DIRITTO
DALLO STATUTO ALBERTINO
ALLA COSTITUZIONE
La nostra COSTITUZIONE risale al 1° gennaio
1948.
Prima c’era lo STATUTO ALBERTINO,
concesso dal re Carlo Alberto (Regno del
Piemonte e Sardegna) dopo i moti del 1848.
Lo Statuto Albertino aveva determinate
caratteristiche:
• era una Costituzione concessa, (dal francese
octualier) ottriata= concessa;
• era una Costituzione flessibile (poteva essere
modificata con una legge ordinaria del
Parlamento;
• Era una Costituzione corta (non conteneva tanti
articoli e concedeva pochi diritti).
Esso
prevedeva
una
MONARCHIA
COSTITUZIONALE PURA: cioè il Re era non
solo il Capo dello Stato, ma anche capo del
Governo. Il Re partecipava a tutti e tre i poteri
dello Stato (Esecutivo, nominava e revocava i
ministri, capo dell’esecutivo), (Legislativa
Il Sistema parlamentare era BICAMEREALE:
• 1. Camera dei deputati era elettiva, i rappresentanti
si eleggevano però con un Suffragio Ristretto =
c’erano pochi cittadini che avevano diritto di voto
(solo chi aveva un determinato censo, i nobili o
coloro che avevano un determinato titolo di studio
e solamente uomini, le donne non avevano diritto
di voto).
• 2. Poi c’era il Regio Senato, dove vi erano tutti
• Il Re partecipava anche al potere giudiziario, poiché nominava i
Giudici, che erano di nomina regia. Godevano di una certa autonomia,
poiché dopo 3 anni diventavano inammovibili.
• Lo Statuto Albertino è stata la 1° Costituzione dello Stato Italiano,
dopo l’Unità d’Italia e si è applicato durante tutto il Regno d’Italia, per
100 anni. Durante il periodo fascista è stato la nostra Costituzione.
• Era FLESSIBILE e non è riuscito a difendere lo Stato, in particolare
con le leggi FASCISTISSIME, 1925-26, quando lo Stato è stato
trasformato da democratico ad una dittarura. Da un momento all’altro,
senza fatica, il Parlamento (composto da una maggioranza di deputati
fascisti) ha votato a favore queste leggi. Dopo la Marcia su Roma il re
ha dato a Mussolini l’incarico di formare il Governo, nel 1924 ha fatto
votare la cosiddetta LEGGE “ACERBO” legge elettorale (cognome
del parlamentare che la presentò) passò alla storia come legge
TRUFFA:
• quel partito che avesse avuto almeno il 25% dei voti, avrebbe ottenuto
il 75% dei seggi in Parlamento.
• [la Legge elettorale, determina il meccanismo
attraverso il quale i voti dei cittadini vengono
trasformati in seggi del Parlamento.]
• Ci furono le elezioni, il Partito fascista ottenne il
25% dei voti e trasformò in 75% dei seggi di
parlamentari fascisti, aveva un’opposizione che
non riusciva a fare niente a livello di decisioni, e
tra fine 1925-26 emanarono le “leggi
fascistissime”, che eliminarono le libertà
individuali e trasformarono l’Italia in una
DITTATURA.
• Lo Statuto Albertino, Costituzione che ormai
serviva a poco e che Mussolini modificò in gran
parte, rimase in vigore fino a dopo la Guerra.
• Con la Liberazione ci fu un referendum, il 2
giugno, il governo provvisorio decise di rimettere
in sesto il Paese. Si sceglieva la forma istituzionale
dello Stato (Monarchia- Savoia, o passare alla
Repubblica), si scelse la Repubblica.
• Si stabilì che l’Italia doveva avere una nuova
Costituzione e il 2 giugno del ’46 si elessero i 75
membri che avrebbero redatto la Costituzione. Per
la 1° volta votarono anche le donne (grazie ad una
legge del 1945).
• La commissione dei 75 si suddivise i 3
sottocommissioni: alla fine del ’47 fu promulgata
dal Capo provvisorio dello Stato, Enrico DE
NICOLA, la nostra Costituzione ed entrò in
vigore il 1° gennaio 1948.
• Il governo che ci fu dal ’45-48, è stato definito di
UNITA’ NAZIONALE, con democrazia cristiana,
socialisti, comunisti, le forze che combatterono i
fascisti. Dopo le elezioni della primavera del ’48,
con una campagna elettorale incisiva e grazie
all’aiuto economico degli americani, vise la
Democrazia Cristiana e rimase al governo per 50
anni,
i
socialisti-comunisti
andarono
all’opposizione (c’era il timore dell’avanzare
dell’Unione Sovietica e il partito comunista era
molto legato all’URSS).
• La Democrazia Cristiana, partito sostenuto dai
cattolici, governò a lungo o da sola (monocolore)
o con altri partiti (in coalizione), ma sempre come
partito di maggioranza. Prima si chiamava Partito
Popolare che fu creato nel 1919 da Don Luigi
Sturzo. Fu spazzata via, con il Parito Socialista,
nel 1992-94, quando ci fu Tangentopoli (con lo
smascheramento del sistema di tangenti,
imprenditori-politici).
