PREPARAZIONE ALLA VERIFICA LA PUBBLICITA’ CAROSELLO • Il 3 febbraio 1957 la televisione italiana inizò a trasmettere la pubblicità, solo all’interno della trasmissione Carosello. Il successo fi immediato. • Le agenzie pubblicitarie si adeguarono al nuovo strumento producendo dei cortometraggi pubblicitari che divennero una specie di spettacolo con la forte presenza di testimaonial che attiravano l’attenzione degli spettatori. • La RAI impose una rigida struttura ai filmati del Carosello: 100 secondi di spettacolo, in cui il prodotto non poteva essere presente, 35 secondi di codino commerciale dedicato al prodotto. • Gli italiani furono sedotti dall’originale connubio di spettacolo, canzoni, varietà e messaggi commerciali. • I filmati trasmessi erano di due generi principalmente: 1. Film d’animazione, cartoni animati, oppure oggetti in movimento (jo condor, carmencita e caballero) 2. Film dal vivo, di breve durata con gli attori più importanti dell’epoca (Calindri, Aldo Fabrizi) • Ma nel resto del mondo la pubblicità era in continuo sviluppo. • Ai Festival di Cannes-Venezia sulla pubblicità, sorto dal 1954, tutti i paesi si presentavano con filmati brevi a colori e impeccabili sul piano formale, gli italiani con filmati lunghi, in bianco e nero divertenti ma solo per i connazionali, perché legati alla realtà nazionale. BOOM ECONOMICO E CRISI DEGLI ANNI SETTANTA • Negli anni Sessanta ci fu un grosso boom consumistico e il Carosello divenne insostituibile per le aziende in forte espansione. • Divenne con il tempo un vincolo per il mondo aziendale e insufficiente rispetto alle cresciute esigenze; la RAI fu costretta a ridurre i tempi delle scenette e ad aggiungere altri spazi pubblicitari (gong, arcobaleno, tic tac). • Arrivarono in Italia altre agenzie americane, il mercato si ampliò e divenne internazionale. LA FINE DI CAROSELLO • La crisi economica degli anni settanta modificò le strategie comunicative con l’utilizzo dello slogan, ispirandosi agli Stati Uniti. • Il 1° gennaio 1977 la RAI cessò di trasmettere Carosello, divenuto uno spazio troppo limitato rispetto alle esigenze delle imprese. • Un mese dopo la RAI iniziò a trasmettere a colori. ANNI OTTANTA: LE TV PRIVATE • Nel 1982 nacquero Italia Uno e Retequattro, tv commerciali che con Canale 5 crearono un grande network televisivo privato. • Si reggevano sulla raccolta pubblicitaria, con una forte crescita negli investimenti del settore ed una grande internazionalizzazione. NEGLI ANNI NOVANTA • Le pubblicità di maggior successo sono state quelle che hanno ripreso il vecchio linguaggio del Carosello: scenette divertenti in cui il dialogo è fondamentale in cui predomina una comicità da sketch televisivo-teatrale. TELECOM “UNA TELEFONATA ALLUNGA LA VITA” 1993 • Prodotta dall’agenzia Armando Testa, che aveva già prodotto nomerose pubblicità per il Carosello. • Basata sul dialogo. • Il meccanismo comico è lo scampato pericolo, ma il paradosso nasce dal fatto che il mezzo per scampare alla fucilazione è semplice e banale: una conversazione telefonica. • Fondamentale il ruolo dell’attore Massimo Lopez, con la sua intensa mimica facciale che convince e ammicca allo spettatore. • Dastinatario un target di adulti e italiani, che apprezzavano ancora il genere Carosello e lo avevano potuto vedere da bambini. PIRELLI “LA POTENZA E’ NULLA SENZA CONTROLLO” 1994 • La Pirelli, importante azienda italiana che produce pneumatici, voleva differenziarsi dai concorrenti con un messaggio decisamente aggressivo. • Si affida ad una agenzia straniera che ha un’ottica non nazionale e slegata dal modello Carosello. • Assenza di dialogo o testo • Attori dotati di mimica o testimonials importanti (Carl Lewis) • Inquadrature particolari • Ambienti suggestivi • Effetti speciali • Musiche coinvolgenti • Fotografia accurata • Il messaggio non era decisamente rivolto a tutti i lettori; molti non sono in grado di cogliere la metafora visiva della pubblicità.