LINEAMENTI DI
PSICOLOGIA DELLO
SVILUPPO
Freud, Erikson, Bruner, Gardner, Brofenbrenner,
Watson, Skinner, Bandura
CORSO DI
PREPARAZIONE AL
CONCORSO PER EDUCATORI
DI ASILI NIDO
Prof. Salvatore Sasso
Sviluppo stadiale
Epistemologia
genetica
Piaget
Fasi
psicosociali
Freud
Erikson
Il punto di vista psicanalitico
La teoria psicanalitica di Freud (1856-1939)
Eros = istinto di vita
Il neonato è mosso da due tipi di istinti
Tanatos = istinto di morte
Lo sviluppo umano è un processo conflittuale tra bisogni biologici
e regole sociali: conflitti biosociali
Tre componenti della personalità: id, io,superio
Es
Principio del piacere
Componente irrazionale
Io
Principio di realtà
Componente razionale
Super Io
Principi morali
Componente costituita dai
principi morali internalizzati
Stadi dello sviluppo psicosessuale
Piacere attraverso la bocca
Stadio orale
Stadio
anale
Dalla nascita ad
un anno
Piacere attraverso la capacità di
trattenere e lasciare andare
Stadio fallico
1-3 anni
Complesso di Edipo
3-6 anni
Complesso di Elettra
Periodo di latenza
6-12 anni
Repressione
Attività socialmente accettabili
Stadio genitale
Vs un istinto sessuale maturo
Dai 12 anni in po
La teoria di Erikson dello sviluppo
psicosociale
E. è un revisionista, poiché la sua teoria differisce da quella di F.
per molti aspetti importanti:
è uno psicologo dell’io
e mette l’accento sugli aspetti sociali e culturali dello sviluppo.
Anche secondo E. esistono istinti di base e la personalità consiste
di Es - Io - Superio -, ma dà una grande importanza all’Io.
Ritiene che gli esseri umani siano creature fondamentalmente
razionali
i cui pensieri, sentimenti
edavviene
azioni sono
ampiamente
Lo sviluppo
attraverso
stadi: controllati
il bambino - esploratore attivo e adattivo dall’io
deve risolvere positivamente alcune
crisi o conflitti tipici di ciascuno stadio
al fine di prepararsi per le crisi che compariranno più tardi nella
vita.
La teoria di Erikson dello sviluppo
psicosociale
1.
acquisizione della fiducia di
base –bisogno di affetto, di
benessere fisico, è
determinante il rapporto con la
madre (primo anno di vita);
2.
Acquisizione del senso di
autonomia –scoperta
dell’ambiente circostante,
bisogno di conferma, può
intervenire il dubbio, la vergogna
e lo smarrimento (secondo e
terzo anno);
3. Acquisizione dello spirito di
iniziativa –creazione di nuovi
rapporti, mentre in famiglia si
inizia a ricoprire un ruolo
definitivo, è possibile che
intervenga, all’opposto, colpa e
incapacità (terzo e quarto anno).
Bruner
Le strategie
della mente
Insegnare per problemi
Gruppo
Circle time
Bisogni
Sviluppo di sequenze
Metodo
ipotetico-deduttivo
Le basi sociali dello sviluppo mentale secondo Bruner
Riprendendo Vygotskij, Bruner sostiene che i processi mentali,
incluso il linguaggio, hanno un fondamento sociale e che la
cognizione umana è influenzata dalla cultura, attraverso i suoi
simboli.
L’influenza della cultura
si realizza attraverso le
relazioni sociali
Scaffolding
Impalcatura che serve a
compensare il dislivello tra
le abilità richieste e le
ancora limitate capacità
Mosse di Scaffolding (un esempio)
Reclutamento: catturare l’interesse del bambino e spronarlo a
partecipare attivamente alla sequenza di gioco.
Riduzione dei gradi di libertà: semplificare la sequenza riducendo il
numero dei passaggi necessari per completarla.
