I CLIMI
LE ZONE CLIMATICHE
Bioma Complesso degli
ecosistemi di una
particolare area
geografica del pianeta,
generalmente definiti in
base al tipo di
vegetazione dominante.
La conformazione dei
biomi terrestri dipende
dalla geografia e dal
clima delle diverse zone,
in particolare dalla
latitudine, dall’altitudine,
dai ritmi stagionali,
dall’abbondanza delle
precipitazioni e dalla
temperatura.
CLIMA TROPICALE
Il clima tropicale è il clima tipico della zona torrida della Terra, ovvero la fascia
compresa dentro i due tropici del Cancro e del Capricorno. In questo clima si
sviluppano le foreste tropicali e le savane
I climi tropicali con i relativi biomi sono caratterizzati da elevate temperature
durante tutto l'anno: neppure nel mese più freddo la temperatura scende al di
sotto dei 15 °C. Le precipitazioni possono anche raggiungere e superare i
10.000 mm annui.
FORESTA PLUVIALE
La foresta pluviale è una foresta caratterizzata da elevata piovosità, e per definizione si
considera tale con un minimo di precipitazioni annue comprese tra i 1.750 e i 2.000
millimetri. Nelle foreste pluviali si trovano i due terzi di tutte le specie viventi animali e
vegetali della Terra, si stima che molte centinaia di milioni di specie di piante, insetti e
microrganismi siano tuttora sconosciute. Generalmente il sottobosco in una foresta
pluviale è limitato solo a pochi settori causa la mancanza di luce solare a livello del
suolo.
LA GIUNGLA
Quando il tessuto forestale è interrotto, il suolo è rapidamente colonizzato da
piante pioniere e da un fitto intreccio di liane e giovani alberi, denominato giungla
SAVANA
La savana è un bioma terrestre soprattutto tropicale e subtropicale, caratterizzato
da una vegetazione a prevalenza erbosa, con arbusti e alberi abbastanza distanziati.
Questo tipo di ambiente si trova in molte zone di transizione fra la foresta pluviale
e il deserto o la steppa, in Africa centrale, Sudamerica, India, Indocina e Australia,
ma può essere presente anche ad altre latitudini.
CLIMA DESERTICO
il deserto è definito come un'area della superficie terrestre quasi o del tutto disabitata,
in cui le precipitazioni difficilmente superano i 250 millimetri l'anno e il terreno è
prevalentemente arido, con scarsa vegetazione Tra i deserti, in base a questa
definizione, vanno annoverate anche le Regioni polari, oltre alle più familiari zone
aride che si incontrano alle medie e basse latitudini.
DESERTO CALDO
DESERTO FREDDO
CLIMA TEMPERATO
Il clima è individuato da precipitazioni che possono
mutare da una minima di 300mm fino ad un valore
massimo di 1200mm. Gli inverni sono generalmente
miti, con temperature minime giornaliere giungono
poco sotto lo zero.
La vegetazione tipica è formata da piante ad alto
fusto, generalmente decidue. Si possono trovare
quasi sempre specie arboree a latifoglie quali querce,
betulle, faggi, aceri.Al contrario delle conifere, le
piante latifoglie non producono effetti di
acidificazione del terreno in cui crescono; il suolo
che si sviluppa è pertanto piuttosto ricco, e permette
lo sviluppo di un rigoglioso sottobosco.
La foresta temperata è un particolare bioma che si
osserva nelle regioni della Terra caratterizzate da
clima temperato,
MACCHIA MEDITERRANEA
La macchia è uno dei principali ecosistemi mediterranei È una formazione
vegetale arbustiva costituita tipicamente da specie sclerofille, cioè con
foglie persistenti poco ampie, coriacee e lucide, di altezza media variabile
dai 50 cm ai 4 metri: spesso si tratta di formazioni di degradazione della
foresta mediterranea
CLIMA MONSONICO
Il monsone è un vento ciclico, caldo,
tipico dell'Oceano Indiano,. Il nome
deriva dall'arabo mawsim che significa
"stagione".
Questi venti soffiano per 6 mesi estivi
dal mare verso terra perché la
terraferma si riscalda e, creando un
sistema di bassa pressione sopra di sé,
attira i venti dal mare. Nei 6 mesi
invernali, la terraferma, raffreddandosi
più dell’oceano, viene interessata da
un sistema di alta pressione, che
spinge i venti dal continente verso il
mare.
