LE GUERRE DI EGEMONIA E LA FINE DELL’IDIPENDENZA ITALIANA LA FINE DELL’EQUILIBRIO IN ITALIA:CARLO VIII Alla fine del Quattrocento ,i maggiori stati italiani si trovarono in una situazione di estrema debolezza politica e sociale. In questo contesto politico,ebbe inizio un periodo di conflitti e fu definito “delle guerre d’Italia”. Questo periodo determinò la perdita della libertà d’Italia L’inizio della conflittualità europea fu segnato dalla discesa del re di Francia Carlo VIII di Valois con l’intenzione di conquistare Napoli. Grazie alla mancanza di resistenza degli Stati italiani,Carlo occupa Napoli ma papa Alessandro VI promuove un’alleanza anti-francese e costringe Carlo a tornare in Francia. Ferdinando II d’Aragona recuperò il regno di Napoli. LE GUERRE D’ITALIA Con la discesa di Carlo VIII in italia,nel 1494,i Medici furono cacciati da Firenze. Fu restaurata la repubblica guidata dal frate domenicano Girolamo Savonarola,il quale auspicava al rinnovamento della società e della moralità pubblica. Di fronte a questo esasperato moralismo la cittadinanza fiorentina si divise in due: I piagnoni,seguaci del frate I palleschi,gli amici dei Medici Savonarola entrò in contrasto con papa Alessandro VI,finendo sul rogo. Dopo ciò i Medici recuperarono il potere. LE GUERRE NELLA PENISOLA Alla morte di Carlo,salì sul trono di Francia Luigi XII il quale occupa il Ducato di Milano. Poi si accinge ad affrontare il suo secondo obiettivo,il regno di Napoli,e si accorda con la Spagna per la spartizione,ma ben presto scoppia la guerra tra Francia e Spagna che si conclude con il Trattato di Lione che sancisce il dominio spagnolo nell’Italia meridionale. Negli stessi anni,Cesare Borgia,figlio del papa Alessandro VI, occupa i territori dell’Italia centrale,ma il suo progetto di creare uno stato unitario fallisce per la morte del padre.La successione al soglio pontificio di Giuliano II fece crollare lo stato dei Borgia. Giuliano II forma la lega anti-veneziana,detta di Cambrai, e sconfigge i Veneziani. Con l’appoggio degli spagnoli, costrinse i francesi ad abbandonare Milano. Ma il re di Francia si allea con i veneziani e sconfigge l’esercito imperiale. Il Trattato di Nayon riconosce alla Francia il possesso di Milano e alla Spagna il Regno di Napoli. L’ELEZIONE IMPERIALE DI CARLO V In Germania sale al trono Carlo V d’Asburgo,figlio di Filippo d’Asbrurgo,dal quale ottiene i territori imperiali e di Giovanna di Castiglia,dalla quale eredita i possedimenti italiani,i Paesi Bassi,e i possedimenti del Nuovo Mondo. Carlo tenta di contrastare la diffusione della Riforma alla luce di un’idea di monarchia universale. LA GUERRA CONTRO LA FRANCIA La vastità dei domini di Carlo V costituiva un problema per la Francia che decise di scendere in campo contro Carlo. La prima fase del conflitto franco-asburgo Nel 1525 Carlo sconfigge l’esercito francese nella battaglia di Pavia,cattura lo stesso Francesco I e occupa Milano.Papa Clemente VII organizza la lega di Cognac che riuniva la Francia,intenzionata a riprendersi i possedimenti italiani. Ma i soldati tedeschi,noti come lanzichenecchi, saccheggiarono Roma.La prima fase del conflitto si concluse con la Pace di Cambrai:Milano restava nelle mani di Carlo V e la Borgogna in quelle di Francesco I. La seconda fase del conflitto franco-asbrurgo La guerra riprese quando Francesco I rivendica nuovamente il Ducato di Milano:con la Pace di Crepy Milano resta alla Spagna,e alla Francia vanno la Savoia e parte del Piemonte. Il nuovo re di Francia Enrico II porta la guerra in Germania alleandosi con i principi luterani;la Pace di Augusta segna la fine dello scontro tra cattolici e protestanti. In seguito Carlo V abdica dividendo l’impero tra il figlio Filippo II e il fratello Ferdinando I. Con la Pace di Cateau Cabrésis del 1559 si concluse il conflitto francoasbrurgo. Con essa ebbe inizio la dominazione spagnola in Italia. LAVORO REALIZZATO DA ROBERTA CIPOLLA CLASSE III B A.S. 2016/2017