Diapositiva 1 - Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale

Joshua Meyrowitz
OLTRE IL SENSO DEL LUOGO
L’impatto dei media elettronici sul
comportamento sociale
1985 [Baskerville, Bologna 1995]
IL CONTESTO TEORICO
Gli studiosi dei media elettronici hanno osservato:
 capacità di superare limiti precedenti della comunicazione: spazio,
tempo, barriere fisiche
Eppure non esistono studi approfonditi sull’ impatto dei nuovi
modelli di flusso informativo sul comportamento sociale
 Attenzione solo contenuto del messaggio: in passato si riteneva
che propaganda, stampa e radio potessero provocare un effetto
universale su gente diversa e condurre a reazioni di massa.
Ma gli effetti chiari, diretti del contenuto sul comportamento sociale
non sempre si dimostrarono, si preferì quindi
 modificare vecchia teoria
 modificare modo di affrontare l’argomento (var. addizionali che
potevano mutare o negare gli effetti del messaggio)
IPOTESI ORIGINARIE
MEDIA
iniettano qualcosa negli
INDIVIDUI
L’attenzione solamente al contenuto del messaggio, ignorando: negli
i diversi modelli di flusso informativo adottati da media diversi
gli effetti potenziali dei media sul comportamento sociale.
Questi approcci trascuravano spesso la natura particolare dei diversi media:
si studia il contenuto ed il controllo della tv come si studia il contenuto ed il
controllo di giornali, fumetti, film...
Il medium come sistema neutro di erogazione di messaggi
UN NUOVO APPROCCIO
Per una nuova comprensione sul comportamento sociale Meyrowitz
elabora un nuovo approccio allo studio degli effetti dei media a partire da
due prospettive:
il “situazionismo” di Goffman: ricerca sui modi in cui il
comportamento sociale viene modellato dalle e nelle “situazioni
sociali”
la “teoria dei media” di McLuhan: analisi storica e comparata dei
diversi ambienti culturali creati dai diversi mezzi di comunicazione
GOFFMAN: IL SITUAZIONISMO
Vita sociale come
“
rappresentazione teatrale
”
due “ambienti” (“scena” e “retroscena”) dove gli “attori” recitano il proprio
ruolo in modo differente a seconda del tipo di situazione
(“palcoscenico”), del ruolo in essa e della composizione del pubblico.
I vari sé che vengono proiettati non sono solo delle maschere indossate,
ma personalità a cui ci si affeziona: a forza di recitare un ruolo, esso pare
più reale per il nostro pubblico, ma anche per noi stessi.
Sono rappresentazioni necessarie per regolare il normale flusso della vita
sociale.
Quando gli attori non sono più in grado di mantenere separati i loro
comportamenti da scena e retroscena, perdono alcuni aspetti della privacy
ma anche la capacità di rappresentare i loro ruoli da scena.
Quando si entra in una determinata interazione, bisogna conoscere la
“definizione della situazione”, che può variare in modo molto complesso.
Uno dei modi in cui ci adattiamo alla vita sociale è imparando la serie di
definizioni della situazione appartenenti alla nostra cultura
Non sempre si è totalmente consapevoli:
tendenza a concentrarci sugli aspetti emergenti dei nostri
comportamenti da una situazione all’ altra
siamo raramente consapevoli dei modi in cui cambiamo comportamento
quando cambiano le situazioni (tendiamo a dare per scontato il “frame”
della situazione)
Le situazioni sociali sono definite nei termini di comportamenti in luoghi
fisici (esistono anche altre caratteristiche che concorrono a definire le
situazioni ad es. compiti, scopi, regole, ruoli, tradizioni sociali, tempo…)
ma un importante cambiamento dell’ambiente fisico influisce spesso su tutti
gli altri fattori.
Non siamo totalmente impotenti di fronte alle situazioni:
le situazioni sono create da noi, e quindi possiamo anche cambiarle (ma
non è facile).
Tuttavia una volta definita una situazione, siamo legati dalla sua definizione:
è la “definizione della situazione” che determina il comportamento.
Reagire davanti a tutti gli eventi che ci sono accessibili sarebbe un
compito impossibile:
la separazione delle situazioni ha la funzione di assorbire lo shock
psico-sociale esponendoci in modo selettivo agli eventi e alle persone.
La mancanza di una sufficiente separazione tra una vecchia e una nuova
situazione rende difficile accettare la realtà della nuova definizione
(imbarazzo quando individui che si conoscono in una situazione si
incontrano in altre situazioni)
MCLUHAN
I media non sono semplicemente dei canali che trasmettono informazioni tra
due o più ambienti, ma ambienti in se stessi e di se stessi.
