A.O. MONALDI
NAPOLI
Azienda di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione
IL PAZIENTE
CARDIOCHIRURGICO
Presidi essenziali e loro gestione
Ciro Scognamiglio
Accoglienza
1 Cardiochirurgo
1 Anestesista
2 Infermieri
Controllo
• Richiedere Rx torace
• Praticare ECG
• Praticare emogasanalisi
• Controllare monitorizzazione
Monitoraggio
• Attività elettrica del cuore
• La respirazione
• Il bilancio idroelettrolitico
• La diuresi
Psicologia
• Nursing attento
• Valutazione costante
• Controllo degli strumenti
• Risposta del paziente all’ambiente
• Considerazioni delle multietnie
Piano assistenziale
• Assistenza pre-estubazione
• Assistenza post-estubazione
• Degenza in isolamento rigido
(attualmente più elastica)
Paziente dopo
l’intervento chirurgico
• Tubo orotracheale
• Catetere venoso
• Drenaggi mediastinici e pleurici
• Via arteriosa
• Catetere vescicale
• Sondino nasogastrico
• Quattro elettrodi intracardiaci per P.M.
Tubo orotracheale (I)
Complicanze
• Estubazione accidentale
• Mancata tenuta della cuffia
• Ostruzione del tubo tracheale
Tubo orotracheale (II)
Problematiche
•
•
•
•
•
Edema della glottide
Broncospasmo
Disfonia
Disfagia
Faringiti o laringiti
Radiogramma del torace (I)
Valutazione di tubi e cateteri
•
•
•
•
•
•
Tubo endotracheale e cannula endotracheale
Catetere venoso centrale e di Swan-Ganz
Catetere per contropulsazione aortica
Drenaggi toracici
Sonda naso-gastrica
Pacemaker (elettrodi intracardiaci)
Radiogramma del torace (II)
Valutazione del contenuto toracico
• Densità del parenchima polmonare
• Anomalie relative a pleura, mediastino,
diaframma
Radiogramma del torace (III)
Area extraalveolare
• Pneumotorace
• Enfisema polmonare interstiziale
• Enfisema sottocutaneo
• Pneumomediastino
• Pneumopericardio
Limiti ed errori di un
torace a letto
• Potenza limitata (Kv e mA)
• Breve distanza fra tubo e film
• Posizione supina
• Ridotto sforzo inspiratorio
• Maggiore insufflazione dei polmoni
• Rotazione del tronco
• Errata attribuzione del radiogramma
Linea arteriosa
• Consente di monitorare in modo
continuo la pressione arteriosa
sistemica
• Permette di eseguire prelievi ematici
per emogasanalisi, ematochimici e
colturali
Linee di infusione
• Una vena giugulare sinistra
• Due vene periferiche
Catetere vescicale
• Monitoraggio della diuresi (oraria)
• Svuotamento della vescica (qualora
non ci sia autonomia da parte del
paziente)
Drenaggio toracico
• Due drenaggi mediastinici
• Due drenaggi pleurici
Drenaggio gastrico
• Svuotare lo stomaco di ristagno
gastrico
• Evitare la formazione di aria
• Somministrare terapia orale anche a
pazienti intubati
• Somministrare eventuale nutrizione
liquida a pazienti lungodegenti
Monitoraggio elettrocardiografico
continuo
• Valutazione della normalità della frequenza
cardiaca
• Valutazione della buona funzionalità del sistema
cardiaco di conduzione
• Rilevamento delle alterazioni della frequenza
cardiaca
• Rilevamento delle alterazioni del ritmo cardiaco
• Diagnosi rapida delle aritmie pericolose e
potenzialmente fatali
Monitoraggio della
temperatura
• Temperatura centrale
• Temperatura superficiale
Monitoraggio della Pressione
Venosa Centrale
Incremento della PVC
• Cuore polmonare acuto
• Infarto miocardico a carico del
ventricolo destro
• Tamponamento cardiaco
• Pericardite costrittiva
• Valvulopatia tricuspidale o polmonare
• Aumento del ritorno venoso
Monitoraggio della Pressione
Venosa Centrale
Riduzione della PVC
• Diminuzione della volemia
• Vasodilatazione venosa
PROBLEMI O
NECESSITA’ DEL
