Innervazione e vascolarizzazione dell’arto superiore II anno - Canale B Innervazione dell’arto superiore • plesso brachiale, che origina da 5 radici spinali (C5-T1), che emergono tra i mm scaleno anteriore e medio formando • 3 tronchi (sup, medio, inf) che a loro volta si dividono in • una divisione anteriore e una posteriore che danno origine dietro alla clavicola rispettivamente a • un tronco secondario laterale e uno mediale (quelle anteriori) e uno posteriore (quelle posteriori) Rami derivati dalle radici spinali • n. scapolare dorsale (da C5) per i romboidi e l’elevatore della scapola • n. per il m. succlavio (da C5-C6) • n. toracico lungo (da C5-C7) per il dentato anteriore Ramo derivato dai tronchi primari • N. soprascapolare (dal tronco superiore) per i muscoli sopra- e sottospinato Rami derivati dal tronco II laterale • n. pettorale laterale per il muscolo grande pettorale • n. muscolocutaneo perfora il m. coracobrachiale (che innerva) e innerva i mm bicipite e brachiale, poi diventa n. cutaneo laterale dell’avambraccio • radice laterale del n. mediano (le due radici abbracciano l’arteria brachiale) Rami derivati dal tronco II mediale • n. pettorale mediale per i mm grande e piccolo pettorale • radice mediale del n. mediano • n. cutaneo mediale del braccio • n. cutaneo mediale dell’avambraccio • n. ulnare Rami derivati dal tronco II posteriore • • • • n. sottoscapolare superiore n. toracodorsale per il m. gran dorsale n. sottoscapolare inferiore n. ascellare (detto anche n. circomflesso) innerva l’articolazione, i mm piccolo rotondo e deltoide e dà il n. cutaneo laterale superiore del braccio • n. radiale Principali nervi dai tronchi II • i tre tronchi secondari entrano nell’ascella sopra l’arteria ascellare, che poi avvolgono • il tronco II laterale dà origine al n. muscolocutaneo e alla radice laterale del n. mediano • il tronco II mediale alla radice mediale del n. mediano e al n. ulnare • il tronco II posteriore al nervo radiale Nervo ulnare • diretta continuazione del tronco II mediale • innerva alcuni mm flessori del lato ulnare dell’avambraccio, gran parte dei muscoli intrinseci della mano e la cute del mignolo e di metà anulare • nel braccio arriva sino all’epitroclea, dove passa su un solco apposito e scende nell’avambraccio sul m. flessore profondo delle dita insieme all’a. ulnare Nervo ulnare: lesioni • solitamente viene lesionato al gomito o al polso • segno della lesione inferiore: mano ad artiglio (iperestensione delle metacarpofalangee e flessione delle interfalangee per paralisi dei mm interossei e lombricali) ed escavazione tra i metacarpali (per atrofia dei muscoli suddetti) • lesione superiore: difficoltà a flettere le falangi distali delle dita per paralisi della metà ulnare del m. flessore profondo delle dita Nervo muscolocutaneo • motore per i mm flessori del braccio e cutaneo per l’avambraccio • innerva il coracobrachiale, poi lo perfora per scendere tra bicipite e brachiale, che innerva • al gomito perfora la fascia profonda e diventa n. cutaneo laterale dell’avambraccio • la sua lesione è molto rara Nervo mediano • innerva i mm flessori dell’avambraccio, tre mm dell’eminenza tenar e due lombricali • innerva la cute delle superfici flessorie e le falangi distali delle prime tre dita e mezzo • lascia il cavo ascellare con l’a. brachiale, che incrocia a metà braccio per passarle medialmente a livello del tendine del m. bicipite, poi passa sotto il m. flessore superficiale delle dita per poi entrare distalmente nel tunnel del carpo Nervo mediano: rami • nel braccio ramo per il gomito, nella fossa cubitale (gomito) rami per i mm pronatore rotondo, palmare lungo, flessore radiale del carpo e flessore superficiale delle dita • nell’avambraccio ramo interosseo anteriore (per il compartimento profondo dei flessori: metà del flessore profondo delle dita, flessore lungo del pollice e pronatore quadrato) e ramo cutaneo palmare • nella mano ramo muscolare per i mm dell’eminenza tenar (abduttore e flessore breve del pollice, opponente del pollice) e rami digitali palmari • n. cutaneo mediale del braccio • n. cutaneo mediale dell’avambraccio