Convegno Nazionale “I consultori familiari ed il Progetto Obiettivo Materno Infantile” CNR, 4-5 giugno 2007 I BISOGNI DI SALUTE Angela Spinelli, Michele Grandolfo Reparto Salute della donna e dell’età evolutiva Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Istituto Superiore di Sanità E-mail: [email protected] Tel: 06 49904314 - Fax: 06 49904310 Definizione di salute “La salute è lo stato di completo benessere fisico, psicologico e sociale e non la semplice assenza di malattia o disabilità” Organizzazione Mondiale della Sanità “Women's health involves their emotional, social and physical well-being and is determined by the social, political and economic context of their lives, as well as by biology (para.89)” U.N. Platform for Action, Pechino, 1995 Bisogni di salute Esempio: ecografie in gravidanza Donne che riescono a fare un’ecografia nel SSN Bisogni soddisfatti Donne in gravidanza che si rivolgono al SSN per un’ecografia Bisogni espressi Bisogni sentiti Donne in gravidanza che vogliono fare un’ecografia Identificazione dei bisogni di salute Richiede un approccio sistematico (non basato soltanto sull’ascolto dei pazienti o sull’esperienza personale dei singoli medici) per l’individuazione dei problemi e dei bisogni di salute della collettività (bisogni insoddisfatti o inespressi) Bisogna stabilire delle priorità (attraverso un approccio epidemiologico e qualitativo) in base a considerazioni cliniche, di costo efficacia e tenendo presente il punto di vista dei pazienti (la domanda da parte della popolazione è talvolta indotta!) Permette di promuovere l’equità e affrontare il problema delle diseguaglianza. Percentuale di donne 25-64 anni inserite in un programma di screening organizzato per il cervicocarcinoma per ripartizione geografica, 2000-2004 Prima visita in gravidanza a >12 settimane gestazione. Lazio 2005 % 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Leg. Ric. Gen. Altro* Riconoscimento legale* Nes./Elem. M edie Dipl. Laurea Titolo di studio della madre Per non parlare poi del taglio cesareo……. Ital. Stran. Cittadinanza madre Modello di Promozione della salute secondo la Carta di Ottawa (1986) “Il ruolo del settore sanitario deve andare sempre più verso la promozione della salute, al di là della sua responsabilità di garantire servizi per la cura.” “La promozione della salute è il processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla.” “La promozione della salute sostiene lo sviluppo individuale e sociale fornendo l’informazione e l’educazione alla salute, e migliorando le abilità per la vita quotidiana. In questo modo si aumentano le possibilità delle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e sui propri ambienti, e di fare scelte favorevoli alla salute.” Modello di Promozione della salute secondo la Carta di Ottawa (1986) “La promozione della salute focalizza l'attenzione sul raggiungimento dell’equità in tema di salute. Per mettere in grado tutte le persone di raggiungere appieno il loro potenziale di salute, punta a ridurre le differenze nello stato di salute attuale e ad assicurare pari opportunità e risorse. Tutto ciò implica un ambiente favorevole, disponibilità di informazioni, abilità personali e opportunità che consentano di fare scelte sane. Le persone non possono raggiungere il loro pieno potenziale di salute se non sono capaci di controllare quei fattori che determinano la loro salute. Ciò va applicato in egual misura agli uomini e alle donne”. Modello di Promozione della salute secondo la Carta di Ottawa (1986) “Tutto ciò deve portare a una modifica dell’atteggiamento e dell’organizzazione dei servizi sanitari, che devono ricalibrare la loro attenzione sui bisogni complessivi dell’individuo visto nella sua interezza.” Modelli di welfare • Modello paternalistico: le persone sono incompetenti e vengono messe sotto tutela del personale sanitario • Modello dell’empowerment: le persone sono competenti e il sistema promuove e valorizza le competenze perché le persone possano effettuare scelte consapevoli e autonome I bisogni di salute e gli interventi di sanità pubblica riguardanti la salute della donna sono prevalentemente iscritti nell’ambito della promozione della salute e riguardano la fisiologia Le strategie della promozione della salute (approccio epidemiologico) • Quali obiettivi (riduzione di incidenza o prevalenza di eventi o condizioni di sofferenza nella popolazione di riferimento) • Quale sistema e quali indicatori di valutazione • Quali modalità operative efficaci nella pratica per raggiungere le persone e promuovere il cambiamento Perché i Consultori familiari? (invenzione geniale proveniente dal movimento delle donne all’inizio degli anni 70) Dedicati alla promozione della salute e alla prevenzione Con equipe multidisciplinare Attenti ai determinanti psico-sociali della salute Consapevoli del punto di vista di genere Con modalità relazionale non direttiva Come servizi di base per la promozione della salute, i Consultori familiari Devono lavorare occupandosi: dei bisogni di salute in atto proposti nell’accesso spontaneo e, se necessario, riferirli ad servizi garantendo la continuità della presa in carico; della richiesta di aiuto formulata nell’ambito di programmi condotti con la modalità dell’offerta attiva, anche sulla base di bisogni di salute insoddisfatti Una strategia di prevenzione e promozione della salute deve adottare un modello organizzativo tale che ogni singola persona sia raggiunta da operatori motivati ed addestrati in grado di farsi accettare con modalità di comunicazione modulate sulle caratteristiche della persona e quindi capaci di tener conto degli aspetti culturali, relazionali, psicologici, etici, sociali e antropologici. Il Progetto Obiettivo Materno Infantile rappresenta la norma di riferimento in cui ciò viene esplicitato Conclusione Solo assumendo un modello sociale di salute e un modello di welfare della partecipazione e dell’empowerment si ha contemporaneamente: • una visualizzazione dei bisogni di salute • una maggiore valorizzazione del patrimonio di salute (empowerment) delle persone • e una maggiore valorizzazione delle competenze professionali. L’alternativa? il mercato della salute che non tiene conto dei bisogni di salute e distrugge la competenza delle persone e quella dei professionisti. Conviene? Grazie!!!!