I teorici del medium affermano che i cambiamenti dei modelli comunicativi
contribuiscono ampiamente al cambiamento sociale.
I nuovi media vengono considerati trasformatori di cultura e di modi per
acquisire consapevolezza, non distruggono i vecchi sistemi comunicativi ma
aggiungono nuovi elementi:
quando in una cultura si inserisce un nuovo medium esso modifica la
funzione, i significati e gli effetti dei media precedenti (reciprocità tra
vecchi e nuovi media).
“
Equilibrio sensoriale
”
I media sono come estensioni dei sensi o dei processi umani, sull’
organizzazione dei quali influisce l’uso di tecnologie diverse
(l’introduzione di un nuovo medium altera l’“equilibrio sensoriale” e la
coscienza della popolazione).
Egli divide la storia in 3 periodi:
Orale
Scrittura/stampa
Elettronico
“
I media elettronici nel nostro pianeta hanno
abolito tanto il tempo quanto lo spazio
”
Abbiamo cominciato a vivere miticamente e integralmente in un
“villaggio globale”.
MEYROWITZ: UN NUOVO MODELLO TEORICO
I media elettronici ristrutturando i palcoscenici sociali,
modificano i comportamenti e le rappresentazioni sociali degli individui
Due nozioni importanti:
Situazione sociale = “sistema informativo” = modello di accesso
alle informazioni sociali, al comportamento di altre persone.
La natura dell’interazione non è determinata dall’ambiente fisico,
ma dai “modelli di flusso informativo” (o “modelli di accesso
all’informazione” sociale)
Principi generali per descrivere le dinamiche delle situazioni
e dei comportamenti:
“Modello situazionale variabile”: la realtà sociale non consiste
nella somma dei comportamenti degli individui, ma nel modello dei
comportamenti situati.
“E’ necessaria una definizione specifica” per ogni situazione sociale.
Comportamenti da “primo piano”, da “retroscena” e
da “spazio intermedio”
La fusione di situazioni precedentemente separate porta a un
comportamento da “scena laterale” o da “spazio intermedio”.
La divisione di una situazione in due o più situazioni distinte
porta a comportamenti da “profondo retroscena” e da “primo piano”.
Interdipendenza di tutti i sistemi comportamentali
Configurazione dei sistemi informativi
TEORIA SUL
Accesso
COMPORTAMENTO all’informazione
Categorie di ruolo
sociale
Distinzione
scena/retroscena
Accesso ai
luoghi fisici
Ruoli
dell’essere
(identità di
gruppo)
La “nostra” vs
la “loro”
esperienza
Raggruppamenti
da retroscena
Il “nostro” vs
il “loro” luogo
Ruoli
del divenire
(passaggio di
ruolosocializzazione)
Ve lo diremo
quando sarete
più grandi
Sbirciando
dietro la tenda
Luogo e
promozione
Ruoli
d’autorità
(gerarchia)
Accesso
esclusivo alla
conoscenza
Nascondere
l’esistenza di un
retroscena
Luoghi di
autorità
Il mutamento dei mezzi di comunicazione può modificando la configurazione
dei sistemi informativi cambiare la struttura dei ruoli sociali di una società.
I media hanno favorito la combinazione di pubblici diversi e la
sovrapposizione di sfere sociali un tempo distinte (grazie all’alfabetizzazione,
alla stampa e all’isolamento fisico in luoghi diversi).

Confusione di molti ruoli sociali.
Gli individui ora si trovano in
contatto con altre persone in modi
nuovi.
Le situazioni combinate dei media sono relativamente durevoli ed inevitabili
e quindi incidono in modo più profondo sul comportamento sociale.
es: radio e tv effetti sui rapporti tra generazioni (adulti e bambini),
generi (uomini e donne) e sui politici nazionali
I media elettronici hanno compromesso la tradizionale relazione tra
ambiente fisico e situazione sociale e reso la comunicazione mediata
sempre più simile all’interazione diretta face to face.