Il cambiamento di direzione del vento,
che avviene in maggio e in ottobre, è
accompagnato da cicloni tropicali molto
violenti, i tifoni, che hanno spesso
effetti devastante sulle coste
dell'Oceano Indiano.
CLIMA SINICO
Sinico (sinisches Klima) perché particolarmente diffuso in varie zone della
Cina, può essere considerato l'estensione nella zona temperata del clima
monsonico. È caratterizzato da un inverno secco con piogge concentrate
soprattutto in estate; per questo si tratta di un tipo di clima particolarmente
favorevole all'agricoltura. Per l'abbondanza di precipitazioni nel periodo
vegetativo delle piante. Si registrano di solito tra 1000 e 2000 mm di pioggia
all'anno, con escursioni termiche abbastanza accentuate, specie nelle zone
più distanti dal mare.
PRATERIA
La prateria è un'area di terra con rilievi topografici bassi con una vegetazione
composta prevalentemente da piante basse (soprattutto graminacee) ed erbe
più o meno alte a seconda delle precipitazioni annue.
Alle medie altitudini, come ad esempio nelle pianure dell'america centrosettentrionale, la prateria occupa le zone interne dei continenti dove le
precipitazioni non sono sufficienti per lo sviluppo delle foreste di latifoglie.
STEPPA
La steppa (in russo: significa "pianura secca") è un paesaggio naturale,
caratteristico delle regioni a clima continentale con elevate escursioni termiche,
inverni freddi e secchi ed estati calde e moderatamente piovose (anche da 40 °C a 40 °C), con una precipitazione media di 250-500 mm di pioggia o
l'equivalente in neve per anno.
La vegetazione è costituita da una prateriacomposta da erbe (per lo più
graminacee) ed arbusti; gli alberi sono pressoché assenti, a eccezione di zone
più umide in prossimità di fiumi e laghi. La fauna è costituita da ungulati, roditori,
rettili e insetti.
TAIGA
La Taiga è uno dei principali biomi terrestri, formato da foreste di conifere che
ricoprono quasi totalmente le regioni sub-artiche boreali dell'Eurasia e dell'America,
costituendo un terzo della massa forestale mondiale La Taiga forma una fascia
circolare circumpolare di spessore variabile, lunga 12.000 km (7.000 in Eurasia e
5.000 in America). È limitata a settentrione dalla Tundra artica e a meridione dalla
foresta temperata di latifoglie, caducifoglie e dalla steppa alberata. Il confine tra
Tundra e Taiga è definito dalle caratteristiche locali del disgelo estivo responsabile
della ripresa vegetativa delle specie arboree. Il sottobosco è discontinuo, a volte
occupato da specie arbustive, a volte da muschi, licheni o ericacee, ma comunque
sempre scarso o addirittura assente.
TUNDRA
La Tundra è un bioma (o vasta formazione vegetale) propria delle
regioni subpolari e caratterizzata dalla mancanza di specie arboree,
poiché la crescita degli alberi è ostacolata dalle basse temperature e
dalla breve stagione estiva. Il termine deriva dal lappone tunturia, che
significa "pianura senza alberi". Il suo limite settentrionale sono i ghiacci
polari perenni, mentre a Sud essa si arresta alle prime formazioni
forestali della Taiga.
CLIMA NIVALE
Con clima nivale s'intende una tipologia di clima molto freddo, con
precipitazioni (generalmente scarse) prevalentemente nevose e
temperature rigidissime durante tutto l'anno.
CLIMA ALPINO
Il clima alpino è l'insieme di manifestazioni fisiche e meteorologiche
presenti al di sopra della linea degli alberi, è tipico delle catene
montuose più importanti, come le Alpi.
Il clima diventa più freddo a quote più elevate, con un gradiente termico
adiabatico di 10 °C per km di elevazione in altitudine: l'aria diventa più
fredda quanto più ci s'innalza, in quanto meno densa.
CLIMA POLARE
Il clima polare è un insieme di manifestazioni di temperatura e pressione
che creano durante l'anno la meteorologia dei poli terrestri e delle regioni
all'interno dei circoli polari.
La principale caratteristica dei climi polari sta nella temperatura di queste
zone, che raramente supera i 10 gradi anche nei più caldi giorni d'estate.