Geografia Generale Compreso tra il 24° e il 45° grado di latitudine Nord (come dalle Alpi all'Egitto), l'arcipelago giapponese (che conta più di 6'800 isole), si stende in lunghezza per oltre 3.500 km, con una superficie complessiva di 377.819 kilometri2, meno dello 0,3% dell'estensione globale delle terre emerse (più dell'Italia ma meno della Francia). Il Giappone comprende quattro isole principali, che insieme costituiscono il 98% del paese, e numerosi gruppi insulari adiacenti (perlopiù montagnose e di origine vulcanica). L'isola di Honshu, che è la più grande (ed occupa più del 60% del territorio totale), l'isola di Kyushu e quella di Shikoku formano insieme il nucleo storico e culturale del Giappone. L'isola settentrionale di Hokkaido invece, costituisce una specie di regione esterna. Fra le isole minori vi sono: l'isola di Sado (davanti al lato occidentale di Honshu), l'isola di Awaji (nel Mare Interno fra Shikoku e Kyushu), le isole Amakusa (davanti alla costa occidentale di Kyushu) e l'arcipelago delle Ryu Kyu, tra cui il gruppo Okinawa (fra Kyushu e Taiwan). Il Giappone confina con il Mar del Giappone ad ovest, con il Mar delle Filippine a sud ed il Mar Giallo e sud-ovest, con l'Oceano Pacifico ad est e con il Mar di Okhotsk a nord. Il Territorio L'arco insulare giapponese fa parte del sistema di catene montuose che dall'interno del continente asiatico (catena del Grande Khingan in Cina), attraverso il fascio di rilievi costieri Sikhote Alin (Russia) e l'arco di Sakhalin, si protende per tutta la lunghezza dell'arcipelago fino all'isola di Kyushu (a sua volta collegata con i rilievi della penisola coreana). Esso si trova nella zona di contatto di due delle principali zolle in cui è suddivisa la crosta terrestre. Secondo la teoria della tettonica a zolle infatti, la "zolla pacifica" e la "zolla eurasiatica", simili a lastroni galleggianti sopra il materiale fluido al centro della terra, si muoverebbero urtandosi e accavallandosi l'una sotto i bordi dell'altra. Così si spiega l'instabilità tettonica di questa zona, caratterizzata da frequenti scosse telluriche e da eruzioni vulcaniche. Le isole giapponesi si trovano infatti in corrispondenza del bordo della zolla eurasiatica, al di sotto del quale si incunea la zolla pacifica, formando la Fossa del Giappone, profonda più di 10.000 m (l'abisso Ramapo raggiunge i 10.554 metri di profondità). La conseguenza dei movimenti delle zolle crostali sono la formazione delle catene montuose e dei vulcani. In Giappone infatti, l'80% del territorio è montuoso e tutti i vulcani sono allineati sul bordo esterno dell'arco insulare. Più precisamente ci sono tre allineamenti: l'arco delle Ryu Kyu, l'arco delle Marianne e l'arco delle Curili. Il 26% del territorio giapponese è così formato da rocce vulcaniche, con molte centinaia di vulcani esistenti (di cui 36 ancora attivi). Solo il 25% della superficie complessiva ha una pendenza inferiore al 15%. Le maggiori altezze si riscontrano nella parte centrale di Honshu, dove il paesaggio è tipicamente montano. Oltre al cono vulcanico del Fuji (3776 m), vi si trovano Hodaka (3190 m), Shirane (2778 m) e Haku (2700 m). Verso Nord e verso Ovest le cime si abbassano, infatti le vette pi•alte sono: Iwate 2041 m (Honshu settentrionale), Daisetsu 2290 m (Hokkaido), Ishizuki 1981 m (Shikoku) e Kuju 1787 m (Kyushu). In epoca paleozoica le isole del Giappone erano unite al continente asiatico, e solo verso la fine del Terziario ampi movimenti tettonici spinsero verso l'alto alcune parti della costa, dando origine ad un immenso lago tra questa ed il resto del continente. All'inizio del Quaternario avvennero cedimenti che isolarono la catena montuosa, frantumandola in isole. Le erosioni posteriori all'era glaciale modellarono le montagne e frastagliarono le coste; violente eruzioni vulcaniche ricoprirono i sedimenti marini di lava e detriti: così si formarono le isole nipponiche, caratterizzate da dorsali montuose e coste dall'andamento estremamente irregolare e sfrangiato. A causa degli alti monti prossimi al mare i fiumi sono brevi, ripidi, a regime torrenziale, con piene improvvise che erodono il suolo calcareo delle rare pianure. Clima La catena montuosa che attraversa il Giappone lo divide in due zone climatiche principali: una dalla parte del Pacifico e l'altra dalla parte del Mar del Giappone. Le regioni settentrionali e occidentali risentono dell'influsso delle correnti d'aria polari marittime e continentali; le regioni meridionali sono esposte alle correnti d'aria tropicale marittime (dal Pacifico) o continentali (dal Sud della Cina). Le regioni settentrionali e occidentali d'inverno, restano coperte da spesse coltri nevose. Nell'isola di Hokkaido le estati sono asciutte e le precipitazioni sono relativamente scarse. Invece Akita, sulla costa occidentale, viene raggiunta d'estate dall'aria umida e d'inverno da masse d'aria polari e umide in movimento verso sud. La costa occidentale dell'arcipelago, da Niigata a Hamada, d'inverno ha un clima freddo e umido, con precipitazioni in tutto l'arco dell'anno. Sulle coste nord-orientali l'inverno è fresco e relativamente asciutto. A Sud di Tokyo le temperature di gennaio non si abbassano al di sotto dei 5¡C e le estati sono molto calde. Qui le temperature medie annue sono superiori di una decina di gradi a quelle che si registrano nell'isola di Hokkaido. Il Sud di Honshu e il Nord di Kyushu hanno un clima sempre umido, con precipitazioni medie annue di 2000 mm, con punte massime nella stagione calda estiva. Le regioni circostanti il Mare Interno sono invece relativamente asciutte. Vegetazione Il Giappone, estendendosi per oltre 20 gradi in latitudine, presenta una vasta varietˆ di vegetazione che, procedendo da Nord a Sud, passa da subartica a temperata fredda, a temperata calda e a subtropicale. La foresta ricopre il 70% del territorio; percentuale che pone il Giappone al 2¡ posto nel mondo dopo la Finlandia. Nelle isole Ryu Kyu si trovano piante della foresta tropicale umida sempreverde; nell'isola di Kyushu ci sono invece piante tipiche della foresta subtropicale di latifoglie sempreverdi (come quercie, camelie e magnolie). Nelle zone di media montagna di Honshu e nelle zone costiere occidentali di Hokkaido, vi si trovano foreste temperate di latifoglie a foglia caduca (querce, faggi, aceri), alle quali subentrano, rispettivamente nelle zone montuose di Honshu e nelle zone costiere orientali di Hokkaido, foreste boreali di conifere con abeti bianchi e rossi. Nelle zone montane più elevate di Honshu e di Hokkaido, si estendono foreste di conifere, in certi luoghi mischiate a frassini e betulle con un fitto sottobosco. Le zone in cima alle catene montuose non presentano, come in Europa, prati e pascoli ma sono caratterizzate da una vera e propria boscaglia. Ad altezza fra i 400 e 1500 metri si trova spesso la brughiera tipica giapponese, la cosidetta hara, un insieme di cespugli di bambù nano, cuscini erbosi, piante erbacee, arbusti e felci, che non forma una copertura vegetale continua ma lascia esposta la superficie del terreno all'erosione.