I media ci trasformano in spettatori “in diretta” di accadimenti che avvengono
in altri luoghi e ci fanno accedere a pubblici che non sono fisicamente
presenti mostrando situazioni sociali de-spazializzate
es: la telefonata tra due amici
Nelle comunicazioni mediate manca il rischio di essere coinvolti o colpiti a
livello fisico
es: stile aggressivo o erotico di alcune conversazioni telefoniche
I media possono influire sulla definizione delle situazioni superando le
tradizionali restrizioni fisiche al flusso informativo
es:
Nixon e il registratore nell’Ufficio Ovale
Mutando i confini delle situazioni sociali, i media ci danno nuovi ambienti e
nuovi comportamenti (nuove arene, nuovi pubblici)
es: anni ’60 Carmichael (Black Power) e i suoi discorsi radiotelevisivi;
un presidente e sua moglie incontrano un giornalista davanti alle
telecamere
Comportamenti da spazio intermedio: per un breve periodo un retroscena
rivelato può trasformarsi in uno spettacolo da palcoscenico abbastanza
tradizionale. Più a lungo e da vicino si osservano gli individui, più il loro
comportamento è privato dei suoi simboli e atteggiamenti sociali.
es: le riprese tv sulla Casa Bianca
Jimmy Carter al presidente egiziano Anwar Sadat: “Avremo un
lungo incontro se lo desidera può andare in bagno”
Comportamenti da profondo retroscena e da primo piano
es: più privacy riescono a conservare i politici, più netto sarà il contrasto
potenziale tra uno stile informale da retroscena e uno stile pubblico da
“leader riconosciuto”
Meyrowitz esamina le differenze tra media scritti ed elettronici così come
sono stati usati nella cultura e nel contesto statunitense
(gli stessi media infatti possono produrre effetti diversi in società differenti
poiché il potere di un nuovo medium non è dato unicamente dal suo uso e
dalle sue caratteristiche, ma anche dai modi in cui compensa o aggira gli
usi e le caratteristiche dei media precedenti).
Poichè è impossibile presentare un'analisi dettagliata per tutti i media,
l’autore si concentra su un medium fondamentale per ogni categoria
(media elettronici e carta stampata): la TELEVISIONE e il LIBRO.
Di seguito vedremo come, secondo Meyrowitz, alcune differenze portano i
media della carta stampata a separare tipi diversi di individui in sistemi
informativi separati, mentre i media elettronici favoriscono l’unione di tipi
diversi di individui in sistemi informativi integrati.
CARTA STAMPATA
La lettura è un processo progressivo (bisogna imparare): dai testi
“introduttivi” si passa ai testi “intermedi” e “avanzati”. I termini che vengono
utilizzati sono specifici per la “fase di lettura” (es. linguaggio semplice per testi
semplici …)
I lettori sono “separati”. L'accesso ai messaggi dei libri tende alla selettività e
alla discriminazione, il flusso selettivo di informazioni può creare “sezioni” di
popolazione suddividendo le persone in sistemi informativi molto diversi tra
loro.
I livelli di apprendimento necessari per gestire le informazioni complesse nella
stampa favoriscono molti gruppi distinti, molti livelli di socializzazione in ogni
gruppo e molti livelli di status e di autorità.
Un sistema come questo dà luogo a molte interazioni che si potrebbero
definire “private-pubbliche”, nel senso che le situazioni sono tecnicamente
pubbliche, ma funzionalmente sono limitate ai membri di un singolo gruppo.
(Havelock 1976; Cressy 1980; White e White 1980)
LIBRO: CARATTERISTICHE DEL MEDIUM
Caratteristiche fisiche
Ogni libro è sia un mezzo di comunicazione sia un oggetto fisico indipendente.
I media elettronici possono anche instaurare un rapporto completamente
diverso tra il mezzo e il messaggio (attraverso un singolo medium come
radio, tv o pc si possono avere molteplici messaggi differenti)
Le caratteristiche del mezzo elettronico non cambiano col variare delle
caratteristiche del messaggio (se un grosso libro è più pesante di un libro
sottile, una tv ha sempre le stesse dimensioni qualsiasi cosa trasmetta).
La scelta di molti messaggi elettronici comporta meno cura (spesso si
dedica più tempo a decidere il modello di radio o di tv da comprare che
scegliere un determinato programma).
Condizioni di servizio/fruizione
La lettura di un libro richiede più coinvolgimento personale e più
senso di appartenenza (valenza simbolica e identitaria) rispetto alla
visione di un programma televisivo o di una videocassetta.
La tv riesce a raggiungere un vasto pubblico di telespettattori, mentre
quasi nessun libro riesce a raggiungere un pubblico così vasto.
La natura collettiva dell'ambiente televisivo crea molti nuovi problemi
e preoccupazioni riguardo ai contenuti dei media.
Un particolare contenuto di libri rivolti a pubblici selezionati può diventare
criticabile quando viene diffuso alla televisione.
Questo è un problema implicito in un sistema che comunica
qualsiasi cosa a chiunque nello stesso momento.
