derivante dalla produzione di una unità addizionale di output. Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Il ricavo marginale e il prezzo Un aumento della quantità venduta (ΔQ) modifica il ricavo dell’impresa in due modi: Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Il ricavo marginale e il prezzo Un aumento della quantità venduta (ΔQ) modifica il ricavo dell’impresa in due modi: • L’impresa vende ΔQ unità addizionali di output, ognuna delle quali ad un prezzo pari a P(Q) = Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Il ricavo marginale e il prezzo Un aumento della quantità venduta (ΔQ) modifica il ricavo dell’impresa in due modi: • L’impresa vende ΔQ unità addizionali di output, ognuna delle quali ad un prezzo pari a P(Q) = effetto di espansione del prodotto • Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Il ricavo marginale e il prezzo Un aumento della quantità venduta (ΔQ) modifica il ricavo dell’impresa in due modi: • L’impresa vende ΔQ unità addizionali di output, ognuna delle quali ad un prezzo pari a P(Q) = effetto di espansione del prodotto • Per poter vendere le unità aggiuntive, l’impresa deve abbassare il prezzo praticato: il ricavo si riduce sulle (QΔQ) unità originarie= Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Il ricavo marginale e il prezzo Un aumento della quantità venduta (ΔQ) modifica il ricavo dell’impresa in due modi: • L’impresa vende ΔQ unità addizionali di output, ognuna delle quali ad un prezzo pari a P(Q) = effetto di espansione del prodotto • Per poter vendere le unità aggiuntive, l’impresa deve abbassare il prezzo praticato: il ricavo si riduce sulle (QΔQ) unità originarie= effetto di riduzione del prezzo Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Il ricavo marginale e il prezzo Un aumento della quantità venduta (ΔQ) modifica il ricavo dell’impresa in due modi: • L’impresa vende ΔQ unità addizionali di output, ognuna delle quali ad un prezzo pari a P(Q) = effetto di espansione del prodotto • Per poter vendere le unità aggiuntive, l’impresa deve abbassare il prezzo praticato: il ricavo si riduce sulle (QΔQ) unità originarie= effetto di riduzione del prezzo Le imprese price-taker fronteggiano una curva di domanda perfettamente orizzontale, per cui non sono soggette all’effetto di riduzione del prezzo Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Il ricavo marginale e il prezzo Curva orizzontale della domanda (Impresa Pricetaker) D P (q) Q Q 0 Il ricavo marginale e il prezzo Curva orizzontale della domanda (Impresa Pricetaker) D P (q) Q Q Q 0 Q 0 Il ricavo marginale e il prezzo Curva orizzontale della domanda (Impresa Pricetaker) P Effetto di Espansione del prodotto D (q) Q Q Q 0 Q 0 Il ricavo marginale e il prezzo Curva orizzontale della domanda (Impresa Pricetaker) P Effetto di Espansione del prodotto D Curva discendente della domanda P Q Q P 0 P Q D (q) Q Q Q 0 Q 0 Q Q Q Q 0 Output Il ricavo marginale e il prezzo Curva orizzontale della domanda (Impresa Pricetaker) P Effetto di Espansione del prodotto D Curva discendente della domanda P Q Q Effetto di Espansione del prodotto P 0 P Q D (q) Q Q Q 0 Q 0 Q Q Q Q 0 Output Il ricavo marginale e il prezzo Curva orizzontale della domanda (Impresa Pricetaker) Curva discendente della domanda Effetto di riduzione del prezzo P Effetto di Espansione del prodotto D P Q Q Effetto di Espansione del prodotto P 0 P Q D (q) Q Q Q 0 Q 0 Q Q Q Q 0 Output Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q): •Nell’intervallo (0,q0): C(q) > R(q): Profitto positivo Costo, Ricavo, Profitto R(q) C C(q)R(q) A B (q) 0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q): •Nell’intervallo (0,q0): C(q) > R(q): Profitto positivo Costo, Ricavo, Profitto R(q) •Nel punto C: C C(q)R(q) A B C(q) = R(q): Profitto positivo (q) 0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q): •Nell’intervallo (0,q0): C(q) > R(q): Profitto positivo •Nel punto C: Costo, Ricavo, Profitto R(q) C(q) = R(q): Profitto positivo •Nell’intervallo ] q0, C C(q)R(q) A B ) C(q) < R(q): Profitto negativo (q) 0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q) Livello di output: 0 - q* R(q) > C(q) Costo, Ricavo, Profitto R’ > C’ R(q) C C(q)R(q) A B (q) 0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q) Livello di output: 0 - q* R(q) > C(q) Costo, Ricavo, Profitto