Susanna Rossi 3°A Orogenesi In geologia il termine orogenesi

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Susanna Rossi
3°A
Orogenesi
In geologia il termine orogenesi indica il processo di formazione di un qualsiasi
rilievo.
Nel linguaggio geologico, il termine si riferisce alla formazione di masse rocciose,
che hanno subito un cambiamento per delle spinte laterali, arrivando quindi ad
impilarsi creando una catena montuosa.
Le rocce che compongono la crosta non possono essere subdotte (accavallamento tra
due rocce con densità diversa) data la loro densità; per questo motivo, durante uno
scontro fra placche, cambiano la loro forma e si impilano sulla superficie a formare le
catene rocciose.
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Gli elementi strutturali caratteristici della crosta terrestre sono: i cratoni, gli orogeni,
le grandi fosse tettoniche e i margini continentali.
I cratoni sono i nuclei più antichi dei continenti. Essi sono composti da rocce
metamorfiche (rocce create dall’alta pressione e alta temperatura possono essere
create da altre rocce metamorfiche, magmatiche o sedimentarie), secondariamente
rocce magmatiche.
Susanna Rossi
3°A
Le fasce orogeniche (dette anche orogeni) sono quelle in cui l'orogenesi si è
verificata in tempi meno antichi (in genere entro gli ultimi 500 milioni di anni) e si
estendono intorno ai cratoni; queste fasce presentano un’intensa attività magmatica e
metamorfica e si formano ai margini dei cratoni quando questi sono coinvolti in
fenomeni di collisione tra placche.
L'orogenesi più recente (denominata Alpino-Himalayana) non si è ancora conclusa e
le fasce di crosta in cui si è manifestata mostrano le tracce di un'intesa attività
geologica, come vulcanismo, sismicità, rilievi accentuati e in forte erosione.
Le fosse tettoniche sono depressioni prodotte da movimenti di rilassamento che
provocano la formazione di sistemi di faglie parallele e l’abbassamento del blocchi di
crosta fra loro compresi.
I margini continentali possono essere passivi o attivi.
Quelli attivi coincidono con i margini di una placca tettonica e sono molto instabili
perché sono sottoposti a compressione o subduzione.
Quelli passivi sono lontani dai margini di placca e segnano il limite tra un continente
e un oceano della stessa placca.
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