II parte

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La vittoria ateniese
 il soldato ateniese
Fidìppide corse
ininterrottamente per 42
chilometri (la distanza tra
Atene e Maratona) per
avvertire subito gli
Ateniesi della vittoria, poi
Milziade riportò a tappe
forzate l’esercito verso la
città
 i Persiani tentarono di sorprendere per mare
la città di Atene, rimasta sguarnita di soldati,
ma questa ultima mossa fu sventata e non
rimase loro che abbandonare la Grecia
La seconda guerra persiana
 Dario progetta una nuova spedizione, ma
muore prima di realizzarla (487 a. C.)
 il potere passa a suo figlio Serse, che dà
inizio a grandi preparativi e si pone a capo
della spedizione, che inizia nel 480 a. C.
Temistocle e la flotta
 prevedendo la vendetta dei Persiani, gli
Ateniesi cominciano a preparare la difesa
della loro terra
 per iniziativa di Temistocle, uomo molto
lungimirante, l’ecclesìa vota una delibera
con la quale i proventi delle miniere
d’argento del Làurion, di proprietà dello
stato, vengono destinati alla costruzione di
una flotta di triremi (nuovo tipo di nave)
 tali navi si chiamavano così perché avevano
tre ordini di rematori (erano, quindi, molto
veloci)
La preparazione della guerra
 su tali navi venivano impiegati come rematori
i tèti, che così diventano parte essenziale
della difesa della città (possono quindi
rivendicare maggiori diritti politici)
 nel 481 a. C. molte città greche si uniscono in
una symmachìa, alleanza militare
panellenica sotto il comando spartano, leaders
militari indiscussi
 il progetto di Serse prevedeva un doppio
attacco: uno via terra, l’altro via mare
 significò costruire un ponte di barche per
superare l’Ellespònto (stretto dei Dardanèlli),
costruire un canale per tagliare il monte Athos
canale
difesa greca
Percorso progettato da Serse
flotta
esercito
ponte di barche
La battaglia delle Termopili (480)
 il re spartano Leonida, con soli trecento opliti,
tenta eroicamente di bloccare l’avanzata
dell’esercito persiano composto da – dice
Erodoto, forse esagerando – 5 milioni di soldati
 gli Spartani fanno strage di Persiani che con le
loro armature leggere e le lance corte non
potevano nulla contro l’equipaggiamento oplita
 il giorno successivo Serse schierò in campo i
diecimila Immortali comandati da Idàrne che,
però, non ebbero maggior fortuna
 il passo era così stretto che il numero di soldati
non era un vantaggio
La battaglia delle Termopili (480)
 gli Spartani combattono con assoluto
disprezzo della vita, e alla fine Serse ordina
che siano finiti
con gli archi
 i Persiani si
muovono verso
sud, sia per
mare che per
terra, ormai
pronti ad
assediare e
devastare
Atene
La battaglia di Salamina (480)
 le forze della symmachìa panellenica si
attestano sull’istmo di Corinto a protezione
del Peloponneso, sotto la guida di
Cleòmbroto fratello di Leonida
 Temistocle capisce che sulla terra la partita
è persa, e abbandona l'Attica e la Beozia al
saccheggio dei Persiani, mettendo la
popolazione in salvo sulle isole
 gli Ateniesi atti al combattimento salgono
sulle navi e si posizionano nel braccio di
mare tra Salamina e l’Attica
La battaglia di Salamina (480)
 con uno stratagemma i Greci fingono di
voler fuggire e così inducono i Persiani ad
infilarsi in uno stretto braccio di mare, per
bloccare ai Greci la ritirata
 le navi persiane, grosse e poco
maneggevoli, vengono distrutte in quello
spazio ristretto. I naufraghi vengono
massacrati in mare dai Greci fino a tarda
notte
 Serse deve ritirarsi precipitosamente, ma
lascia in Grecia il generale Mardonio, con
un esercito di terra, a svernare
La vittoria definitiva
 nel 479 a. C. l’esercito greco,
comandato dallo spartano
Pausania, andò incontro ai
Persiani, accampati a Platea
in Beozia
 sconfiggono il nemico e
uccidono Mardonio
 le città ioniche dell'Asia minore
sono liberate da una flotta
greca che annienta quanto
restava di quella persiana
presso il capo Mìcale, vicino
Samo
E in occidente?
 non casualmente i Cartaginesi nel 479 a. C.
attaccano Gelone, tiranno di Siracusa, che,
alleatosi con Terone, tiranno di Agrigento, li
sconfigge presso Himèra nella tarda estate del
480 a. C.
 si definiscono quelle che per oltre 70 anni
resteranno le sfere di influenza della civiltà
greca e quella cartaginese nel Mediterraneo
occidentale
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