Perdita secca e gettito fiscale variano con l`ammontare della tassa

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Domanda e offerta
aggregata, disoccupazione
Laboratorio di Macroeconomia
lezione 3
Ciclicità dell’economia
• Mentre nel lungo periodo non appaiono
con evidenza, le oscillazioni di breve
periodo (fasi di recessione ed espansione)
sono rilevanti e interessano:
– Consumi
– Produzione
– Inflazione
– Disoccupazione
Definizione di recessione
• Il Prodotto Interno Lordo ha crescita negativa
(diminuisce) per almeno due trimestri consecutivi
Variazione % PIL
1
0.8
0.6
0.4
0.2
0
2001/1 2001/2 2001/3 2001/4 2002/1 2002/2 2002/3 2002/4 2003/1 2003/2 2003/3 2003/4 2004/1 2004/2 2004/3 2004/4 2005/1 2005/2 2005/3
-0.2
-0.4
-0.6
-0.8
Curve aggregate
OFFERTA AGGREGATA
Quantità di prodotto che le imprese
decidono di produrre dato il livello dei
prezzi
DOMANDA AGGREGATA
Combinazione di prezzi e prodotto per i quali
il mercato dei beni e della moneta sono in
equilibrio
Esempi di politiche e shock
P
SHOCK NEGATIVO OFFERTA
POLITICA ESPANSIVA
(CRISI PETROLIFERA)
AS
P0
AD
Y0
Y
Lungo periodo
(curva AS classica)
AS Non si può produrre di più, per
cui se la domanda aumenta chi
produce aumenta i prezzi.
P
Anche se si cercasse di
assumere di più per aumentare
la produzione, nessuno è
disponibile, per cui l’unico
effetto sarebbe un aumento dei
salari
P0
Anche se la domanda cala,
viene smaltito tutto l’output
potenziale a prezzi più
bassi
AD
Y0
Y
L’accumulazione di capitale e il progresso tecnologico fanno shiftare la curva AS verso
destra (crescita) – MA IL LIVELLO DI PRODUZIONE NON DIPENDE DAI PREZZI
Piena occupazione?
• Nel modello classico, nel lungo periodo si
assume che lavorino tutti quelli che
vogliono lavorare
• Esiste comunque una disoccupazione
frizionale, per cui il tasso di piena
occupazione è inferiore al 100% (95% in
genere)
Curva AS di breve periodo
(keynesiana)
P
Poiché c’è disoccupazione, le imprese
possono scegliere quanto lavoro
impiegare per un dato salario. Nel breve
periodo le imprese preferiscono cambiare
il livello di produzione piuttosto che prezzi
o salari
P0
AS
Il livello dei prezzi non dipende dal PIL
AD
Y0
Y
Politiche espansive
Una politica espansiva fa aumentare la
domanda aggregata (e la curva AD si
sposta a destra mediante):
• Aumento dell’offerta di moneta
• Aumento della spesa pubblica
• Taglio delle tasse
Ma anche la fiducia del consumatore e degli
investitori fa spostare la curva verso dx
Il modello IS-LM
Il modello IS-LM identifica i valori del PIL e del
tasso di interesse per i quali sono in equilibrio sia
il mercato dei beni che quello del denaro
• IS: equilibrio sul mercato dei beni
– IS significa I=S (investimenti = risparmio)
• LM: equilibrio sul mercato della moneta
– LM significa L=M (domanda di moneta=offerta)
– Moneta “reale” e non “nominale”
IS
I = I0 – b·i
i
e
Y = f(I)
L’inclinazione della curva è
maggiore quanto è minore la
reattività al tasso di interesse
Y
IS e domanda aggregata
AD = C + I + G + NX
= c0+c1(Y-T) + I0 – b·i + G + NX
= A + c1(Y-T) – b·i
La domanda aggregata cresce al
crescere del PIL (reddito)
La domanda aggregata cala al
crescere del tasso di interesse
Curva IS: Y = (A - c1T - b·i) / (1-c1)
LM
• Combinazioni del tasso di interesse per cui l’offerta di
moneta è uguale alla domanda di moneta (reale)
• L = kY – hi Domanda di moneta
• L’offerta di moneta M/P è controllata dalla banca
centrale
• La curva LM esprime L=M/P= kY – hi
• Quindi i = (kY – M/P)/h
• Più alto è il reddito, più moneta serve
• Più alto è il tasso di interesse, più si preferisce
risparmiare e investire (valore del denaro)
LM
i
L’inclinazione della curva è
maggiore quanto più alta è la
risposta della domanda di
denaro al reddito (k) e
quanto più bassa è la
risposta a variazioni nel
tasso di interesse (i)
Y
Equilibrio curva IS-LM
i
i*
Y*
Y
La relazione tra quantità di
moneta e prodotto
MxV=PxY
Se V è costante, allora Y = M/P (curva di
domanda aggregata)
La domanda aumenta esattamente in
proporzione all’aumento della moneta
reale
Politiche supply-side
• Rimuovere regolamentazioni e leggi
superflue
• Avere un sistema legale efficiente
• Incoraggiare il progresso tecnico
Voodoo Economics
• Tagliare le tasse porta ad una forte
espansione dell’offerta
Effetti di una riduzione fiscale
AS (lungo periodo)
P
AS (breve periodo)
P0
Risultato:
• Crescita limitata PIL
• Prezzi più alti
AD
• Diminuzione introiti fiscali
• Aumento debito
Y0
Y2
Y1
Y
Sussidi per produzione
bioetanolo e supporto ai prezzi
…semplificato, solo per il
mercato del grano
AS
P
P0 + S
AS (breve periodo)
P0
Risultato:
• Prezzi più alti
• Produzione maggiore (ma
per etanolo)
AD
• Spesa pubblica + costo per
i consumatori
D1
Y0
Y1
Y
Offerta e domanda aggregate e
crescita
P
Y
Possibili tesi…
• La politica economica (repubblicana negli
Stati Uniti nel 1980) e oggi
…
• La velocità di circolazione della moneta
come impulso alla domanda: carte di
credito e acquisti on-line
• L’impatto su offerta e domanda dell’11
settembre 2001
La perdita secca...
