Presentazione di PowerPoint - Istituto San Giuseppe Lugo

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Il Castello Medievale
Brain storming: faccio memoria……..
INCASTELLAMENTO
Nel IX secolo grazie allo sviluppo economico,
all'aumento della popolazione ma anche alla
situazione di insicurezza in cui gli uomini
vivevano e alla crisi politica del regno italico, in
tutta l'Europa occidentale si diffuse il fenomeno
dell'incastellamento, cioè la costruzione dei castelli.
I termini usati nel latino medioevale, per richiamare
queste costruzioni, furono "castrum o castellum"
(già i romani chiamavano castrum le loro
fortificazioni di confine)
Come nasce il castello
• In epoca romana il “castrum o castellum” era una piccola
fortificazione di minore importanza sui confini a difesa
• Con il feudalesimo nasce l’ esigenza dei signori di
residenze fortificate. Il castello è una semplice torre
circondata da una palizzata in legno e da un fossato
• A partire dal XI -XII secolo il signore desidera residenze
più comode e nasce il castello come complesso di edifici
racchiusi da una cinta muraria.
L’incastellamento
………dalla Curtis al Castello
L'esigenza di difesa contro le invasioni
barbariche, le scorrerie normanne o
saracene e le incursioni brigantesche
indussero i feudatari a creare stabili
protezioni della «curtis», in un primo
tempo recingendola di solide palizzate e
poi di mura, mentre nell'interno del recinto
venne elevata una torre di legno, detto
mastio o maschio, per accogliere gli
abitanti in caso di pericolo e per rintuzzare
le offese.
………dalla Curtis al Castello
……dopo l'anno 1000 il mastio venne costruito in
muratura, dando cosÌ origine al castello, che man mano
accentuò il suo carattere militare, mentre la «curtis»
continuò ad avere quello agricolo.
Le funzioni del castello medievale
• Residenza del signore e della sua famiglia
• Simbolo di prestigio e ricchezza
• Centro delle attività economiche e sede di giustizia
• Centro militare e baluardo difensivo
• Intorno al castello comunità quasi autosufficiente
Elementi caratteristici di un castello
• Mastio, la torre centrale e la residenza del signore
• Spessa cinta muraria in pietra, merlata e sormontata dal
cammino di ronda
• Ingresso protetto da fossato, ponte levatoio e corpo di
guardia
• Abitazioni di servi e soldati, segrete e cappella
• Cisterna per la raccolta di acqua potabile
Mastio
Muro di cinta
Magazzino
Ponte
levatoio
Cortile
interno
Pozzo
Corpo di
guardia
Torre di guardia
Come venivano costruiti i castelli?
• Progetto di architetti anche famosi, manodopera degli
abitanti del luogo
• Tecnologie molto semplici, muri a secco, palizzate in
legno
• Mura di cinta costituite da due strati di blocchi di pietra
con in mezzo pietrisco e malta (muri a sacco)
Come venivano costruiti i castelli?
• Mura degli edifici anche 3-4 metri di spessore, più
spesse alla base e più sottili nei piani superiori
• Per le torri pietre inserite in
tini e sollevate con carrucole
L’evoluzione dei castelli
L’Italia è piena di castelli…
Castello di Fenis
Castello di Gradara
Castel Beseno
Castel del Monte
1000-1200: I primi castelli
• Molto semplici, torre centrale circondata da mura
• Funzione bellica e difensiva, nessuna comodità. Nella
rocca vivevano spesso solo i soldati e il signore
• Ingresso al primo piano più facilmente difendibile
• Costruiti in cima ad alture, difesa naturale e punto di
avvistamento
• Della maggior parte restano solo rovine
La torre di Chatelard
Costruita nella prima metà
del 1200, domina l’abitato
di La Salle
Il castello di Cly
Uno dei più antichi,
mastio stato costruito
intorno al 1030
Restano resti della torre centrale, della cappella e delle mura di cinta
1300-1400: I grandi manieri
Terminano le guerre sui confini
• I signori lasciano le rocche piccole e inaccessibili e si
trasferiscono in comodi manieri nel fondovalle
• Alcuni castelli sono costruiti ex-novo, altri ristrutturati e
ampliati
• Grande attenzione all’estetica, bifore e archi all’esterno,
affreschi e soffitti intarsiati all’interno
• La maggior parte di questi castelli ristrutturata è ora
visitabile.
Il castello di Fenis
Costruito intorno al
1340, il castello è
costituito da un corpo
centrale circondato
da una doppia cinta
muraria.
