DIZIONARIO DI STORIA TERMINI E DEFINIZIONI DALL’ANTICO REGIME VERSO LA DEMOCRAZIA Regime o sistema politico= il modo in cui uno stato è governato MONARCHIA= lo stato è governato da un re o sovrano MONARCHIA ASSOLUTA= il re ha nelle sue mani tutti i poteri, SENZA LIMITI MONARCHIA COSTITUZIONALE= il potere del re è LIMITATO da una COSTITUZIONE COSTITUZIONE= è un documento in cui sono scritti i princìpi fondamentali di uno stato e il modo in cui è organizzato il suo governo. REPUBBLICA= il governo dello stato non è affidato a un RE, ma a organi che sono eletti dal popolo o da una sua parte. La MONARCHIA ASSOLUTA è il regime politico diffuso in Europa PRIMA della rivoluzione francese (1789). Questo periodo di tempo si chiama ANCIEN REGIME (=ANTICO REGIME), e scompare dopo la rivoluzione francese. Nell’Antico regime (ad esempio in Francia)la società è divisa in gruppi di persone (=si chiamano ORDINI o STATI) di cui si fa parte dalla NASCITA: i principali sono: a) ARISTOCRAZIA o NOBILTA’: ne fanno parte le persone nobili (re, conti, prìncipi, ecc…). La nobiltà nell’antico regime ha dei PRIVILEGI(= situazioni particolarmente favorevoli che NON TOCCANO A TUTTI, MA SOLO A POCHI): non lavora, non paga le tasse, può avere cariche (=lavori, funzioni) importanti nell’amministrazione dello stato, se ha commesso un reato viene giudicata da un tribunale (=organo che deve stabilire chi ha o non ha commesso reati, cioè atti contro la legge) fatto da altri nobili, ecc… b) CLERO= è composto da coloro che fanno parte della parte più importante (=GERARCHIA) della CHIESA: vescovi, cardinali, ecc… Anche il clero ha molti PRIVILEGI: non paga le tasse, riscuote dai contadini una parte (la decima parte) del loro raccolto, se commette un reato è giudicato da un tribunale formato da altri membri della chiesa, ecc… c) TERZO STATO= è composto dalla maggior parte della popolazione: mercanti, artigiani (chi lavora con le mani, come fabbri, ecc…), contadini. NON HA PRIVILEGI, ma deve pagare le tasse e lavorare per mantenere tutta la società. Si può entrare nei primi 2 gruppi SOLO DALLA NASCITA: quindi non ci sono possibilità (o molto poche) di passare dal terzo gruppo a uno dei primi due. Alla fine del 1600, in INGHILTERRA, l’assolutismo viene messo in discussione da una TEORIA FILOSOFICO-POLITICA : il GIUSNATURALISMO(=dottrina del DIRITTO NATURALE). Secondo questa dottrina esiste il DIRITTO O LEGGE DI NATURA= regola non scritta, che viene prima di ogni regola creata dall’uomo o dallo stato (=POSITIVA) , che ha validità in se stessa, in quanto fa parte di un ordine che va al di là delle convenzioni (=accordi, patti) tra gli uomini. Il Giusnaturalismo afferma che la legge di natura non deriva da Dio, ma dalla ragione umana: è naturale ciò che è testimoniato dalla ragione Diritto naturale= sono diritti che ogni uomo ha dalla nascita, poiché fa parte dello STATO DI NATURA, precedente ad ogni forma di stato civile, in cui gli uomini avevano questi diritti inalienabili(=che nessuno può levare), oggettivi(che tutti riconoscono). Es.: diritto alla vita, alla libertà personale, alla libertà religiosa e di coscienza, alla proprietà. I giusnaturalisti pensano che prima di qualunque stato della storia, in un passato lontano, esistesse uno STATO DI NATURA, in cui gli uomini avevano questi diritti. Per necessità, cioè per trovare un modo di convivere in una comunità, gli uomini hanno rinunciato a questa originaria libertà facendo un PATTO, da cui è nato lo STATO, che fissa NORME(=regole) che devono proteggere i diritti naturali di ciascuno. QUINDI: LO STATO NASCE DA UN CONTRATTO CHE VIENE FATTO TRA IL POPOLO E UN ALTRO SOGGETTO (per es. il re); LA SOVRANITA’ E’ DEL POPOLO, che ha il potere di fare le leggi, scegliere il proprio governo, e così via. Ci sono 2 filosofi che affermano 2 teorie diverse riguardo al TIPO DI CONTRATTO. a) HOBBES. Egli pensa che l’uomo, allo stato di natura, tende ad aggredire e prevalere sull’altro uomo; cioè, è pessimista sull’uomo al suo stato naturale. Quindi, secondo lui, perché ci possa essere una convivenza tra gli uomini ogni uomo deve consegnare TUTTI i suoi diritti ad un SOVRANO, che diventa ASSOLUTO anche se il suo potere NON DERIVA DA DIO, MA DAL POPOLO, e non può essere rimosso (=mandato via) per nessun motivo. Questo, secondo Hobbes, è l’unico modo per proteggere il diritto alla vita di ognuno. b) LOCKE. Egli è ottimista sull’uomo, che vive benissimo allo stato di natura; lo stato viene fatto solo per PROTEGGERE MEGLIO I DIRITTI DI OGNI UOMO: questo è ciò che deve fare. Lo stato nasce quindi da un contratto, e se il sovrano non lo rispetta può essere rimosso. Locke pensa anche che perché lo stato funzioni ci deve essere la DIVISIONE DEI POTERI (=legislativo, esecutivo, giudiziario), in modo che ognuno possa CONTROLLARE ciò che fa l’altro. E’ molto importante per Locke il DIRITTO DI POROPRIETA’; lo stato deve riconoscere la proprietà di tutti i cittadini e la loro UGUAGLIANZA DI FRONTE ALLA LEGGE. I pensiero di Locke ha influenzato la DICHIARAZIONE DEI DIRITTI SCRITTA DAL PARLAMENTO IN INGHILTERRA NEL 1688, che il sovrano Guglielmo d’Orange ha DOVUTO ACCETTARE per ricevere la corona: nasce così la monarchia COSTITUZIONALE (non più ASSOLUTA, perché il potere del re HA DEI LIMITI scritti in quella costituzione).