Prezzo
Guadagni
“persi”
PB
Offerta
Tassa
Prezzo = P1
senza tassa
P
S
Costo
per vend.
Valore per
acquirenti
0
Q2
Q1
Riduzione quantità per tassa
Domanda
Quantità
Perdita secca e gettito fiscale al
variare delle tasse
Con un aumento nell’imposizione
fiscale, la perdita secca cresce
anche più rapidamente rispetto
all’aumento della tassa
Perdita secca e reddito fiscale...
(a) Tassa modesta
Prezzo
Offerta
Perdita secca
PB
PS
Gettito fiscale
Domanda
0
Q2 Q1
Quantità
Perdita secca e reddito fiscale...
(b) Tassa media
Prezzo
Offerta
Perdita secca
PB
Tax
revenue
PS
Domanda
0
Q2
Q1
Quantità
Perdita secca e gettito fiscale...
(c) Tassa elevata
Prezzo
Offerta
PB
Perdita secca
Domanda
PS
0
Q2
Q1
Quantità
Perdita secca e gettito fiscale
Per la tassa modesta, il gettito
fiscale è ridotto
All’aumentare della tassa il gettito
fiscale aumenta
Ma se la tassa continua ad
aumentare, il gettito fiscale
diminuisce perchè la tassa riduce
la dimensione degli scambi
Perdita secca e gettito fiscale
variano con l’ammontare della tassa...
(a) Perdita secca
Perdita secca
0
Ammontare tassa
Perdita secca e gettito fiscale
variano con l’ammontare della tassa...
Gettito
fiscale
0
(b) Gettito (curva di Laffer)
Ammontare tassa
Perdita secca e gettito fiscale
variano con l’ammontare della tassa
Con l’aumentare della tassazione, la sua
perdita secca diventa rapidamente più
grande
In contrasto, il gettito fiscale inizialmente
aumenta con la dimensione di una tassa;
poi, quando la tassa supera un certo
livello, il mercato si riduce al punto tale da
portare ad una riduzione del gettito fiscale
La curva di Laffer e l’Economia
dal lato dell’offerta
La curva di Laffer rappresenta la
relazione tra aliquota fiscale e gettito
fiscale
L’economia dal lato dell’offerta si
riferisce alla visione di Reagan e Laffer,
che suggerirono che un taglio fiscale
avrebbe indotto più persone a lavorare,
quindi con un potenziale aumento dei
gettiti fiscali
Il dibattito sulla perdita secca
Alcuni economisti ritengono che le tasse
sul lavoro abbiano un forte effetto
distorsivo e pensano che l’offerta di lavoro
sia particolarmente elastica
Dibattito sulla perdita secca
Esempi di lavoratori che potrebbero rispondere
maggiormente agli incentivi:
Lavoratori che possono adeguare il numero
di ore lavorative
Famiglie con redditi secondari
Anziani che possono decidere quando
andare in pensione
Lavoratori nell’economia sommersa e illegale
Perdita secca e gettito fiscale al
variare delle tasse
Con un aumento nell’imposizione
fiscale, la perdita secca cresce
anche più rapidamente rispetto
all’aumento della tassa
TASSI DI DISOCCUPAZIONE PER ITALIA,
FRANCIA E GERMANIA
Francia
Germania
Italia
14
12
10
8
6
4
2
0
78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97
Fonte: Fanfani (2003), corso di politica economica e dello sviluppo, Univ. di Bologna
Tassi di disoccupazione standardizzati dall’OCSE. I dati per la Germania dopo il
1991 si riferiscono alla Germania unificata. Per l’Italia, dati ISTAT.
