Neuropsicologia della comunicazione

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Neuropsicologia della
comunicazione
Prof.ssa Eleonora Bilotta
Aree del linguaggio
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Alcune strutture celebrali indispensabili per la comunicazione si
sono sviluppate precocemente nel corso dell’evoluzione
dell’uomo.
Nella maggior parte dei soggetti l’emisfero sinistro è dominante
per le funzioni linguistiche e l’area corticale del linguaggio del
lobo temporale è più esteso nell’emisfero sinistro che in quello
destro.
Si ritiene che le competenze comunicative si siano sviluppate
nel periodo preistorico (100.000 anni fa)
I sistemi di comunicazione si sarebbero evoluti da un unico
linguaggio ancestrale originatosi in Africa.
Tre ipotesi
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Teoria gestuale: la comunicazione si è evoluta da un sistema di
gesti. Il passaggio alla comunicazione vocale sarebbe avvenuto
per consentire l’utilizzo degli arti per funzioni differenti da quelle
comunicative.
Teoria vocale: la comunicazione si è sviluppata a partire da un
sistema di grida. In seguito alle mutazioni nella struttura
dell’apparato fonatorio sarebbe stato possibile il controllo
volontario nell’emissione dei suoni.
Teoria mista: prevede l’intervento sia del sistema gestuale che
vocale nell’evoluzione del linguaggio.
Modello di Wernicke-Geschwind
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Questo modello pone l’accento sull’importanza di specifiche
aree corticali e sulle loro vie di connessione lungo la sostanza
bianca sottostante per la rappresentazione delle funzioni
linguistiche e comunicative.
Componenti discrete sul piano anatomico svolgerebbero
specifiche funzioni di input-output per la produzione e la
comprensione del linguaggio. La loro compromissione
comporterebbe un deficit nelle abilità cognitive linguistiche ad
esse correlate.
– Area di Broca (prioritaria per al produzione del linguaggio e
controlla i movimenti mimici facciali e della fonazione)
– Area di Wernicke (prioritaria per i processi di comprensione
del linguaggio orale).
Universalità e periodo critico
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Il modello dell’innatismo strutturale postula l’esistenza di regole
universali sottostanti alla sviluppo delle diverse lingue, per cui
la capacità di apprendere una lingua è innata e si fonda su una
comune grammatica universale (Chomsky, 1986). Negli
individui esisterebbero delle strutture geneticamente predefinite
che supporterebbero l’apprendimento del linguaggio.
– L’approccio innatista sottolinea l’importanza del periodo
critico di acquisizione (periodo sensibile che termina all’inizio
della pubertà).
Il
modello
dell’universalità
funzionale
considera
l’apprendimento del linguaggio fondatosi su processi e funzioni
la cui acquisizione risulta uniforme, automatica e universale.
Produzione e comprensione della
comunicazione
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Le competenze comunicative di base sono
identificabili nella produzione e nella comprensione di
un messaggio.
I processi mentali sottesi alle funzioni linguistiche e
comunicative sono separabili e pertanto, è possibile
definire la complessa architettura del sistema
comunicativo a partire dalle unità minime elementari
degli stimoli fonetici.
Modello di Garrett
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Inserire figura
Modello di Garrett
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Questo modello consente di sintetizzare la
complessità delle operazione e dei processi cognitivi
implicati nei percorsi discendente (di produzione) e
ascendente (di comprensione) del messaggio.
 Il processo di produzione e di comprensione è multiascendente e discendente, poiché entrambi
possiedono livelli di elaborazione che includono:
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La fonologia (struttura segmentale dei suoni);
La prosodia (stress e intonazione della frase);
La struttura lessicale;
La sintassi;
Il livello del messaggio
Indipendenza dei sistemi di
rappresentazione
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L’ipotesi dell’organizzazione funzionale del processo
comunicativo prevede che i tre principali sistemi
implicati nella rappresentazione dl linguaggio:
– Sistema concettuale (rappresentazione delle
idee);
– Sistema
strutturale (rappresentazione delle
funzioni posizionali dei termini e della struttura
della frase);
– Sistema
semantico
(rappresentazione
del
significato complessivo del messaggio)
siano funzionalmente autonomi.
Indipendenza dei sistemi di
rappresentazione
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Indipendenza fra forma lessicale e significato;
 Dissociabilità
tra
forma
sintattica
e
concettuale;
 Indipendenza fra sistema semantico e
concettuale;
 Indipendenza fra sistema semantico e
sintattico.
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