• Nel 1994 il vuoto al centro è stato colmato da
Forza Italia di Silvio Berlusconi.
La nostra Costituzione
Il 2 giugno sono stati eletti dal popolo italiani 556 menbri
dell’Assemblea Costituente i quali al loro interno hanno
eletto una Commissione detta “dei 75” (membri più
competenti), suddivisa i 3 sottocommissioni, ognuna delle
quali doveva portare avanti una parte della Costituzione, a
forza di compromessi, infatti non facevano parte di un solo
orientamento politico (sx, centro=partito popolare, liberale,
d’azione).
Essi hanno cercato di giungere a compromessi positivi per
emanare poi la Costituzione, basata su principi democratici
di libertà ed uguaglianza, sanciti dai prmi 12 articoli.
• E’ stata fatta approvare da tutta l’assemblea alla
fine 1947, il presidente
della Repubblica,
Enrico de Nicola, ha approvato la Costituzione
con vacatio legis molto breve, ed è stata
promulgata 1° gennaio 1948
• Nella primavera del ’48 ci furono le elezioni
politiche, come stabiliva la nuova Costituzione.
Vinse
la
Democrazia
Cristiana,
partito
inizialmente di maggiornza assoluta, che governò
poi anche con delle coalizioni, essa fu infatti al
governo dal 1948 al 1994, quando fu spazzata via
(con lo scandalo del 1992 “Tangentopoli”);
raccolse la sua eredità il centro destra con Forza
Italia.
CARATTERI DELLA
NOSTRA COSTITUZIONE
- E’ una Costituzione VOTATA dai membri dell’Assemblea
Costituente, eletti dal popolo;
- E’ una Costituzione LUNGA, perchè ha molti articoli (139 articoli
+ 18 disposizioni transitorie finali), ma anche perché concede molti
diritti, civili politici, ma anche economici e sociali;
- E’ una Costituzione DEMOCRATICA, basata sul concetto di
democrazia (prefigura uno stato sociale, perché garantisce una
serie di diritti sociali e prevede uno Stato che intervenga attraverso
una serie di servizi sociali laddove il cittadino sia in una situazione
di disagio);
- E’ una Costituzione RIGIDA per poter essere modfificata ha
bisogno di un procedimento complesso “procedura aggravata” da
parte del Parlamento (non una normale procedura di
promulgazione di legge) sancita all’articolo 138 della Costituzione.
Articolo 138 della Costituzione
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali
sono adottate da ciascuna camera con due successive deliberazioni ad
intervallo non minore di 3 mesi, e sono approvate a maggioranza
assoluta dei componenti di ciscuna camera nella 2° votazione.
Le leggi sono sottoposte a referendum popolare quando, entro 3 mesi
dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda 1/5 dei membri di una
camera o 500 mial elettori o 5 consigli regionali. None è promulgata la
legge se non è approvata dalla maggiornaza dei voti validi.
Non si farà il referendum se la legge è stata approvata nella 2° votazione
da ciascuna delle 2 camere con una maggioranza dei 2/3 dei
componenti.
In questo caso la legge verà promulgata perché c’è un’espressione molto
forte della volontà dei componenti delle 2 camere.
• Il Parlamento è BICAMERALE: formato da 2
camere, una Camera dei Deputati e un Senato
della Repubblica.
• Questo referendum CONFERMATIVO è valido,
indipendentemente che si rechino al voto la
maggioranza degli aventi diritto. Contrariamente,
quello dell’art. 75 è ABROGATIVO, cioè si
devono recare al voto la maggioranza degli aventi
diritto affinché sia valido.
• La legge proposta dal Referendum non è
promulgata se non è approvata dalla maggioranza
dei voti validi (SI= vogliono la legge; NO= la
legge non modificherà la Costituzione)
LA COSTITUZIONE è suddivisa
in 4 parti
1. Artt. 1-12 introduzione, principi generali, sanciscono tutti i diritti
fondamentali dei cittadini italiani e di chi si trova sul nostro territorio
(democratico, di libertà, laborista).
2. Artt. dal 13-54 la 1° parte vera e propria, dei diritti e doveri dei cittadini,
rapporti civili, economici, etico-sociali, rapproti politici.
3. Artt. 55-139, la 2° parte, ordinamento della Repubblica come sono strutturate
e che compito hanno i principali organi dello stato Costituzioneli, Governo,
camere, magistratura, presidente dello Stato, cosa si intende per pubblica
amministrazione e coma vienbe strutturata.
• Artt. Riguardanti le Regioni e Provincie, modificati da una Legge
Costituzionale nel 2001.
• 4. Ultima parte, sono le disposizioni transitorie e finali, 18 articoli, sono
servite per il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento.
• Ultimo articolo art. 139 “la forma repubblicana non può essere oggetto di
revisione costituzionale”.