R’ > C’ R(q) Indica profitti più alti per output maggiori C C(q)R(q) A B Il profitto è crescente (q) 0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q) Livello di output: q* R(q)= C(q) Costo, Ricavo, Profitto R’ = C’ R(q) C C(q)R(q) A B (q) 0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q) Livello di output: q* R(q)= C(q) Costo, Ricavo, Profitto R’ = C’ R(q) Il profitto è massimo C C(q)R(q) A B (q) 0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q) Livelli di output oltre q*: R(q)> C(q) Costo, Ricavo, Profitto C’ > R’ R(q) C C(q)R(q) A B (q) 0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q) Livelli di output oltre q*: R(q)> C(q) Costo, Ricavo, Profitto C’ > R’ R(q) Il profitto è decrescente C C(q)R(q) A B (q) 0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Il profitto è massimo quando: Costo, Ricavo, Profitto R(q) R’(Q)=C’(Q) C C(q)R(q) A B (q) 0 q* q0 Output Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Π=R-C Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Π=R-C C’ = ΔC/Δq R’ = ΔR/Δq Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Π=R-C C’ = ΔC/Δq R’ = ΔR/Δq Π’ = ΔΠ/Δq = R’ – C’ = ΔR/Δq - ΔC/Δq Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Il profitto è massimo quando Π’ = R’ – C’ = 0, cioè il costo marginale è uguale al ricavo marginale: Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Il profitto è massimo quando Π’ = R’ – C’ = 0, cioè il costo marginale è uguale al ricavo marginale: R’(q) = C’ (q) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Il volume di vendite che massimizza il profitto Per individuare la quantità di vendite che massimizza Π: Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Il volume di vendite che massimizza il profitto Per individuare la quantità di vendite che massimizza Π: Passaggio 1: Regola della quantità (Condizione di ottimo) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Il volume di vendite che massimizza il profitto Per individuare la quantità di vendite che massimizza Π: Passaggio 1: Regola della quantità (Condizione di ottimo) Calcolare il livello di Q tale che MR=MC Se vi sono più livelli di Q che soddisfano tale condizione, scegliere il livello di Q associato al P più alto Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Il volume di vendite che massimizza il profitto Per individuare la quantità di vendite che massimizza Π: Passaggio 1: Regola della quantità (Condizione di ottimo) Calcolare il livello di Q tale che MR=MC Se vi sono più livelli di Q che soddisfano tale condizione, scegliere il livello di Q associato al P più alto Passaggio 2: Regola di chiusura (Condizione di break even) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Il volume di vendite che massimizza il profitto Per individuare la quantità di vendite che massimizza Π: Passaggio 1: Regola della quantità (Condizione di ottimo) Calcolare il livello di Q tale che MR=MC Se vi sono più livelli di Q che soddisfano tale condizione, scegliere il livello di Q associato al P più alto Passaggio 2: Regola di chiusura (Condizione di break even) Verificare se i Π associati alla Q calcolata nel passaggio 1 sono maggiori ai Π associati a Q=0 Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Le imprese price-takers Un’impresa si dice price-taker quando: Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Le imprese price-takers Un’impresa si dice price-taker quando: • può vendere una qualsiasi quantità al prezzo P Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Le imprese price-takers Un’impresa si dice price-taker quando: • può vendere una qualsiasi quantità al prezzo P • non vende nulla per prezzi maggiori di P Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Le imprese price-takers Un’impresa si dice price-taker quando: • può vendere una qualsiasi quantità al prezzo P • non vende nulla per prezzi maggiori di P L’impresa price taker fronteggia una curva di domanda perfettamente orizzontale Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Le imprese price-takers Un’impresa si dice price-taker quando: • può vendere una qualsiasi quantità al prezzo P • non vende nulla per prezzi maggiori di P L’impresa price taker fronteggia una curva di domanda perfettamente orizzontale L’impresa price taker ha un potere di mercato nullo Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Le