Con le sue numerose torri e le sue mura merlate questo
castello è l’emblema della mentalità di questo periodo.
Fenis: il simbolo del Medioevo
Fenis: visita al castello
Appena entrati si passa sotto ala
torre più antica, quindi si fa un
mezzo giro all’interno delle mura
prima di raggiungere il corpo
centrale, che comprende abitazioni
del signore e dei servi e cappella.
Corpo centrale di forma pentagonale
intorno ad un cortile interno, con
grande scalone in pietra e affresco di
San Giorgio che uccide il drago.
Fenis: visita al castello
L’edificio comprende tre piani
Piano terra: sala da pranzo e dormitorio
soldati e cucina
Primo piano: “piano nobile”: abitazioni
del signore e della sua famiglia, sala
delle udienze e cappella con affreschi
Secondo piano: sottotetto riservato
alla servitù
CASTEL BESENO
Castel Beseno
- dista una ventina di km da Trento, ed è
raggiungibile percorrendo la strada statale n. 12
della sinistra Adige fino a Besenello. Venendo da
sud, il Castello si trova a circa 10 km da
Rovereto; Castel Beseno è raggiungibile anche
dalla strada che collega la valle dell’Adige a
Folgaria.
Per la sua posizione strategica sulla via che collega Italia e
Mitteleuropa attraversando le Alpi, fu teatro di importanti
battaglie. Tra questa, la famosa battaglia di Calliano del
1487, combattuta fra le truppe tirolesi e veneziane, che
subirono una clamorosa sconfitta nella loro avanzata verso
Trento. Nel 1973 i conti Trapp, proprietari dal 1470,
donarono il castello alla Provincia autonoma di Trento,
che ne ha curato il restauro.
Il Castello di Beseno, il più esteso complesso
fortificato del Trentino, presenta ancora oggi i segni
delle alterne vicende che nei secoli lo hanno
interessato.
Di origine medioevale, l’edificio rivela una
prevalente funzione difensiva, evidenziata sia dalla
sua posizione strategica, che consente inaccessibilità
e un esteso controllo territoriale dall’alto, sia dalla
sua massiccia struttura muraria.
Cosa vedremo:
Il fortilizio si presenta organizzato attorno al
nucleo principale con un sistema di cinte
murarie. Alle linee più esterne appartengono la
prima porta in pietra e la seconda porta dotata di
un locale per il corpo di guardia, oggi destinato
ad accogliere la biglietteria del museo; sulla
destra si estende il cosiddetto “campo dei
tornei”, uno spazio in realtà destinato a garantire
la migliore difesa della struttura sul lato più
esposto ad eventuali attacchi nemici.
Proseguendo lungo la strada che si snoda ai piedi
dell’imponente fortezza edificata sulla roccia, si
fiancheggia il massiccio bastione nord, che con gli
altri due testimonia la ristrutturazione del castello
avvenuta nel Cinquecento per opera degli allora
proprietari, i conti Trapp, al fine di adattare le
strutture all’uso delle armi da fuoco.
A nord del bastione si apre la terza porta detta
“scura”, un tempo dotata di saracinesca. La funzione
difensiva di questo ingresso è ulteriormente
sottolineata dalla sua profondità e dalla presenza di tre
porte, disposte in stretta successione su un terreno in
pendenza e con un’angolazione tale da impedire
all’attaccante la necessaria visibilità.
Un altro caseggiato, che introduce al bastione sud,
aveva forse funzioni giudiziarie. Tra i poteri dei
signori del castello rientrava infatti anche quello di
amministrare la giustizia: ne sono testimonianza le due
anguste celle, cui si accede sul lato occidentale.
In questo punto si trovava il secondo castello
medioevale di Beseno, successivamente collegato e
inglobato nel complesso fortificato.
La porta Scura introduce al primo cortile, dove una
costruzione, detta un tempo ajone (granaio), ospita
oggi il bookshop del museo. Da qui è possibile
accedere e percorrere il camminamento di ronda,
da cui si gode la stupenda vista sul territorio
circostante: a ovest la valle dell’Adige, a est la valle
che, attraverso l’altipiano di Folgaria, immette nel
Vicentino.
L'attuale aspetto di fortezza rinascimentale,
caratterizzato dalla presenza dei tre possenti bastioni
funzionali all'impiego delle armi da fuoco, risale alla
profonda ristrutturazione realizzata nella prima metà
del Cinquecento.
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