PAZIENTE
SCOPO DA
RAGGIUNGERE
(ANDAMENTO)
TRATTAMENTO E
PROCEDURE
INFERMIERISTICHE
MODIFICHE DELL’EQUILIBRIO
EMODINAMICO
a) Possibilità di aritmie o extrasistole
•Rapida diagnosi e trattamento dell’aritmia
1) Monitoraggio accurato dell’ECG, del K+
2) Mantenere il Drip Isuprel come stabilito
3) Avvertire il medico di ogni cambiamento dei
segni vitali
MODIFICHE DELL’EQUILIBRIO
EMODINAMICO
b) Tamponamento
•Prevenzione del tamponamento
1) Monitorizzare i segni vitali come indicato
2) Monitorizzare i segni e i sintomi del tamponamento
e riferire al medico
MODIFICHE DELL’EQUILIBRIO
EMODINAMICO
c) Bassa Gittata
• Prevenire la bassa gittata
1) Monitoraggio dei segni vitali
2) Somministrazione dei farmaci come indicato
3) Notare e registrare ogni segno di bassa gittata
MODIFICHE DELL’EQUILIBRIO
EMODINAMICO
d) Possibilita’ di embolia
•Assenza di embolie
1) Controllo dello stato neurologico ogni ora fino alla
stabilizzazione
2) Controllo dell’estremità ogni ora
3) Controllo del profilo coagulativo secondo le
indicazioni
MODIFICHE DELL’EQUILIBRIO
EMODINAMICO
e) Possibilità di modifica dello stato neurologico
• Assenza di problemi neurologici e/o comportamentali
1)Riorientare frequentemente il pz
2) Ricordare al pz tutte le informazioni pre-operatorie
3) Monitorizzare eventuali segni di stress fisico
4) Assicurarsi della reale lucidità del pz
5) Incoraggiare il pz ad essere il più indipendente possibile
6) Permettere al pz di dormire con le luci spente
7) Monitorizzare e registrare i segni neurologici ogni 1 o 2 ore
fino alla normalizzazione.
MODIFICHE DELL’EQUILIBRIO
EMODINAMICO
f) Alterazione della funzione respiratoria dopo anestesia
•Assenza di complicanze polmonare
1) Auscultare il suono polmonare ogni ora fino alla
stabilizzazione
2) Durante la fase di intubazione assicurarsi ogni ora della
posizione del tubo
3) Dopo l’estubazione: girare l’ammalato, farlo tossire e
respirare profondamente ogni 1 o 2 ore
4) Rilevare la presenza eventuale di cianosi subungueale e sul
corpo
POSSIBILITA’ DI ALTERAZIONE DEL
BILANCIO IDRICO
a) Ipovolemia
•Ristabilire il bilancio idrico
1) Monitorizzare i segni vitali ogni 15 min.
2) Reintegrazione del volume con soluzioni
3) Bilancio idrico ogni ora
4) Monitorizzare e riferire qualsiasi segno di shock
ipovolemico
POSSIBILITA’ DI ALTERAZIONE DEL
BILANCIO IDRICO
b) Ipervolemia
1) Monitoraggio dei segni vitali ogni 15 min. fino alla
stabilizzazione
2) Riduzione dei liquidi
3) Bilancio dei liquidi come indicato
4) Assicurarsi della presenza e riferire eventuali segni
di ipervolemia
POSSIBILITA’ DI ALTERAZIONE DEL
BILANCIO IDRICO
c) Insufficienza renale
1) Bilancio idrico come indicato e come da
protocollo
2) Determinare e riferire gli eventuali segni di
insufficienza renale
ALTERAZIONE DELLO STATO DI
BENESSERE
ELIMINAZIONE DEL DOLORE
1) Assicurarsi della necessità di preparati
antalgici e somministrarli come indicato e con
le dovute cautele
2) Osservare e registrarne l’efficacia
3) Controllo dello stato di benessere
POSSIBILITA’ DI INFEZIONI DOVUTE
ALL’IMMUNOSOPPRESSIONE
ASSENZA DI INFEZIONI
1) Monitorizzare temperature e segni vitali
2) Ricercare segni o sintomi di infezioni e riferirli
3) Seguire sempre le indicazioni per l’isolamento preventivo
4) Istruire continuamente il pz e i familiari in merito
all’isolamento
5) Seguire il protocollo per il cambio delle sedi e.v. e delle
medicazioni
6) Essere sicuri che le medicazioni siano asciutte e intatte
7) Connettere elettrodi al P.M. se indicato. Medicare gli
elettrodi epicardici.