decisioni di offerta delle imprese price takers Le imprese price takers scelgono la quantità Q di output che massimizza il profitto secondo due regole: PASSAGGIO 1 Regola della quantità (Condizione di ottimo) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Le decisioni di offerta delle imprese price takers Le imprese price takers scelgono la quantità Q di output che massimizza il profitto secondo due regole: PASSAGGIO 1 Regola della quantità (Condizione di ottimo) Nel caso generale: MR=MC Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Le decisioni di offerta delle imprese price takers Le imprese price takers scelgono la quantità Q di output che massimizza il profitto secondo due regole: PASSAGGIO 1 Regola della quantità (Condizione di ottimo) Nel caso generale: MR=MC Per l’impresa price-taker: MR = P Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Le decisioni di offerta delle imprese price takers Le imprese price takers scelgono la quantità Q di output che massimizza il profitto secondo due regole: PASSAGGIO 1 Regola della quantità (Condizione di ottimo) Nel caso generale: MR=MC Per l’impresa price-taker: MR = P La regola della quantità diventa: P=MC Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità Prezzo ($ per unità) P $5 Output Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità Prezzo ($ per unità) P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) Output Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità Prezzo ($ per unità) MC P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) Q* Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Output Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità Prezzo ($ per unità) MC Regola della quantità P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) Q* Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Output Le decisioni di offerta delle imprese price takers PASSAGGIO 2 Regola di chiusura: Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Le decisioni di offerta delle imprese price takers PASSAGGIO 2 Regola di chiusura: Confrontare il Π quando l’impresa produce Q* e quando produce zero. Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Le decisioni di offerta delle imprese price takers PASSAGGIO 2 Regola di chiusura: Confrontare il Π quando l’impresa produce Q* e quando produce zero. Scegliere il livello di produzione associato ai Π più alti Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Le decisioni di offerta delle imprese price takers PASSAGGIO 2 Regola di chiusura: Confrontare il Π quando l’impresa produce Q* e quando produce zero. Scegliere il livello di produzione associato ai Π più alti Che cosa significa questa regola? Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili In assenza di costi non recuperabili: Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili In assenza di costi non recuperabili: Π=0 se Q=0 Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili In assenza di costi non recuperabili: Π=0 se Q=0 Quindi Π(Q*)=PQ-C(Q*)>0 Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili In assenza di costi non recuperabili: Π=0 se Q=0 Quindi Π(Q*)=PQ-C(Q*)>0 Se P>C(Q*)/Q*=AC(Q*) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili In assenza di costi non recuperabili: Π=0 se Q=0 Quindi Π(Q*)=PQ-C(Q*)>0 Se P>C(Q*)/Q*=AC(Q*) Il prezzo è maggiore del costo medio in corrispondenza di Q* Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità+ la regola di chiusura Prezzo ($ per unità) P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) Output Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità+ la regola di chiusura Prezzo ($ per unità) MC P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) AC(Q*) ACmin Q* Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Output Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità+ la regola di chiusura Prezzo ($ per unità) MC AC P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) AC(Q*) ACmin Qe Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Q* Output Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità+ la regola di chiusura Prezzo ($ per unità) MC Profitto AC P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) AC(Q*) ACmin Qe Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Q* Output La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili Dall’analisi