Con la battaglia di Zama finisce la Seconda Guerra Punica. Roma impone a Cartagine pesanti condizioni di pace: perdita della Spagna, consegna della flotta, divieto di fare guerre, pagamento di forti tributi. Cartagine a questo punto non è più una superpotenza del Mediterraneo. Dopo la Seconda Guerra Punica, Cartagine RINUNCIA all’ESPANSIONE marittima e all’IMPERO COMMERCIALE. Si dedica in modo intensivo all’AGRICOLTURA. Grazie alle COLTIVAZIONI INTENSIVE, Cartagine era riuscita in pochi anni ad accumulare GRANDI RICCHEZZE nonostante il pesante DEBITO DI GUERRA da pagare a Roma. Questa nuova prosperità preoccupava i grandi aristocratici romani, che forse erano anche interessati a sfruttare le fertili terre del territorio Africano. A capo di questo movimento c’era Marco Porcio Catone che chiedeva al Senato di distruggere in modo definitivo Cartagine. Gli si opponeva Cornelio Scipione Nasica. Secondo lui, CARTAGINE DOVEVA CONTINUARE A VIVERE. Il popolo dei NUMIDI attaccava di continuo Cartagine per conquistare il suo territorio. MASSINISSA, il re dei Numidi, era alleato dei Romani. In base al trattato di pace stipulato alla fine della Seconda Guerra Punica, Cartagine non poteva fare guerra senza il permesso dei Romani. Il senato romano non dava questa autorizzazione. I Cartaginesi esasperati attaccarono Massinissa senza il permesso di Roma. I Romani usarono ciò come pretesto per dichiarare guerra a Cartagine. 149 aC Una spedizione armata romana giunge a Cartagine. Consoli: Censorino e Manilio. Della spedizione faceva parte anche il tribuno militare Scipione Emiliano. Giunti in Africa, i Romani incontrarono gli ambasciatori Cartaginesi. Vennero proposte nuove e più dure condizioni per evitare una guerra. I Cartaginesi accettarono. Il console Censorino cambiò improvvisamente idea e minacciò di distruggere Cartagine, ordinando alla popolazione di evacuare la città. I Cartaginesi si infuriarono e si rifiutarono di partire. 148 aC Iniziò l’assedio di Cartagine. Fu un’impresa più ardua e difficile di quanto i Romani pensassero. Scipione Emiliano diventa console e guida le truppe assedianti. 146 aC Le truppe romane riuscirono ad espugnare Cartagine. La città venne completamente rasa al suolo. Il suo territorio divenne una provincia romana.