Guida ed incoraggiamento: tenere alto il livello di motivazione del
bambino in modo che il completamento della sequenza assume per lui un
interesse autonomo.
Caratteristiche del pensiero narrativo secondo Bruner
Le credenze ed i valori della cultura vengono trasmessi
attraverso il linguaggio ed in particolare la narrazione
quale strumento principale della trasmissione culturale.
Ad es. i genitori usano costantemente i racconti e le
narrazioni per introdurre i bambini e le bambine nella
propria cultura, così da farli diventare membri a pieno
titolo della stessa cultura quando arrivano a condividerne
le credenze e gli atteggiamenti.
Lo sviluppo cognitivo nella teoria di Jerome Bruner
L’organizzazione del comportamento viene ben compresa
tenendo conto degli scopi e delle intenzioni che lo governano
e delle funzioni che assolve: studio dei processi vs prodotti
della conoscenza, ovvero l’effettivo svolgersi degli atti mentali
(funzionalismo vs strutturalismo di Piaget).
Nell’acquisire il pensiero maturo
il bambino passa attraverso tre forme di rappresentazione:
Esecutiva
La realtà viene
codificata
attraverso
l’azione
1° anno
Iconica
La realtà viene
codificata
attraverso le
immagini (visive,
uditive, olfattive,
tattili)
fino a 6-7 anni
Simbolica
La realtà viene
codificata
attraverso il
linguaggio e altri
sistemi simbolici
Gardner
Modularismo
Intelligenze
Sviluppo parallelo
Il primo studioso che ha ipotizzato la presenza di
abilità sociali, come supporto all’attività del
pensiero, è stato uno psicologo cognitivista:
Howard Gardner. Partendo dalla critica al
quoziente di intelligenza (Q.I.) e all’esistenza di un
unico tipo di intelligenza, l’autore ne ha individuato
almeno sette tipi. Questo modello di intelligenza
multipla dovrebbe, secondo Gardner, favorire,
attraverso l’osservazione da parte degli insegnanti,
l’identificazione delle diverse competenze
possedute dai bambini, evitando così una loro
semplice classificazione.
Le prime cinque intelligenze, oltre a comprendere
le classiche intelligenze scolastiche, quella verbale
(1) e quella logico-matematica (2), includono la
capacità spaziale (3), utilizzata prevalentemente
da un artista o da un architetto, la cinestetica (4),
propria dei ballerini o degli sportivi, e quella
musicale (5). A queste cinque seguono le due che si
riferiscono all’intelligenza personale: le capacità
interpersonali (6) -si pensi al loro uso fatto da Carl
Rogers o da Martin Luther King- e la capacità
intrapsichica (7) -fra gli esponenti che l’hanno
particolarmente coltivata possiamo citare Sigmund
Freud o Carl Gustav Jung.