del grafico: Acmin è il costo medio associato alla scala efficiente di produzione (quando AC=MC) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili Dall’analisi del grafico: Acmin è il costo medio associato alla scala efficiente di produzione (quando AC=MC) La regola di chiusura si semplifica e diventa: • se P > Acmin: Π è massimo in corrispondenza di una quantità pari a Q* Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili Dall’analisi del grafico: Acmin è il costo medio associato alla scala efficiente di produzione (quando AC=MC) La regola di chiusura si semplifica e diventa: • se P > Acmin: Π è massimo in corrispondenza di una quantità pari a Q* • se P < Acmin: Π è massimo in corrispondenza di una quantità pari a Q=0 Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili Dall’analisi del grafico: Acmin è il costo medio associato alla scala efficiente di produzione (quando AC=MC) La regola di chiusura si semplifica e diventa: • se P > Acmin: Π è massimo in corrispondenza di una quantità pari a Q* • se P < Acmin: Π è massimo in corrispondenza di una quantità pari a Q=0 • se P = Acmin: l’impresa è indifferente fra chiudere e produrre la quantità ottima (Π = 0 in ogni caso) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La funzione di offerta di un’impresa price-taker • La funzione di offerta individuale di un’impresa mostra la quantità che l’impresa ritiene ottimale produrre per ogni possibile livello del prezzo: Qs = S(P) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La funzione di offerta di un’impresa price-taker • La funzione di offerta individuale di un’impresa mostra la quantità che l’impresa ritiene ottimale produrre per ogni possibile livello del prezzo: Qs = S(P) • Per derivare la funzione di offerta di un’impresa, occorre applicare: Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La funzione di offerta di un’impresa price-taker • La funzione di offerta individuale di un’impresa mostra la quantità che l’impresa ritiene ottimale produrre per ogni possibile livello del prezzo: Qs = S(P) • Per derivare la funzione di offerta di un’impresa, occorre applicare: la regola di quantità (condizione di ottimo) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La funzione di offerta di un’impresa price-taker • La funzione di offerta individuale di un’impresa mostra la quantità che l’impresa ritiene ottimale produrre per ogni possibile livello del prezzo: Qs = S(P) • Per derivare la funzione di offerta di un’impresa, occorre applicare: la regola di quantità (condizione di ottimo) la regola di chiusura Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La funzione di offerta di un’impresa price-taker • Per P>ACmin, la quantità di vendite che massimizza il profitto per l’impresa è positiva e soddisfa la regola di quantità (condizione di ottimo) Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La funzione di offerta di un’impresa price-taker • Per P>ACmin, la quantità di vendite che massimizza il profitto per l’impresa è positiva e soddisfa la regola di quantità (condizione di ottimo) Qs soddisfa P = MC Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La funzione di offerta di un’impresa price-taker • Per P>ACmin, la quantità di vendite che massimizza il profitto per l’impresa è positiva e soddisfa la regola di quantità (condizione di ottimo) Qs soddisfa P = MC • Per P=ACmin, l’impresa è indifferente fra l’ipotesi di chiudere la produzione e quella di produrre secondo la sua scala di produzione efficiente Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La funzione di offerta di un’impresa price-taker • Per P>ACmin, la quantità di vendite che massimizza il profitto per l’impresa è positiva e soddisfa la regola di quantità (condizione di ottimo) Qs soddisfa P = MC • Per P=ACmin, l’impresa è indifferente fra l’ipotesi di chiudere la produzione e quella di produrre secondo la sua scala di produzione efficiente • Per P<ACmin, l’impresa non produce: Qs=0 Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La curva di offerta di un’impresa price-taker AC P’ ACmin Qe=0 Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl S(P’) La curva di offerta di un’impresa price-taker AC P’ ACmin Qe=0 Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl S(P’) La curva di offerta di un’impresa price-taker MC AC P’ AC P’ ACmin