L`orogenesi - IHMC Public Cmaps (2)

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L’orogenesi
Il quadro fin qui dipinto risulta abbastanza semplice, sennonché manca ancora un
tassello: i continenti.
Non sempre infatti una placca oceanica è in equilibrio tra creazione e distruzione, nel
senso che non sempre a una dorsale corrisponde una fossa e viceversa.
In questi casi abbiamo interazioni crosta continentale-continentale che portano ai
processi di orogenesi, ossia alla modifica dei continenti con l’innalzamento di catene
montuose. Le cordigliere vulcaniche che sorgono ai margini delle fosse (che sono per
questo dette sistemi arco-fossa) sono esse stesse esempi di orogenesi.
Ma il caso più eclatante è senz’altro quando una placca in subduzione porta con sé
un’area continentale; in questo caso non ci sono differenze sufficienti di densità fra i
due sistemi antagonisti, e così i due continenti si scontrano causando l’innalzamento
di montagne nella zona di sutura. In questo processo l’oceano scompare e il suo
fondo viene per la maggior parte riassimilato nel mantello, ma grandi porzioni di
questo vengono strappate durante l’orogenesi, per lo più rocce sedimentarie.
Nello stesso modo isole con maggiore densità sono trattenute lungo il margine della
placca continentale, portando ad un accrescimento crostale. Rilievi come l’Himalaya,
le Alpi, gli Urali ne sono un esempio, e ora capiamo perché rocce tipiche dei fondali
marini sono tanto diffuse in queste zone. I blocchi continentali sono così portati alla
deriva, come aveva capito lo scienziato Wegener con l’ipotesi della deriva dei
continenti; solo che questi non galleggiano come iceberg sul fondo oceanico, ma
sono vincolati alla litosfera, seguendone i movimenti.
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