Il modello teorico di H. Gardner dà la
possibilità di comprendere la persona
nella sua interezza, ossia nell’indicare
l’area in cui l’alunno mostra il suo
punto di forza e le altre in cui le
diverse intelligenze si mostrano in
proporzioni differenti. Tale modalità
di analisi evita di classificare gli
TIPO DI INTELLIGENZA
MODALITÀ DI INDIVIDUAZIONE
Intelligenza linguistica
Uso della lingua per esprimere pareri ed emozioni, per capire gli altri, per raccontare delle brevi e
semplici storie o per reagire a quelle raccontate da altri
Intelligenza musicale
Produzione e riconoscimento di semplici canzoni dimostrando sensibilità alla melodia e al ritmo
Intelligenza logico-matematica
Intelligenza spaziale
Intelligenza fisico-cenestetica
Capacità di raggruppare oggetti, di dividerli secondo un criterio o di valutarne analogie e differenze
Capacità di giocare con le immagini, di osservare spazi fisici e riprodurli, di immaginare la
rotazione degli oggetti
Uso del corpo, a livello globale e settoriale, per risolvere problemi, quali il giocare a palla, ballare,
incollare
Intelligenza interpersonale
Comprensione degli altri, cooperare con loro, rispondere in maniera appropriata ai loro stati
d’animo o ai loro desideri
Intelligenza intrapersonale
Capacità di comprendere se stesso, di percepirsi simile e diverso, di sapersi consolare nel
momento della tristezza
Intelligenza naturalista
Capacità di riconoscere i diversi tipi di piante e animali presenti nel proprio ambiente di vita
Il modello ecologico di Brofenbrenner
L’ambiente è descritto come un insieme di strutture definite
Ciascuna dentro l’altra come una matriosca
macrosistema
esosistema
Luogo lavoro genitori
scuola
Eventi storici
cultura
mesosistema
Microsistema
Famiglia
Bambini
Madre
Padre
Rete sociale
educazione
coetanei
Amm. locale
Il behaviorismo o
comportamentismo
Watson e
Skinner
Il ruolo formativo
dell’ambiente
Il comportamentismo
Il rinforzo
Le tecniche di modificazione del comportamento
Il trasferimento di abilità
Assunti fondamentali:
1) Lo sviluppo infantile è concettualizzato sulla base di risposte e
stimoli.
2) Vi sono due classi di risposte: rispondenti e operanti. Le prime
dipendono dai riflessi, incondizionati e condizionati; le seconde
seguono invece le conseguenze del rinforzo.
3) Quando si parla di stimoli, ci si riferisce a tutto l’ambiente
infantile, incluso il proprio corpo (cioè sono considerati stimoli
anche quelli legati alla maturazione biologica, come saziazione,
deprivazione).
Il punto di vista dell’apprendimento
(comportamentismo)
Il comportamentismo di Watson (1878-1958)
Lo studio dello sviluppo umano deve basarsi su
osservazioni del comportamento manifesto
La mente di un bambino è tabula rasa
Lo sviluppo umano dipende da associazioni
apprese tra stimoli e risposte
Lo sviluppo è un processo continuo:
acquisizione graduale di nuove e più sofisticate modalità
di comportamento o abitudini
La teoria dell’apprendimento operante di
Skinner
(comportamentismo radicale)
Skinner (1904-1990) afferma che la maggioranza delle abitudini
acquisite dai bambini
- le reali risposte che costruiscono una personalità sono operazioni liberamente effettuate che sono diventate più o
meno probabili come risultato delle loro conseguenze
Il comportamento è motivato da stimoli esterni
- rinforzi od eventi punitivi piuttosto che da forze interne come motivazioni o istinti
Determinismo ambientale
La teoria dell’apprendimento cognitivo sociale di
Bandura
Bandura (1925) ritiene processo centrale dello sviluppo
l’apprendimento osservativo
L’a.o. permette ai bambini piccoli di acquisire qualunque numero
di nuove risposte in una grande varietà di situazioni in cui i loro
modelli stanno semplicemente facendo i fatti loro e non tentano
di insegnare alcunchè ad alcuno
Determinismo reciproco:
l’ambiente ha influenza sul bambino, ma i comportamenti
a loro volta influenzano l’ambiente
Lo sviluppo umano è una interazione recirpoca continua
tra i bambini e i loro ambienti
Teoria dell’apprendimento sociale
(approccio di Bandura)
Lo sviluppo coincide con l’apprendimento ed avviene
grazie alle pressioni dell’ambiente sociale (genitori,
insegnanti, ecc.), che condiziona e modella il comportamento del bambino.
Ruolo dei processi cognitivi ridotto a generalizzazioni di
stimoli e risposte.
Nella teoria dell’apprendimento sociale,
l’apprendimento è stato diviso in tre tipi:
1) Apprendimento tramite condizionamento classico
2) Apprendimento tramite condizionamento operante
3) Apprendimento tramite osservazione