ACmin Qe=0 Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl S(P’) Qe S(P’) La curva di offerta di un’impresa price-taker MC AC P’ AC P’ ACmin ACmin Qe=0 Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl S(P’) Qe S(P’) La legge dell’offerta Legge dell’offerta Ricavo, costo C R=P° Q Output La legge dell’offerta Legge dell’offerta se P aumenta Ricavo, costo C R=P° Q Output La legge dell’offerta Legge dell’offerta se P aumenta L’output ottimale (che max Π) di un’impresa price-taker è noninferiore al livello ottimale di output prima dell’aumento di prezzo Ricavo, costo C Q* R=P° Q Output La legge dell’offerta Legge dell’offerta se P aumenta L’output ottimale (che max Π) di un’impresa price-taker è noninferiore al livello ottimale di output prima dell’aumento di prezzo La curva di offerta individuale è nondecrescente Ricavo, costo C Q* R=P° Q Output Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Come si modifica la funzione di offerta di un’impresa quanto cambia il prezzo di un input? Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Come si modifica la funzione di offerta di un’impresa quanto cambia il prezzo di un input? • Un incremento di prezzo di un input comporta un aumento del costo unitario di produzione Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Come si modifica la funzione di offerta di un’impresa quanto cambia il prezzo di un input? • Un incremento di prezzo di un input comporta un aumento del costo unitario di produzione Le curve AC e MC si spostano verso l’alto Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Come si modifica la funzione di offerta di un’impresa quanto cambia il prezzo di un input? • Un incremento di prezzo di un input comporta un aumento del costo unitario di produzione Le curve AC e MC si spostano verso l’alto La curva di offerta si trasla anch’essa verso l’alto Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Come si modifica la funzione di offerta di un’impresa quanto cambia il prezzo di un input? • Un incremento di prezzo di un input comporta un aumento del costo unitario di produzione Le curve AC e MC si spostano verso l’alto La curva di offerta si trasla anch’essa verso l’alto • Un incremento nei costi fissi inevitabili: Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Come si modifica la funzione di offerta di un’impresa quanto cambia il prezzo di un input? • Un incremento di prezzo di un input comporta un aumento del costo unitario di produzione Le curve AC e MC si spostano verso l’alto La curva di offerta si trasla anch’essa verso l’alto • Un incremento nei costi fissi inevitabili: Fa spostare verso l’alto la curva AC verso l’alto Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Come si modifica la funzione di offerta di un’impresa quanto cambia il prezzo di un input? • Un incremento di prezzo di un input comporta un aumento del costo unitario di produzione Le curve AC e MC si spostano verso l’alto La curva di offerta si trasla anch’essa verso l’alto • Un incremento nei costi fissi inevitabili: Fa spostare verso l’alto la curva AC verso l’alto Lascia invariate la curva MC e la curva di offerta Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Aumento del costo variabile MC1 Qe Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta MC1 Qe Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Aumento del costo variabile MC2 MC1 Qe Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Aumento del costo variabile MC2 MC1 Qe Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Aumento del costo fisso evitabile Aumento del costo variabile MC2 MC1 5 Qe Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Aumento del costo variabile Aumento del costo fisso evitabile MC2 10 MC1 5 Qe Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Aumento del costo fisso evitabile Aumento del costo variabile MC2 10 MC1 5 Qe Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Aumento del costo fisso evitabile Aumento del costo variabile MC2 10 MC1 5 Qe Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Offerta di lungo periodo e di breve periodo • AC e MC di un’impresa possono essere diversi nel breve e nel lungo periodo. Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Offerta di lungo periodo e di breve periodo • AC e MC di un’impresa possono essere diversi nel breve e nel lungo periodo. • Equilibrio di breve e di lungo periodo non coincidono Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Offerta di lungo periodo e di breve periodo • AC e MC di un’impresa possono essere diversi nel breve e nel lungo periodo. • Equilibrio di breve e di lungo periodo non coincidono • Se il prezzo dell’output aumenta improvvisamente: cosa succede all’equilibrio? Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Offerta di lungo periodo e di breve periodo • AC e MC di un’impresa possono essere diversi nel breve e nel lungo periodo. • Equilibrio di breve e di lungo periodo non coincidono • Se il prezzo dell’output aumenta improvvisamente: cosa succede all’equilibrio? • Usare le regole di quantità e di chiusura per analizzare gli effetti di breve e di lungo periodo di un incremento di prezzo sull’output dell’impresa Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl La regola di quantità MCBP MCLP P° Q* La regola di quantità Supponiamo un aumento del prezzo da P° a P^ MCBP MCLP P^ P° Q* La regola di quantità Supponiamo un aumento del prezzo da P° a P^ MCBP La quantità ottima di vendite MCLP per l’impresa è: Q*BP nel breve periodo P^ P° Q* QBP* La regola di quantità Supponiamo un aumento del prezzo da P° a P^ MCBP La quantità ottima di vendite MCLP per l’impresa è: Q*BP nel breve periodo P^ Q*LP nel lungo periodo P° Q* QBP* QLP* La regola di quantità Supponiamo un aumento del prezzo da P° a P^ MCBP La quantità ottima di vendite MCLP per l’impresa è: Q*BP nel breve periodo P^ Q*LP nel lungo periodo P° Nel lungo periodo, la quantità ottima aumenta Q* QBP* QLP* La regola di chiusura P^ è superiore al costo medio evitabile di breve periodo in corrispondenza di Q*BP ed è superiore a quello di lungo periodo in P^ corrispondenza di Q*LR CMBP ACBP ACLP P° Le imprese decideranno di produrre •nel breve periodo •nel lungo periodo CMLP Q* Q*BP Q*LP Il surplus del produttore L’impresa guadagna una rendita su tutte le unità vendute, tranne l’ultima Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Il surplus del produttore L’impresa guadagna una rendita su tutte le unità vendute, tranne l’ultima La rendita o surplus del produttore è la somma, su tutte le unità prodotte, della differenza tra prezzo e costo marginale. Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Il surplus del produttore L’impresa guadagna una rendita su tutte le unità vendute, tranne l’ultima La rendita o surplus del produttore è la somma, su tutte le unità prodotte, della differenza tra prezzo e costo marginale. Profitto = Rendita del produttore - Costi non recuperabili Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Rendita del produttore In q* C’ = R’. Tra 0 e q* , R’ > C’ per tutte le unità. Prezzo ($ per unità di output) C’ CMV B A D 0 Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl P C q* Output Rendita del produttore Prezzo ($ per unità di output) In q* C’ = R’. Tra 0 e q* , R’ > C’ per tutte le unità. Rendita del produttore C’ CMV B A D 0 Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl P C q* Output Rendita del produttore Prezzo ($ per unità di output) In q* C’ = R’. Tra 0 e q* , R’ > C’ per tutte le unità. Rendita del produttore C’ CMV B A D 0 Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl P C q* Alternativamente, il costo variabile complessivo è la area del rettangolo ODCq* . Il ricavo è l’area OABq*. Il surplus del produttore è l’area di ABCD. Output Il surplus del produttore in presenza di costi fissi evitabili a)Curva di offerta individuale senza costi fissi evitabili: Surplus produttore: area azzurra, costi evitabili area grigia Prezzo A B D C Output Q S Il surplus del produttore in presenza di costi fissi evitabili a)Curva di offerta individuale senza costi fissi b) Curva di offerta individuale con costi evitabili: Surplus produttore: area azzurra, fissi evitabili costi evitabili area grigia Prezzo Prezzo A B S A B S C D C Output Q E D F G H Q Output Il surplus dei produttori del mercato Prezzo O S) P* D) D Q* Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Output Il surplus dei produttori del mercato Prezzo O S) P* Rendita del produttore D) D Q* Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Output Il surplus dei produttori del mercato Prezzo O S) P* Rendita del produttore D) D Q* Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl Output