POSSIBILITA’ DI RIGETTO
Trattamento del rigetto
1) Monitorizzare la gittata cardiaca e lo stato
neurologico
2) Assistere con il monitoraggio alle eventuali
variazioni dei voltaggi dell’ECG
3) Somministrare la terapia immunosoppressiva
ALTERAZIONE DELL’INTEGRITA’
CUTANEA
Evitare l’instaurarsi di infezioni e favorirne la
guarigione
1) Seguire il protocollo per la cura e il trattamento
delle ferite e delle medicazioni
2) Ricercare segni o sintomi di infezione delle ferite
3) Ricercare eventuali lesioni di continuo della cute e
trattarle come necessitano
4) Praticare di routine una buona cura ed una
profonda igiene della cute
POSSIBILITA’ DI MODIFICAZIONE
DEL CONCETTO DI SE STESSO
Mantenimento dello stato di salute psichica
1) Incoraggiare lo sfogo delle sensazioni, ansietà e
paure
2) Assicurarsi dell’inappropriato meccanismo di lotta,
autopercezioni e ruolo psico-sociale
3) Riferire e richiedere l’assistenza di altri membri del
team responsabili della cura psichica
4) Dialogare con il pz se si evidenzia la necessità
5) Chiarire con il pz e la sua famiglia, quali persone è
preferibile incontrare ed il modo in cui farlo
SERVIZIO PSICO-SOCIALE
(Necessità di insegnamento)
Al pz dovrà essere spiegato con chiarezza le ragioni
delle restrizioni e delle istruzioni che gli verranno
impartite
a) Massimo livello di attività
1) Chiarire e stimolare all’attività
2) Incoraggiare ad essere autonomi entro i limiti consentiti
3) Assistere il pz per stabilirne i periodi di riposo
4) Recepire le sensazioni del pz, istruirlo circa l’attività
sessuale
5) Controllare gli sforzi del pz e la sua ripresa
6) Controllare la stancabilità e le sue reazioni psico-fisiche
SERVIZIO PSICO-SOCIALE
(Necessità di insegnamento)
B) DIETE
Spiegare necessità e ragione delle restrizioni
1) Coordinare una dieta secondo le istruzioni della
dietista
2) Istruire il pz a pesarsi quotidianamente
3) Insegnare al pz a mantenere un accurato bilancio
calorico
4) Appropriatezza dei corretti valori delle LDL ed
LDH
SERVIZIO PSICO-SOCIALE
(Necessità di insegnamento)
C) TERAPIA
Assunzione corretta della terapia
1) Istruire e ripetere insegnamenti riguardo
l’importanza dei preparati medicinali e loro
dosaggio.
SERVIZIO PSICO-SOCIALE
(Necessità di insegnamento)
D) Controllo delle infezioni
Prevenzione
1) Evitare persone con infezioni primarie
2) Indossare la maschera in pubblico
3) A casa evitare il contatto con animali e piante
4) Istruire il pz su eventuali patologie infettive
5) Istruire sull’importanza dell’igiene personale.
SERVIZIO PSICO-SOCIALE
(Necessità di insegnamento)
E) RICONOSCIMENTO DEL RIGETTO
Riconoscimento precoce
1) Istruire il pz sui sintomi del rigetto
2) Istruire il pz su chi e dove contattare in
caso di presenza dei segni di rigetto
SERVIZIO PSICO-SOCIALE
(Necessità di insegnamento)
F) ECG E MONITORAGGIO DEL TAMPONAMENTO
Comprensione dell’importanza dell’ECG
1) Riduzione della diuresi
2) Alterazione del ritmo
3) Controllo quotidiano della temperatura
4) Chiamare il medico se il voltaggio QRS si riduce del 30%
(con morfologia normale)
5) Riferire al medico qualsiasi tipo di aritmia
6) Effettuare gli ECG sempre alla stessa ora e con la stessa
posizione degli elettrodi.