I luoghi comuni sulla pubblicità Emanuele Gabardi Sfatiamo alcuni luoghi comuni Sfatiamo alcuni luoghi comuni Per fare della buona comunicazione ci vogliono tanti soldi, quindi solo le grandi aziende possono fare buona comunicazione Sfatiamo alcuni luoghi comuni E questa sarebbe buona comunicazione? Sfatiamo alcuni luoghi comuni E questa sarebbe buona comunicazione? Sfatiamo alcuni luoghi comuni E questa sarebbe buona comunicazione? Sfatiamo alcuni luoghi comuni E questa sarebbe buona comunicazione? Sfatiamo alcuni luoghi comuni E questa sarebbe buona comunicazione? Sfatiamo alcuni luoghi comuni Solo i prodotti di largo consumo possono fare comunicazione creativa Sfatiamo alcuni luoghi comuni Sarebbe questa la creatività? Sfatiamo alcuni luoghi comuni Sarebbe questa la creatività? Sfatiamo alcuni luoghi comuni Sarebbe questa la creatività? Sfatiamo alcuni luoghi comuni Senza la televisione non si ottiene notorietà Sfatiamo alcuni luoghi comuni Pensate che questa campagna, che utilizzava solo manifesti, non abbia ottenuto notorietà? Sfatiamo alcuni luoghi comuni E che dire di Foppa Pedretti con gli inserti sui quotidiani nel mese di agosto? Sfatiamo alcuni luoghi comuni Comunque, per fare comunicazione occorrono molti soldi Sfatiamo alcuni luoghi comuni E che dire di Fattorie Scaldasole che fece la sua prima campagna pubblicitaria con pochi annunci sul settimanale di Milano allegato a La Repubblica? O di Diesel che iniziò con degli spot nelle sale cinematografiche? Sfatiamo alcuni luoghi comuni Sfatiamo alcuni luoghi comuni Sfatiamo alcuni luoghi comuni Un’azienda che va bene non ha bisogno di investire in comunicazione Sfatiamo alcuni luoghi comuni Ma qualsiasi azienda non può pensare solo all’oggi. Deve progettare per il domani. E per dopodomani. Deve pensare a stabilire relazioni sempre più durature coi propri clienti. Deve far sì che con loro si formi un legame, possibilmente anche emotivo, per avere clienti fedeli. E poi, intervenire quando c’è un problema, dopo anni di silenzio, diventa molto più complesso e richiede costi maggiori. Sfatiamo alcuni luoghi comuni Fare comunicazione, e quindi occuparsi di marketing, vuol dire fare anche ricerche di mercato. Ma i costi delle ricerche sono troppo elevati e solo le grandi multinazionali possono permettersele. Sfatiamo alcuni luoghi comuni Le grandi multinazionali investono anche in ricerche inutili. Le ricerche fondamentali, quali quelle sull’immagine aziendale, possono costare anche meno di 20.000 €. Comunicare sembra facile come parlare di sport o di motori… … ma cominciamo a parlare di uno degli aspetti della comunicazione: a chi parlare? A chi parlare? - utilizzatore finale? - distributore? - grossista? - azienda partner? - consiglieri d’acquisto? - azionisti? - giornalisti? - mondo imprenditoriale e politico? Abbiamo dimenticato qualcuno? A chi parlare? I collaboratori, dipendenti o esterni, fanno sempre parte del nostro target, in quanto devono essere i primi a credere alla nostra azienda, alla mission che si è data, ai valori nei quali crede. … e di che cosa parlare? Di che cosa parlare? - dell’azienda? - della marca? - dei prodotti? - dei servizi? - altro? … dove dirlo? Dove dirlo? - stampa quotidiana nazionale? - stampa quotidiana locale? - settimanali o mensili (familiari, maschili, femminili) ? - stampa di categoria? - radio nazionali? - radio locali? - affissioni nazionali? - affissioni locali? - cinema? Dove dirlo? - Internet? - eventi speciali? - fiere? - convention? - direct marketing? - sponsorizzazioni? - promozioni? - automezzi aziendali? - brochure, cataloghi, depliant? - materiale per il p.o.p.? - ….. … come dirlo? Come dirlo? - Quale strategia? - Quale promessa? - Quale tono di voce? - Quale format creativo? Comunicare bene non è facile. Come non è facile fare qualcosa della quale non si dispone di un appropriato knowhow. Chi si sostituirebbe al proprio notaio, al proprio legale, al proprio commercialista? E perché allora molti si sostituiscono ai comunicatori di professione pensando che sia una cosa facile?