Nervo mediano: lesioni • spesso al polso (ferite, o compressione del tunnel carpale): perdita della sensibilità dei polpastrelli dell’indice e del medio e impossibilità ad abdurre il pollice • lesioni alte: paralisi dei flessori e dei pronatori con mano a dito indice esteso (come a indicare qualcosa) perché parte del flessore profondo delle dita è innervata del n. ulnare; la paralisi comporta perdita della massa carnosa volare Nervo radiale • È il nervo del compartimento degli estensori del braccio e dell’avambraccio, che fornisce l’innervazione sensitiva alla cute di quelle aree e al dorso della mano • deriva dal tronco II posteriore, dall’ascella passa al solco omonimo sul radio, passa davanti all’epicondilo per entrare nell’avambraccio in un solco tra i mm brachiale e brachioradiale; origina quindi un ramo interosseo posteriore e quindi termina come ramo cutaneo per il dorso della mano dove innerva la superficie volare delle prime 2,5-3,5 dita (eccettuata l’ultima falange) e la relativa superficie dorsale Nervo radiale: rami • • • • • n. cutaneo posteriore del braccio rami per il tricipite e l’anconeo n. cutaneo laterale inferiore del braccio n. cutaneo posteriore dell’avambraccio piccolo ramo per il brachiale, e rami per il brachioradiale e per l’estensore radiale lungo del carpo • ramo interosseo posteriore per l’estensore radiale breve del carpo, il supinatore, l’estensore comune delle dita, l’estensore del mignolo, l’estensore ulnare del carpo (nell’avambraccio) e tre mm del pollice (abduttore lungo, estensore breve ed estensore lungo); articolazioni del polso e del carpo Nervo radiale: lesioni • di solito per fratture dell’omero; • si dice “caduta del polso” per l’incapacità di estendere le articolazioni del polso e metacarpofalangee Innervazione cutanea dell’arto superiore - arancione: rami sopraclavicolari - grigio: cutaneo laterale superiore (del n. ascellare) - ocra: cutaneo mediale del braccio (del n. mediano) e rami intercostobrachiali - rosso: cutaneo laterale del braccio, poi cutaneo posteriore dell’avambraccio e quindi radiale - viola: cutaneo mediale dell’avambraccio (del n. mediano) - verde: cutaneo laterale dell’avambraccio (del n. muscolocutaneo) - giallo: mediano - blu: ulnare Vasi dell’arto superiore: cavo ascellare • arteria ascellare, continuazione dell’arteria succlavia, in rapporto con il plesso brachiale • vena ascellare, continuazione della vena basilica (riceve anche rami toracici, che diventano importanti in caso di ostruzione della vena cava) Vasi dell’arto superiore: braccio • arteria brachiale, continuazione dell’arteria ascellare: il n. mediano passa da laterale a mediale incrociandola sul davanti; si trova sul lato mediale del m. bicipite • vene brachiali accompagnano l’arteria, mentre la vena basilica perfora la fascia profonda a metà del braccio, e la vena cefalica passa in un solco tra il deltoide e il grande pettorale per affluire nella vena ascellare Vasi dell’avambraccio • l’a. brachiale, passata la fossa cubitale, si divide nelle a. radiale e ulnare • l’a. radiale passa sul pronatore rotondo e sul flessore superficiale delle dita, coperta dal brachioradiale, per arrivare alla tabacchiera anatomica • l’a. ulnare passa sotto al flessore superficiale delle dita e al n. mediano per arrivare ventralmente al retinacolo dei flessori (si sente pulsare sopra al pisiforme) • le vene profonde accompagnano le arterie (di solito due per arteria) • le vene superficiali fanno capo alla vena cefalica (che origina alla tabacchiera anatomica) dal lato radiale dell’arco dorsale e alla vena basilica dal lato ulnare Vasi della mano • le a. radiale e ulnare si anastomizzano tra loro dando origine a un’arcata carpale palmare superficiale e a una dorsale • l’a. radiale termina formando l’arcata palmare profonda (che dà le a. intercarpali palmari) • l’arcata palmare superficiale origina rami digitali comuni, che poi si dividono in rami digitali propri (il pollice è vascolarizzato direttamente dall’a. radiale) • l’arcata dorsale origina rami metacarpali (per gli spazi interossei) che a loro volta vascolarizzano il dorso delle dita