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La fine della
indipendenza italiana
La crisi italiana
• Tra ’400 e ’500 l’Italia vive una fase di
benessere economico e di sviluppo
culturale: è un punto di riferimento per
tutte le nazioni europee.
• Tuttavia:
 La civiltà rinascimentale è un fenomeno
elitario estraneo ai ceti popolari.
 L’Italia è politicamente debole per il distacco
dei principi dai governati, per la divisione e il
particolarismo.
Carlo VIII (1483-1498)
“[…] piccolo e mal composto della persona,
brutto di volto; ha gli occhi grossi e bianchi e
molto più usi a veder poco che assai, il naso
aquilino similmente grande e grosso molto
più del dovere, i labbri eziandio grossi, i quali
continuamente tiene aperti, ed ha, alcuni
movimenti di mano spasmodici che paiono
molto brutti a vedersi, ed è tardissimo nella
locuzione. Per opinione mia, la qual potrebbe
essere falsa, tengo per fermo che d’ingegno e
di corpo poco valga; tuttavia è lodato da tutti
a Parigi perchè è gagliardissimo a giocar a
palla, a caccia, e alla giostra, nei quali esercizi
o bene o male ci mette e distribuisce tempo
assai .”
Relazione dell’Ambasciatore
Veneto Zaccaria Contarini
La discesa di Carlo VIII
• Nel 1494 Carlo VIII, re di Francia, scende
in Italia rivendicando il trono di Napoli
che era appartenuto agli Angioini.
• L’impresa, preparata sul piano diplomatico
e militare, incontra pochissime
resistenze.
 Ludovico il Moro (Sforza) lo appoggia,
 Alessandro VI Borgia è condiscendente,
 anche Firenze cede all’invasore.
La repubblica a Firenze
• A Firenze la debolezza di Piero de’ Medici
davanti a Carlo porta alla restaurazione
della repubblica (1494-1998).
• E’ una rivolta del popolo contro il dominio
della borghesia mercantile che ha messo
la città al servizio del proprio interesse.
• Sospinta anche dalla predicazione del
domenicano Girolamo Savonarola.
I “roghi delle vanità”
• Savonarola predica una riforma religiosa
e morale a Firenze e nella Chiesa.
• I suoi seguaci (i “piagnoni”) impongono
un clima di intransigente moralismo.
• L’oligarchia dei banchieri e Alessandro
VI reagiscono in difesa dei propri interessi
• Savonarola è scomunicato e messo a
morte (1498).
Esiti del tentativo di Carlo
• Nel 1495 una lega che unisce Venezia,
Milano, la Spagna e l’Imperatore
Massimiliano costringe Carlo a ritirarsi.
• Anche se in apparenza tutto torna come
prima, agli occhi dei contemporanei
rimase impressa la facilità con cui aveva
conquistato l’Italia.
• Il nostro paese si mostrava facile preda di
qualunque monarca straniero.
“Franza o Spagna…”
• Il nuovo re francese Luigi XII occupa la
Lombardia (1500) e tenta di spartire il sud
Italia con la Spagna
• che riesce però a impossessarsi di tutto il
regno di Napoli (1504).
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Ludovico Il Moro è prigioniero in Francia;
Venezia ottiene Cremona;
gli svizzeri il Canton Ticino;
il papa un feudo per il figlio Cesare Borgia.
“La vita di questo gaudente dalla sensualità
indomita fu in tutto opposta a Colui che doveva
rappresentare sulla terra. Eppure, il modo con
cui Alessandro VI amministrò gli interessi
autenticamente religiosi non ha dato appiglio
ad alcun biasimo. Con disinvoltura quel papa si
abbandonò a una vita viziosa, ma la purezza della
dottrina della Chiesa rimase intatta: in lui, la
Provvidenza volle confermare che i Pastori
possono danneggiare la Chiesa, non distruggerla.”
Ludwig Pastor
Papa Giulio II della
Rovere dipinto da
Raffaello
Giulio II
• Alla morte di Alessandro VI diventa papa
Giuliano della Rovere (1503-1513), molto
attivo anche su piano politico e militare.
• Tentò di ripristinare l’autorità del papa sullo
stato pontificio:
 Riconquistò il ducato che Cesare Borgia
stava creando in Romagna con l’aiuto del
padre.
 Cacciò i Bentivoglio da Bologna.
Contro Venezia
• La Serenissima si era mostrata interessata
ai domini romagnoli del papa.
• Giulio II coalizza nella Lega di Cambrai
(1508) tutti i nemici di Venezia: Ferrara,
Mantova, Impero, Francia, Spagna.
• Venezia è sconfitta (1509) ma si salva
grazie alla fedeltà dei sudditi e alla
abilità diplomatica.
Lettera di
Machiavelli al
governo Fiorentino
(26 XI 1509)
[…] negli animi di questi contadini è
entrato un desiderio di morire, e
vendicarsi, che sono diventati più ostinati e
arrabbiati contro a’ nemici de’ Viniziani
che non erano i Giudei contro a Romani: e
tutto dì occorre che uno di loro preso si
lascia ammazzare per non negare il nome
viniziano. E pure iersera ne fu uno innanzi
a questo vescovo, che disse che era
marchesco e marchesco voleva morire,
e non voleva vivere altrimenti; in modo
che il vescovo lo fece appiccare, né
promesse di camparlo, né d'altro bene lo
possè trarre di questa opinione;
dimodochè, considerato tutto, è
impossibile che questi re tenghino
questi paesi con questi paesani vivi .
Contro la Francia
• Nel 1510 Giulio II promuove una “lega
santa” antifrancese:
 Gli Sforza tornano a Milano (tutela svizzera).
 I Medici a Firenze (Giovanni, poi Leone X).
• Morti il papa e Luigi XII, il nuovo re di
Francia, Francesco I (1515-1547)
riconquista la Lombardia (1515)
• e si accorda con Carlo I di Spagna (Pace
di Noyon, 1516) per tutelare lo status quo.
Carlo I (V) d’Asburgo e Francesco I di Valois-Angoulême
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