La seconda guerra persiana Ø Dario progetta una nuova spedizione, ma muore prima di realizzarla (487 a. C.) Ø il potere passa a suo figlio Serse, che dà inizio a grandi preparativi e si pone a capo della spedizione, che inizia nel 480 a. C. Temistocle e la flotta Ø prevedendo la vendetta dei Persiani, gli Ateniesi cominciano a preparare la difesa della loro terra Ø per iniziativa di Temistocle, uomo molto lungimirante, l’ecclesìa vota una delibera con la quale i proventi delle miniere d’argento del Làurion, di proprietà dello stato, vengono destinati alla costruzione di una flotta di triremi (nuovo tipo di nave) Ø Temistocle era a capo del “partito” fautore della guerra. Egli aveva chiesto responsi all’oracolo di Delfi che gli aveva predetto che avrebbe vinto la guerra solo “con mura di legno”. A lui si opponeva il partito conservatore guidato da Aristide, che era invece incline ad un accordo con i Persiani. Egli viene ostracizzato per volontà di Temistocle e allontanato da Atene Descrizione delle triremi Lo scafo della trireme era leggero e privo di ponte: lungo quasi 40 metri e largo soltanto 6, era più sottile di quello delle navi mercantili. La prua era molto più alta della poppa, era curva a forma di falce, con un rostro di bronzo (cioè una punta per arpionare le navi nemiche). L’albero maestro poteva essere abbassato per rendere più agevoli le manovre dei rematori e del timoniere. A remare erano i teti, che non potevano acquistare le “opla” per partecipare alla falange. La preparazione della guerra Ø nel 481 a. C. molte città greche si uniscono in una symmachìa, alleanza militare panellenica sotto il comando spartano, leaders militari indiscussi(31 poleis si allearono tra loro) Ø il progetto di Serse prevedeva un doppio attacco: uno via terra, l’altro via mare Ø significò costruire un ponte di barche per far passare l’esercito oltre l’Ellespònto (stretto dei Dardanèlli), costruire un canale per tagliare il monte Athos nella penisola Calcidica ed evitare così il periplo del promontorio che aveva causato la distruzione della flotta di Mardonio nella prima persiana canale difesa greca Percorso progettato da Serse flotta esercito ponte di barche La battaglia delle Termopili (480) Ø il re spartano Leonida, con soli trecento opliti, tenta eroicamente di bloccare l’avanzata dell’esercito persiano composto da – dice Erodoto, forse esagerando – 5 milioni di soldati Ø gli Spartani fanno strage di Persiani che con le loro armature leggere e le lance corte non potevano nulla contro l’equipaggiamento oplita Ø il giorno successivo Serse schierò in campo i diecimila Immortali comandati da Idàrne che, però, non ebbero maggior fortuna Ø il passo era così stretto che il numero di soldati non era un vantaggio La battaglia delle Termopili (480) Ø gli Spartani combattono con assoluto disprezzo della vita, e alla fine Serse, si pensa dopo il tradimento del pastore spartano, Efialte, che indica al gran re un sentiero alternativo sul monte, ordina di uccidere gli spartani con gli archi. Il corpo di Leonida venne decapitato e crocifisso per compiacere il gran re. Ø i Persiani si muovono verso sud, sia per mare che per terra, ormai pronti ad assediare e devastare Atene La battaglia di Salamina (480) Ø le forze della symmachìa panellenica si attestano sull’istmo di Corinto a protezione del Peloponneso, sotto la guida di Cleòmbroto fratello di Leonida Ø Temistocle capisce che sulla terra la partita è persa, e abbandona l'Attica e la Beozia al saccheggio dei Persiani, mettendo la popolazione in salvo sulle isole Ø gli Ateniesi atti al combattimento salgono sulle navi e si posizionano nel braccio di mare tra Salamina e l’Attica La battaglia di Salamina (480) Ø con uno stratagemma i Greci fingono di voler fuggire e così inducono i Persiani ad infilarsi in uno stretto braccio di mare, per bloccare ai Greci la ritirata Ø l e n a v i p e r s i a n e , g r o s s e e p o c o maneggevoli, vengono distrutte in quello spazio ristretto. I naufraghi vengono massacrati in mare dai Greci fino a tarda notte Ø Serse deve ritirarsi precipitosamente, ma lascia in Grecia il generale Mardonio, con un esercito di terra, a svernare La vittoria definitiva Ø nel 479 a. C. l’esercito greco, comandato dallo spartano Pausania, andò incontro ai Persiani, accampati a Platea in Beozia Ø sconfiggono il nemico e uccidono Mardonio Ø le città ioniche dell'Asia minore sono liberate da una flotta greca che annienta quanto restava di quella persiana presso il capo Mìcale, vicino Samo E in occidente? Ø non casualmente i Cartaginesi nel 479 a. C. attaccano Gelone, tiranno di Siracusa, che, alleatosi con Terone, tiranno di Agrigento, li sconfigge presso Himèra nella tarda estate del 480 a. C. Ø si definiscono quelle che per oltre 70 anni resteranno le sfere di influenza della civiltà greca e quella cartaginese nel Mediterraneo occidentale