16_imprese_settori copertina 16 – L’oligopolio A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 1 16_imprese_settori Questo file per Power Point (visibile anche con OpenOffice <www.openoffice.org>) può essere scaricato da web.econ.unito.it/terna/istec/ il nome del file è 16_imprese_settori.ppt (i file sono anche salvati in formato zip) Il libro di testo ha un sito di appoggio a www.swcollege.com/econ/mankiw/ A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 2 16_imprese_settori Quattro tipi di struttura di mercato strutture di mercato Numero di imprese? Molte imprese Una impresa Poche imprese Monopolio (capitolo 15) Oligopolio (capitolo 16) • Acqua potabile • Tv via cavo • Palle da tennis • Petrolio greggio A.A. 2003-2004 Tipo di prodotto? Prodotti differenziati Concorrenza monopolistica (capitolo 17) • Romanzi • Film Istituzioni di economia, corso serale Prodotti identici Concorrenza perfetta (capitolo 14) • Grano • Latte 3 16_imprese_settori concorrenza imperfetta: due tipi Tra monopolio e concorrenza perfetta, le forme della concorrenza imperfetta (imperfect competition): pluralità di imprese con forme di competizione tra loro, ma non così piccole da considerarsi price taker e comportarsi di conseguenza • oligopolio (oligopoly): pochi venditori che offrono prodotti molto simili o identici • concorrenza monopolistica (monopolistic competition): più venditori che offrono prodotti simili, ma non identici A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 4 16_imprese_settori Discussione: disc. come operano gli oligopolisti come possono agire tra loro gli operatori di oligopolio Obiettivo didattico: far emergere i comportamenti che tengono conto dell’azione degli altri (cosiddetti comportamenti strategici) A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 5 16_imprese_settori oligopolio oligopolio (oligopoly): • pochi venditori che offrono prodotti molto simili o identici • interdipendenti • con la convenienza ad operare come un monopolio riducendo la produzione per vendere ad un prezzo al di sopra del costo marginale (tenendo conto del fatto che il ricavo marginale non è costante) • ma che agendo in autonomia perdono il potere di mercato (monopolistico) A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 6 duopolio 16_imprese_settori L’esempio del duopolio (oligopolio a due) A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 7 16_imprese_settori domanda e ricavo Tabella della domanda (e del ricavo) per il bene considerato Quantità 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 A.A. 2003-2004 Prezzo €120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Istituzioni di economia, corso serale Ricavo totale € 0 1,100 2,000 2,700 3,200 3,500 3,600 3,500 3,200 2,700 2,000 1,100 0 Equilibrio in monopolio, con RM=CM=0 RM<0 Equilibrio in concorrenza perfetta, con CM=0 8 16_imprese_settori supponiamo che il costo marginale sia 0 in concorrenza e in monopolio (il bene in questione è l’acqua potabile; le quantità sono discontinue per semplicità): • in concorrenza perfetta il prezzo scende sino a 0 e la quantità domandata è 120 • in monopolio il prezzo sarebbe 60, cui corrisponderebbe il profitto massimo (dopo quel valore, nel nostro caso, il RM è negativo) • ed in caso di oligopolio (duopolio)? A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 9 16_imprese_settori In caso di collusione (collusion) gli oligopolisti (i nostri duopolisti) formano un cosiddetto cartello (cartel) e si comportano come se fossero un monopolista … … nel nostro caso, producendo 60, ma dovendo anche stabilire quanto ciascuno produce di quel 60, il che molto probabilmente determina la crisi del cartello A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 10 16_imprese_settori Se non c’è accordo stabile è plausibile che i due oligopolisti ragionino come segue (indipendentemente): produrre 30, con p=60 (corrispondente a q=60) con ricavo (CM=0) 1800 oppure ? produrre 40, con p=50 (corrispondente a q=70) con ricavo (CM=0) 2000 entrambi decidono di produrre 40, quindi q=80, con p=40 e ricavo 1600* nessuno dei due torna a 30 (corrispondente a q=70) con p=50 e ricavo (CM=0) 1500 né passa a 50, con p=30 (corrispondente a q=90) con ricavo (CM=0) 1500 A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 11 16_imprese_settori Quello indicato con * è un equilibrio detto di Nash, dal nome del matematico e economista John Nash (teoria dei giochi) Un equilibrio di Nash è una situazione (di equilibrio, ma sub-ottimale) in cui i soggetti economici si trovano in modo stabile, a seguito dell’azione propria e dell’interazione con l’azione degli altri A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 12 16_imprese_settori effetto di quantità e effetto di prezzo Dimensione dell’oligopolio (numero di oligopolisti) • L’effetto della quantità: poiché il prezzo è superiore al costo marginale (anche non nullo) “vendere di più” fa aumentare i profitti (per l’entrante marginale: “vendere”) • L’effetto del prezzo: l’aumento delle vendite fa diminuire il prezzo, con caduta del profitto anche sulle quantità precedenti vendute A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 13 16_imprese_settori dimensione dell’oligopolio e effetto sul mercato Effetto della dimensione dell’oligopolio sul risultato del mercato Gli oligopolisti considerano dunque un effetto di quantità e scoprono un effetto di prezzo; se sono molti, la quantità di ciascuno … ; se sono moltissimi … … l’oligopolio collassa ad un mercato di concorrenza (ma, se il CM = 0 o è molto basso, la concorrenza perfetta non può esistere e ri-diventa un oligopolio o un monopolio) La positività della crescita del numero degli oligopolisti è un’altra importante motivazione per favorire