Patologia generale
Anno Accademico 2009-2010 4a lezione
Infiammazione
Reazione di difesa dell’organismo e dei suoi
tessuti a uno stimolo dannoso allo scopo di
neutralizzarlo e di riparare la lesione prodotta.
Può essere indotta da:
–
–
–
–
Microorganismi (virus, batteri, funghi, parassiti)
Corpi estranei (allergeni, asbesto, silicio…)
Danni tessutali da agenti fisici, chimici
Da cause endogene (necrosi cellulare, reazioni
autoimmuni, neoplasie, disturbi metabolici)
Infiammazione
Distinguiamo
• Infiammazione acuta
– Stravaso di liquidi (edema) e proteine plasmatiche
– Migrazione di granulociti neutrofili
• Infiammazione cronica
–
–
–
–
Infiltrazione di macrofagi e linfociti
Proliferazione di vasi
Distruzione tissutale
Fibrosi
Infiammazione acuta
• Reazione locale
– Dolor
– Tumor
– Rubor
– Calor
– Functio laesa
• Reazione sistemica
(Acute Phase Response)
Infiammazione
Evoluzione fisiologica
• Si esaurisce con l’eliminazione dell’agente lesivo
– Esaurimento mediatori infiammazione
– Apoptosi granulociti
– Attivazione meccanismi antiinfiammatori
• Stretto legame con il processo di rigenerazione
– Cellule necrotiche
– Fibroblasti (fibrosi)
Infiammazione patologica
• Reazioni di ipersensibilità
– Veleno di insetti (vespa)
– Farmaci
– Tossine
• Malattie con flogosi persistente
– Artrite reumatoide
– Tiroidite cronica
– Fibrosi polmonare
– Aterosclerosi
Infiammazione acuta
Vasodilatazione con
• Aumento flusso
sanguigno
(istamina-ossido
nitrico)
• Aumento
permeabilità
microcircolo
• Migrazione
leucocitaria nella
sede di
lesione(specie
granulociti
neutrofili)
Infiammazione acuta
Meccanismi di aumentata permeabilità
(vascular leakage)
•
•
•
•
Contrazione endotelio
Danno endotelio
Danno endoteliale da leucociti
Transcitosi aumentata
Organelli vescicolo-vacuolari vicino alle giunzioni
intercellulari; aumentano il passaggio di acqua e proteine
Infiammazione acuta
aspetto limpido, colore giallo-citrino, peso
specifico non superiore a 1015, contenuto in
albumina inferiore al 2%, scarsa tendenza a
coagulare
la cui composizione è simile a quella del plasma sanguigno, ricca in
proteine e mucopolisaccaridi.In questa componente liquida si trovano,
in quantità variabile, cellule di varia natura: granulociti neutrofili,
eosinofili, linfociti, plasmacellule, globuli rossi, istiociti
Infiammazione acuta
La vasodilatazione provoca stasi e avvicinamento dei leucociti alla parete (MARGINAZIONE); le E e P
selectine endoteliali interagendo con i recettori complementari dei leucociti provocano una blanda
adesione con rotolamento della cellule che tendono a accumularsi in situ (ROLLING); si verifica
successivamente l’attivazione da forma inattiva a attiva delle integrine sui leucociti (azione delle
chemochine) che provocano l’arresto delle cellule sull’endotelio (ADESIONE).
Infiammazione acuta
Diapedesi
• Stimolata dalle chemochine
• Prevalente a livello delle venule post-capillari
• Favorita da molecole di adesione endoteliale
(PECAM 1- CD31)
• Adesione alla matrice extracellulare (integrine
- CD 44)
• Avviene per polimerizzazione di actina e
miosina orientate dal gradiente di prodotti
batterici e chemochine (chemiotassi)
Infiammazione acuta
L’attivazione dei fagociti (neutrofili o
monociti) avviene in 2 step:
1. Riconoscimento dell’agente lesivo
tramite TOLL LIKE RECEPTOR e
altri recettori
2. Ingestione dell’agente lesivo tramite
recettori per opsonine e citochine
Opsonine
macromolecole che rivestendo il
microrganismo aumentano
notevolmente l’efficacia della
Recettori leucocitari
fagocitosi. Si distinguono:
•Mannosio (componente
•IgG
•Frazione C3 del complemento parete batterica)
•Scavenger (LDLossidate)
•Lectine plasmatiche
•Opsonine
Infiammazione acuta
Fagocitosi
Si riconoscono 3 step:
1.
Legame recettore-batterio
2.
Engulfment ovveroinvaginazione
della membrana per formare un
fagosoma contenente l’agente
lesivo
3.
Uccisione del batterio o
degradazione del materiale
fagocitato (per azione dei radicali
dell’O2 e del NO)
Infiammazione acuta
L’evoluzione della flogosi acuta contempla 3 possibilità:
1.
Risoluzione completa (stimoli lesivi modesti e di breve durata)
2.
Guarigione per fibrosi (cellule incapaci di rigenerazione, essudati importanti);
si parla di organizzazione
3.
Progressione in flogosi cronica (progressione da flogosi acuta o ab initio)
Infiammazione acuta
L’infiammazione acuta determina una complessa
risposta sistemica nota come acute phase response
che è mediata soprattutto da IL-1, IL-6, TNF alfa
Pattern di flogosi acuta
• Vasodilatazione
• Edema
• Infiltrazione neutrofila
Da un punto di vista macroscopico distinguiamo
1. Flogosi sierosa vescicole varicella
2. Flogosi fibrinosa pericardite uremica
3. Flogosi purulenta ascesso
4. Flogosi fibrino-purulenta difterite
(pseudomembrana)
Esiti infiammazione acuta
Riparazione tissutale
•
Iniziale formazione di tessuto di granulazione
ricco di cellule (macrofagi, matrice
extracellulare (ECM), vasellini neoformati
(Vascular Endothelial Growth Factor-VEGF)
•
Migrazione di fibroblasti (produzione di
glicosaminoglicani e collagene tipo III)
•
Rimodellamento tissutale (rimozione
controllata di endotelio vascolare e collagene
tipo III e deposizione di collagene tipo I
(processo indotto da citochine)
Riparazione patologica
La riparazione può essere patologica per uno
squilibrio tra il processo flogistico e quello di
guarigione. Può essere dovuto a
1. Eccesso di fibrosi da stimolo persistente (per es.
aderenze, cirrosi epatica)
2. Eccesso di tessuto granulomatoso da noxa non
neutralizzabile (TBC, corpi estranei)
3. Cicatrizzazione difettosa da steroidi o deficit
vitamina C (deiscenza ferita)
4. Cicatrizzazione incontrollata (cheloide)
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