Chiarezza con cui si rende disponibile l’informazione
Un cambiamento circa il livello di chiarezza nel rendere accessibili le
informazioni ai vari membri della popolazione influisce sul comportamento
anche se resta invariato il tipo di informazione a cui gli individui hanno
accesso.
In una cultura della stampa i sistemi informativi non sono del tutto isolati.
Anche quando i “linguaggi” per adulti, bambini, uomini e donne erano
separati,donne e bambini conoscevano molte parole e argomenti “proibiti”.
Le distinzioni tradizionali tra sistemi informativi diversi in ragione del sesso
e dell'età hanno portato nel tempo a numerosi modelli di comportamento
distinti.
La mancanza di conoscenza esplicita di quanto esattamente sapessero i
membri dell'altro gruppo, contribuì a mantenere le distinzioni nel
comportamento dell'adulto e del bambino, dell'uomo e della donna
es: Bambini, adulti, uomini e donne possono avere sempre bestemmiato
e parlato tra loro di argomenti tabù ma in genere non parlavano di
queste cose in presenza l'uno dall'altro.
TV: CARATTERISTICHE DEL MEDIUM
Pubblico vasto ed eterogeneo
La televisione soddisfa bisogni generali (noia, svago): si guardano cose che
difficilmente si leggerebbero.
Il sistema economico televisivo è basato sulla “vendita” del pubblico alla
pubblicità (Barnouw 1978; Gitlin 1983; Manchiewicz e Swerdlow 1979).
Si cerca di raggiungere il più vasto pubblico possibile e c’è poco interesse a
ideare programmi che rispondano ai bisogni specifici di segmenti limitati di
pubblico: la regola è concepire un programma che rischi di stancare gli
spettatori il meno possibile.
Anche quando il contenuto della tv è specializzato quanto il contenuto di un
libro, esso raggiunge un pubblico più vasto
es: mentre gli abbonati a Playboy sono prevalentemente uomini,
Playboy Channel è guardato anche da coppie e da donne sole
(Handler 1983)
Codici d’accesso
Quando si è imparato a guardare ed ad ascoltare un programma televisivo,
si riesce a guardare e ad ascoltare più o meno qualsiasi programma
televisivo.
Gli elementi del codice televisivo sono pochi e più semplici se paragonati al
codice della stampa (Meyrowitz 1974 e 1979).
Alcune informazioni generalmente contenute solo nei libri “avanzati”
possono essere presentate alla televisione in una forma accessibile al
grande pubblico.
ci sono voluti 40 anni per vendere 21 milioni di copie di Via col
Vento, ma alla tv in una sera è stato visto da 55 milioni di persone
(Christopher 1976)
Con i media elettronici le informazioni sono molto più condivise dai diversi
settori della popolazione (no discriminazioni di età, tipo di istruzione e
posizione sociale).
Si può fare l’”esperienza” della televisione senza bisogno di capire tutto.
I contenuti sono accessibili alla maggior parte del pubblico (la codifica è
costante: immagini e suoni)
es:
es: Dallas e The Muppets nel 1980 figuravano tra gli spettacoli più
popolari tra gli americani di ogni età, dai 2 anni in su (Nielsen 1981)
Creazione di un’arena collettiva
La televisione tende (più della carta stampata) ad inserire le persone
appartenenti a diversi circoli in un unico ambito pubblico (Goodhart 1975):
Tv come arena collettiva in cui si ha la sensazione di vivere una comunione
reciproca (sensazione del contatto con gli altri americani e con quanto sta
accadendo; Nielsen 1980).
L'arena collettiva della televisione serve alla dichiarazione e alla conferma
della "realtà" degli eventi. Proteste, scandali, incidenti di cui non sia stato
riferito alla radio e alla televisione, sembrano non essere accaduti.
es: scandalo Watergate non divenne reale quando ne parlò il Washington
Post ma quando i telegiornali riferirono che il Washington Post aveva
rivelato la vicenda.
Qualunque cosa venga percepita simultaneamente da un così ampio numero
di individui, diventa una realtà sociale a prescindere dal suo rapporto con una
realtà "oggettiva“.
Inclusione
La tv a differenza della stampa ingloba bambini e adulti,
uomini e donne e tutti gli altri gruppi sociali (gruppi professionali,
religiosi, etnici ecc..) in un mondo informativo abbastanza simile.
Non solo procura a tutti delle informazioni simili ma lo fa pubblicamente e
spesso simultaneamente.
Con la televisione:
“
ognuno sa che tutti sanno,
e ognuno sa che tutti sanno che ognuno sa
”