l’apertura agli scambi internazionali A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 14 16_imprese_settori teoria dei giochi Teoria dei giochi e economia della cooperazione La teoria dei giochi è lo studio del comportamento individuale in situazioni strategiche (quelle in cui si deve tenere conto delle azioni e delle reazioni degli altri) Il tutto con il presupposto del comportamento razionale e ottimizzante di ciascuno Perfetta razionalità ottimizzante: è un’ipotesi sempre accettabile? A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 15 16_imprese_settori Discussione: pensare alla propria scelta nel gioco dell’ultimato (ultimatum game): “I giocatori A e B devono dividersi 250 euro; A dichiara per per primo l’importo che vuole prelevare; se B rifiuta ciò che resta, anche A ottiene zero. Al posto di A, che cosa scegliereste di fare?” Obiettivo didattico: comprendere direttamente che cosa significhi agire in modo strategico; mettere in dubbio il concetto di razionalità e di ottimizzazione A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 16 16_imprese_settori A.A. 2003-2004 Decisione persona # 1 Scelta # 2 Scelta # 1 Decisione persona # 2 Il “gioco” più noto e studiato: il dilemma del prigioniero (prisoners’ dilemma) Scelta # 1 Scelta # 2 Payoff a, a Payoff c, d Payoff d, c Payoff b, b Istituzioni di economia, corso serale 17 16_imprese_settori Esaminiamo l’esempio classico dei due prigionieri: A sceglie la colonna migliore; B sceglie la riga migliore Decisione di A A.A. 2003-2004 Non conf. Confessare Decisione di B Confessare Non confes. 8 anni A&B A 20 anni B 0 anni A 0 anni B 20 anni 1 anno A&B Istituzioni di economia, corso serale 18 16_imprese_settori Strategia dominante e cooperazione • La strategia dominante per un giocatore è quella migliore in assoluto, cioè qualunque sia la scelta dell’altro giocatore • La cooperazione è difficile da mantenere perché non è razionale dal punto di vista individuale RAZIONALE? A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 19 16_imprese_settori A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 20 16_imprese_settori Ritorniamo sul caso dell’oligopolio (duopolio petrolifero) A.A. 2003-2004 Alta Produzione Bassa Produzione Alta Produzione 40 miliardi di $ a entrambi A ottiene 30 mld B ottiene 60 mld Bassa Produzione Decisione di B di nuovo l’oligopolio come gioco Decisione di A A ottiene 60 mld B ottiene 30 mld 50 miliardi di $ a entrambi Istituzioni di economia, corso serale 21 16_imprese_settori Discussione: il fallimento della collusione tra oligopolisti è sempre un bene? Obiettivo didattico: differenza tra diversi livelli di benessere (individuale, sociale); perdita secca se esiste la collusione; casi in cui la collusione produce esternalità positive A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 22 16_imprese_settori Il dilemma del prigioniero riesce a descrivere molte situazioni reali e dimostra quanto la cooperazione sia difficile da mantenere, anche quando possa favorire tutte le parti in causa. La mancanza di cooperazione costituisce un problema per le parti in causa. Ma rappresenta un problema anche per la società nel suo complesso? Nei casi visti, NO; anzi, si produce di più e si riduce la perdita secca Non sempre però la mancanza di cooperazione è un bene in termini sociali; ciò quando la cooperazioni produrrebbe esternalità positive A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 23 16_imprese_settori A.A. 2003-2004 Compagnia petrolifera A Triv. un pozzo Triv. due pozzi Compagnia petrolifera B gioco tra compagnie petrolifere Risorse collettive e rischio di sfruttamento eccessivo Trivellare due pozzi Trivellare un pozzo 4 M$ di profitto per A & B A 3 M$ di profitto B 6 M$ di profitto A 6 M$ di profitto B 3 M$ di profitto 5 M$ di profitto per A & B Istituzioni di economia, corso serale 24 16_imprese_settori A.A. 2003-2004 Decisione degli Stati Uniti Disarmo Armamento Armamento Entrambi i paesi a rischio U.S.A. a rischio e deboli U.R.S.S. sicuri e potenti Disarmo Decisione dell’U.R.S.S. gioco degli armamenti Armamenti e equilibrio di Nash U.S.A. sicuri e potenti U.R.S.S. a rischio e debole Entrambi i paesi sicuri Istituzioni di economia, corso serale 25 16_imprese_settori giochi con ripetizione Inserendo il tempo e la ripetizione del “gioco”: • le imprese in oligopolio trovano l’interesse (e le sanzioni) per colludere • esiste una letteratura sul PD ripetuto: il campionato di Axelrod; la strategia colpo su colpo (tit for tat; “occhio per occhio”; regole, comportamenti morali, evoluzionismo) A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 26 16_imprese_settori politica economica e oligopolio Politica economica e oligopolio Per far in modo che le risorse siano impegnate in modo prossimo all’ottimo sociale, occorre che gli oligopolisti siano indotti a competere Interventi: non validità di accordi di limitazione della produzione o di sostegno dei prezzi vigilanza da parte delle autorità garanti della concorrenza A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 27 16_imprese_settori Questioni controverse: • • • prezzo di vendita imposto (resale price maintenance) • negatività: genera oligopolio dei venditori? • positività: oppure evita il vantaggio del free rider (che dà sconti, ma non servizio)? vendite a pacchetto (tying) • negatività: legare due prodotti, uno gradito e uno no, aumenta il prezzo di quello gradito? • negatività: all’opposto, il prodotto legato può essere sottratto a un concorrente (sistema operativo e browser)? prezzi predatori (predatory pricing) per danneggiare la concorrenza • ma chi ci rimette di più … (il danno per chi pratica il prezzo predatorio) A.A. 2003-2004 Istituzioni di economia, corso serale 28