Dati recenti per l’Italia
SESSO, CLASSI DI ETÀ
1993
1994
1995
1996
1997
MEZZOGIORNO
16.3
16.7
17.1
48.9
49.5
50.6
21.0
21.9
22.8
7.6
8.1
8.0
6.1
6.4
6.9
16.5
17.0
17.3
3.3
1.8
3.6
Maschi
15-24
25-35
35-54
55-64
15-64
65 e oltre
13.3
41.5
16.0
5.5
4.1
13.4
4.5
15.1
45.9
19.0
6.6
5.0
15.3
3.3
Femmine
15-24
25-34
35-54
55-64
15-64
65 e oltre
25.2
55.8
31.6
11.4
3.4
25.5
9.4
26.4
58.4
34.2
12.4
4.3
26.6
5.7
28.9
63.6
37.1
14.1
5.6
29.2
8.0
29.4
64.5
38.2
14.7
6.0
29.6
9.5
Totale
15-24
25-34
35-54
55-64
15-64
65 e oltre
17.1
47.2
21.1
7.3
3.9
17.3
6.0
18.7
50.7
24.0
8.4
4.9
18.9
4.0
20.4
54.7
26.5
9.6
6.0
20.6
4.6
20.8
55.4
27.4
10.1
6.3
21.0
3.9
Fonte: Fanfani (2003) su dati Istat
1998
1999
1993
1994
1995
17.5
50.9
22.9
8.6
7.5
17.7
3.3
17.3
51.0
22.9
8.8
7.4
17.5
2.5
7.5
26.6
8.7
3.0
2.7
7.6
3.7
8.6
29.1
10.2
3.7
3.4
8.7
1.6
9.0
29.9
10.9
4.0
3.8
9.1
1.7
1996
ITALIA
9.0
29.8
11.3
4.1
4.0
9.1
1.4
30.0
64.9
40.1
15.3
4.8
30.2
10.3
30.8
64.3
40.1
17.1
6.1
31.1
7.0
31.3
64.5
41.5
17.0
8.1
31.5
10.6
14.6
35.3
16.0
6.9
2.9
14.6
8.4
15.4
36.5
17.6
7.8
3.3
15.5
4.7
16.2
38.7
18.6
8.3
4.3
16.3
6.5
21.3
56.3
28.6
10.3
6.4
21.5
5.6
21.9
56.2
28.9
11.3
7.2
22.2
4.3
22.0
56.6
29.5
11.4
7.5
22.2
4.8
10.1
30.4
11.6
4.3
2.8
10.2
5.1
11.1
32.4
13.1
5.1
3.4
11.2
2.5
11.6
33.8
14.0
5.6
4.0
11.8
3.1
1997
1998
1999
9.0
29.6
11.7
4.1
4.3
9.2
2.0
9.1
29.8
11.5
4.4
4.7
9.3
1.6
8.8
29.2
11.3
4.2
4.6
8.9
1.5
16.1
39.5
18.6
8.4
4.4
16.2
6.2
16.2
39.6
19.1
8.7
4.3
16.3
8.8
16.3
39.0
19.4
9.3
4.5
16.4
5.2
15.7
37.4
19.0
9.1
5.3
15.8
5.2
11.6
34.1
14.2
5.7
4.1
11.8
2.8
11.7
34.0
14.7
5.8
4.3
11.9
4.0
11.8
33.8
14.8
6.2
4.6
12.0
2.6
11.4
32.9
14.5
6.0
4.8
11.6
2.6
Situazione nel 2005
•
•
•
•
•
•
Italia: 8,0%
Francia: 9,5%
Germania: 9,5%
Giappone: 4,7%
Regno Unito: 4,7%
Stati Uniti: 5,5%
Fonte: Eurostat
(2003)
I picchi della disoccupazione
• Grande Depressione (1932-33)
– Usa: 24%
– UK: 20%
Disoccupazione ed efficienza
• Perdita di efficienza
– Spreco di risorse umane
– Occupati con produttività marginale superiore al
salario di riserva
– E’ possibile migliorare la situazione dei disoccupati
senza peggiorare quella degli occupati
– Deperimento delle risorse umane
– Ineguaglianze nella distribuzione del reddito
Disoccupazione, equità e misure
di politica economica
• Diseguaglianze nella distribuzione del reddito
• Possibili misure di politica economica
– Indennità di disoccupazione
– Cassa integrazione (1945)
• Integrazione per impiegati a orario ridotto
• Flessione domanda
• Ristrutturazioni, riorganizzazioni
– Reddito minimo (dividendo sociale)
• Redistribuzione dei redditi e flessibilità
• Costi (sociali) economici e non economici
La piena occupazione
• Eliminare la quota di disoccupazione
involontaria al di sopra di quella frizionale
• La disoccupazione frizionale è ritenuta legata al
normale funzionamento dei mercati ed esiste
anche se ci sono posti vacanti
– Carenza di informazione
– Inerzie di breve periodo
Possibili tesi…
• Agenzie di lavoro interinale, mobilità e
disoccupazione frizionale
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